Gran Canaria
Ma ci potete credere? Qualche tempo fa sono andato alle Canarie!
Prima che ogni ricordo svanisca inesorabilmente dalla mia mente, (ma può
succedere davvero?) è meglio che metta su una paginetta che mi ricordi questo
fantastico viaggio!
Ovviamente mi propongo di farvi un tour veloce, quindi se volete
saperne in modo molto approfondito dell'intero arcipelago, vi rimando a qualche
bel sito che vi possa soddisfare. Io vi metto solo la pulce nell'orecchio,
perciò cominciamo con un breve excursus sulle Canarie.
Le Isole Canarie.
Cosa sono? Sono 7 isole vulcaniche principali e qualche isolotto più
piccolo dell'Atlantico, che formano un arcipelago, a circa 60 miglia dalla
costa Africana, e a 750 miglia da Cadice, sul 28° parallelo. Capito no? A Nord
del Tropico del Cancro... Insomma, sono all'altezza circa del Marocco. Ma la
loro appartenenza politica è europea, e più precisamente, Spagnola.
Le 7 isole maggiori sono: Gran Canaria (quella che ho visitato),
Fuerteventura, Lanzarote, Tenerife, Las Palmas, Gomera e Hierro.
Proprio per questa loro posizione geografica, hanno il clima
migliore del mondo! Infatti, tra la corrente del Golfo, gli alisei che soffiano
tutto l'anno, le coste africane e le montagne, il clima è mite e primaverile,
durante tutto il tempo dell'anno, e l'escursione termica annua non varia mai
più di tanto. La temperatura oscilla tra i 17 e i 25 °C, mentre l'acqua si
mantiene tra i 19 e i 22 °C )io però il bagno non l’ho fatto… ma vi spiegherò
meglio più avanti).
300 giornate di sole all'anno. Questo in generale, perché poi
ogni isola ha le sue varianti, mostrando un fenomeno particolare, detto dei
"microclimi", e cioè ogni isola poi ha un suo clima più o meno
preciso.
Flora e Fauna: Immense distese di banani! Ne troverete dappertutto! Poi i
vigneti, e una miriade di fiori splendidi come la buganvillea, le orchidee, gli
oleandri e le strelitzie. Ma non finisce qui: troverete anche eucalipti, palme,
agavi, fichi d'India, e l'Albero del Drago (questo me lo sono perso,
dov'era???). Infine ci sono piante importate dall'uomo, tulipani, datteri,
camelie, il teak, il noce e l'albero del pepe. Coltivazioni? Oltre la vite, ci
sono ananas, cachi, papaie e avocados.
Per la fauna, cosa vi aspettereste? Ma certo: i Canarini! (non è
una battuta…) Non solo ovviamente, ma si contano circa 70 specie d’uccelli, tra
cui colombe, gabbiani, cicogne e pernici. Pochi grandi vertebrati, e nulla di
pericoloso. Io ho visto tanti gatti, più che altro. Ci sono però, oltre 350
specie di pesci, 5 delle quali le si trovano solo qui alle Canarie. Di preciso:
tonni, bonitos, pesci spada, delfini, pesci volanti, sardine, aragoste, lucci,
astici, muggini, razze, pesci palla e trombetta, barracuda e picudos, ovvero
marlin azzurri. Qualche squalo, ma molto lontano dalle coste.
Volete che vi insegni un po' di storia delle Canarie? Ma non finisco più! Comunque
vi faccio una sintesi.
Delle origini poco si sa effettivamente. Dai ritrovamenti,
sembra che Fenici, Cartaginesi e Romani, abbiano toccato queste coste, e che
siano venuti in contatto con una popolazione indigena, simile a quelle
africane, il popolo dei Guanchi. Erano contadini e allevatori, ma sembra che
non sapessero nuotare! Il mito vuole che dopo essere approdati sulle isole dopo
una terribile tempesta, i guanchi non avessero più voluto infastidire gli dei
marini e per gratitudine dell'avvenuto approdo, avrebbero fatto dell'acqua un
elemento sacro, inviolabile.
Il mare: non solcato, ma venerato.
Avevano buone conoscenze di medicina, e parlavano una lingua
forse d’origine egizia. Vivevano in grotte naturali o scavate artificialmente,
con aperture per la luce, e una porta in legno. Cisterne per l'acqua piovana,
buche per gli alimenti e nicchie come mensole per gli utensili. Alcuni
abitavano addirittura in case di pietra, con tetto in fibre vegetali.
Agricoltori gli abitanti di Gran Canaria, allevatori di
bestiame, quelli di Tenerife. Pescatori? Forse.
Abbigliamento? Pelli di animali o fibre vegetali intrecciate. Il lavoro di confezionare
abiti, apparteneva alle donne. Esistevano nobili e poveri già a quei tempi.
C'erano anche delle autorità politiche che si occupavano della distribuzione
dei territori, ma anche autorità religiose, dette faican.
La religione? Il loro mondo religioso era diviso in 3 livelli: un livello
superiore, cui apparteneva il dio, uno intermedio con gli spiriti ancestrali
che tutelavano la famiglia e i clan e un livello inferiore con demoni e geni
che agivano sui singoli individui.
Molti i riti propiziatori per la pioggia e la protezione di
popolo e territorio, fatti da gruppi di sacerdotesse dette maguadas, nobili
donne, vergini e in continua preghiera.
I morti erano seppelliti, e per fortuna degli studiosi,
mummificati.
La leggenda vuole che le 7 isole delle Canarie, fossero abitate dalle 7
figlie di Esperide, figlio di Atlante e della Notte. Ercole faceva da guardia,
dallo stretto di Gibilterra, oltre che un drago dalle 100 teste.
I primi che parlano però delle Canarie, come di "Isole
Fortunate" o "Isole della Beatitudine", sono proprio degli
italiani. Cominciarono così i commerci e... la conquista... Lo stesso Colombo,
fece scalo alle Canarie, per poi andare a scoprire l'America.
Nel 1402, il francese Jean de Béthencourt sbarcò e conquistò 3
isole. Ma la vera conquista fu quella Spagnola, che vide 30 anni d’assedio, con
la sconfitta dei poveri guanchi. Nel 1479, le Canarie appartenevano di diritto
alla Spagna. Tutti i guanchi combatterono strenuamente e si diedero la morte
loro stessi, quando alla fine non c'era più nulla da fare, pur di non morire
per mano dei conquistatori. Queste isole furono così uno scalo importante tra
la Spagna e le Americhe appena scoperte. Così le isole si svilupparono e molti
porti divennero tra i più importanti della Spagna stessa.
Curiosità: la banana prima di essere conosciuta come frutto da mangiare,
era conosciuta come ornamento...
Nel 1852, la Spagna dà alle Canarie l'indipendenza economica e
questo fece si che gli abitanti delle isole cominciassero a volere anche
l'indipendenza politica. Dal 1909, i conflitti col governo di Madrid si
moltiplicarono e negli anni molti furono gli sforzi indipendentisti del popolo
canario. Dopo lotte e movimenti indipendentisti, oggigiorno, si sono formati
molti partiti autonomistici, che non vogliono la totale indipendenza delle
Canarie, ma una parziale autodeterminazione.
L'economia odierna, non è il massimo, ma il turismo e l'industria mandano avanti
le isole. Anche le coltivazioni, per esempio di tabacco e banani, fan sì che le
isole abbiano una buon’economia. La Spagna, poi, ha dato via a molte opere di
costruzione, come strade e infrastrutture, spingendo come può lo sviluppo delle
isole. Il turismo, come già detto, sta alla base della loro economia.
La letteratura canaria, non è molto conosciuta, ma non è assente, anzi. Per
esempio potete leggere il Poema de Viana, scritto del '600, che racconta storie
e leggende del popolo canario.
Folklore e arti figurative, si rifanno molto alla Spagna, poiché
la cultura guancha fu quasi del tutto cancellata.
La
musica canaria è molto legata a quella andalusa, come anche le danze, e
il Carnevale, che alle canarie ha un grande seguito, poiché è tra i più belli e
articolati di Spagna, insieme a quello di Cadice.
I costumi tipici canari sono colorati, di stoffe semplici. Oppure c'è il
costume del magos (contadino-pastore locale), nero con ricami, accompagnato
magari da cappelli di paglia o di stoffa con spighe e fiori. Camicia bianca,
pantaloni al ginocchio. Gli uomini hanno con sé un bastone.
Le
donne indossano gonne lunghe in tinta unita o a strisce multicolore, camicetta
bianca con corpetto colorato, grembiule e scialletto sulle spalle. Cappello di
paglia con fiori rossi e nastri o un grande fazzoletto annodato.
Ebbene sì: è la manifestazione più grande e divertente di tutte
le isole! E' molto sentito, ma soprattutto a Tenerife, il cui carnevale
rivaleggia in bellezza con quello di Rio de Janeiro.
S’inizia con l'elezione della regina del Carnevale, cui
partecipano gli abitanti di Santa Cruz, studenti e marinai. Poi c'è la
reginetta dei bambini, la sfilata delle maschere, e il corteo delle auto
d'epoca. Carri allegorici e fuochi artificiali.
Ma la festa è grande in ogni città e piazza, e il divertimento è
assicurato.
Ok, scusate, mi sono dilungato un sacco, ma mi sembrava doveroso
non omettere nulla di quello che ho scritto! Ora passo alla paginetta che in
realtà avevo pensato, quella riguardante Gran Canaria, dove sono stato a
febbraio 2004, con un mio amico. Godetevi anche le foto più affascinanti. Per
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