Interviste e articoli Joshua Jackson

 

 [Teen Movie Special - luglio 2000]

[The WB - maggio 2001]

[Che cosa ha detto Joshua Jackson di...]

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TEEN MOVIE SPECIAL (Luglio 2000)

La traduzione di questo articolo spetta alla fantastica Simona!

di Peter Hart

“MI VERGOGNAVO QUANDO I MIEI GENITORI HANNO DIVORZIATO.”

ESPULSO DA SCUOLA E SENTENDOSI UN DISADATTATO – LA SUA VITA SEMBRA UN TIPICA STORIA ALLA PACEY. INVECE PETER HART HA SCOPERTO CHE JACKSON VUOLE LASCIARSI PACEY ALLE SPALLE…

Le celebrità di solito non amano parlare del loro passato,  perciò è una sorpresa scoprire che Josh ne parla. “L’ ultima volta che ho parlato con mio padre avevo 9 anni”, dice con una franchezza disarmante parlando della sua infanzia. Un’ infanzia che sembra uscita da un copione di Dawson’s Creek.

Siamo seduti al Met Bar di Londra, ritrovo di gente famosa, ma questo 21enne è tutto trane che Mr. Celebrità mentre ci racconta della rottura tra i suoi genitori quando aveva solo 8 anni.

“E’ stato difficile all’inizio, ma avevo un rapporto molto forte con mia madre e questo mi ha aiutato a superare quel periodo”

Negli anni ‘80 avere i genitori divorziati non era così comune come oggi, e Josh dice che si sentiva un disadattato come il suo alter-ego Pacey. “La cosa più dura è stata affrontare il fatto che era considerata una vergogna. Non capivo che ti potevi sentire personalmente responsabile e socialmente imbarazzato e solo perché c’è una specie di etichetta contro il divorzio e la famiglia con un unico genitore”.

Qualche consiglio per chi si trova in una situazione simile? “ Devi permetterti di sentirti male e poi di sentirti bene e di sentire che hai perso qualcosa”. Dice pensando rapidamente, come se volesse inserire più cose possibili nella nostra breve conversazione. “Ma non devi sentirti come se fossi stato fottuto dall’universo. Non è colpa tua”.

RIBELLE A SCUOLA

Anche se è cresciuto in California, Josh e sua madre Fiona si erano trasferiti da Vancouver, Canada, dopo il divorzio. Come Pacey, Josh ha passato gran parte della sua infanzia in una piccola città e ammette: “Non è stato sempre tutto rose e fiori”.

E’ stato cacciato da scuola 2 volte perché non riusciva ad adattarsi. “Ero una spina nel fianco, davvero. Ero polemico, non riuscivo ad adattarmi alla vita di tutti i giorni. Avevo cercato fino allo sfinimento di stare dietro a tutto, alla fine ho deciso di lasciar perdere e sono diventato un outsider”.

Ci pensa un attimo e poi aggiunge un secondo pensiero alla Pacey: “Stavo rendendo l’esperienza scolastica più dura di quanto fosse in realtà”. Ehm, giusto.

MAI PIU’ PACEY?

Tornando al futuro, la superfamosa star è sotto contratto con Dc per altri 3 anni… ma afferma che la decisione di restare dipende dal successo della serie.

“Chi lo sa come andrà?” domanda, adocchiando il sandwich che gli hanno portato. “Se avrà ancora successo alla fine della prossima stagione non credo che lo interromperanno. Ma il prossimo anno sarà l’ultimo delle superiori – l’ultima volta che saremo tutti insieme. Sarebbe abbastanza forzato far finire tutti nella stessa università dopo”. Mentre sputacchio nella mia acqua minerale, mi conferma la mia peggior paura – forse niente più Pacey (per non parlare di Joey, Jen, Andie o Jack).

“”Credo proprio che seguiranno Dawson dovunque vada, ma non penso che succederà lo stesso con il resto di noi”, dice.

Beh, Potrebbe almeno tirarci un po’ su dicendoci come andranno le cose nella 4^ stagione. “Non posso dire molto” ride, “ma potrebbe essere l’anno in cui tutti torneranno ad innamorarsi del loro primo amore. Con tutti che si lasciano, è la loro ultima opportunità”.

FILM

Non è solo la Tv che tiene Josh occupato. Ha 2 nuovi film in uscita quest’anno, dopo “Urban Legend” e “Cruel Intentions”.

Ad agosto uscirà “Gossip”, in cui Josh interpreta Beau, la vittima di un pettegolezzo messo in giro da 3 studenti per un progetto scolastico. Dicono che abbia violentato la sua ragazza, Naomi, mentre era ubriaca e lei ci crede.

Josh gira i film durante i fine settimana, volando dal set di DC, a sud di Washington DC, a Toronto, Canada.

“Hanno dovuto adattare i loro programmi alle mie esigenze”, dice, mentre sorseggia il suo succo di carota (“E’ cosìdi moda!” scherza quando glielo portano. “Io e mia madre ne facevamo a litri, avevamo le palme delle mani arancioni!”)

“Continuavo a mettermi nei loro panni – non so se avrei sopportato di dover cambiare i miei programmi per un ragazzino che poteva venire solo nei weekend. Ma è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Ci siamo divertiti da matti.”

E’ ugualmente entusiasta di “The Skulls” (che uscirà a ottobre). Josh interpreta Luke, un ragazzo che viene invitato a far parte di una setta segreta universitaria che può portarti “dove vuoi”. E’ un sogno che diventa realtà, fino a che un suo amico si uccide in circostanze misteriose, lasciando Luke nel dubbio che i Teschi siano responsabili della sua morte.

“La cosa più bella di questi ultimi 2 anni è che ci sono tante opportunità per gli attori giovani. Prima erano tutti film d’azione con Arnold Schwarzenegger o film dell’orrore con niente per la nostra generazione. Ora invece è bello avere la mia età ad Hollywood – me la sto spassando.”

Ma Josh è onesto abbastanza da ammettere che niente di tutto questo sarebbe potuto succedere se non fosse stato per DC: “Ho la possibilità di fare questi film unicamente grazie a DC. Se ti dicessi il contrario ti mentirei”.

THEY LOVE PACEY

Josh ride quando gli si dice che è un sex-symbol: “E’ strano pensare a te stesso come a un sex-symbol – io di sicuro non lo faccio. Se lo fai sei fregato. Tutta questa gente vuole vedermi perché guardano il telefilm e gli piace Pacey. Lo apprezzo, significa che alla gente piace quello che faccio. Ma non ha niente a che vedere con me personalmente – Loro non sono qui perché sono un ragazzo fantastico”

Ah, Josh, ma è qui che ti sbagli di grosso. .

Dietro le quinte con… JOSHUA JACKSON (maggio 2001)

La traduzione di questo articolo spetta alla fantastica Simona!

La WB ha incontrato recentemente Joshua Jackson per una chiacchierata dietro le quinte per sapere cosa intende fare questo nativo canadese durante la pausa di Dawson’s. In cima alla lista ci sono alcuni progetti di campeggio stile Pacey attraverso gli USA, più un viaggetto in Italia, dove questo Gemelli spera di far parte di un film indipendente. Leggete e guardate le clip per saperne di più sulle avventure estive di Jackson.

Nonostante Joshua Jackson avesse vari progetti di film tra cui scegliere, quest’anno ha deciso di operare una svolta verso film che sono tutto tranne che per adolescenti.

“ Sto facendo un film per la HBO dal titolo The Laramie Project. E’ un piccolo ruolo, veramente. In pratica parla delle conseguenze dell’omicidio di Mathew Shepard un paio di anni fa. Una compagnia teatrale, subito dopo l’omicidio, decide di andare a Laramie e vivere per un po’ lì, intervistando la gente e raccogliendo informazioni su com’è vivere a Laramie dopo che questa piccola cittadina è diventata l’obiettivo della rabbia internazionale a causa dell’orrendo e raccapricciante evento successo lì.”

“Volevano documentare gli effetti psicologici che una cosa del genere aveva provocato nella gente. Poi mettono su una rappresentazione teatrale sulle cicatrici provocate nella psiche umana e ne fanno una versione cinematografica e io interpreto uno dei personaggi.”

“Sono il barista che servì loro l’ultimo drink – l’ultima persona che li ha visti prima che andassero a impiccare Mathew Shepard alla staccionata. Stranamente diventò una specie di celebrità perché era un chiacchierone. Era molto strano ed era una delle cose che questa gente voleva investigare: il modo in cui le persone avevano affrontato la tragedia. Questo barista lo aveva fatto raccontando la storia a chiunque volesse ascoltare, perché si sentiva in colpa.

Perché hai scelto questo film?

“Il cast è fenomenale. Davvero fenomenale. C’è Sissy Spacek, Peter Fonda, Christina Ricci e Steve Buscemi. Un gruppo di attori di grande talento, il che per me è sempre interessante perché mi mette in una situazione in cui devo darmi da fare per restare a galla e questa è la parte più divertente: cercare di non scomparire in una scena con queste persone perché loro sono veramente bravi.”

Vuoi dire che hai ancora la paura da palcoscenico?

Certo. Sempre.

Davvero?

E’ questo il bello. Voglio dire, non sopporterei l’idea di non provare niente.

Anche con Pacey continui a provare questa specie di paura?

Con Pacey è diverso perché mi sento a mio agio in quel ruolo. Ma c’è un aspetto positivo e uno negativo. Essere a mio agio mi permette di fare cose che semplicemente non farei se fossi a disagio. Ma siccome sono davvero a mio agio, si creano certi ritmi con le altre persone con cui lavori che ti permettono di esplorare una vena diversa.  

Come ad esempio è successo quest’anno con Katie. Noi, secondo me, avevamo un’intesa veramente forte, perciò quando lavoriamo insieme possiamo davvero esplorare questa vena e capire come esprimere tutte quelle emozioni e così la prossima volta che ci capita di dover recuperare quelle emozioni con qualcun altro, sappiamo come fare.

Il lato negativo è che se non ti impegni sempre al massimo, come purtroppo mi capita, allora prendi delle brutte abitudini. Noi facciamo dalle 7 alle 8 pagine al giorno, che è moltissimo lavoro e a volte è solo questione di sopravvivenza, cioè le fai senza dare il massimo che puoi.

Che farai durante l’estate?

Di solito mi prendo 2-3 settimane e guido attraverso il Paese. Vado in campeggio, insomma questo è un Paese talmente bello. Così prendo la mia auto, il mio cane e vado a fare campeggio. Non ho il cellulare e non posso essere raggiunto da nessuno in pratica. Pianifico il viaggio a grandi linee. Uso delle cose come punto di riferimento. Ad esempio, se so che devo essere in un certo posto per un certo giorno, programmo tutto in base a quello. Oppure se ci sono cose che voglio assolutamente vedere. Come quest’anno: so che voglio vedere le Carlsbad Caverns perciò dovrò prendere la strada che attraversa il sud. E ho degli amici a Tucson, perciò prenderò una strada diversa da quella dell’anno scorso quando sono andato a finire nella foresta nazionale degli Apache e ho passato dei giorni fantastici. Fantastici. Sono andato a fare rafting in Arizona e ho avuto tempo anche di andare a Telluride”.

Non ti crea problemi andare in campeggio da solo alla Blair Witch Project?

Beh, vado in campeggio con il mio cane, perciò in realtà è molto più pericoloso perché ci sono più possibilità che il mio cane reagisca male a un orso che si avvicina al nostro campo e voglia azzuffarsi con lui, rispetto a quando sono solo. E’ molto geloso del suo territorio, specie perché ci sono io, perciò è stupido da parte mia e decisamente illegale portare un cane in un parco nazionale, ma è il mio cane e gli voglio bene e fa parte del bagaglio!  

 

 

Che cosa ha detto Joshua Jackson di....

 

 se stesso: "Generalmente sono abbastanza turbolento e occasionalmente un antipatico ragazzo." 

"Il miglior complimento che abbia mai avuto è stato quando il regista di Dawson's Creek mi ha detto "Mi ricordi Holden Caulfield (di J.D.Salinger The Catcher in the Rye)""

"Ho un senso dell'humor fuori dal comune, credo, mi piace ridere e divertirmi, benchè spesso ciò mi faccia trovare in difficoltà."

il divorzio dei suoi genitori: "E' stato doloroso perchè tutto quello in cui credevo e sentivo sicuro è crollato"

il suo fascino: "Molta gente dice che ho uno stile trasandato. Io lo trovo estremamente casual."

ragazze: "Mi piacciono le ragazze bionde. Mi piacciono anche le ragazze brune. Io sono un fan delle donne, il colore dei capelli è negoziabile."

"Uma Thurman è una delle più belle donne che abbia mai visto. Ha questi due occhi maligni che fanno intravedere un grande cervello dietro."

recitare: "Se mi dimentico quello che devo dire, comincio a porre un sacco di domande in modo che mi ritorni in mente. Quindi se mi sentite dire "Hai capito?" o "Hai capito cosa voglio dire?" significa che mi sono totalmente perso e sto guadagnando un po' di tempo."

"Penso che Ryan Philippe sia l'unico ragazzo della prossima generazione, che io abbia incontrato, che mi faccia dire "Accidenti, questo tipo non sta fingendo."

"Il premiere di Godzilla è stata la mia prima esperienza mondana. E' stato pazzesco. Non mi aspettavo che chiunque sapesse chi ero - ma urlavano "Josh! Josh!" Mi piaceva la sensazione, ma mi sentivo come disumano."

"Non ho nessun tipo di problema con il fare pubblicità per lo show. Ma non ho mai fatto pubblicità per Joshua Jackson. Non ci sono ragioni, secondo me, di reclamizzare me stesso. Mi farebbe sentire molto a disagio."

Pacey Witter: " Pacey esiste per dare un po' di leggerezza nella melodrammatica vita di Dawson. E' il tipo di ragazzo che affronta tutto come se fosse un gioco."

"Sono felice di fare Pacey. Gli scrittori mi danno sempre cose divertenti da dire. Metà del tempo interpreto Pacey come il tipo matto e sciocco. Il resto del tempo ho moltissime cose da dire. E' un ruolo molto soddisfacente."

"Pacey è un personaggio con molti difetti. Dovreste guardare le imperfezioni, le crepe della sua armatura. Dawson è quello onesto e analista di se stesso. Pacey è quello che non può aiutare ma che vive per il momento. Io avevo lo stesso tipo di problema. Quando avevo 15 anni, non potevo vedermi come sedicenne e non vedevo nessuna delle cose distruttive che stavo facendo."

Dawson's Creek: "Quando il telefilm è cominciato, noi quattro stavamo insieme per 18 ore al giorno perchè non conoscevamo nessun altro. Eravamo come una mini famiglia. Ora conosciamo cose degli altri che non avremmo dovuto."

"Io spero che lo show duri per sempre!"

Meredith Monroe: "Meredith è una persona che si rende cara istantaneamente. Ogni mattina mi sveglio e ringrazio la mia buona stella che mi fa passare tutto il mio tempo con lei."

James Van Der Beek: "E' il tipo di persona che tutti amano amare. Io non devo preoccuparmi riguardo a folle di ragazze. E' più una cosa da James."

"E' un tipo che fa buona impressione, educato, che dice signore e signora."

Futuro: "Andare all'Università è il mio più grande scopo. Posso leggere tutti i libri che voglio, ma il più grande dono dell'Università è l'atmosfera di sedersi intorno ad un gruppo di miei pari e raccogliere il beneficio di 40 menti che risolvono un problema."