Libertà
Condizionamenti Spesso anche le scelte che si crede corrispondano alle più intime convinzioni sono il frutto di un subdolo condizionamento. A volte è il soggetto stesso che preferisce continuare a compiacere le figure di riferimento, senza consapevolizzare le proprie inclinazioni e maturare scelte autonome, cosa che comporta costanza e autocoscienza faticose da acquisire. Dipendere dagli altri, appartenere ad una cerchia, genera senso di sicurezza, consente di sapere quali siano i comportamenti da tenere e gli obiettivi da raggiungere, risparmiando lo sforzo di individuarli autonomamente. E' sufficiente per il soggetto comportarsi concordemente con i valori imposti per riceve un' approvazione che lo renda appagato. Tuttavia situazioni di dipendenza e di delega del potere ad un'autorità esterna sono proprie di una fase primitiva dello sviluppo: secondo C.Rogers la maturità consiste infatti nella formazione di un sistema di valori individuali (purché leciti).
La libertà di essere Genitori e insegnanti "vecchio stampo" esigono obbedienza incondizionata, lodano gli alunni disciplinati e composti e considerano patologico e problematico un comportamento più irrequieto, che spesso indicano come maleducato e disturbante del normale svolgimento della didattica. Un'obbedienza troppo marcata e acritica può rivelare però un sé scarsamente autonomo e modellato sulle aspettative delle figure di riferimento più che sulle capacità e vocazioni personali. Paradossalmente l'estrema diligenza può decretare il fallimento dell'educazione. L'etimologia di educazione è ex-ducere, ossia "tirar fuori", sollecitare lo sviluppo di potenzialità proprie del soggetto e non allinearlo ad un modello di pensiero e di comportamento stereotipato e preimpostato.
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