Diario

 

Genova, 12 novembre 1999

 

Premessa : l'iniziazione e' un particolare stato di trance, esperienza che arriva ad un certo punto del cammino, e che in pratica si traduce in una esperienza di morte rituale, vissuta come se si trattasse di morte vera. La visione di questa esperienza e' diversa da persona in persona, ma ha diversi punti in comune. Alcune parti del diario sono state tagliate e compare il segno (...)

(...) e' successa una cosa incredibile. Innanzitutto mi dispiace di non aver scritto per cosi' tanto tempo, ma sono giorni ormai che non sto piu' nella pelle.

Caro Diario, ho tante cose da raccontare. Innanzitutto, quel pazzesco sogno. Dunque, io stavo per addormentarmi

....all'improvviso e' come se mi fossi trovata in uno stano posto. Era come un deserto,come nei videogiochi laser quando passi con l'aereo, e a terra c'erano solo dei gran mucchi di ossa invece delle colline.. Mi sono anche chinata a guardarle, erano tutte lucide, ce n'erano di tutti i tipi, e c'erano anche dei teschi. Ho camminato per un po', poi ho cercato di salire su una collina per guardare dov'ero e cercare di tornare a casa. Era incredibile, era tutto pieno di ossa, da un orizzonte all'altro, tutte colline e pianure ed erano tutte piene di ossa. Ho cercato di capire almeno da che parte e' il sole per avere una direzione, ma non c'era il sole nel cielo. Il cielo era tutto blu uguale, non c'erano nuvole, e non tirava nessun vento. Mi sono chiesta come cavolo fare a tornare indietro, e ho iniziato ad aver paure di non poter piu' tornare. Mi chiedevo dove fosse quel posto, possibile che esistesse un posto cosi' tutto pieno di ossa? E poi come avrei fatto ad arrivarci?.

(...)

Comunque, mi sono messa, a cantare.Mentre cantavo ho iniziato a pensare ad un ragno, l'animale che temo di piu'.Non so perche' mi fanno uno schifo solo a vederli, che mi vengono i brividi. Comunque stavo cantando e non mi importava. Solo che ho aperto gli occhi e il ragno era li'. Sono rimasta veramente paralizzata dal terrore, non riuscivo a muovermi. Quello schifoso ha allungato una zampa e mi ha aperto la pancia, proprio dove la pancia fa il cucchiaio, dall'ombelico fino a li',insomma. Un male che non posso spiegare. Insomma, piano piano mi ha tutta fatta a pezzi e mi ha strappato la pelle e la carne da dosso. Ti giuro che sentivo tutto come se fosse vero, stavo diventando stupida dal dolore. Comunque questo ragno mi ha ammazzata e mi ha sparso le ossa in giro, poi e' andato via.

(...)

All'inizio mi ha fatto piacere, perche' avevo paura che mi facesse ancora qualcosa di doloroso, poi ho cominciato ad aver paura. Ho iniziato ad aver paura che fossi morta davvero, e che quel posto fosse l'aldila'.Pensavo che forse tutte quelle ossa erano persone e che tutti loro erano li' come me adesso a stare li in eterno come me, e che io non li avevo visti perche' non ero ancora come loro. Ma anche adesso che ero a pezzi, non vedevo nessuno. Poi mi e' venuta la paranoia, perche' pensavo a cosa volesse dire essere morta. Non avrei piu' visto nessuno, niente. Non avrei piu' visto la mamma, amici, non avrei piu' visto nessuno. Essere morti e' come se TUTTI gli altri fossero morti, e come se tutto il mondo fosse distrutto. Ho pensato che mentre loro erano la a piangere per me io ero qui a piangere per loro, perche' era come se per me fossero tutti morti loro.

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Penso che la morte sia anche cosi', in realta' muore tutto il mondo, spariscono dal tuo mondo tutti quelli che ami, non toccherai piu' le tue cose, non potrai piu' pensare a nulla, alla scuola, al futuro, hai perso tutto, tutto. Io ho sempre visto la morte come una perdita per chi resta, ma non avevo mai pensato che la perdita piu' grande e' per chi muore, che non ha piu' niente e nessuno, come se gli fossero morti tutti.

(...)

Ricordo che ho iniziato a piangere , perche' non avrei piu' visto la mamma, nessuno, poi pensavo a lei che piangeva e mi veniva da piangere di piu'.Pensavo alle sue grida quando mi scopriva, alle sue lacrime,e io che non posso dire nulla, che non posso fare niente e che sono qui e che non li vedo. Insomma una cosa che non si puo' spiegare. Bisogna mettersi nei panni di uno che e' morto e si trova dall'altra parte per capire.

(...)(...)

Poi ho cominciato a star male. Non volevo passare l'eternita' qui? Perche' una cosa del genere? Possibile che la gente quando muore deve stare per sempre in una distesa infinita di ossa? Mi chiedevo se non fosse una punizione, se non avessi fatto qualcosa di male. Cosi' mi sono lasciata prendere dalla fifa e mi sono messa ad urlare al ragno di ammazzarmi per sempre almeno, e che non volevo stare li' cosi' in eterno.

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Dopo un po' e' venuto giu' e mi ha chiesto se volevo davvero morire per sempre. Io gli ho detto che piuttosto che stare li sempre mi andava meglio sparire per sempre e mi ha chiesto che cos'hai di importante da fare? Io non sapevo cosa dire,poi ho pensato alla mamma. Allora gli faccio "devo pensare alla mamma devo aiutarla, sostenerla"

(...)

Dopo un po' ho riaperto gli occhi e lui mi ha detto "la vita e l'importanza di aiutare gli altri e donare loro un semplice sorriso o una felicità è una cosa importantissima", e ha ricominciato a prendere le mie ossa. Sai come fanno i ragni quando fanno qualcosa e muovono tutte le zampette veloce veloce che non si capisce? Comunque stava mettendo insieme le mie ossa con delle pietre e dopo mi sono trovata dentro le ossa con lui sopra (uno chifo , uno schifo, cosi' vicino alla faccia, che schifo)   che mi rimetteva insieme. Poi mi ha detto "adesso canta ancora". Mi sono messa a cantare e mi sono svegliata nel letto. Poi sono andata a vedere se la mamma era nelle camere , volevo vederla perche c'ero stata troppo male prima....

(...)

Non so cosa vuole dire questo sogno, non posso parlare con nessuno. Solo con *******, ma finche' non ho 18 anni non posso conoscere tutto il suo gruppo. Non vedo l'ora, ma devo aver pazienza. Devo aver pazienza.