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La
festa prende il nome dal termine "chianu", piccolo centro rurale dove nel
lontano 1700 vivevano i contadini e dove ci si incontrava per celebrare feste e banchetti.
Tale manifestazione nasce nell'agosto del 1992, ideata dall'architetto Giuseppe Coppola
con il contributo del Gruppo Folcloristico "Torre
Scibiliana" e del comitato festeggiamenti del Chianu Parrini.
E proprio in questo "chianu" che la manifestazione ha trovato il suo
palcoscenico naturale, per la presentazione della civiltà contadina e marinara.
La manifestazione assume ben presto un carattere culturale di risonanza internazionale per
la sua capacità di offrire ai visitatori l'esposizione fra le viuzze del chianu di
oggetti d'antiquariato, mobili antichi, attrezzi di lavoro, corredi d'altri tempi,
preziosi ed altre cose d'epoca che fanno rivivere le più antiche tradizioni culturali
della Sicilia. Vengono preparati ed offerti dolci tipici siciliani come
"mustazzoli" con vinocotto, buccia d'arancia essiccata, sesamo; la
"mustarda" col mosto d'uva; la "fascatola" col vinocotto; i
"cassateddri"; i "spinci"; e il "pani cucciddratu".
Solitamente corona la festa uno spettacolo folkloristico con la partecipazione di gruppi
stranieri e locali. Insomma un vero e proprio momento di recupero degli antichi momenti
festaioli.
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