Il giornale
Il
giornale è un mezzo di comunicazione molto efficace e diffuso e credo che
ognuno, pur sempre in maniera diversa, abbia un rapporto ben preciso che lo
leghi a tutte quelle pagine. La lettura di un quotidiano suscita in me un
insieme di sensazioni, immagini e sentimenti. Questi messaggi non sono espliciti ma
vanno interpretati, perché il linguaggio giornalistico, è costruito su una
delicata, ma potente rete di immagini, che esprime sicuramente, le idee e i
punti di vista del giornalista. Credo che un giornale non svolga soltanto il
compito di propagare l'informazione, bensì, anche quello di permettere, giorno
per giorno, il confronto , unico e personale
per ciascuno, con il mondo esterno e la cronaca. Il giornale cerca proprio di
cogliere, in sentimenti comuni, un senso di unicità di ciascuna esperienza
umana, e ogni vicenda interiore è vista come qualcosa di sempre nuovo e importante
Esso è talmente attento alle sfumature, che le vicende più comuni che
riaffiorano nelle grandi città o in un paesino senza nome possono addirittura
attirare l'attenzione dl un'intera nazione generando i numerosi pro e contro.
I giornali che leggo abitualmente sono i quotidiani, soprattutto perché vengono
acquistati ogni giorno dai miei genitori. Naturalmente ci sono pagine che
m'interessano maggiormente ed altre meno, come quelle dedicate alla cronaca
nera. Quest'ultima è forse la parte più importante del giornale, in quanto ci
permette di seguire la società anche fuori delle mura di casa e di poterci
rendere conto del mondo in cui viviamo; però la considero comunque una "cosa da
grandi"' e preferisco di gran lunga stare "al passo" con la moda
e con lo sport, argomenti che interessano maggiormente noi adolescenti.
Amo molto il giornalismo tanto che partecipo spesso alla pagina della scuola con
articoli che riguardano i giovani, la società, il nostro piccolo mondo, le
attività sportive, le esperienze degli adulti, i ricordi e i commenti degli
ormai non più giovanissimi che, con i loro saggi consigli, ci aiuteranno ad
entrare a far parte di quel famoso "mondo dei grandi" , con più
sicurezza.
In realtà ciò che mi affascina è la capacità del giornalista di attrarre
l'attenzione del lettore, con un linguaggio che a me risulta a volte, un po'
troppo enigmatico, ma che tuttavia non mi impedisce di scorrere in modo intenso
quelle numerose righe, spesso intervallate da immagini che puntellano la mia
fantasia.
Gagliardi Nicoletta