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NOTTURNO CON GRIDA

 

SCENA 1

BOSCO. ECLISSI DI LUNA. Esterno notte

 

Nel buio assoluto, tra i rami contorti degli alberi, il chiarore della luna contro il cielo.

La C. oscilla lentamente a scoprire il disco lunare che ora viene pian piano nascosto dall’ombra della Terra.

Con EFFETTO VELOCIZZATO l’eclisse avanza e l’ombra nasconde l’intera Luna.

Il bosco freme di per un vento freddo, squittii, rumori strani.

Dal buio una voce lontanissima, riverberata, misteriosa, chiama:

VOCE BRIGITTE

Christian! Christian!

Vapori vischiosi, Suoni rauchi, faticosi e affaticati come di un essere che cerchi di disinvischiarsi da melme dense, uscire da cunicoli stretti.

Un respiro d’animale o di uomo che dà angoscia, mente la C. in soggettiva di queste "presenze" si innalza dal suolo, di tra le radici, le fronde del sottobosco, per sollevarsi nell’aria.

 

SCENA 2

EFFETTO SPECIALE. Esterno notte

 

In CLL, nel buio assoluto, un lontanissimo punto luce.

ZOOM in avvicinamento:

Ora si distinguono meglio le persone: sono uniti con le mani sul tavolo dalla classica catena per l’evocazione degli spiriti.

Brigitte, bionda, occhi socchiusi sussurra ancora il nome dello spirito invocato.

BRIGITTE

Christian ....

Poi si contrae per una fitta dolorosa e trema mentre un filo di bava le cola dalle labbra.

 

SCENA 3

STUDIO VILLA ANTICA - Int. notte

 

Senza soluzione di continuità dalla scena precedente:

I cinque sono seduti intorno al tavolo e si intuiscono i mobili scuri di un grande studio-salone.

Intorno ai cinque é ombra. Brigitte sta sudando e tremando, con gli occhi chiusi, la testa reclinata su una spalla. È in trance.

La guarda preoccupato il marito, Paul che le siede accanto, e Eileen, la donna che le siede sull'altro lato, tirata come in preda ad una grande angoscia interiore.

Gli altri due sono Bernard e Sheena: più giovani, meno coinvolti.

Gerard guarda interessato la trance di Brigitte e Sheena addirittura con un sorriso di incredulità e di sarcasmo.

Un alito freddo passa su di loro muovendo i capelli delle donne. Eileen trasalisce, il sorriso di Sheena impallidisce un poco.

Poi Brigitte comincia a dire parole con una voce maschile e un po' rauca:

VOCE CHRISTIAN (in bocca a Brigitte)

Eileen... Brigitte... Paul...

Eileen balbetta spaventata.

EILEEN

Christian ... Sei tu? (poi agli altri) È la sua voce..

Solo Sheena annuisce con un sorrisetto sardonico, gli altri fissano tesi Brigitte che continua lentamente:

VOCE CHRISTIAN (in bocca a Brigitte)

Si... sono io... Christian Coreau...

GERARD (di scatto)

Scusi, signor Coreau., l’abbiamo disturbata per sapere...

Sheena ridacchia e Paul le dà un’occhiata dura, di rimprovero. Eileen non dice nulla, sembra gelata nel guardare le labbra di Brigitte.

PAUL

Se sei lo spirito di Christian... Parla. Dì quello che successe quella notte...eravamo in questa casa... soli con te... Io, Eileen e Brigitte...Fummo tutti aggrediti... e anche tu.... da chi? Christian, da chi?

Ora Paul si tende verso Brigitte che rantola e risponde con quela strana voce rauca e maschile:

VOCE CHRISTIAN (in bocca a Brigitte)

È stato…. È stato… ahh…è stato…

ZOOM violento sulla bocca di Brigitte.

 

SCENA 4

STESSO AMBIENTE: DIECI ANNI PRIMA. notte

 

Zoom violento sullo spalancarsi di una delle finestre dello studio buio: lampo dall’esterno e rumore di pioggia. Un tuono.

L'aria del temporale fa volare dei fogli sulla scrivania e sfoglia le pagine di un antico libro aperto davanti alla poltrona vuota.

A provocare il colpo d'aria è stato un uomo sulla quarantina: CHRISTIAN, indossa un'elegante vestaglia di seta. Cerca di accendere la luce ma l’interruttore scatta a vuoto.

Avanza nel buio per andare a chiudere la finestra, passa davanti ad un grosso pupo siciliano rappresentante un moro con scimitarra.

Chiude i vetri e ferma il getto d"aria: un lampo illumina la scrivania:

il libro è aperto su una raccapricciante illustrazione mostrante un angelo-demonio che miete teste con una grande scimitarra.

Sotto la scritta:

ABADON, L'ANGELO STERMINATORE.

Un lieve tinnire fa voltare Christian di scatto: non sembra esserci nessuno ma la guaina dove stava la scimitarra ora oscilla vuota.

Christian si avvicina a sfiorare incredulo la guaina.

Con effetto a sorpresa, la scimitarra impugnata da una mano guantata, guizza nel buio immergendosi nel ventre di Christian.

L'arma resta infissa nella pancia dell'uomo che grida portando si le mani sullo squarcio insanguinato.

Un lampo brilla fuori, nel temporale, e illumina per un attimo lo studio: intorno a Christian non c'è nessuno.

Christian volge intorno uno sguardo terrorizzato premendosi il ventre. Con tutta la voce che riesce ad emettere, urla:

CHRISTIAN

Eileen!

 

SCENA 5

STESSO AMBIENTE - oggi

 

Brigitte rantola. come se fosse lei ad essere stata sventrata e ancora la voce di Christian urla per sua. bocca:

VOCE CHRISTIAN (in bocca a Brigitte)

Eileen...

Eileen fa il gesto di alzarsi ma Paul la blocca con un'esclamazione d'imperio:

PAUL

No! ... (poi a Brigitte) Christian...ma adesso tu sai chi é stato! Tu lo sai! ... Chi é stato?

Ma Brigitte continua a gemere poi mormora rauca:

VOCE CHRISTIAN (in bocca a Brigitte)

Eeeh... eeeh...

 

SCENA 6

STESSO AMBIENTE - DIECI ANNI FA

 

CHRISTIAN

Eeeh ... Eileen ... aiuto...

Lo studio è buio: Christian crolla sulle ginocchia. Il movimento fa cadere sul pavimento 1a scimitarra insanguinata.

Christian geme comprimendosi il ventre, cerca ancora di gridare ma non ne ha più la forza.

Davanti a lui, ad un metro, c’è il tavolo col telefono. Si trascina verso di esso. Le forze gli mancano, riesce ad aggrapparsi al filo e fa cadere a terra l’apparecchio.

Dalla cornetta proviene un chiaro segnale di "libero".

Strisciando sul ventre Christian riesce a formare il 113 sul dischetto combinatore.

VOCE DAL TELEFONO

113. Chi parla?

Christian tende il collo arrivando appena con la bocca a qualche centimetro dal microfono. Sussurra rauco:

CHRISTIAN

Sto morendo...venite...

ha uno sbocco di sangue. Sputa e cerca di riprendere a parlare: ma la cornetta del telefono si allontana da lui tirata da qualcuno che sta nascosto nel buio.

VOCE DAL TELEFONO

Pronto! Mi dica da dove parla! Pronto...

Christian fissa il buio allucinato, si trascina sul ventre, si tende con uno spasimo di dolore verso la cornetta.

CHRISTIAN

Alla villa ... ah! ...

la cornetta, guidata con un cinismo pauroso, si allontana da Christian di altri trenta centimetri.

VOCE DAL TELEFONO

Quale villa? Pronto? Quale villa...

Christian cerca ancora di raggiungere il telefono, gli occhi sbarrati nello spasimo della morte. Ma non ce la fa più e sviene nel proprio sangue.

 

SCENA 7

STESSO AMBIENTE - oggi

 

Eileen si china un poco verso Brigitte e dice con dolcezza.

EILEEN

Christian... ti prego ... anche se fosse stato uno di noi...dillo ... sono passa ti dieci anni e non l’abbiamo mai saputo...

Ma Brigitte rantola, strabuzza gli occhi, sembra essere lei stessa per morire.

GERARD

Il nome! Il nome dell'assassino.

VOCE CHRISTIAN (in bocca a Brigitte)

È stato...é stato... (sviene).

Brigitte dopo una boccata di schiuma, resta immobile, il capo reclinato su una spalla madida di sudore.

Paul si allarma.

PAUL

Brigitte!,

rompe la catena per afferrare la moglie che sembra priva di vita

Brigitte... dio mio...non respira...

Gerard si alza e corre via mentre Sheena si alza in piedi per vedere meglio Brigitte, tra le braccia di Paul.

Eileen cerca di farla rinvenire con qualche buffetto.

EILEEN

Brigitte...

si accende la luce: é Gerard che arriva con un bicchier d'acqua. Sheena glielo leva dalle mani, mormorando ironica:

SHEENA

Quallè la tua parte nella sceneggiata?

Gerard le fa cenno di tacere e il bicchiere d’acqua viene preso da Paul che cerca di far bere Brigitte.

La sua bocca trema ancora, deglutisce un sorso e si rilassa.

Sheena fa un gesto a Gerard a significare "come volevasi dimostrare".

Brigitte riapre gli occhi e guarda le facce protese verso di lei con aria preoccupata. Guarda un po' tutti, poi chiede

BRIGITTE

Che è successo? È venuto lo spirito di Christian?

È molto curiosa, quasi infantile e Paul annuisce brevemente col capo.

Brigitte guarda ancora la faccia di Eileen, poi quella di Paul: é perplessa:.

BRIGITTE

...ha detto chi é stato ad ucciderlo?

nessuno le risponde e Brigitte guarda preoccupata il marito e sussurra:

Mica ha detto che son stata io?? e si aggrappa a Paul che la rassicura:

PAUL

Ma no, cara... che dici? Hai raccontato con una voce... che poteva essere

quella di Christian ... hai raccontato...

EILEEN (intervenendo con un sospiro di sollievo)

...quello che già sapevamo tutti: che mio marito é stato colpito con quella scimitarra. Però non ci hai detto chi é stato né perché non abbiamo trovato il suo corpo.

Eileen dà un'occhiata al proprio orologio:

SHEENA (sardonica)

Visto che é venuto in spirito vuol dire che è morto...é già una cosa, no?

Eileen le sorride freddamente:

EILEEN

Andiamo a dormire. Domattina si parte presto

Paul aiuta Brigitte ad alzarsi.

BRIGITTE

Mi sento debole...mi fa sempre così... anche l’altra volta, ricordi?

PAUL

Non mi piacciono queste cose. Andiamo a letto.

BRIGITTE (ad Eileen)

Ci hai preparato di nuovo quella bella stanza tutta specchi?

Eileen la guarda strana, poi annuisce:

EILEEN

Certo. So che ti piace tanto.

Eileen si incammina seguita da Paul che ancora sorregge Brigitte.

Sfeena si accosta a Gerard e sussurra

SHEENA

Uno di loro gli deve aver piantato quella spada nella pancia....figurati se fanno una vera seduta spiritica per sapere chi é stato...

GERARD

Io ho provato a lanciare l’idea. Visto che Brigitte é medium...

SHEENA

Dice di essere medium.

Eileen chiama dalla soglia:

EILEEN

Andiamo tesoro?

Gerard annuisce e sorride:

GERARD

Eccomi cara. Spengo le luci.

Si sposta verso l’interruttore e guarda Sheena che gli scocca un’occhiata ironica, poi si avvia verso la porta.

Gerard spegne.

 

SCENA 8

STRADA TRA I BOSCHI - Est. giorno

INIZIANO I TITOLI DI TESTA

 

ZOOM INDIETRO partendo da una fotografia di Christian incastonata in un medaglione che porta al collo Eileen, ora alla guida di una Land Rover in corsa su per i tornanti di una strada tra boschi di bellissimi faggi. Al suo fianco c'è Gerard e sui sedili posteriori, Paul Brigitte e Sheena.

BRIGITTE (continuando un discorso)

... però quando abbiamo evocato Cesare, lui l’ha detto che era stato Cassio!

SHEENA (ridendo)

Notizia da prima pagina!

GERARD

Se quella era la voce di Christian almeno sappiamo che è proprio morto...

PAUL

Secondo il Concilio di Trento del 1545 é sempre il demonio che risponde.

BRIGITTE (sbuffa)

Cosa vuoi che sapessero nel 1545!

EILEEN

Poi c'é la storia dello zio Ugo, vero Brigitte?

Brigitte fa spallucce e Sheena chiede:

SHEENA

Cioè?

EILEEN (sorridendo)

Ha parlato per mezz'ora con la voce del lo zio Ugo perché credevamo tutti

che avesse preso quell’aereo caduto a Ustica... invece era rimasto a casa a scopare con un’amica…

BRIGITTE

Però dopo un mese è morto! Per trenta giorni! ... Nessuno é perfetto.

Tutti ridono meno Paul che resta ingrugnato. Gerard sterza bruscamente e fa imboccare all'auto un sentiero, appena visibile, tra i faggi,

 

SCENA 9

BOSCO - ZONA ALBERO MORTO - Est. giorno

 

La Land Rover avanza piano a balzelloni sul fondo muschioso del bosco, tra gli alti faggi.

FINE DEI TITOLI DI TESTA

ferma l’auto e spegne il motore, Brigitte e Sheena subito balzano a terra mentre Eileen dice:

EILEEN

Cominciamo da lì... Pren diamo...

PAUL

Ssst!

Tutti lo guardano e Paul ascolta un attimo estatico il silenzio guardando i faggi, poi sussurra:

PAUL

Che silenzio. Sembra di essere in chiesa.

Eileen ha un gesto seccato e apre il vano bagagli.

EILEEN

Santita', sbrighiamoci che abbiamo un mucchio di cose da fare...

Sheena solleva un teodolite con cavalletto. Brigitte, dietro un folto, cinguetta

BRIGITTE

In chiesa ci sono toilettes?

si china dietro il folto per fare pipì e subito strilla

Ahi!

Paul si china verso il folto.

PAUL

No ... ma qui ci sono ortiche, sta attenta ...

Brigitte é già in piedi piluccando bacche che ha raccolto dal cespuglio e Gerard afferra una grande ortica con una stretta brutale defogliandola:

GERARD

Ogni cosa va presa per il suo verso.

SHEENA

Basta non usarla come carta igienica.

PAUL

Ma Brigitte, che mangi?

blocca la mano di Brigitte e le leva le bacche dalle mani

 Possono essere velenose!

ne squarcia una con un coltello a scatto che tira fuori di tasca

PAUL

Guarda...

Brigitte sbircia verso la bacca tagliata e poi fissa Paul delusa

BRIGITTE

Mica c'è il teschietto...

poiché Paul non pare capire, Brigitte incrocia gli indici

quello con le tibiette...

Un urlo di Gerard attira l’attenzione di tutti.

Gerard sta dondolando appeso ad un grosso ramo basso, come una scimmia e fa il grido alla Tarzan.

GERARD

Aaaaaahaaaaa! Questa é vita!

Sheena che è vicina a lui g1i dice:

SHEENA

Quando t'ho fatto assumere come gorilla non volevo mica dire cosi.

e dondola un dito. Gerard si lascia cadere a terra e fa un piegamento, poi respira a fondo

GERARD

Che aria! Senti che roba...sembra di bere menta fresca ... Mens sana in corpore sano.

EILEEN

A "corpore sano", portami i paletti!

Gerard va alla Land mentre Brigitte alza la faccia a guardare i faggi.

BRIGITTE

Però che piantoni piantavano una volta...

PAUL

Forse quando li han piantati erano piccoli cosi ....

BRIGITTE

Ma qui è tutto grande ... Guarda che pietrone!!

Brigitte avanza verso un enorme masso isolato in una radura.

Paul resta fermo a guardare. Eileen lo sorpassa portando una fettuccia metrica pistola e un block notes.

Dietro, Gerard, con un fascio di paletti segnaletici a strisce bianche e rosse.

EILEEN

È famoso. Li c'è anche la targa... Già Plinio il Vecchio lo chiamava "naturae miraculum" perché basta toccarlo nel punto giusto per farlo dondolare...

Brigitte allunga un dito a solleticare il pietrone qua e là

BRIGITTE

Beh sai, se ti toccano nel punto giusto...

Gerard lascia cadere i paletti e dice a Brigitte:

GERARD

Quel Plinio il Vecchio...

lascia in sospeso perché Brigitte ha scorto la lapide.

BRIGITTE

Eccola. Leggi lì...

Gerard si china cercando di decifrare la scritta ormai sbiadita, è vicinissimo a Brigitte, si bisbigliano qualcosa poi Gerard scoppia a ridere.

Eileen li guarda lievemente seccata e Gerard lascia Brigitte per andare ad abbrancare il masso e tenta inutilmente di farlo oscillare

BRIGITTE

Non lo stai toccando nel punto giusto.

Eileen dà un bacetto a Gerard

EILEEN

Non farti venire l’ernia, tesoro.

Sheena si ferma col teodolite in spalla

SHEENA

Da che parte si va?

Eileen volta le spalle al masso e indica una parte del bosco.

EILEEN

La superstrada arriverà qua...

arretra, indicando a gesti, rivolgendosi a Sheena.

…il piazzale e i campi da tennis...

arretra e urta con la schiena contro un maestoso faggio

gli alberi niente eh! Van giù tutti ...

interviene Paul

PAUL

Che peccato, pero'...un bosco così bello!

EILEEN

Che fai? Anche l'amante della Natura adesso?

e poi subito a Sheena.

Il pietrone non si tocca se no le Belle Arti ci fanno un mazzo cosi. Lasciamo trenta metri intorno come ci ha detto quel cornuto di Forza Italia e poi giù tutto.

Sheena annuisce e si allontana col teodolite

SHEENA

Mentre misuro i livelli, Gerard tira la fettuccia...

GERARD

Comandi, geometra.

Gerard guarda Eileen che gli sorride e gli tende la pistola con la fettuccia.

EILEEN

Dovresti piantare anche i paletti, ti dispiace?

Gerard riprende i paletti e la pistola e dà un bacetto ad Eileen.

GERARD (eccessivo)

Tutto quello che vuoi, cara.

Eileen ha un sorriso complice e Gerard va dietro a Sheena mentre Paul sta andando in direzione opposta e vede Brigitte che si allontana. Le grida:

PAUL

Brigitte! Stai attenta... è facile sperdersi in questo bosco...

BRIGITTE (lontana)

Come Cappuccetto Rosso?

Gerard pianta il primo paletto con la forza delle braccia poi ci aggancia la fettuccia metrica, va verso Sheena che ha piazzato il teodolite.

EILEEN

(ad alta voce per Sheena)

La piscina olimpionica é prevista laggiù sulla destra ... Vuoi la mappa?

SHEENA

Dopo. Adesso mi basta sapere i metri ... Quanti?

chiede a Gerard che le é vicino.

GERARD

Trentadue. (poi grida a Eileen) Amore trentadue!

Sheena si china a guardare nel teodolite e ne approfitta mormorare a Gerard.

SHEENA

Bravo, lecca, lecca... tutto bene?

GERARD (a mezza bocca)

Certo. Tu sai che non perdo un colpo... tra un mese ci sposiamo.

SHEENA (sempre guardando nel teodolite)

Nessun sospetto?

GERARD

No, anzi. È cosi caruccia che quasi mi dispiace dover rimanere subito vedovo...

Sheena grida ad Eileen.

SHEENA

Ventisei gradi! Segna per favore.

Eileen scribacchia sul notes.

Sheena solleva il teodolite e lo sposta col cavalletto, la segue tendendo la fettuccia

SHEENA (piano a Gerard)

Non fare il furbo. Guarda che ho sempre le prove di quel sequestrino...

Gerard ha un gesto di rassegnata impotenza mentre pianta un altro paletto:

GERARD

Che ne sapevo, io, che era malato di cuore...

SHEENA

Zitto che viene.

Eileen si sta avvicinando con uno strano sorriso:

EILEEN

Gerard, potremmo tenere una delle ville, se ti piace il posto ... per passarci qualche weekend.

GERARD

Sarà bellissimo, tesoro. Tutti i weekend della nostra vita.

Sheena apre l’occhio, chiuso per guardare nel teodolite, è un'occhiata di disapprovazione.

 

SCENA 10

BOSCO - ZONA FOLTA - Est. giorno

 

Con un colpo di coltello Paul stacca una bacca e si volge per porgerla a Brigitte.

BRIGITTE (off)

Dai, che poi ti tagli come al solito

PAUL

Ecco, questa é buona...

Brigitte assaggia e sputa disgustata

BRIGITTE

È amara! ...

poi continua un discorso già iniziato

BRIGITTE

Secondo me domani Eileen ti caccia. Vedrai se non é la prima cosa che fa dopo che il tribunale avra' ... .come si chiama quella cosa?

PAUL

Dichiarazione di morte presunta. Domani sono dieci anni che Christian è scomparso ... Certo, se non ci fosse Eileen sarebbe tutto nostro...Christian non aveva altri parenti...da quando è morto lo zio Ugo son rimasto solo io...

Stacca un’altra bacca

Bah...continuero' ad amministrare...

BRIGITTE (scuote la testa e sospira)

Pensa: in dieci anni succedono tante cose, invece niente...

Paul con dolcezza

PAUL

Non son stati tanto male no?

BRIGITTE (evitando la carineria)

Mm, dai preti hai preso solo le cose brutte...

PAUL (sorride)

Quali cose brutte?

BRIGITTE (annuisce)

Vivere d’elemosina, per esempio.

Paul sorride

PAUL

È la prima volta che parli di soldi in dodici anni di matrimonio.

BRIGITTE (mangiando una bacca)

Forse perché stanno per finire.

PAUL

Non avrò amministrato tanto denaro per dieci anni senza, come dire? Un giusto margine, no?

e sfiora Brigitte con un bacio sui capelli. Brigitte si sottrae.

BRIGITTE

Chissà quello che é giusto per te. Credi sempre di essere in canonica.

Paul si oscura un poco ma subito torna al sorriso

PAUL

Anche se spretato ho sempre una coscienza.

Brigitte sbuffa e annuisce poi gli scompiglia i capelli

BRIGITTE

Ma si, si...sei cosi onesto tu...

Stacca un'altra bacca

..anche quando è sparito Christian …sei quello che hanno interrogato di meno.

Paolo afferra Brigitte per un braccio.

PAUL

Ma se mi fecero due occhi cosi! Con tutto che avevo le gambe rotte!

Brigitte sbuffa

BRIGITTE

Eri l'unico uomo nella villa!

PAUL

E che vuol dire? Perché le donne non…

VOCE EILEEN

Paul! Paul!

Paul si blocca e risponde

PAUL

Siamo qui!

poi sorride a Brigitte e le porge la mano:

PAUL

Su, ...andiamo.

Brigitte gli dà la mano e i due si incamminano.

SCENA 11

BOSCO - ZONA Est. giorno

 

Gerard sta terminando il cerchio di paletti a venti metri dal monolite ed Eileen lascia la fettuccia metrica.

EILEEN

Hai idea di quanta legna posso ricavare dal taglio del bosco? -

La domanda è per Paul apparso ai margini della radura tenendo per mano Brigitte.

PAUL

Da un taglio ragionevole o da uno sterminio?

Viene avanti con Brigitte i1 cui vestito si impiglia in un rovo. Brigitte lascia la mano di Paolo e si solleva l’orlo della gonna per controllarsi la pelle della coscia.

EILEEN (a Paul)

E chi sono? Hitler?

ma guarda le gambe di Brigitte

BRIGITTE

Mi sono graffiata...

Eileen si inginocchia accanto a Brigitte e si umetta un dito passandolo sulla scorticatura:

EILEEN

Passata la bua?

si guardano in modo ambiguo. La voce di Gerard spezza il rapporto tra le due donne.

VOCE GERARD

Il cerchio è chiuso, cara.

Eileen si rialza e va a controllare una planimetria distesa sulle foglie che coprono il terreno e su cui Sheena sta controllando delle misure.

SHEENA

Troppe distrazioni oggi per un geometra.

EILEEN (sorride e si china con Sheena sulla planimetria, poggiandole una mano su una spalla)

Questa e' la strada privata ... Ecco questa... dritta per trentacinque metri e poi biforca.

Sheena annuisce e si alza

SHEENA

Gerard, la fettuccia.

Gerard lascia i paletti e si avvicina con la fettuccia metrica, Sheena ne prende un capo e si avvia srotolandola, col teodolite in spalla.

SHEENA

Quando leggi trentacinque metri dimmelo.

Paul sta guardando in su, verso i rami dei faggi.

PAUL

Peccato pero', questi bei faggi millenari... sono un segno della potenza divina.

Brigitte, cogliendo funghi:

BRIGITTE

Kyrie Eleison...

PAUL

... questi rami! Come braccia alzate a implorare misericordia...

leva anche lui le braccia, come rapito in tono chiesastico e Brigitte gli scocca un'occhiata.

BRIGITTE

Christe eleison.

PAUL

Tempus fugit! Memento homo quia pulvis es et in pulvere reverteris!

BRIGITTE

Amen.

Paul lascia cadere le braccia.

PAUL

Beati i vegetali! Esseri puri, incontaminati ... lascia giù quella roba!

ha visto funghi velenosi in mano a Brigitte e con un colpo di mano glieli ha fatti cadere.

Sono velenosi, velenosissimi!

Brigitte lo guarda, stupefatta e seccata

BRIGITTE

Ma se hai appena detto che sono puri e incontaminati?

Gerard e Eileen hanno seguito il dialogo, mentre Sheena si sta ancora allontanando srotolando la fettuccia metrica. Gerard sussurra ad Eileen confidenziale

GERARD

Dovevi portarteli dietro quei due?

EILEEN (stesso tono)

Me li sono portati dietro per dieci anni e proprio oggi li mollo?

GERARD (grida a Sheena)

Trentacinque metri, Sheena! (ad Eileen)

Che vuoi che facciano ormai?

E segue con lo sguardo Paul e Brigitte che stanno girando oltre il monolite. Recupera la fettuccia.

EILEEN

Mai fidarsi delle apparenze.

Gerard lascia cadere la fettuccia e tira parzialmente fuori da sotto l'ascella sinistra il calcio di una grossa P 38

GERARD

Io mi fido solo di questa.

Eileen lo costringe a rimetter via l’arma

EILEEN

Non hai capito niente.

DETTAGLIO: c’e' una bella mela rossa sulle foglie marce del bosco. Brigitte si china a raccoglierla:

BRIGITTE

Una mela!

Paul gliela leva di mano e la guarda sorpreso, poi leva lo sguardo sui faggi intorno.

PAUL

Una mela in una faggeta. Curioso no?

Va verso Eileen, Gerard e Sheena che si stanno avvicinando.

Da dove verrà?

BRIGITTE

Dall'albero del bene e del male?

EILEEN

Dal cestino di qualche merenda.

Brigitte prende la mela dalle mani del marito e la lancia a Gerard.

BRIGITTE

Prendi Gerard!

Gerard la prende al volo.

E adesso dalla alla più bella!

Gerard è in imbarazzo.

Dai, Gerard! Chi è la piu' bella del reame?

GERARD

La pù bella...la più bella...

Poi addenta la mela ridendo. Sornione.

PAUL

Non con la buccia. L'abbiamo trovata per terra...

Fa scattare la lama del suo coltello a serramanico e la punta contro Gerard. C'è un attimo strano fra i due, mentre Paul riprende la mela e inizia poi a sbucciarla.

SHEENA (a Brigitte)

Sempre carino tuo marito, specie coi bei ragazzi...

BRIGITTE

Gliel’hanno insegnato in seminario: aiuta il prossimo tuo come te stesso...

poi a Paul, allegra

La mela alla più bella è la favola di Biancaneve?

PAUL

Ma no! Paride e Venere, mitologia greca...

BRIGITTE

Perché io cos'ho detto?!

PAUL

Ahi ... mi sono tagliato...

BRIGITTE

Lo sapevo!

si succhia la punta del pollice sinistro, poi finisce di sbucciare.

PAUL

Ho ammazzato la strega!

e leva in alto la buccia della mela tagliata in un sol pezzo.

EILEEN

Credi?

PAUL

Per questo non esistono più streghe. Hanno imparato tutti a sbucciare le mele.

Brigitte prende la mela sbucciata e comincia a mangiarla. Paul si succhia il pollice che sanguina.

BRIGITTE (a bocca piena)

Il ristorante dov'e'?

GERARD (ad Eileen)

Torniamo in paese per mangiare o ci arrangiamo con quel che abbiamo portato?

BRIGITTE (mangiando la mela)

Io quando ho pane e caviale sto a posto.

Eileen sorride e le tende una mano invitandola ad andare con lei.

EILEEN

Vieni. Sarà più facile che ti debba riempire di mortadella per oggi.

Brigitte accetta la mano di Eileen, la stringe e si allontanano ridendo.

BRIGITTE

Per oggi o da oggi?

Paul le guarda seccato, sembra sul punto di dire qualcosa ma poi tace. Alle sue spalle Gerard fa un cenno a Sheena affinché' si allontani. Sheena lo guarda irritata, Gerard ripete il cennno con maggiore imperio.

Sheena sbuffa, volta le spalle e se ne va scudisciando il sottobosco con un ramo raccolto a terra.

Gerard si avvicina a Paul, da dietro e gli dice piano:

GERARD

Sai cosa mi ha raccontato Eileen stanotte?

Paul si volta di scatto a guardare l’altro, con un certo disprezzo.

Che Christian aveva violentato tua moglie prima di sparire...

Paul trasalisce, reagisce con eccesso di foga

PAUL

L'ha detto anche al processo. E’ una lurida bugia!

GERARD

Perché, sai...se fosse successo alla mia donna, io... (tira fuori la P 38) io gli avrei messo in bocca questa e fatto scoppiare la testa.

Paul fissa la pistola che Gerard tiene puntata contro la sua faccia. Arretra di un passo, urta contro un tronco.

PAUL

Sporche menzogne, calunnie...per darmi un movente...Gli è andata male! ... Io ero rimasto giù nel salone della villa a fare dei conti quella maledetta notte...ho sentito un grido... Un grido

di donna... forse Brigitte, ho pensato, e sono corso su, in camera nostra...

 

SCENA 12

VILLA ANTICA - CAMERA DEGLI SPECCHI - Int. notte

 

Paul, più giovane di dieci anni, capelli ancora neri, spalanca la porta di una stanza tutta foderata di specchi.

C'è un letto matrimoniale al centro, è sfatto ma non c'è nessuno.

PAUL (angosciato)

Brigitte...

Si ode un grido soffocato di donna provenire dal corridoio. Paul corre fuori.

 

SCENA 13

BOSCO - ZONA MELA - Est. giorno

 

Paul sta rivivendo la notte del delitto, nel ricordo. E’ sudato, occhi sgranati sul passato.

Il suo volto rugoso, i capelli candidi contrastano con la sua faccia di allora.

PAUL

La porta della stanza di Eileen era ....

 

SCENA 14

VILLA ANTICA - CORRIDOIO - Int. notte

 

Paul, giovane, sta tentando di aprire una porta chiusa a chiave.

VOCE PAUL

... chiusa a chiave.

Paul avanza nel corridoio le poi si china a raccogliere una scarpetta di donna.

VOCE PAUL

...era... una scarpa di mia moglie.

PAUL (grida)

Brigitte!

e corre giù per lo scalone marmoreo.

Il suo grido solleva echi ma nessuna risposta! La villa sembra disabitata.

VOCE GERARD

Di cosa avevi paura? Cosa hai pensato che fosse successo?

 

SCENA 15

BOSC0 ZONA MELA - Est. Giorno

 

Paul é sudato, ansima come se stesse succedendo ora quel che racconta a Gerard che lo ascolta attento, grattandosi il mento con la canna della pistola.

PAUL

Ero spaventato ... Quel grido... Poi silenzio ... Non pensavo niente ... Ma ... non mi fidavo di Christian... ci odiava tutti...avrebbe fatto qualunque cosa per per... oh ma non pensavo a questo allora...una donna gridava...

 

SCENA 16

VILLA ANTICA - GIARDINO D'INVERNO - Int. notte

 

Nel giardino d'inverno dell'antica villa, ricco di palme e latifoglie, echeggia un urlo di donna, tremendo, disperato.

Paul arriva trafelato, con la scarpetta della moglie fra le ma ni. La lascia cadere.

VOCE PAUL

...veniva da fuori... sembrava proprio Brigitte...

Paul corre fuori.

 

SCENA 17

BOSCO - ZONA MELA - Est. giorno

 

Paul si passa una mano sul volto segnato dagli anni e dall'angoscia.

PAUL

Quella villa...lo sai...è quasi a picco sul mare ... e io quella notte...per

lunghi tremendi minuti ho temuto…

GERARD

Che qualcuno avesse buttato tua moglie dalla scogliera...

Paul annuisce:

PAUL

Sì... corsi su quelle rocce...

 

SCENA 18

VILLA ANTICA SULLA SCOGLIERA E SCOGLIERA - Est. notte

 

Paul sosta ansante, i neri capelli scompigliati dal vento marino, sul ciglio della dirupata scogliera.

Il mare mugghia in basso battendo martellate di schiuma sul grigio granito.

PAUL

Brigitteeeeeeeeee!

scorge qualcosa su una roccia e si sporge pericolosamente a guardare.

 

SCENA 19

BOSCO - ZONA MELA - Est. giorno

 

Paul si sporge sul muschio marcio del bosco, gli occhi dilatati, rivivendo fisicamente quei momenti di angoscia.

Fissa le foglie morte e fradicie a due spanne dal suo volto come se oltre ad esse vedesse e sentisse quel frastuono di mare e di vento.

PAUL

Era... l’accappatoio...rimasi a guardarlo per non so quanto tempo ... L'accappatoio di Brigitte ... Poi...

Paul si porta le mani sul volto e soffoca un singhiozzo. Gerard lo afferra bruscamente, imperioso:

GERARD

Poi?

Paul non realizza l'arroganza di Gerard, perduto nel ricordo.

PAUL

Poi... qualcuno.... non so.

 

SCENA 20

SCOGLIERA VILLA ANTICA - Est. notte

 

Paul e ritto sull'orlo della rupe e due mani guantate di nero lo spingono nel vuoto.

Paul precipita con un urlo disumano. Un volo verso la schiuma di trenta metri.

Cade verso la C. e il suo volto distorto dal terrore, deformato dall’aria della caduta esprime tutta la disperzione ndella morte.

 

SCENA 21

BOSCO ZONA MELA - Est. giorno

 

Paul sembra svuotato.

PAUL

Non ho sentito più niente… l’avcqua… le rcce… niente un limbo… un nulla…, come prima di essere nato. Mi ha trovato la polizia il mattino dopo nella risacca fra gli scogli, sevnuto, con le gambe rotte.

Gerard fa una smorfia di incredulità e mette via la pistola.

GERARD

Una specie di miracolo.

PAUL

Dio o il diavolo mi ha salvato.

Si passa una mano sul volto e il pollice sinistro gli sporca il viso di sangue.

Gerard gli prende la mano

GERARD

Ti sei tagliato a fondo con quel coltello...

Paul si succhia il pollice

PAUL

No, un graffio...

Tira fuori un fazzoletto e se lo avvolge intorno al dito: mette cura nell'operazione, allontanandosi.

 

SCENA 21 A

BOSCO ZONA ALBERO IMORTO Est. giorno

 

Eileen e Brigitte si stanno avvicinando alla zona in cui lasciarono l’auto, ma la Land Rover non c’è, però non se ne sono ancora accorte.

Brigitte pilucca una bacca e ne offre una ad Eileen.

BRIGITTE

Senti come son dolci...

Eileen la prende ed esita:

EILEEN

Sicuro che non e' velenosa?

BRIGITTE (alza le spalle)

Io le mangio.

Eileen la butta

EILEEN

Beh io no.

Brgitte fa spallucce e ne pilucca un'altra, mentre Eileen vede una mora e la prende.

EILEEN

Questa si, è una mora. Strano che sia già, nera...

la inghiotte ma le va di traverso e tossisce. Brigitte le batte sulla schiena.

BRIGITTE

Oh attenta sai! Ti ricordi Tiziana? Quel la biondona bella robusta?

Eileen annuisce con le lacrime agli occhi e Brigitte:

BRIGITTE (cont.)

Beh c’é rimasta. Le é andata di traverso una caramella: né sù né giù. Era sola e c'è rimasta. Pensa un po' uccisa da una caramella alla menta... Che poi non le piaceva neanche la menta...Chissà perché se l’era ficcata in bocca...

EILEEN (con voce un po' rauca)

Cercherò di evitare le caramelle alla menta...

BRIGITTE (colpita da un’idea)

Ma se a te capitasse qualcosa...

e fa il segno della croce in aria a significare "morte"

...proprio oggi voglio dire ... che farebbe domani il tribunale? Una morte presunta e una vera ... legalmente quale viene prima? Tu erediteresti da Christian o lui da te?

Eileen si è ripresa e guarda Brigitte con un sorriso sardonico.

EILEEN

Non lo so. Ma per il tuo caro Paul sarebbe lo stesso: andrebbe tutto nelle sue grandi tasche...

BRIGITTE

Che c’entra Paul! Io volevo sapere...

EILEEN

Lo so quello che vuoi sapere. Te l’ho detto: niente caramelle alla menta per me. Domani sarò ufficialmente vedova e padrona di tutto. Io e Gerard ci sposeremo subito.

BRIGITTE

Allora sì che sarà davvero la tua guardia del corpo...

EILEEN

Molto spiritosa.

BRIGITTE

Però con Gerard non ce la fai...

EILEEN

A far che non ce la faccio?

BRIGITTE

Voglio dire a fargli fare la fine di Christian...

EILEEN

Tesoro, certi rischi li corre chi si mette con una strega come te.

BRIGITTE

Una volta dicevi che ere la tua fatina.

EILEEN

Far la finta tonta con me non attacca. Lo sai benissimo.

allunga il passo, girando intorno all'albero storto. Si blocca per la sorpresa

EILEEN

Brigitte...

Brigitte raggiunge Eileen che indica la radura in cui ci dovrebbe essere la Land

... la macchina

BRIGITTE

Dove l’abbiamo lasciata?

EILEEN

Ma qui! Proprio qui! Vicino a quest'albero morto ... Ce l’hanno rubata.

Brigitte si guarda intorno perplessa.

BRIGITTE

Ma no, avremmo sentito il rumore. Abbiamo sbagliato posto. Questo bosco è tutto uguale.

EILEEN (caparbia)

No. Era proprio qui. Guarda laggiù: c'è il pietrone!

BRIGITTE

Forse eravamo dall'altra parte.

e se ne va sculettando sui tacchi a spillo.

Eileen le dà un’occhiata furiosa e poi si china a cercare tracce sulle foglie marc

EILEEN

Ci sono i segni delle ruote!

Ma Brigitte non si volta. Eileen segue le tracce della Land.

 

SCENA 22

BOSCO - ZONA ACCAMPAMENTO - Est. giorno

 

Eileen avanza incerta, piegata in avanti, seguendo le deboli tracce lasciate dalle ruote della Land: puntano assurdamente, contro il grande monolite.

Eileen si ferma sconcertata.

Il vento fruscia tra le fronde e nel mormorare delle foglie si fa distinto un richiamo lontano:

VOCE CHRISTIAN

Eileeeeeeeen!

Eileen si volta di scatto verso gli alberi: qualcosa sembra muo- versi oltre un cespuglio. Eileen gira lentamente intorno al monolite.

Un frullare improvviso d'ali. Qualcosa cala scuro su di lei che grida e si butta indietro.

Il passaggio dell'uccello si intuisce per il battere violento delle ali e l'urlo lugubre della civetta. GRIDO CIVETTA

Eileen inciampa in qualcosa, alla base del monolite e cade, seduta all'indietro.

L’uccello sembra svanito nell'aria: tra le fronde solo barbagli accecanti di sole. Eileen si mette sulle ginocchia e guarda nel muschio alla base del masso: verdastro di muffa spunta il manico di una scimitarra.

Eileen ne scopre l’intera elsa con le mani: uguale a quella con cui fu colpito Christian.

Eileen la impugna e la estrae: la lama sguscia fuori dal suo letto di muschio con un suono orribilmente liquido.

La lama viene fuori lucida come nuova.

 

SCENA 23

VILLA ANTICA STUDIO Int. notte

 

Un DETTAGLIO rapido della scimitarra che entra nella pancia di Christian la notte del delitto.

 

SCENA 24

BOSC0 - ZONA MONOLITE Est. giorno

 

Eileen estrae completamente la scimitarra con uno strappo deciso.

Per un attimo si trova ad impugnare l’arma grondante di sangue fresco. I

Eileen grida d'orrore e lascia cadere la scimitarra nello strato di foglie che si è accumulato intorno al pietrone.

Fa un passo indietro e resta a fissare con occhi sgranati il punto in cui è caduta la scimitarra, sommersa dalle foglie. Sopraggiunge Brigitte.

BRIGITTE

Eileen! ... Che c'e'?

Eileen indica il cumulo di foglie:

EILEEN

Guarda lì.

BRIGITTE

Beh?...

Brigitte guarda le foglie e poi di nuovo Eileen che pallida indica con maggiore forza le foglie. M

Brigitte si avvicina al cumulo, si china e raccoglie la scimitarra. La solleva con due dita facendola dondolare:

BRIGITTE

Bella. Peccato sia mezzo arrugginita...

la lama appare infatti intaccata dalla ruggine, ma il sangue deve essere stato un. incubo di Eileen.

EILEEN

Ma non ti ricordi?

BRIGITTE vv,

Cosa?

EILEEN

Christian è stato ucciso con quella.

Brigitte si ferma a guardare la scimitarra, poi riprende a giocarci.

BRIGITTE

Ma no! Paul le comprava ad Hong Kong a cento dollari la dozzina! Poi son passate di moda e le regalava a tutti per Natale…

Eileen le leva l’arma dalle mani. La osserva vincendo il senso di repulsione che prova, poi va a infilarla nel muschio, nel punto esatto in cui l’ha trovata.

BRIGITTE (stupita)

Perché le nascondi?

EILEEN

L’ho trovata qui. (si drizza) C’è qualcuno che ha voglia di divertirsi...

sorride a Brigitte, enigmatica:

...lasciamolo divertire.

Brigitte complice sorride

BRIGITTE

Lasciamolo divertire!

 

SCENA 25

BOSCO RADO Est. giorno

 

Come visto attraverso le lenti del teodolite: Paul avanza guardingo nella boscaglia.

VOCE GERARD

Chi spii?

Sheena si stacca dal teodolite, Gerard si ferma accanto a lei.

SHEENA

T'avevo detto di non perdere d'occhio Paul!

GERARD

Ma che vuoi che faccia quel prete fallito?

SHEENA (preoccupata)

Non lo so. Ma non vorrei che proprio all’ultimo momento... facesse prima di noi.

si china a spiare nel teodolite ma si alza di nuovo

Non lo vedo più ... Sbrigati, vai a cercare Eileen...

GERARD

Senti, mi sono anche un po' stufato di prendere ordini come un burattino.

SHEENA

Se quello ci ammazza oggi la gallina del le uova d'oro...poi le uova se le succhia lui.

GERARD

Ma figurati se l'ammazza davanti a tutti! Se voleva farlo l’avrebbe fatto prima no?

SHEENA

Non voglio correre rischi. E’ strana gente, non te ne sei accorto?

GERARD

Vuoi dire che non sono personcine perbene come noi?

SHEENA

Come te non non di sicuro. Loro han fatto fuori il miliardario e l’hanno fatta franca.

GERARD

Anch’io l’ho fatta franca!

SHEENA

Attento a come ti muovi, non vorrei che avessero già svagato. Sanno che sono stata io a farti assumere.

GERARD

Ma il fascino latino ce l’ho messo io.

SHEENA (irritata, tesa)

Non fare lo stronzo.

GERARD

Okay tesoro. Io mi devo sposare e poi uccidere una donna: posso ancora scegliere quale...

Le dà un buffetto e se ne va lasciandola irritata e sconcertata.

 

SCENA 26

BOSCO - ZONA ALBER0 MORTO Est. giorno

 

Paul giunge nella zona in cui hanno lasciato la Land Rover. Gira intorno all'albero morto e l’auto è là, regolarmente al suo posto. Paul si guarda intorno e chiama:

PAUL

Brigitte! Eileen!

dà un’occhiata intorno cercando le due donne. Non le vede. Prende il cestino del pic-nic ancora poggiato sui sedili posteriori e si avvia verso il monolite che si scorge oltre i tronchi.

 

SCENA 27

BOSCO - ZONA MOLTO FOLTA Est. Giorno

 

Gerad vede delle fronde muoversi. Si blocca, si china, avanza con cautela.

C’è qualcuno nel folto, qualcuno che sembra stare in agguato.

Gerard cerca di non fare rumore, aggira i cespugli e lentamente tira fuori la pistola, ne leva la sicura.

Aggira due tronchi e piomba là dove aveva intravisto la forma umana: ma non c’è più nessuno.

Gerard si gira di scatto con la pistola in pugno, ma non si vede più nessuno.

Si china ad esaminare i rami dei cespugli e due orme profonde spiccano sul fondo molle del bosco: sembrano impronte lasciate da due possenti zoccoli caprini.

Gerard si rialza cauto, pistola in pugno e guarda tra i rami: nulla, poi nuovamente intorno a sé:

ZOOM VIOLENTO: laggiù, fra i tronchi, un uomo lo sta fissando.

E' difficile essere sicuri data la distanza ma sembra Christian.

Gerard si sente percorso da un brivido.

L'apparizione si eclissa fra i tronchi. Gerard corre verso di lui gridando:

GERARD

Ehi, tu! Aspetta un momento!

Gerard salta i cespugli bassi, corre veloce fra gli alberi, piomba là dove è scomparso l’uomo.

Si ferma ansante, guardandosi intorno.

GERARD

Dove diavolo...

si aggira un poco in quella zona, ma non c'è più nessuno.

Preso da un'idea improvvisa tira fuori il portafoglio: estrae un vecchio ritaglio di giornale.

DETTAGLIO: sul ritaglio c’è una foto di Christian e sotto la didascalia:

E’ VIVO 0 E’ MORTO? CHRISTIAN COREAU SCOMPARSO IN CIRCOSTANZE TRAGICHE.

Gerard guarda a lungo la foto: assomiglia all'uomo intravisto tra gli alberi.

Il rumore re di un agitarsi di frasche fa voltare Gerard di scatto: un uomo che sembra Christian gli sta sorridendo a dieci passi da lui oltre un folto impenetrabile.

GERARD (fra sé )

Christian Coreau ...

Aggira il folto ma l’uomo e' scomparso.

Un frullare d'ali improvviso, l’ombra scura di un grosso uccello piomba su Gerard che scarta e spara. Il colpo va a vuoto mentre stride l'urlo di una civetta.

Gerard resta ansante, la pistola in pugno, a guardare gli alti rami fronzuti di un faggio tra i quali e' approdato il volo del- l'animale: ma non vede altro che barbagli di sole. Spara altri due colpi verso l’alto.

 

SCENA 28

BOSCO - ZONA MASSI - Est. giorno

 

Eileen è rimasta con una sigaretta fra le labbra e il cerino acceso in mano. Sta ascoltando ma ora riprendono i normali suoni del bosco.

EILEEN

Gerard!

Alle spalle di Eileen Paul riprende a muoversi, col cestino del pic-nic in mano. L(

PAUL

Qualcuno che va a caccia. Dov'e' Brigitte?

EILEEN

Qui la caccia è vietata.

Paul si stringe nelle spalle.

PAUL

Certa gente gode nel fare ciò che è proibito.

Eileen soffia fumo e dà un'occhiata a Paul.

EILEEN

Cosa speri da questi giochi idioti?

Paul si ferma, stupito e la guarda

PAUL

Quali?

EILEEN

Per esempio far sparire la macchina.

Paul non capisce subito.

PAUL

La macchina? ... La macchina è là...(alzando il cestino) Ci ho preso questo ... Visto che non tornavate...Ma Brigitte dov'è?

EILEEN

Se pensate di spaventarmi tu e la tua strega...son mica Christian io! Non sparisco.

PAUL

Se c'era qualcuno che aveva interesse a far sparire Christian è chi domani incassa la sua eredita'!

EILEEN

Certo Paul. L'hai detto anche in tribunale: odiavo Christian e volevo vederlo morto. Ma non hai detto perché lo odiavo e chi mi suggeriva di ucciderlo!

PAUL

Io non t'ho mai detto una cosa simile!

EILEEN

Già tu sei uno di quelli abituati a parlare al buio, dietro la griglia dei confessionali... sposalo, cara, è molto ricco...è mio cugino ... l’ultimo dei Coreau è malato ... presto Dio lo chiamerà a sé...

Eileen ride in faccia a Paul:

Ma non lo chiamava mai eh?

PAUL (si segna)

Sei un demonio, Eileen. Io ho la coscienza a posto.

EILEEN

Due preziose informazioni, prete: hai una coscienza e la tieni ben ordinata, al posto suo.

Eileen diventa aggressiva:

E quando mi hai presa nel confessionale, dove ce l’avevi la coscienza, in tintoria?

Paul si copre il volto con una mano:

PAUL

Tu eri il demonio... e io caddi in tentazione...

Eileen gli strappa, quella mano dal volto.

EILEEN

Io ero una bambina! ... Eri tu il demonio!

Paul annuisce, contrito, poi dice:

PAUL

Forse hai ragione. Era dentro di me. Non riuscivo pia a toccare l’ostia consacrata...per questo ho gettato l’abito...

EILEEN

Basta, Paul. E’ inutile recitare ancora. Tu volevi i soldi di Christian e li vuoi ancora. Nient'altro vuoi. Per nient'altro vivi.

Paul si erge di scatto, severo

PAUL

Io non ho le mani sporche di sangue. Spero che tu possa dire la stessa cosa.

Si volta e se ne va, Eileen lo richiama:

EILEEN

Dove vai adesso? Vai a chiamare Sheena e Gerard. Mangiamo un boccone e torniamo alla villa.

Paul si volta rigido e impettito;::

PAUL

Non sono mai stato ai tuoi ordini. Oggi meno che mai. Il tuo gorilla te lo cerchi da sola.

se ne va e chiama

Brigitte! Brigitte dove sei?

Eileen resta corrucciata nella radura.

 

SCENA 29

BOSCO ZONA PERIFERICA - Est. giorno

 

Paul cammina nel bosco guardandosi intorno:

PAUL

Brigitte!

si ferma: il fazzoletto con cui si è fasciato il pollice sinistro è intriso di sangue. Lo svolge e lo lascia cadere a terra. Il pollice cola sangue. Paul lo guarda perplesso, poi si leva

il foulard che ha intorno al collo e si fascia con cura il dito, stringendolo forte.

Lontano, acuto, un grido di donna.

URLO DONNA

Paul sobbalza.

PAUL

Brigitte!

corre nella direzione da cui é venuto il grido.

Si trova di colpo al limitare del bosco e viene investito dal sole: strizza gli occhi per l’inaspettato sbalzo di luce.

 

SCENA 30

RIPIDO PENDIO ERBOSO - Est. giorno

 

Sovraesposto, assolato, accecante, un ripido pendio erboso ondeggia al vento come un mare d'erba.

Lontana una figurina di donna dai capelli color rame, forse Brigitte.

 

SCENA 31

BOSCO - ZONA PERIFERICA - Est. giorno

 

Paul si fa ombra con una mano sugli occhi:

PAUL

Brigitte!

Il pollice fasciato dal foulard gli macchia di sangue la fronte.

È strano: anche il rumore del vento ricorda il frangersi della risacca.

Paul porta le mani ai lati della bocca e grida.

 

SCENA 32

SCOGLIERA - Est. notte

 

Il gesto di Paul sembra fondere due realtà lontane nel tempo: perché é lo stesso che Paul fece sull'orlo della scogliera die ci anni prima.

Con le mani ai lati della bocca, Paul, capelli neri al vento, urla:

PAUL

Brigitte!

e il quadro si allarga a mostrare l'arco della scogliera a picco su un mare tempestoso.

 

SCENA 33

BOSCO - ZONA PERIFERICA - Est. giorno

 

La le mani dalla bocca. Muove avanti un passo.

 

SCENA 34

SCOGLIERA - Est. notte

 

E’ un passo in avanti verso l’abisso. Due mani guantate di nero gli danno la spinta fatale.

Con un urlo cade nel vuoto.

 

SCENA 35

BOSCO ZOMA MASSI - Est. giorno

 

Paul rotola sulle foglie secche fermandosi, stordito, alla base del grande monolite che lo sovrasta con la sua mole oscillante.

Paul è scosso da un tremito violento.

Si aggrappa al masso e si tira su, frastornato, gira intorno occhi terrorizzati, disperati.

Guarda in alto, oltre l’orlo del monolite e balbetta:

PAUL

Perchè cominci da me?

poi si prende il volto fra le mani e si accascia:

Perché da me!

davanti a lui, tra il muschio, c'é qualcosa. Paul allunga la mano ferita e raccoglie un libricino ammuffito con la copertina di cuoio rosso. Lo apre incerto: le pagine marce recano caratteri gotici:

LENTE E SOLENNE LE NOTE DEL DIES IRAE

Si legge il titolo che Paul compita

PAUL

Esorcismi di Leone Tredicesimo Papa...

 

SCENA 36

BOSCO - ZONA FUNGOSA Est. giorno

 

Brigitte, tranquilla e serena, sta raccogliendo funghi, china in avanti.

Ne ha già le mani piene: bei funghi rossi a pois bianchi. Canticchia sul ritmo del Dies Irae.

 

SCENA 37

BOSCO ZONA ACCAMPAMENTO - Est. giorno

 

Paul, sempre inginocchiato davanti al masso, sta leggendo il libricino che ha trovato. Gli tremano mani e voce:

PAUL

...nulla puoi contro me, immonda bestia del male perché io ti schiaccio col tallone della Vergine...

SALE DI INTENSITA’ IL DIES IRAE

 

SCENA 38

BOSCO - ZONA FUNGOSA - Est. giorno

 

Brigitte continua tranquillamente a raccogliere funghi e a canticchiare sulla musica del Dies Irae

 

SCENA 39

BOSCO. ZONA ACCAMPAMENTO - Est. giorno -

 

Paul ha ora un'aria esaltata e legge a voce più alta dal libricino ammuffito:

PAUL

...e come già Salomone ti ricacciò nelle tenebre gelide e profonde del male...

un colpo improvviso di vento investe Paul che leva il tono, di voce, leggendo:

PAUL

... negli abissi bui della tua perversione o Abadon, Belial, Satan...

CORO DIES IRAE

 

SCENA 40

BOSCO - ZONA FUNGOSA - Est. giorno

 

Brigitte è china sui funghi e due mani d’uomo la ghermiscono da dietro.

Brigitte urla e si divincola ma viene sbattuta a terra.

Su di lei torreggia un satanico Paul vestito da prete solleva in controsole un'enorme crocefisso di legno.

 

SCENA 41

BOSCO. ZONA ACCAMPAMENTO - Est. Giorno

 

Paul si drizza sul busto e recita a memoria:

PAUL

Et verbum caro factum est, Adonai, Tetragrammaton...

e chiude con forza il libro.

 

SCENA 42

BOSCO - ZONA FUNGOSA - Est. giorno 

 

Lo strano Paul, satanico, allucinato cala la croce contro Brigitte, contro la C.

Brigitte urla con tutta la forza.

 

SCENA 43

BOSCO ZONA ACCAMPAMENTO - Est. Giorno

 

L’eco del grido di Brigitte fa trasalire Paul, scuotendolo dalla sua strana esaltazione.

Il dito sta macchiando di sangue la copertina nera del libricino ammuffito.

 

SCENA 44

BOSCO ZONA FUNGOSA - Est. giorno

 

Brigitte ha gli occhi serrati e urla, rattrappita, aspettando la mazzata.

Una mano d'uomo la scuote.

GERARD (off)

Brigitte! Brigitte...

Brigitte spalanca gli occhi e vede Gerard chino su di lei. Ssbircia intorno: non c’é nessuno, poi ancora guarda Gerard.

BRIGITTE (trasognata)

Uh che strano ..

Gerard la aiuta a tirarsi sù, Brigitte si riassetta gli abiti, le collane , i capelli.

GERARD

Ma che é successo? Brigitte? Che hai?

Brigitte fa alcuni passi, poi si volta a guardarlo:

BRIGITTE

Perché mi hai buttato per terra?

GERARD

Io? Ma se stavo laggiù! Son corso qua perché strillavi come una matta!

e la afferra girandosela addosso per dire altro.

GERARD

E adesso...

ma si blocca perchè la voce di Sheena, raggelante:

SHEENA

Succede qualcosa?

Gerard e Brigitte si staccano e Brigitte sorride a Sheena che si avvicina col teodolite in spalla

BRIGITTE

No, pare di no…

 SHEENA

Pareva che ti scannassero...

Brigitte si guarda intorno e si pulisce il vestito: i funghi si sono spezzati.

BRIGITTE

Peccato, tutti quei bei funghi...

sorride a Gerard, come per improvvisa scoperta:

Ho avuto una visione.

SHEENA (seccata)

Come i drogati.

BRIGITTE

E i santi.

e si incammina

Dove sono gli altri?

 

SCENA 45

BOSCO -ZONA ACCAMPAMENTO - Est. giorno

 

Paul è rimasto immobile, inginocchiato davanti al masso.

La voce sarcastica di Eileen lo fa voltare

EILEEN (off)

Perduto qualcosa?

Eileen sbuca sull'altro lato del masso e ha in mano una bottiglia di vino col cavatappi innestato. Paul annuisce e si alza con un sospiro.

PAUL

Si...la pace ho perduto...da dieci anni non ho più pace...

obbedendo ad un impulso si avvicina alla donna

Eileen, perché non mi dici la verità': io e Brigitte non siamo stati...solo tu puoi...

si ferma incerto perché incontra lo sguardo ironico della donna. Si fa forza e termina

...puoi aver ucciso Christian quella maledetta notte...

ELENA

Paul Benoit, sei un verme!

Paul la afferra con rabbia, con violenza e le urla:

PAUL

Parla! Parla disgraziata! Non per i soldi, non per giustizia o vendetta o qualunque altro cavolo di ideale! Per la mia coscienza... Per la nostra salvezza ...devo sapere se... se quella notte... Eileen ti prego!

Eileen si scosta.

EILEEN (irridente)

Non sono stata io. Se non sei stato tu sarà stato il demonio che é in te.

Paul resta fisso a guardarla, poi annuisce vinto:

PAUL

Scusami. Sto male.

Eileen gli porge la bottiglia

EILEEN

Ho apparecchiato laggiù ma non si vede nessuno.

 

SCENA 46

BOSCO – ZONA VERDE Est. giorno

 

Brigitte, Gerard e Sheena camminano tra grandi e più radi massi.

Stanno chiacchierando con falsa leggerezza, ma sotto le battute si avverte una tensione. Brigitte ride

BRIGITTE

Ma no! Christian non violentava nessuno! Non donne almeno..

SHEENA

Ah, pure frocio.

Gerard dà un’occhiataccia a Sheena e riprende in tono allegro con Brigitte:

GERARD

Su, Brigitte, non fare la modesta. Qualcosina c'era tra te e lui, no? Il grande miliardario e l’affascinante mogliettina dell'amministratore...Quasi inevitabile.

BRIGITTE

Vero. Qualcosa c’era: una grande grandissima noia. Di giorno a rompersi la pelle su quella scogliera e la sera a rompersi le…

Brigitte ha un cenno vago e Sheena sogghigna

SHEENA

….palle?

Brigitte concede col gesto alla precisazione plebea:

BRIGITTE

Si. contessa...

GERARD

Però poi una bella sera qualcosa è successo...

BRIGITTE (annuisce)

Oh si! Tutto d'un colpo. Era cominciata come una delle solite pizzosissime serate...

 

SCENA 47

VILLA ANTICA - Est./Int. notte

 

Brigitte, di dieci anni più giovane, sta stampando baci sull'interno del vetro di una delle finestre del piano terreno della villa.

Dentro, nel salone, illuminati dal grande lampadario, Paul ed Eileen stanno giocando a scacchi seduti al grande tavolo in noce.

VOCE BRIGITTE

...Paul ed Eileen giocavano a scacchi per ore come se io non ci fossi...

 

SCENA 48

BOSCO – ZONA VERDE - Est. giorno

 

Brigitte stacca una foglia da un ramo basso:

BRIGITTE (a Gerard e Sheena)

... bei cafoni, no?

Gerard annuisce sorridendo:

GERARD

Ci sono giochi più divertenti...

BRIGITTE

Allora tanto per dire qualcosina dico: sapete che io sono una medium?

 

SCENA 49

VILLA ANTICA - SALONE - Int. notte

 

Paul ed Eileen stanno ancora giocando a scacchi.

BRIGITTE (off)

...perchè non facciamo una bella seduta spiritica?

Paul ed Eileen si scambiano un’occhiata interrogativa

VOCE BRIGITTE

Non si dovevano divertire tanto neanche loro perché accettarono subito...

 

SCENA 50

BOSCO – ZONA VERDE - Est. bosco

 

Brigitte giocherella con la foglia e parla in tono leggero, seguita con grande attenzione da Sheena e Gerard.

BRIGITTE

...Così chiamammo Christian e facemmo ballare un po' il tavolino...

allunga le mani come se stesse facendo la "catena" e chiude gli occhi

... io partii subito per la tangente...

e si affloscia addosso a Gerard che sorride mentre Sheena la tira su

SHEENA

E poi?

BRIGITTE

Non lo so. Ero in trance ma deve essere successo qualcosa di brutto.

SHEENA

Come ieri sera? (scuote la testa) Perché fai queste pagliacciate? Capisco chi spenna i pollastri che si fanno fare gli oroscopi...ma tu che ci guadagni?

Brigitte si stringe nelle spalle:

BRIGITTE

Niente. Vi ho lasciato tutte le vostre penne mi pare.

GERARD (ridacchia)

Pollastri con le penne insomma...

BRIGITTE

Se lo, dici tu ... Quando mi sono svegliata...

 

SCENA 51

VILLA ANTICA - STANZA DEGLI SPECCHI

 

Brigitte, più giovane, sta dormendo in baby doll sul letto matrimoniale della stanza tutta specchi.

GRIDO DI UOMO, DISPERATO

VOCE BRIGITTE

...non ero più nel salone ma nel mio letto...Paul non c’era ... e qualcuno stava urlando...

Brigitte spalanca gli occhi, il grido echeggia di nuovo, più rauco, spaventoso.

URLO DI UOMO

Brigitte balza dal letto e corre fuori.

 

SCENA 52

BOSCO - ZONA VERDE - Est. giorno

 

Sheena non resiste alla curiosità di chiedere:

SHEENA

Era Christian?

BRIGITTE

Mai saputo. In corridoio qualcuno mi diede una gran botta in testa...

SHEENA

Di nuovo in trance!

GERARD

Sheena, per favore ... Non hai visto chi t'ha colpita?

Brigitte scuote la testa:

BRIGITTE

Ho creduto di morire. Come se mi fosse cascato il cielo addosso. Quando ho riaperto gli occhietti...

 

SCENA 53

VILLA ANTICA - STANZA DEGLI SPECCHI - Int. giorno

 

Brigitte si sveglia legata mani e piedi alla testiera del letto, al centro della stanza degli specchi.

VOCE BRIGITTE

...mi sono trovata legata mani e piedi ...con tutti gli specchi in torno...

 

SCENA 54

BOSCO - ZONA ALBERO MORTO - Est. giorno

 

Brigitte, Gerard e Sheena si stanno avvicinando alla zona in cui lasciarono la Land Rover.

SHEENA

Violentata.

BRIGITTE

Non so, avevo un gran mal di testa ... Mi ha liberata la polizia per poi mettermi le manette...

ride, cade da un tacco, si appoggia a Gerard per non cadere

A proposito, anche tu sei un poliziotto?

GERARD

Io, no, perché?

BRIGITTE

Allora perché porti questa?

E prima che possa impedirlo gli sfila da sotto l1ascella sinistra la P 38. La punta contro il naso di Gerard che le leva dalle mani la pistola seccato per essersi lasciato sorprendere.

GERARD

Con le armi non si gioca.

la rimette via mentre Sheena esclama guardandosi intorno:

SHEENA

E la macchina?

Gerard cerca di orizzontarsi:

GERARD

Eppure...il posto è questo...

BRIGITTE

Chissa dove l’abbiamo lasciata. L'ho detto anche ad Eileen, questo bosco è tutto uguale.

Sheena ha uno scatto di rabbia verso Gerard.

SHEENA

Mentre tu fai l’imbecille con questa, Paul ed Eileen se la sono filata!

GERARD

Perché dovrebbero aver fatto una cosa del genere?

SHEENA (sardonica)

Indovina...

Gerard sbuffa, poi decide:

GERARD

Speriamo di no, altrimenti ci aspetta una bella scarpinata.

Brigitte si toglie una scarpa e si appoggia ad un albero. Esamina il tacco a spillo e ne controlla la saldezza

BRIGITTE

Paul non mi lascerebbe mai sola in un bosco con un altro uomo!

SHEENA

Allora sarà la "signora". Quella se ne sbatte di tutti ... Avrà mollato anche Paul.

BRIGITTE (calzando la scarpa)

Chi, Eileen! ... Non mi lascerebbe mai sola in un bosco con un'altra donna.

Sheena ha un gesto di rabbia

SHEENA

Basta!

afferra Brigitte per un braccio, minacciosa:

Tu sai benissimo perché quei due se la sono svignata! E adesso ce lo dici, altrimenti io...

leva il teodolite per colpire Brigitte ma Gerard la blocca:

GERARD

Sheena!

SHEENA

Lasciami stronzo! Se quel mezzo prete riesce a far fuori Eileen abbiamo chiuso!

Si divincola. Gerard le fa cadere il teodolite con una manata e poi la colpisce con un tal ceffone che la manda col sedere tra i rovi. Brigitte sembra stupita

BRIGITTE

Chiuso cosa?

e aiuta Sheena a tirarsi su, Gerard ha un gesto di insofferenza.

GERARD (minimizzando)

Ma niente, mi dice sempre stronzo...

poi con un gesto di scusa verso Sheena.

GERARD

Capito, cara... ! Attenta a come parli... mica tutti i momenti sono uguali ... Vero Brigitte?

e la fissa con intenzione. Sheena annuisce appena, le lacrime agli occhi. Brigitte annuisce anche lei, poi:

BRIGITTE

No, ma bisogna ammettere che questo non è male...

si muove come per avviarsi poi si volta e continua sorridendo rivolta a Sheena

Comunque se pensi che Paul sia capace di far del male ad Eileen, non lo conosci ...é quasi un santo... quasi...

vede qualcuno perché alza una mano e lancia un richiamo

Uuuuuuh! Eccoli! Paul! Eileen.

corre via sui tacchi a spillo.

Gerard sussurra a Sheena tirandola un pol a sè

GERARD

Brava! E adesso abbiamo chiuso davvero!

SHEENA

Quando non ho visto più la macchina... Troppo facile per Paul farla cadere in un burrone...

Gerard la abbraccia affettuosamente e sorride

GERARD

E tu saresti la mente?

SHEENA (preoccupata)

E adesso che facciamo con Brigitte?

 

SCENA 55

BOSCO - ZONA ACCAMPAMENTO - Est. giorno

 

Eileen ha apparecchiato sull'erba per quattro persone: piatti di plastica, tovaglioli e biCchieri di carta.

Cibi freddi, sofisticati, con tartine e secchio termico per lo champagne.

Paul va incontro a Brigitte, con evidente sollievo:

PAUL

Ma dove T’eri cacciata! Avevamo paura che ti fossi persa...

Brigitte conta i coperti:

BRIGITTE

Uno, due, tre e quattro: pensavate che mi fossi persa per sempre.

Eileen ha una smorfia di fastidio e guarda verso Sheena che apparsa ai margini della radura alle spalle di Gerard, col teodolite sotto il braccio.

EILEEN

Ah già ... Siamo cinque.

e butta sulla tovaglia un quinto piatto di plastica.

GERARD

Siamo tutti qui: allora la macchina chi l’ha presa?

PAUL

Chi la presa? Nessuno 1'ha presa. Sta dove 1’abbiamo lasciata.

GERARD

Non c’è più.

Paul alza le spalle rinunciando a discutere e si rivolge alla moglie.

PAUL

Dove sei stata tutto questo,tempo?

BRIGITTE

A cogliere funghi.

si accoccola davanti alla tovaglia

Che c’è di buono?

e scoperchia un vassoio pieno di pollo freddo.

Ma Gerard insiste piantandosi davanti a Paul.

GERARD

Ti dico che la macchina non c’è più.

Paul, irritato, dà un calcio al cesto vuoto del pic-nic.

PAUL

Allora questo da dove 1’ho preso?

GERARD

Vabbeh...adesso non c’è più.

Paul sbuffa e poi si dirige verso la radura dell'albero morto a lunghi passi.

Non c’è più! Non c'è più...

e si stringe il foulard intorno al pollice ferito.

Eileen sorride a Gerard aprendo un barattolo di funghi sott'olio.

EILEEN

Io e Brigitte non l'abbiamo trovata... funghetti?

BRIGITTE

Gnam! La mia passione!

ne prende una cucchiaiata che sparge su una tartina.

EILEEN

Conosco i tuoi gusti, cara.

Brigitte si riempie la bocca di un grosso boccone e mastica ad occhi socchiusi, estasiata.

BRIGITTE

Mmmh ... ti ricordi quei bei porcini alla brace che faceva Christian alla villa?

... Si può dire che lo rimpiango per i funghi...

Sheena si china in avanti a prendere una tartina e soffia a Gerard, a bassissima voce:

SHEENA (soffiato)

Son tutti d'accordo...

GERARD (a voce alta)

Ho visto uno prima in mezzo agli alberi.

Brigitte continua a masticare e Eileen prende un pezzo di pollo:

EILEEN

Li c’è un po' di aragosta in salsa rosa...

GERARD

Assomigliava al morto ammazzato.

BRIGITTE

A chi a Christian?

GERARD,

Un po'. Io l’ho visto solo in fotografia per cui...

Paul sta tornando dal bosco, scuro in volto, brontola:

PAUL

La macchina è sparita. Se è uno scherzo è abbastanza cretino.

BRIGITTE (eccitata, gioiosa)

Lo sai che Gerard ha visto Christian nel bosco?

Paul si volta a guardare Gerard come se volesse leggergli dentro. Gerard sostiene lo sguardo. Paul si siede seccato.

PAUL

Sarò stupido ma non capisco il gioco. Passami qualcosa da mangiare, Brigitte, per favore...

BRIGITTE

Funghetti! Senti che roba! Si sciolgono in bocca! Ti ricordi quando Christian li faceva alla brace?...

Paul le fa cenno di smetterla e mangia i funghi, infilzandoli con una forchettina di plastica.

GERARD (quasi a scusarsi)

Era lontano ... L’ho rincorso ... l'ho chiamato ... ma ... non l’ho pia visto...

Paul fissa gelido Gerard che conclude a disagio

Era uno che poteva sembrar questo...

fa girare l’articolo con foto

(sbotta) Il corpo non s’è mai trovato no?

Nessuno risponde. Paul abbassa lo sguardo un attimo masticando. Poi dice calmo alla moglie:

PAUL

Mangia alla svelta, cara. Io e te ce la faremo a piedi.

EILEEN

Tutti ce la faremo a piedi, visto che ci hanno fregato la macchina.

BRIGITTE

Che giorno è oggi?

GERARD

Giovedi, diciassette.

BRIGITTE

Non venerdì?

GERARD

Venerdi è domani. Abbiamo l’udienza in tribunale per la dichiarazione di morte presunta.

SHEENA

Sarebbe buffo se si presentasse anche il morto.

EILEEN

Buffo? Hai uno strano senso dello humour tu...

BRIGITTE

A me sembra più un venerdì.

Eileen versa vino nel bicchiere di Brigitte, dopo aver fatto saltare il tappo della bottiglia.

EILEEN

Cin cin, venerdì...

Brigitte leva il bicchiere di carta:

BRIGITTE

Cin cin...

beve da sola e poi si frega la punta del naso ridendo per il pizzicorino.

BRIGITTE

Lo champagne mi eccita la punta del naso...Credete a una vita dopo la morte?

l’inaspettata domanda fa tremare un poco la mano di Paul che si sta versando da bere

SEEENA (bevendo)

Il buio che c’é dopo è uguale al buio che c’é prima. Prima di nascere e dopo morti è la stessa cosa.

GERARD

Farà buio anche qui se non ci sbrighiamo.

si ficca in bocca l’ultimo pezzo di una tartina e si succhia le dita.

Paul comincia a raccogliere i rifiuti mentre Eileen con la bottiglia in mano chiede:

EILEEN

Chi ne vuole ancora?

Sheena tende il bicchiere. Eileen esita un attimo, poi glielo riempie.

BRIGITTE

Quello della staffa a me!

e tende il proprio bicchiere.

Eileen si alza e vuota l’ultimo vino nel bicchiere di Brigitte, poi va verso il cesto che Paul aveva calciato per metterci dentro la bottiglia vuota. Brigitte la segue sorseggiando.

BRIGITTE

Se tornasse Christian... di colpo... ecco... sbuca da dietro il pietrone e ti dice "Ciao, Eileen"...tu che fai?

Eileen sorride a Brigitte e la guarda con ironia

EILEEN

Mi spoglio.

BRIGITTE

Così, subito?

EILEEN

Se fa l'amore non é un fantasma.

Brigitte ridacchia e si frega il naso.

BRIGITTE

Allora mi sa che era un fantasma anche prima...

Eileen ha un mezzo sorriso e volge le spalle a Brigitte.

Gerard sta facendo un pacco dei piatti di carta e della tovaglia ed Eileen gli dice:

EILEEN

Gerard, lascia pure lì'... tanto verranno gli operai la settimana prossima.

Gerard ammucchia tutto ai piedi di un albero.

GERARD

Allora andiamo...per di qua!

 

SCENA 56

BOSCO ZONA CON RAGNATELE - Est. giorno

 

EFFETTO FISH EYE: Una grossa ragnatela tesa contro il cielo di foglie dal bosco. Una mano enorme entra in C. e scosta le fronde rompendo la ragnatela: è quella di Gerard. Dietro a lui camminano Sheena, Eileen, Paul e Brigitte. Sheena ha con sé il teodolite.

Il sole sta tramontando in un mare di fiamme nel "globo" deformato del FISH EYE in cui le cime degli alberi paiono toccarsi.

I cinque si fermano. Paul butta il fazzolettino intriso di sangue e si fascia il dito ferito col foulard.

GERARD

Ci siamo persi. Non eravamo cosi lontani dalla strada.

EILEEN

Avremo fatto tre quattrocento metri al massimo con la macchina nel bosco...

SHEENA (a Paul)

Tu dovresti essere pratico di questo schifo di faggeta...

Paul fissa Sheena seccato e non risponde

BRIGITTE

Avranno spostato la strada...

ma adesso nessuno ha voglia di sorridere alla battuta sciocca di Brigitte, che rincara la dose facendo il vocione e muovendosi con ridicola solennità

BRIGITTE (facendo il verso)

Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura che la diritta via era... svanita.

PAUL

Sì, sì, svanita, cara...come te!

Brigitte si imbroncia e Gerard decide per tutti

GERARD

Non possiamo essere molto lontani dalla strada. Finché c’è luce andiamo avanti.

BRIGITTE

Non si dice "finché c'è speranza".

Paul la afferra per un braccio e la spinge avanti dietro agli altri che già si sono incamminati.

 

SCENA 57

BOSCO - ZONA MASSI – Est. sera

 

Ci si vede appena, sta diventando buio.

I cinque sbucano sul limitare di una radura. Si fermano a guardare qualcosa gelati dalla sorpresa:

la C. porta in PANORAMICA LENTA in P.P. la sagoma di un gigantesco monolite. È il monolite oscillante.

GERARD

Ma é il pietrone di prima!

viene avanti incerto verso il masso guardandosi intorno.

Anche gli altri fanno due o tre passi avanti, stanchi, avviliti.

SHEENA 

No! Però che guida, eh?

EILEEN

Ma Gerard! Abbiamo girato in tondo!

Gerard scuote la testa sconcertato.

Paul fissa il pietrone con occhi disperati: piccole gocce di sudore gli imperlano la fronte.

Cerca di asciugarsi con la mano e il pollice fasciato col foulard gli sporca il volto di sangue. Mormora:

PAUL (tra sè)

Siamo maledetti...

Brigitte invece batte le mani sul pietrone.

BRIGITTE, (al pietrone)

Ma che fai, ci vieni dietro?...

Gerard guarda Eileen appoggiandosi al masso.

GERARD

Come lo chiamava Plinio il Vecchio?

EILEEN (stordita, incredula)

Naturae miraculum…

GERARD

Miracùlum: ce l’abbiamo in culum.

Brigitte si volta di scatto verso Eileen, illuminata da un'idea:

BRIGITTE

Eileen ... Plinio il Vecchio da giovane come si chiamava?

Eileen ha un gesto seccato. Sheena si lascia andare sull'erba col suo teodolite.

GERARD (decide di nuovo per tutti)

Passiamo la notte qui. Domani troveremo la strada.

Sheena si guarda stancamente intorno senza alzarsi.

SHEENA

Dovrebbero esserci i nostri paletti in giro ... e le cartacce!

Brigitte va verso l'albero ai piedi del quale Gerard ha ammucchiato le cartacce, ma non ci sono. Anche Gerard si ferma interdetto.

BRIGITTE

Qualcuno ha già fatto pulizia. Sarà un bosco un po' strano, pero' come servizio...eh?

Paul spunta da dietro il monolite, di cui ha fatto il giro. È sempre un po' stralunato, sudato, non bada a nessuno e va a sedersi ai piedi dell'albero.

Con mani un po' tremanti inizia a sfogliare il libricino ammuffito trovato nel bosco.

Eileen afferra Brigitte per un braccio e la apostrofa con durezza.

EILEEN

Sei l'unica a non avere paura. Perché?

Brigitte guarda Eileen con occhi pensosi, da' un'occhiata alle facce degli altri, poi si stringe nelle spalle e chiede a sua volta ad Eileen con infantile naturalezza.

BRIGITTE

Perché sono cretina?

 

SCENA 58

BOSCO - ZONA ACCAMPAMENTO - Est. notte

 

Gerard sta fumando.

Sheena si é sdraiata a terra, la testa poggiata sulla 24 ore: ha freddo.

Eileen è seduta con la testa fra le mani.

EILEEN (piano)

Gerard... che ne pensi?

Gerard scuote la testa:

GERARD

Niente. Niente...a meno che...

Si interrompe e guarda Eileen che lo fissa interrogativa. Scuote di nuovo la testa

Ci hanno rubato la macchina e abbiamo camminato in cerchio come deficienti.

Eileen annuisce e si stende sulla schiena. Si abbraccia per il freddo.

Brigitte striscia un poco verso Paul tirandosi appresso la giacca del marito che le fa da coperta. I

Paul, in maniche di camicia, seduto accanto al1'albero continua a leggere incomprensibili parole sul libriccino nero, muovendo appena le labbra.

BRIGITTE (a voce bassa, insinuante)

Hai mai fatto l’amore in un bosco?

Non ottiene neppure uno sguardo da Paul assorto nella sua lettura e si mette giù tirandosi la giacca fin sotto il mento.

Prima di morire, dovresti provare …

 

SCENA 59

ZONA ACCAMPAMENTO - Est.. notte

 

PASSAGGIO DI TEMPO: Gerard, Eileen, Paul e Sheena dormono, soltanto Brigitte non c’è. La giacca di Paul è stesa sull'erba.

Sheena si sveglia di soprassalto come se qualcosa l’avesse disturbata. Leva Ia testa, gira lo sguardo intorpidito, sta per rimettersi a dormire quando nota l’assenza di Brigitte.

Si mette a sedere, guarda meglio: Brigitte non é nella radura.

Aleggia un fuoco fatuo che si sposta guizzando e sembra di sentire una voce

VOCE

Ssst?…

Sheena si alza e gira intorno al masso. D’un tratto ha l’impressione che qualcuno si sia nascosto dietro un folto di alberi.

Si appiattisce dietro un tronco in ascolto: il silenzio è assoluto solo un lontano ululato suona lugubre nel buio.

Sheena sente un frusciare di rami e foglie, come se qualcuno camminasse con cautela.

Scosta bruscamente i rami: non c’é nessuno, però in lontananza c'è il barbaglio di un altro fuoco. Sheena si muove in quella direzione, incuriosita.

 

SCENA 60

FOLTO - Est. notte - ECLISSE DI LUNA

 

Sheena si muove nel buio scostando i rami con le mani diretta verso il lontano punto di luce.

D'un tratto non vede più il fuoco, si guarda intorno in ogni direzione ma tutto è buio.

 

La luna che filtra tra i rami si va oscurando: l’ombra della Terra la sta coprendo a velocità innaturale.

La C. si innalza da terra emergendo tra nodose radici, con un suono vischioso come s si staccasse da una melma.

Sheena é immobile paralizzata dalla paura.

Avverte intorno a sé una presenza sovrumana, arretra, sbatte con la schiena contro un tronco: ora nel buio dell’eclissi totale qualcosa si sta avvicinando: lunghi e lenti ZOOM portano il volto spaventato di Sheena in P.P.

Un’ombra è su di lei. Sheena urla come se vedesse qualcosa di inimmaginabile.

Ora la luna torna ad uscire dall'ombra della Terra

 

SCENA 61

ZONA ACCAMPAMENTO - Est. notte -

 

Gerard é già sveglio, seduto a terra: si guarda intorno preoccupato, il grido lo ha svegliato ma ora non sente pi alcun rumore.

Btrigitte dorme tranquilla sotto la giacca di Paul, Paul ed Eileen sembrano dormire e non aver sentito nulla.

Gerard guarda la 24 ore e il teodolite: Sheena non c’é. Preoccupato si alza e guarda nella radura.

Un richiamo lo fa voltare, un richiamo leggero, appena percettibile

VOCE F.C.

Scccct! Ssssst!

nel buio, oltre i primi tronchi dei faggi si distingue nella nebbia una sagoma chiara di donna, che fa un gesto di richiamo col braccio.

Gerard guarda gli altri che dormono, indeciso. Il richiamo si ripete, più insistente.

Gerard torna a guardare verso la silhouette femminile che ripete gesti di richiamo.

Con una lieve incertezza iniziale si avvia verso l'oscurità. La donna non lo attende e si addentra a sua volta nel bosco.

GERARD (chiama voce bassa)

Sheena...aspetta?! Dove vai!

ma la donna gli fa cenno di seguirlo e sparisce dietro ad un folto brumoso.

Imprecando tra i denti Gerard la segue.

 

SCENA 62

BOSCO - ZONA -FOLTA – Est. notte

 

Gerard avanza con un braccio teso per proteggersi dai rami invisibili dei cespugli che a tratti lo schiaffeggiano.

Inciampa in una radice e per poco non cade.

GERARD

Sheena ... dove sei?

La donna non c’è più: il buio lo stringe a 360 gradi.

UN GRIDO DI CIVETTA

Gerard sussulta e leva lo sguardo in alto.

Un frullare d'ali ma nulla tradisce la sagoma dell'animale.

VOCE F.C.

Ssst!

Gerard si guarda intorno: eccola laggiù sagoma indistinta di donna che gli fa cenni di richiamo, e subito si allontana prima ancora che possa chiamarla.

Gerard sl butta da quella parte, incurante di rovi e sterpi.

Dopo una breve corsa, si ferma ansante, il viso rigato dai rovi: gira intorno lo sguardo.

La donna e scomparsa, però oltre i tronchi, lontano, si distingue un lieve movimento di frasche.

BISBIGLIO IN P.P.

Gerard ascolta l’eco delle voci e ha uno sbuffo di sollievo.

GERARD (mormora)

Allora c'é qualcun altro maledizione….

e si affretta da quella parte.

 

SCENA 63

BOSCO - ZONA ACCAMPAMENTO - Est. Notte

 

In SOGGETTIVA di Gerard che si avvicina:

oltre i tronchi bui degli alberi, più chiaro il bisbigliare.

PARLOTTIO IN P.P.

Gerard avanza corrucciato, pronto ad affrontare qualunque avversario, ma quando sbuca nella radura resta gelato a guardare:

sdraiata a terra Eileen sembra dormire stretta fra le proprie braccia. Brigitte dorme sotto la giacca di Paul che ora sta seduto immobile col libro semiaperto fra le dita sporche di sangue, bisbigliando esorcismi.

PAUL (voce che va e viene)

Abadon, Blelial, Satan, Adramelèch, Lenathan, Amduscias, Nergal, Ufobach Kobal...

Il posto di Sheena è vuoto. Ci sono le sue scarpe e la 24 e il teodolite.

Gerard sente la realtà ondeggiargli intorno. Barcolla verso Eileen che si alza su un gomito a guardarlo.

Gerard la fissa, sudato, stravolto, poi si china su di lei, la afferra e la tira su.

GERARD

Vieni.

EILEEN

Dove? Perché?

Ma Gerard non dà spiegazioni. Guarda Paul che lo sta fissando e Brigitte che dorme.

PAUL

Non si scappa alla coscienza.

Quello che abbiamo dentro ce lo portiamo con noi. Preghiamo. Preghiamo.

riapre il libricino e Gerard tira via Eileen.

GERARD

Vieni!

EILEEN

Sheena dov'é?

GERARD

Non lo so. Vieni.

Gerard spinge Eileen oltre i primi faggi e la appoggia contro un grosso albero

Troppe cose strane, io devo sapere tutto.

EILEEN

Ma tutto cosa? Lasciami che mi soffochi!

GERARD

Se vuoi che ci salviamo mi devi dire... qualunque cosa tu abbia fatto ... Tu sai chi ha ucciso Christian...L'hai ucciso tu?

EILEEN

Avrei voluto ucciderlo ... ma non ne ho avuto il coraggio..

GERARD (si guarda intorno)

C’è qualcuno in questo bosco che cerca di spaventarci...che vuol farci credere che Christian è vivo...

EILEEN

Non é vivo se é questo che ti preoccupa ...domani io sarò padrona di tutto...e tu padrone di me...

lo abbraccia sensuale e Gerard la stringe a sé:

GERARD

Allora sai...perché non ti fidi? Cosa é successo quella notte prima che uccidessero Christian?

EILEEN

Quella Sheena...devi piantarla immediatamente.

Gerard é colto di sorpresa, in lieve imbarazzo minimizza

GERARD

Amore, che mi frega di quella stronzetta. Sai quante ne trovo di quelle lì...

EILEEN

Farsi un geometra...non ti deve capitare piu'..

GERARD

Oh dai Eileen...ancora 'sta cosa... era prima di conoscerti uf...non hai risposto alla mia domanda. Cos’è successo prima che uccidessero Christian.

EILEEN

Cosa abbiamo fatto quella sera?

GERARD

Si. Momento per momento.

Eileen annuisce e in tono volutamente accondiscendente:

EILEEN

Quel mezzo prete ha sempre vinto soltanto a scacchi...

 

SCENA 64

VILLA ANTICA - SALONE - Int. notte

 

Di dieci anni più giovani: Eileen e Paul stanno giocando a scacchi seduti al grande tavolo di noce del salone.

VOCE EILEEN

Facevamo spesso una partita dopo cena...

Brigitte si annoia, si avvicina al tavolo, mentre Eileen "mangia" un pezzo sulla scacchiera.

BRIGITTE

Ma come? Ti fai mangiare un pezzo grande cosi da un pezzo piccolo cosi?

 

SCENA 65

BOSCO - LIMITARE ZONA MASSI - Est. notte

 

Eileen sussurra il suo racconto a Gerard che continua ad accarezzarla.

EILEEN

Brigitte si annoiava e rompeva. Lo sai com’è quando fa la cretina ... le venne in mente di fare una seduta spiritica e alla fine dovemmo accontentarla...

GERARD

Se la intendeva con Christian?

EILEEN

Tu come lo sai?

GERARD (sempre accarezzando Eileen)

Ho cercato di farla cantare...

EILEEN

Usando lo stesso sistema?

Eileen accarezza Gerard che risponde brusco:

GERARD

Sei gelosa anche di lei?

Eileen guarda Gerard negli occhi

EILEEN

Da morire.

difficile capire se scherza.

GERARD

Dimmi della seduta spiritica.

EILEEN

Cominciammo per ridere...

 

SCENA 66

VILLA ANTICA - STUDIO - Int. notte

 

(E’ lo stesso studio in cui fu ucciso Christian).

Brigitte, Eileen, Paul e Christian sono seduti intorno ad un tavolo tondo a tre gambe.

La luce illumina fiocamente il piano del tavolo e le mani che formano la "catena".

Tutto il resto é in ombra.

BRIGITTE

Se ci sei dammi un segno della tua presenza…

Christian sbadiglia e si porta una mano davanti alla bocca, rompendo la "catena",

EILEEN (ironica)

Hai rotto la catena, Christian,

Christian si affretta a rimettere la mano a posto.

CHRISTIAN

Lo so: è la buona educazione che mi frega...

 

SCENA 67

BOSCO - ZONA LIMITARE MASSI – Est. notte

 

Eileen abbarbicata a Gerard che l'accarezza sussurra

EILEEN

Christian scherzava sempre su tutto... pure non era mai allegro...

GERARD

E poi?

EILEEN

Ma niente ... Brigitte andò in trance o finse di svenire ... non ho ancora capito fino a che punto ci prende in giro ... poi si mise a parlare in una lingua mai sentita... mi pare che disse di essere Gilgamesh, un eroe d prima del diluvio…

GERARD

Prima di Noè?

Eileen accarezza Gerard.

EILEEN

Si, ma non ti sforzare, caro...trovai strano che una come Brigitte conoscesse quel nome ... ma oggi con la TV un nome si può sempre sentire ... poi andammo. a dormire... io pero ero preoccupata.

GERARD

Perché?

EILEEN

Sensazioni. Come se...

 

SCENA 68

VILLA ANTICA - Est. notte

 

Un CARRELLO in lento avvicinamento alla buia cupa villa dalle finestre spente, immersa nella notte, col rumore del mare che si frange nella scogliera sottostante.

VOCE EILEEN

... sentissi che stava per succedere qualcosa di brutto...

 

SCENA 69

VILLA ANTICA - STANZA DI EILEEN- Int. notte

 

Eileen, splendente nella sua gioventù, con una camicia da notte molto scollata, é a letto ma non riesce a dormire.

VOCE, EILEEN

... era una notte strana ... piena di rumori...il vento... i suoni del temporale... il picchiare del mare faceva rimbombare le rocce...

si sente il suono di un passo strascicato.

Eileen leva la testa dal cuscino tenendo 1’orecchio.

 

SCENA 70

VILLA ANTICA CORRIDOIO - Int. notte 

 

Una 'presenza" si avvicina in CARRELLO alla porta della stanza di Eileen.

Si sente pi chiaro il rumore di un passo strascicato e il suono di un respiro rauco.

VOCE EILEEN

C’era qualcuno...

 

SCENA 71

VILLA ANTICA - STANZA DI EILEEN - Int. notte

 

Eileen adesso è completamente all'erta, spaventata.

VOCE EILEEN

Sentivo che era 1ì, dietro alla mia porta...

la maniglia ruota, la porta lentamente si socchiude.

 

SCENA 72

BOSCO - ZONA LIMITARE MASSI - Est. notte

 

Eileen si aggrappa tutta a Gerard

EILEEN

... la porta si apriva… si apriva ... e io non riuscivo a muovermi...

Eileen si lascia scivolare sulle ginocchia con lo sguardo fisso nel buio.

Gerard resta in piedi. La donna finisce per abbracciargli le gambe.

Gerard le mette una mano sotto il mento, brusco, e le alza il volto, macchia pallida nell'oscurità del bosco.

GERARD

Chi era?

Eileen guarda Gerard e scuote piano il capo in segno di negazione.

 

SCENA 73

VILLA ANTICA - STANZA DI EILEEN -Int. notte

 

Eileen, a letto, tutta rigida, terrorizzata.

La porta cigola aprendosi sul buio del corridoio. Eileen riesce a balbettare una domanda:

EILEEN

Chi è?

Dal buio non viene risposta, qualcuno entra nella stanza e una mano guantata di nero si posa sulla maniglia chiudendola.

VOCE EILEEN

Non l’ho visto...

 

SCENA 74

BOSCO - ZONA LIMITARE MASSI - Est. notte

 

EILEEN

...non ricordo più niente...

Gerard si piega su di lei e la afferra arrabbiato, sibilandole:

GERARD

Non dire cazzate! Chi era?

EILEEN

Non l’ho visto ... era buio...ho sentito una mano...un alito rauco ... poi mi ha colpito

... la mattina, quando è arrivata la polizia, mi hanno creduta morta.

 

SCENA 75

VILLA ANTICA - STANZA DI EILEEN -Int. giorno

 

Eileèn é stesa sul pavimento, gli occhi sgranati, fissi, la camicia da notte strappata, due costole rotte che danno un’orrenda linea al costato, tutta coperta di graffi ed escoriazioni.

La sua posizione è grottesca: con una gamba poggiata sulla testiera del letto.

VOCE EILEEN

... avevo le costole rotte ... e violentata ... graffiata ... picchiata...

 

SCENA 76

BOSCO - ZONA LIMITARE MASSI - Est. notte

 

Eileen trema per l'incubo del ricordo e Gerard chino su di lei

EILEEN

Mi sono svegliata su una barella ... chiamai Christian...solo all'ospedale mi dissero che

era... sparito ... dopo aver perso tanto sangue. Oh Gerard, perché mi fai ricordare!

si aggrappa a lui e lo bacia avidamente tirandoselo addosso.

Prendimi! Prendimi! Non voglio pensarel

Gerard la abbranca e le solleva la gonna.

Rotolano avvinghiati nell'amplesso incuranti dei cespugli e dei rovi.

È un amplesso furioso, senza erotismo e senza amore.

 

SCENA 77

BOSCO - ZONA ACCAMPAMENTO - Est. alba

 

È l’alba.

Un uccelletto cinguetta melodioso dall'alto del monolite.

Paul si sveglia: si è addormentato rannicchiato a terra: ha ancora stretto nella mano sinistra il libricino nero, sporco dal sangue che continua lentamente a colare dal pollice ferito.

Paul si mette a sedere, dolorante. Guarda il cielo sereno e il grande masso che campeggia al centro della radura.

Poi si accorge che il dito sanguina ancora e che il sangue gli ha macchiato il vestito. Lo sfascia del foulard e lo guarda; dal taglio cola lentissima ma continua una bava di sangue.

Lo pulisce alla meglio e torna a stringerlo nel foulard già intriso e crostoso di grumi.

Si mette in piedi barcollando, irrigidito dal freddo della notte.

Brigitte si sveglia al suo muoversi: si stiracchia e anche lei si mette in piedi con qualche incertezza massaggiandosi tutti i muscoli.

BRIGITTE

Secondo me son tutte storie.

Paul, che sta guardando perplesso la 24 ore abbandonata sull'erba, il rotolo della fettuccia metrica a pistola e le scarpe di Sheena e il teodolite, si volta sorpreso verso la moglie.

PAUL

Cosa?

BRIGITTE

Quei cowboys che dormono per terra e poi scattano su e sparano...

Brigitte si guarda intorno:

BRIGITTE

Ci hanno lasciati soli?

Paul si china a prendere una scarpa di Sheena e la mostra a Brigitte.

PAUL

E’ di Sheena questa?

BRIGITTE

Boh. Eileen cosa aveva? I camperos o no?

alza le spalle e Paul lascia cadere la scarpa.

PAUL

Andiamo via.

si incammina senza neppure guardare se la moglie lo segue.

BRIGITTE

Aspetta! Un momento, Paul! Non si può avere un caffè... io senza caffè non ho idee ... uffa, Paul, aspetta... ! Ma che c'hai, il peperoncino stamattina??

Paul si allontana e Brigitte gli va dietro.

 

SCENA 78

BOSCO - ZONA FOLTA - Est. giorno

 

Paul si ferma ansante, sudato per la veloce camminata, con Brigitte che lo segue saltellando come può sui tacchi a spillo, sbuffando.

Paul si leva il foulard con cui si è avvolto il pollice sanguinante: ormai gronda sangue e anche il polsino della camicia è rosso.

BRIGITTE

Sanguina ancora... ?

PAUL

Non si rimargina...eppure é soltanto un taglietto...

si succhia il pollice sporco di sangue.

BRIGITTE

Legittima difesa.

Paul la fissa interrogativo:

La strega. Quando hai ammazzato la strega. Si é difesa.

e indica il pollice del marito. Paul ha un mezzo sorriso ma teso, preoccupato. Si scioglie 1a cravatta chiara.

PAUL

Aiutami.

Brigitte prende la cravatta con un sospiro:

BRIGITTE

Peccato, il mio regalo di Natale

e fascia il pollice insanguinato di Paul che si guarda intorno.

PAUL

Sarò venuto una dozzina di volte in questo bosco con Christian ... non ci siamo mai persi ... non é tanto grande...

BRIGITTE (col tono di chi risponde in modo sensato)

Eileen sa che mi piacciono i funghi.

Paul irritato, colto di sorpresa dal cambio di argomento:

PAUL

Che diavolo c’entrano i funghi adesso?!

BRIGITTE

Ho detto: Eileen sa che mi piacciono i funghi.

PAUL

Bella scoperta. Lo sanno tutti. Lo dici sempre.

BRIGITTE

Già, però lei li ha portati e ce li ha fatti mangiare.

chiede stringendo, il foulard intorno al pollice ferito. Paul annuisce.

Sai che ci sono dei funghi allucinogeni? Un mio amico peruviano ci fece il ri sotto: credemmo di essere due incas per tre giorni.

PAUL

Pensi che Eileen ci abbia drogato?

BRIGITTE

Beh, da qui, cammina cammina, non usciamo mai...

Paul ci pensa su

PAUL

... No, se Eileen avesse pensato ai funghi avrebbe scelto una bella Amanita Phalloides e ci avrebbe spedito al Creatore.

BRIGITTE

Amanita fall….? da quando sei un esperto di funghi? Parla di funghi quel libretto?

Paul non risponde e si stringe nelle spalle.

Brigitte gli trotterella dietro e indica il libretto nero che Paul si é ficcato in tasca. Paolo porta la mano sulla tasca e si limita a scuotere la testa.

Continuano la marcia.

 

SCENA 79

BOSCO - ZONA MONOLITE - Est. giorno

 

Eileen e Gerard sbucano nella radura dominata dal monolite, scrollandosi di dosso foglie e rametti.

Gerard si stira e sbadiglia: si blocca a mezzo gesto vedendo che non c’è pia nessuno: solo le scarpe di Sheena, la valigetta e la fettuccia metrica e il teodolite.

EILEEN

Se ne sono andati.

GERARD

Vedi che è successo qualcosa a Sheena. Non può essere andata via senza scarpe.

EILEEN

Certo che le è successo qualcosa...l'hai vista tu stanotte nel bosco...

Gerard guarda Eileen irritato e si sfoga dando un calcio ad una delle scarpe di Sheena. Eileen continua

Lo sai di chi ho paura? Di Brigitte .

GERARD (seccato)

Sì, e io di Cappuccetto Rosso. Muoviamoci.

prende la 24 ore.

EILEEN

Aspetta. Guarda, guarda bene...

indica il suolo erboso e muschioso

Li vedi? Sono i segni delle ruote della Land Rover...

Gerard si china a guardare: intravede appena un segno che potrebbero essere i solchi di un’auto ma, seguendoli con lo sguardo, vede che finiscono contro il monolite.

GERARD

Non sono della macchina. Mica se l’è mangiata il pietrone...

EILEEN

Pero' è scomparsa.

GERARD

Non è scomparsa. Se la sono fregata...

EILEEN

Ho pensato a quello che mi hai detto stanotte ... quella storia degli accampamenti uguali ...

GERARD

Avrò girato su me stesso senza accorgermene...

EILEEN

Anche ieri abbiamo girato qui intorno credendo di andar dritti...e forse anche adesso ricominceremo il girotondo...

GERARD

No, stavolta mi regolo col sole.

EILEEN

Non ti fidare. Potrebbe girare anche lui.

GERARD

Il sole?...Ah, basta. Vienimi dietro.

Gerard si avvia ma Eileen resta ferma a guardarlo. Si volta.

EILEEN

Brigitte è una strega.

Gerard resta a bocca aperta e guarda Eileen, poi scoppia a ridere.

GERARD

Vuoi dire strega con tanto di scopa?

EILEEN

Piantala di ridere e prova a usare la testa. La gente una volta le vedeva: streghe, fate, gnomi, Oggi vede dischi volanti e marzianini verdi. Hanno cambiato nomi alle stesse cose, ma le cose ci sono.

GERARD

Le cose?? Sai, Eileen, non avrei immaginato che una come te... cosi sicura, razionale... le cose!

EILEEN

Se di là sbucasse un omino con tre gambe scapperemmo

dicendo di aver visto un marziano.

GERARD

Io gli sparerei in bocca.

EILEEN

Se bastasse sparare... senti: la macchina e arrivata al pietrone ed é scomparsa. Una volta avremmo detto incantesimo, oggi forse, chissà, teletrasporto, telecinesi ...cose cosi succedono solo quando c'è Brigitte nei paraggi, quindi Brigitte è una strega, o preferisci che dica che ha delle facoltà psi?

GERARD

Preferisco che tu non dica più stronzate.

EILEEN

Il sano vigoroso maschile senso del razionale.

GERARD

Vediamo di arrivare in Tribunale in tempo: l’udienza é fissata per mezzogiorno e son già le otto passate...

picchietta sul proprio orologio:

GERARD

Oggi é il diciotto no? Qui fa sempre il diciassette.

si incammina verso- il bosco dopo aver dato un’occhiata al sole.

Eileen gli va dietro senza molto entusiasmo.

 

SCENA 80

BOSCO - ZONA ALBERO CAVO - Est. giorno

 

La C. piomba dall'alto verso Gerard ed Eileen che camminano nel bosco.

Si sente un forte battere d1ali e già la C. si solleva di nuovo immergendosi in folte fronde.

GRIDO DI CIVETTA

Gerard ha avuto uno scarto ed Eileen un grido di paura. Guardano tra i rami ma ci sono soltanto barbagli di sole.

GERARD

Ancora quella civetta ... non riesco mai a vederla ... Strano poi, di giorno.,.

EILEEN (stanca)

Le avremo rotto le palle.

Eileen si accende una sigaretta e guarda Gerard che continua ad aggirarsi fra i tronchi guardando in alto con la pistola in pugno. Poi rinuncia e rimette via l’arma.

GERARD

Andiamo.

EILEEN (scuote la testa)

Il bosco non è così grande.

GERARD

Abbiamo tenuto sempre il sole sulla destra: non stiamo girando in tondo, muoviti.

EILEEN

Non usciremo mai se non spezziamo l’incantesimo.

GERARD

Che devo fare? Trovare il bel principe trasformato in rospo e dargli il bacio magico?

EILEEN

Ammazza la strega.

Gerard si illumina:

GERARD

Finalmente capisco perché mi hai portato qui. Vuoi che io ammazzi Brigitte. (ride) Preferisco baciare il rospo.

guarda Eileen e gli viene un nuovo scoppio di risa dal tono insultante.

EILEEN

Lo so che vieni a letto con me solo per i soldi. L’ho fatto tante volte anch’io e ti capisco. Però quando compro non voglio bidoni.

GERARD

Mi sa che il bidone 1'ho preso io. Se credi che ammazzo la gente solo perché tu dici che sono streghe!

EILEEN

E perché no? Tu vuoi i miei soldi: li avrai solo se ci liberiamo di Brigitte.

GERARD

Da domani Brigitte e Paul non conteranno più niente... saranno due estranei. Perché vuoi che uccida Brigitte?

EILEEN

Il vero perché te 1'ho già detto ma non ci credi. Trovatene uno che non ti faccia ridere. Ricorda una cosa: quella notte di dieci anni fa eravamo quattro nella villa: io, Christian, Paul e Brigitte. Christian è scomparso, Paul 1’hanno ripescato in mare con le gambe rotte, io ero mezza fracassata. Brigitte invece era semplicemente legata sul letto.

GERARD

Tu pensi che...sia stata lei?

EILEEN

Io so che è stata lei. Forse in un modo che la tua razionalità non può accettare.

GERARD

Cioè?

EILEEN (a voce bassa, quasi temesse di farsi sentire)

Brigitte ha uno strano potere...lei... per mezzo di lei...o qualcosa che agisce in lei...può suggerire...può condizionare... io stessa quella notte avrei potuto ... oppure Paul... forse s'è buttato dalla rupe... e Christian s'è piantato la spada nella pancia...

GERARD

E tu ti sei rotta le costole! Ma fammi il piacere! Ma sai cosa m'ha detto a me Brigitte dieci anni fa? Che sarei morto per colpa di Plinio il Vecchio, datti una regolata...

Eileen resta sbalordita a fissare Gerard che si rende conto di averla detta grossa.

EILEEN

Dieci anni fa!!!!!? Tu conoscevi Brigitte dieci anni fa!!???

GERARD

Si, alla festa dell'Immacolata! Ma perché la vuoi morta!?

EILEEN (sconvolta, si aggrappa a lui)

Per vivere. Per mettermi in pace la coscienza...

GERARD

Strano modo per metterla in pace. 0 è cosi strana la TUA coscienza?

EILEEN

Lascia andare. La tua se ce l'hai deve essere carnosa e gonfia come un pene pieno di sperma.

GERARD

Allora usala per chiuderti la bocca. Non sono un assassino e non lo diventerò adesso per te.

Eileen ride, isterica.

EILEEN

Povera Sheenal Lei era convinta che mi avresti avvelenata la prima notte di nozze per poi godertela con lei...

GERARD (furioso)

Saresti durata più di una sola notte e poi t1avremmo annegata in qualche fogna! E adesso non venirmi più attorno o ti tiro il collo come a una gallina!

Si allontana furibondo, dando una occhiata al sole.

EILEEN

Gerard!

ma l’uomo non si volta e si allontana a grandi passi. Eileen si guarda intorno, ha paura e grida:

EILEEN

Gerard!

gli corre dietro ma Gerard si ferma accanto ad un tronco scavato dal tempo e si volta: impugna la P 38.

GERARD

Stai lontana.

EILEEN

Ma ... Gerard ... non...

GERARD

Fuori dalle balle! E alla svelta! Son tre anni che ti sopporto. È vero: per i tuoi soldi. Mi paghi, per impedire che qualcuno t'ammazzi. Gira le chiappe o nessuno avrà mai speso peggio il suo denaro.

Eileen indietreggia, inciampa in una radice e cade in un folto con un grido.

Gerard gira intorno all'albero per andarsene, ma dall'alto, con effetto a sorpresa, qualcosa di grosso gli piomba davanti: il corpo straziato di Sheena ondeggia davanti a lui, appeso per la gola. I piedi nudi della ragazza sfiorano il terreno, la lingua enfia le sporge lunga dalla bocca.

Gerard indietreggia con un rauco grido strozzato, lo sguardo fisso su quell'orrore.

Una mano di donna si aggrappa alla spalla di Gerard che si volge di scatto: è Eileen, che guarda. il cadavere straziato di Sheena e poi si piega in un conato di vomito.

 

SCENA 81

BOSCO. ADIACENTE A PENDIO ERBOSO Est. giorno

 

Il sangue del pollice sinistro di Paul ha intriso anche la cravatta chiara con cui lo ha fasciato.

Paul cammina, stanco e pallido, dietro a Brigitte che si china a raccogliere una radice dall'inconsueta forma umanoide.

BRIGITTE

Sembra una... come si chiama?

PAUL

Mandragola.

BRIGITTE

Eh, quella roba lì ... Allora chi 1'ha sradicata è morto...

PAUL

Chissà. Plinio il Vecchio diceva che bisognava farla dissotterrare da un cane per annullarne la maledizione.

BRIGITTE

Sempre quel Plinio il Vecchio che da giovane nessuno sa come si chiamava.

Paul china la testa scorato. Si guarda il pollice e Brigitte si china a guardare

BRIGITTE

Sanguina sempre?

PAUL (annuisce)

Incredibile ... forse hai ragione tu: siamo stati drogati... oppure.

Paul gira sul bosco uno sguardo allucinato.

BRIGITTE

Oppure?

PAUL

È cominciata la resa dei conti. Pagheremo per i nostri peccati...

BRIGITTE

Anche quelli della carne?

Paul riesce a trovare un pallido sorriso e scuote la testa.

PAUL

Quelli li abbiamo inventati noi.

BRIGITTE

Io li ho trovati tutti inventati.

PAUL

Quando hai mangiato i funghi del peruviano era così ?

e accenna al "tutto".

BRIGITTE

Nooooo! Era...

ricorda qualcosa che non può dire perché ridacchia e conclude

Non era cosi.

UN GRIDO DI CIVETTA.

Paul leva di scatto la testa.

PAUL

Lo senti?

BRIGITTE

Perché "lo"? "La". E’ una civetta.

PAUL

E’ il diavolo. Ci perseguita per i nostri peccati...

BRIGITTE

Peccato che ne fai pochi ...

e gli bacia la punta del naso.

PAUL

Perché a volte il diavolo entra in noi e ci fa fare delle cose ignobili... terribili... crimini orrendi...

e guarda Brigitte con intenzione che non pare particolarmente colpita, continua:

Io... quand’ero ancora prete approfittai di una bambina...

BRIGITTE

Eileen? 0 era un'abitudine?

Paul si blocca stupito.

PAUL

Ah lo sapevi? Allora tu sai tante cose che non dici...

BRIGITTE

Oh! Però non so come fare per andarmene da questo bosco...

Paul la agguanta per un braccio:

PAUL

Ma sai cosa dire quando vai in trance!

BRIGITTE

Io? Ma se poi non mi ricordo niente!

PAUL

Ah no? E non ricordi neanche che hai evocato il diavolo?

BRIGITTE

Paul! Con tutti quei capelli bianchi credi ancora al diavolo?

PAUL

Hai detto cose che non potevi sapere...

BRIGITTE

Piantala! Era solo uno scherzo! Ero d’accordo con Christian. Era lui che faceva ballare il tavolo col ginocchio!

PAUL (grida)

Non è vero! Non è vero! Tu non potevi dire quelle cose!

BRIGITTE

Ma quali cose?!

PAUL

Delitti ignobili commessi per salire ... per avere potenza, denaro...per dominare gli altri... il fine giustifica i mezzi. No, quello che si ottiene è impastato da come lo si ottiene!

BRIGITTE

Amen.

PAUL

Ma non c’è proprio niente in quella stupida testa?

BRIGITTE

Quasi niente, caro. Ci sei solo tu.

Paul alza una mano per colpirla ma si ode il rombo di un'auto che passa.

Paul si volta di scatto e Brigitte ne approfitta per liberarsi e fuggire.

BRIGITTE

Un’auto!

PAUL

Brigitte, dove vai? Il rumore é venuto da questa parte!

Paul indica la parte opposta a quella presa da Brigitte che neppure si volta.

Paul corre nela direzione dalla qaule crede sia venuto il rumore di auto, inciampa nella radice a forma umana e per non cadere deve reggersi al tronco di un albero . Fa un mezzo giro intorno al tronco cavo e davanti a lui dondola il cadavere di Sheena.

Paul si porta una mano sugli occhi per impedirsi di vedere e indietreggia recitando le parole dell’esorcismo.

PAUL

... via da me immonda bestia...torna giù nelle viscere della terra ... Abadon, Astaroth, Belial ..

All'improvviso si sente mancare il terreno sotto i piedi e con un urlo...

 

SCENA 82

SCOGLIERA - Est. giorno

 

... Paul cade nel vuoto.

Precipita dal ciglio della scogliera, i capelli ancora neri al vento, vola giA nell'abisso verso i dentellati scogli orlati dalla schiuma della risacca.

Passa in P.P. il suo volto deformato dall'aria dalla caduta e dall'orrore della morte.

 

SCENA 83

BOSCO - ZONA SUL'LIMITARE DEL PENDIO ERBOSO - Est. giorno

 

Il corpo di Paul si schianta sui cespugli, al limitar del bosco, come se fosse caduto dalla cima dei più alti faggi.

Il suo corpo si smembra, le costole rompono la stoffa della camicia spuntando dalla carne.

Paul è percorso da un tremito, i suoi occhi velati di morte vedono qualcosa, lassù, dall'impossibile da cui è caduto.

 

SCENA 84

BOSCO -ZONA-1IMITARE DEL PENDIO ERBOSO - Est. giorno

 

Paul resta con gli occhi vitrei: morto.

Dal sole che si scorge barbagliare oltre gli alberi, si avvicina Brigitte.

BRIGITTE

Paul? Paul ... non c’è nessuna strada sai. . .

Brigitte si trova all'improvviso di fronte il cadavere del marito, assurdamente smembrato, schiantato, spezzato.

BRIGITTE (urla)

Paul!

La mano sinistra di Paul ha un ultimo tremito: la cravatta sporca di sangue raggrumato si scioglie dal suo pollice: il dito sotto è pulitissimo, integro, senza traccia di sangue ne di ferita.

Brigitte resta a guardare senza fiato, quando lo ritrova strilla:

BRIGITTE

Eileen!

si volta e corre via, ma inciampa nella radice a forma umana e cade in avanti.

 

SCENA 85

BOSCO - ZONA CON ALBERI RADI EFFETTO AUTUNNO - Est. giorno

 

Brigitte crolla in avanti sul tappeto di foglie morte.

Alza la testa frastornata: intorno a lei tutto il bosco ha assunto i colori rossi dorati dell'autunno.

Brigitte si alza incredula, con uno stupore infantile sul volto. Muove qualche passo, poi si rimette a correre e a chiamare

BRIGITTE

Eileen!

passa correndo fra cespugli. scheletriti e il foulard della stessa stoffa del vestito si impiglia in un ramo.

Il foulard si tende a strozzarla, Brigitte scivola, si volta aggrappandosi al foulard:

tra i rami secchi spunta un’assurda mano scheletrica col solo pollice sanguinante stretto sul foulard.

Brigitte si libera con uno strattone, fugge, inciampa e cade nuovamente.

 

SCENA 86

BOSCO - ZONA ALBERI RADI - EFFETTO INVERNO - Est. giorno

 

Brigitte cade in avanti e le sue mani affondano in uno spesso strato di neve.

Fa freddo e Brigitte rabbrividisce, gira intorno uno sguardo smarrito:

il bosco si è tutto ammantato di neve.

Brigitte si alza rabbrividendo di freddo e di paura. Cammina come può coi tacchi a spillo che affondano nella neve alta.

Chiama con un filo di voce:

BRIGITTE

Eileen...

le risponde un suono secco ritmico, oltre un albero scavato dal tempo.

Brigitte si avvicina guardinga, gira intorno al tronco:

ancora appeso alla corda il corpo di Sheena: scheletrito, con poca carne ammuffita e annerita attaccata alle ossa.

Brigitte ha uno scatto di orrore e balza indietro cadendo sulla neve.

 

SCENA 87

BOSCO ZONA ALBERI - Est. giorno

 

Brigitte si porta le mani al volto: resta cosi un attimo, poi ode un uccello cinguettare: apre un poco le dita e ci guarda in mezzo

Gli alberi sono tornati verdeggianti, le foglie stormiscono al vento estivo. L'incubo pare finito.

Brigitte si alza si guarda intorno: non si vede nessuno. Chiama:

BRIGITTE

Eileen!

 

SCENA 88

BOSCO ZONA LIMITARE PENDIO ERBOSO – Est. giorno

 

Gerard cammina deciso ed Eileen, lo segue cercando di mantenerne il passo.

VOCE BRIGITTE

Eileen!

la voce giunge dalle profondità del bosco con una sonorità strana.

Gerard si ferma e si volge verso Eileen che si è bloccata con una tensione improvvisa:

GERARD

È Brigitte ....Brigitte!

EILEEN

Non farti sentire! Se ci trova...non so che può succedere...Hai visto Sheena...

GERARD (grida)

Siamo qui!!!

EILEEN

Gerard no! Gerard!

inciampa nella radice a forma d'uomo e cade in avanti: oltre le foglie di un cespuglio in P.P.P. il costato squarciato di Paul.

Eileen urla senza più riuscire a fermarsi.

Gerard irrompe furioso oltre il cespuglio ma si blocca davanti al cadavere scomposto di Paul.

Eileen si aggrappa a lui o freneticamente cerca in lui riparo.

EILEEN

Quella notte abbiamo evocato Satana...

 

SCENA 89

VILLA ANTICA. STUDIO- Int. notte

 

Brigitte é in trance, la faccia al buio, le mani rattrappite sul tavolo, quasi zampe di animale. Si lamenta, trema, la faccia coperta da gocce di sudore, poi di colpo sussulta per una risata interna, che quando prorompe dalle sue labbra é una risata profonda, maschile, sgradevole, un cachinno infernale

BRIGITTE

... morirete tutti ... perché io, il Portatore di Luce, sono in voi ed esaudirò i vostri desideri di morte...

é una voce profonda,raschiante

Ognuno, di voi desidera la morte degli altri e io esaudirò ognuno di voi ... perché io sono in voi e voi siete in me...

Christian, tutto vestito di bianco, ascoltac con un sorriso divertito, calmo, freddo.

CHRISTIAN

Questa é roba da preti ... Chiamiamo Paul...

la voce che esce dalla bocca di Brigitte fischiante e profonda dice

BRIGITTE

E’ gia qui...

Brigitte si volta, di scatto a guardare verso l'alto della porta:

Oltre uno spioncino, gli occhi di Paul che spiano nella stanza.

In SOGGETTIVA di Paul: Brigitte nell’ombra, in controluce, che sembra ridere ma parla con voce cupa e dice a Paul

BRIGITTE

Vero Paul Benoit? Pensi di poterti nascondere a ME? ...prete spretato che hai posseduto

Eileen nel confessionale quando aveva appena quindici anni ....e poi l’hai data in sposa a

Christian perché lo uccidesse ... per poi dividervi il suo denaro.

Paul si ritrae con occhi colmi d'angoscia ritirandosi nel buio.

Christian approva verso Eileen con cinico sarcasmo

CHRISTIAN

Complimenti ... bel programma...

Eileen é scioccata, ma trova la forza di balbettare al marito

EILEEN

Christian, non crederai che...

CHRISTIAN

Credo, amore, credo...

Eileen si volge furiosa verso Brigitte che é rimasta immobile percorsa da un rantolo profondo

EILEEN

Smettila con questo scherzo idiota! Brigitte, piantala!

ma Brigitte ciondola il capo e continua con la voce rauca maschile:

BRIGITTE

Tu Eileen ti sei fatta fottere in chiesa perché volevi per te i miliardi che quel prete amministrava...gli hai lasciato credere che avresti ucciso per lui ... e invece vuoi ucciderli tutti e due.

CHRISTIAN(sarcastico)

Adesso il tuo programma sta diventando troppo impegnativo, cara...

Eileen non riesce a parlare, scuote solo la testa fissando Brigitte che trema e suda e ramtola. Christian guarda Brigitte

CHRISTIAN

La morte per questi due sozzoni é quasi poco. Ma io Brigitte? 0 Satana Belzebù, Abadon o come cavolo ti devo chiamare ... Io non ho fatto niente. Perché dovrei morire?

Brigitte ansima più forte, poi ha uno scatto epilettico e pronuncia parole tremende, marchiate da disprezzo e gioia

BRIGITTE

Niente? ... Tu non hai fatto niente, Christian Coreau? ...Tu sarai il primo ... perché per quei miliardi... tu hai sventrato tuo padre.

ZOOM su Christian.

La faccia di Eileen, pallida, lo sguardo sgranato sul marito. Christian vorrebbe ancora reggere sul filo dell'ironia ma é troppo sconvolto. La voce gli esce spezzata, la mascella gli trema:

CHRISTIAN

C’é un limite ... anche per le buffonate ... 0 potrei diventare io la mano che...

stringe un pugno minaccioso, poi si domina e posa il pugno sul tavolo.

CHRISTIAN

No ... non cascherò nella trappola...

leva uno sguardo colmo di paura, di ira, allucinato su Eileen, sogghigna

Sono io il padrone qui ... il re ... e il re non fa mai la prima mossa.

arretra di un passo dal tavolo, guarda le due donne: Eileen ritta in piedi e Brigitte abbandonata come un burattino senza fili, i capelli sul volto, accasciata sulla grande poltrona di cuoio. Sorride più sicuro

CHRISTIAN

Tocca a voi ... se ne avete il coraggio... o la paura!

e si volge di scatto uscendo dalla stanza.

ZOOM a chiudere sul P.P. di Eileen.

 

SCENA 90

BOSCO - ZONA LIMITARE PENDIO ERBOSO - Est. giorno

 

Eileen, col racconto, si e un po’ sfogata e calmata. Sta nelle braccia di Gerard.

EILEEN

Andammo tutti a letto. Io accompagnai Brigitte che non si reggeva in piedi...

GERARD

Ma... quelle cose...erano vere?

Eileen sfugge allo sguardo dell'uomo.

EILEEN

Di Christian non so... suo padre era morto sul vomere d'un aratro... incidente dissero...

GERARD

E di te e Paul.?

EILEEN

Tutto vero. Quando 1’ho conosciuto avevo quindici anni, volevo i soldi, volevo tutto.

GERARD

Capisco. Ma Brigitte lo sapeva?

Eileen scuote la testa.

EILEEN

Non so. Io non gliel’ho mai detto ... ma non c’entra..., non capisci, ma non è un fatto razionale.

GERARD

Eileen, qui la gente muore perché qualcuno la uccide!

EILEEN

Dovevamo morire tutti quella notte... invece toccò solo a Christian...ma é stata una sola lunga notte durata dieci anni...

VOCE BRIGITTE

Eileen!

Gerard tira fuori la pistola. Eileen si aggrappa a lui:

EILEEN

Non andare.

GERARD

Voglio sentire anche la sua campana. Non aver paura: questa ammazza anche il demonio...

si avvia con la P 38 spianata.

Eileen si ravvia i capelli e lo guarda andare con tristezza.

EILEEN

Gerard...

 

SCENA 91

BOSCO - ZONA ALBERI RADI - Est. giorno

 

Brigitte cammina tra gli alberi e a tratti si ferma a chiamare

BRIGITTE

Eileen! Gerard! Mi sentite?

cade da un tacco e si appoggia ad un tronco levandosi la scarpa. Si massaggia il piede mentre da qualche parte echeggia il grido della civetta.

GRIDO CIVETTA

Brigitte leva lo sguardo verso le fronde e ripete il grido, come un richiamo.

BRIGITTE

(fa il verso della civetta)

Scroscia un cespuglio alle spalle di Brigitte che si volta con un moto di paura: davanti a lei c’è Eileen che la fissa.

BRIGITTE

Eileen, mi hai fatto paura...

EILEEN (senza intonazione)

Paul e Sheena sono morti.

BRIGITTE

Li ho visti ma...

sbuffa e scuote la testa infilandosi la scarpa .

... non ci credo. C'è qualcosa in questo bosco che fa vedere quel che non può essere ... anche tu magari non ci sei...

Eileen non risponde e Brigitte continua

...figurati che per un po’ ho camminato nella neve...giuro, neve, alta cosi! È possibile?

EILEEN

No, non è possibile. E’ possibile invece che Paul e Sheena li abbia fatti fuori tu. E anche Christian dieci anni fa.

BRIGITTE

Vedi che l’aria di questo bosco fa male? Eileen, pensi che io...

Eileen si avvicina calma e annuisce:

EILEEN

Penso che tu.

BRIGITTE (scuote la testa)

Per ammazzare qualcuno bisogna essere molto infelici...

Eileen è ora vicina a Brigitte.

EILEEN

Tua fu l’idea della seduta spiritica, tua la maledizione e la promessa di morte.

BRIGITTE

Ma non mi ricordo! Ero in trance...

Eileen afferra improvvisamente Brigitte per la gola e la stringe con grande forza

EILEEN

Con le parole non ti salvi piu'.

le sbatte la testa contro la corteccia dell'albero e Brigitte si divincola invano, occhi sbarrati, bocca spalancata in cerca d'aria.

La strega sei tu! Sei tu il demonio...e se non vuoi morire devi uccidere me...

Eileen isterica, continua a stringere la gola di Brigitte e a farle sbattere la testa contro il tronco urlando:

Su, fai qualcosa merda d1una strega! Se vuoi salvare la pelle, fai qualcosa... fai qualcosa ... fai qualcosa...

Invece Brigitte perde conoscenza e si affloscia tra le mani di Eileen che la lascia scivolare ai piedi del tronco con improvviso orrore: la corteccia dove ha battuto il capo di Brigitte è sporca di sangue.

EILEEN

...fai qualcosa...

poi si china e la afferra per una gamba, le dà uno strattone per sincerarsi che non finga.

Brigitte non dà segno di vita. Eileen la trascina via tirandola per un piede.

 

SCENA 92

BOSCO - ZONA MONOLITE - Est. giorno

 

Eileen, con una fissità che è follia, attraversa la radura trascinando Brigitte per un piede. Brigitte sembra morta.

Eileen inciampa nella fettuccia metrica e la raccoglie.

Appoggia Brigitte contro il monolite, sale sulla roccia, afferra la donna per le ascelle e la tira sulla parte piatta del grande masso.

Brigitte ha un gemito.

Eileen la lega al masso con la fettuccia metrica, incrociandola su di lei come una gigantesca "x". Poi si lascia scivolare giù e cerca nel muschio il manico della scimitarra.

La trova e la snuda. Guarda la lama con un lieve ghigno e poi si arrampica verso Brigitte che ora ha gli occhi aperti.

Eileen leva alta la scimitarra.

BRIGITTE

Eileen ... perché?

EILEEN

Salvati, sei una strega. Salvati... se no...

BRIGITTE

Eileen! Io non sono niente! Eileen...

Eileen é pronta a calare il fendente mortale, urla allucinata:

EILEEN

Chiamalo! Chiama il demonio! chiamalo! Solo lui può salvarti adesso...

BRIGITTE (grida)

Sei matta, Eileen, sei matta!

EILEEN

Peggio per te allora...

VOCE GERARD

Fermati Eileen!

Eileen resta con la scimitarra alzata: Gerard è spuntato nella radura con la pistola in pugno e la tiene puntata contro di lei.

BRIGITTE

Gerard ... liberami ... liberami...

Gerard si avvicina ad Eileen, ai piedi del monolite.

GERARD

Butta quella spada, Eileen...

Eileen abbassa un poco la scimitarra, guarda Brigitte, poi Gerard, balbetta.

EILEEN

Qualcosa hai fatto alla fine...

poi con uno scatto repentino pianta la scimitarra nel ventre di Gerard.

EILEEN

Sei d’accordo con lei ... bastardo! Lo sei sempre stato! La conosci da dieci anni eh? Certo...perché...

Gerard crolla sulle ginocchia e la pistola gli fugge di mano rotolando sul masso.

Si porta le mani rattrappite sulla lama della scimitarra.

EILEEN

... Sei tu che hai ammazzato, Christian, tu, d'accordo con lei...

BRIGITTE (urla e si dimena)

Non é vero! ...

Eileen è fissa sull'agonia di Gerard, lo guarda rantolare, rannicchiato sulla scimitarra infissa nel ventre, poi cadere di lato, ancora vivo eppure gìà velato di morte.

Lo sguardo di Gerard é fisso su Eileen pieno di rabbia e di odio.

EILEEN

... Brigitte ha fatto la commedia del demonio per spaventarci... ma tu eri già alla villa...nascosto da qualche parte ... e poi ... poi hai ucciso ... hai cercato di uccidere anche me... hai buttato Paul dalla scogliera...sei stato tu ... vero?

Eileen é tesa verso Gerard nella sua disperata ricerca di conferme. Gerard arranca, strisciando nel suo sangue, tendendo la mano verso la P 38. La sfiora e l’arma rotola per qualche altro centimetro sul masso e cade sull’erba.

EILEEN

Vero? ... Vero?...Vero????

Gerard striscia ancora verso la pistola e lentamente la sua mano la impugna.

GERARD (rantola)

Nnnnn...

non riesce a parlare, fa di no col capo e spara.

La faccia di Eileen, colpita in pieno, esplode in una nuvola di sangue.

Brigitte urla e si dimena disperata.

 

SCENA 93

VILLA ANTICA - STANZA DEGLI SPECCHI - Int. notte

 

Brigitte, legata al letto, come la trovò la polizia il mattino della scomparsa di Christian: si agita, urla, tira disperatamente le corde, riflessa cento volte negli specchi.

 

SCENA 94

BOSCO - ZONA MONOLITE - Est. giorno

 

Brigitte, dimenandosi, dà strattoni alla fettuccia metrica con cui Eileen 1’ha legata al masso.

Un suono ne attira l'attenzione: una nenia musicale, a bocca chiusa, sui tempi del DIES IRAE sembra emergere dalle viscere della terra.

Una voce dolce, soffiata, proviene da qualche parte, una voce d'uomo.

VOCE CHRISTIAN

Brigitte...

Brigitte si erge come può e guarda tutto intorno i grandi faggi della radura. Non vede nessuno, rovescia la testa indietro per vedere anche là dove la fettuccia le impedisce di guardare: nessuno.

BRIGITTE

Chi è? Chi sei? ... Ti prego liberami, chiunque tu sia ...

gli occhi di Brigitte si velano e la visione le si annebbia. Singhiozza. Quando la nebbia si dirada davanti agli occhi della donna, la', ai margini della radura, davanti a lei, e ritto un uomo. È Christian, sorridente, tranquillo.

Ha indosso il vestito bianco che aveva la sera dell’evocazione del demonio.

CHRISTIAN

Voglio sempre la stessa cosa: te.

BRIGITTE

Christian! Christian sei vivo! Sei vivo! Ma allora perché...

volge intorno uno sguardo smarrito.

Eileen…Paul…sono tutti morti...

Christian sorride annuisce e fa un lento passo avanti, poi un altro, con lenta malizia.

CHRISTIAN

Come volevamo noi, Brigitte ... io e te soli.

BRIGITTE

Io e te?

Brigitte ha un nuovo annebbiamento, il sangue cola di più lungo il masso. Christian si avvicina con folle lentezza vischiosa, attraversando la radura.

CHRISTIAN

Volevo sventrarli tutti e due quella notte e invece qualcuno mi precedette.

BRIGITTE

Liberami ... ti prego... io non ho fatto niente...

Christian muove un altro passo e stranamente adesso pare un po’ più vecchio di quando è apparso.

CHRISTIAN

Anch’io non ho fatto niente... Avete fatto tutto voi ....

BRIGITTE

Liberami...

CHRISTIAN

Sto venendo a liberarti, non vedi? Non manco mai agli appuntamenti...

Brigitte si erge con fatica fin dove glielo permette la fettuccia metrica e fissa Christin con paura: l’uomo appare decisamente più vecchio e avanza verso lei con innaturale lentezza

BRIGITTE

Perché... cammini cosi piano? ... Io... sto morendo...

CHRISTIAN

Non temere. Io arrivo sempre in tempo... esattamente allora fissata ... alla tua ora, Brigitte.

Il processo di invecchiamento di Christian si fa più rapido; perde ciocche di capelli, la pelle si infittisce di rughe profonde.

BRIGITTE

Tu ... non sei...non sei...

Il decadimento di Christian, è ora violento: la pelle gli si accartoccia sul volto mettendo a nudo il teschio.

BRIGITTE (nella nebbia della morte)

"Cosa" sei...?

Christian, mostruoso vecchio, in cui solo gli occhi paiono vivi, ha un gesto compiaciuto.

CHRISTIAN

... L'onnisciente sono:...L’onnipresente sono: sono in te, e in Eileen e in Paul e in tutti dall'inizio del tempo alla sua fine... L'onnipotente sono: e ho esaudito i vostri desideri di morte.

La voce di Christian si é via via arrochita fino a diventare simile a quella di Brigitte durante la seduta spiritica.

Brigitte, nella nebbia rosa della morte, si vede sovrastare da uno sconvolgente essere scheletrico dagli occhi di fuoco liquido che ride rauco con labbra secche su denti giallastri e si china verso la sua bocca in un bacio immondo.

CHRISTIAN

Mantengo sempre le mie promesse io ... Non mi faccio pregare...Come l’ALTRO!

Brigitte crede di urlare e invece spalanca la bocca senza suono e muore.

Resta là, legata sul masso, una cosa buttata su un'altra cosa, inanimata.

CRESCENDO DIES IRAE

 

F I N E

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