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Quella
villa sulla scogliera (Libido)
TRAMA:
Christian Coreau è un giovane di 25 anni, unico erede di
un'enorme fortuna lasciatagli dal padre George, che per uno sfortunato
incidente uccise la sua giovane amante e poi si suicidò per sfuggire alla
giustizia. Questa scena orribile, svoltasi davanti agli occhi di Christian
bambino, ha lasciato un segno profondo nel suo animo e ha fatto di Christian
un introverso con difficoltà di relazioni con le donne perché è portato a
scambiare ogni pulsione verso l'altro sesso per un sintomo di futura violenza.
Tuttavia Christian ha sposato da pochi mesi Eileen Pitword,
una bella donna di qualche anno più vecchia di lui e il loro matrimonio
sembra, se non felice, almeno sereno. Eileen è una bellezza un po' fredda e i
suoi rapporti col marito sono basati più sulla cortesia affettuosa che sulla
passione.
Christian non è ancora entrato in possesso del suo
patrimonio perché nel testamento suo padre ha disposto che fino al compimento
del suo 25esimo anno, tutto sia amministrato da Paul Clark, un amico del padre
e padrino di Christian.
Paul è un uomo difficile da catalogare: intorno alla
cinquantina ma ancora giovanile, sembra curarsi realmente degli interessi di
Christian, ma è anche sempre attento ad ogni suo piccolo gesto, teso a
scoprire i segni della follia paterna, nel qual caso la sua provvisoria
amministrazione si trasformerebbe in proprietà col solo obbligo di pensare
alle cure per Christian.
Paul è sposato da pochi mesi con una bellissima ragazza
molto più giovane di lui che si chiama Brigitte.
E' un tipo moderno con la testa apparentemente tra le nuvole e il
walkie-talkie sempre sulle orecchie rintronante musica rap. Tratta il marito
con civetteria e con moine erotiche.
La nostra storia inizia quando, a pochi mesi dal suo
25esimo compleanno, Christian, Paul, Brigitte e Eileen, ispezionando le varie
proprietà del fu George Coreau, arrivano nella villa in cui il padre di
Christian uccise la sua amante. E' una strana villa-castello che si erge
sull'alto di un dirupo, nota come "la villa delle vergini" per
un'antica leggenda, rafforzata dal fatto che spesso il padre di Christian ci
portava delle ragazzine giovanissime con le quali si divertiva in una grande
stanza da letto tutta tappezzata di specchi.
Fu in questa camera, chiamata "la stanza delle vergini
o degli specchi", che George Coreau uccise la sua amante e il piccolo
Christian vide attraverso uno specchio la giovane donna agonizzante.
Allora nella villa viveva una coppia di guardiani con una
bambina, loro si presero cura di Christian sotto shock ma non riuscirono ad
impedire a George di suicidarsi buttandosi dalla scogliera.
Il suono improvviso del carillon di un giocattolo con cui
Christian giocava proprio al momento della tragedia nenia le sue note nella
penombra della casa. Dopo attimi di angoscia Christian, Eileen e Paul scoprono
una ragazza di diciotto anni seduta al centro della stanza degli specchi,
intenta a caricare il carillon: è Carrol, la figlia della guardiana,
mentalmente un po' infantile, che, come vede Paul, gli salta al collo e lo
bacia chiamandolo zio.
Paul spiega un po' a disagio che la madre di Carrol,
rimasta sola con la bambina, lo pregò di farla restare nel rustico annesso
alla villa e che qualche volta, negli ultimi dieci anni, lui è venuto a dare
un'occhiata alla villa e così Carrol ha cominciato a chiamarlo zio. Paul si
picchia un dito sulla fronte per far capire a tutti che Carrol non ci sta con
la testa. Christian si ricorda di Carrol, la bambina bionda con cui era solito
giocare prima che il padre si suicidasse: la ragazza non risponde al suo
saluto, limitandosi a guardarlo con un sorriso complice. Christian si sente in
imbarazzo, volta le spalle a Carrol ed esce dalla stanza. Paul e Eileen si
scambiano uno sguardo perplesso e l'uomo scuote la testa.
Christian sospetta di Paul da anni. Lo odia perché lo ha
fatto visitare da famosi psichiatri e perché è l'unica persona che trarrebbe
ingente vantaggio se lui fosse giudicato mentalmente instabile. Christian
comincia a sospettare che Paul voglia creare in quella villa maledetta
situazioni tali per eccitarlo e aumentare in lui la paura di avere ereditato
dal padre la mania omicida.
Christian ed Eileen non dormono nella stessa camera e una
notte, Carrol entra nella camera di Christian e propone con ingenuità ambigua
di ripetere i giochi che facevano dieci anni prima. Carrol è incredibilmente
provocante, mescolando la prepotenza del suo corpo con il candore della sua
anima. Ma Christian ha la sensazione che Carrol non sia come sembra e che Paul
le abbia insegnato la lezione e la mette alla prova. Le dice di sdraiarsi sul
letto. Carrol esegue subito felice di cominciare a giocare. Si avvicina a
Christian e comincia a sfiorarlo con una mano. Christian sente che qualcosa
non va, si accorge che sta perdendo il dominio. Quella ragazza lo fa sudare e
tremare. Si costringe ad essere cattivo e la caccia via. Carrol lo guarda
senza capire poi scappa piangendo.
Christian la richiama, la rincorre e si inoltra nella villa
buia. Carrol è scomparsa, una luce e una musica attirano l'attenzione di
Christian che trasale: suoni e luci provengono dalla stanza delle vergini,
quella in cui suo padre uccise la sua amante.
Affascinato suo malgrado, Christian si avvicina. Vede steso
sul letto Paul che sta ridendo mentre Brigitte sta ballando per lui un tango
sensuale. Christian resta immobile a guardare quella danza eccitante che si fa
sempre più eccitante. Christian, turbato oltre il dovuto, si rifugia in
camera sua balbettando a se stesso: non come mio padre. Si chiude a chiave e
si butta sul letto. Un odore lo fa trasalire. Cerca con gli occhi la sorgente
del fumo profumato che gli è arrivato alle narici. Alla parete c'è un grande
quadro del padre in tenuta da caccia con una grossa pipa di radica in mano. Ma
il fumo è reale e Christian vede con un brivido d'orrore che sul bordo del
lavabo c'è una pipa uguale a quella del quadro: una pipa accesa da cui si
leva un filo di fumo. Balza in piedi terrorizzato. Tutto è silenzio, poi il
suono di un passo pesante si avvicina alla porta della stanza di Christian che
prende una pistola dalla sua valigia.
Il passo si ferma davanti alla porta e Christian lentamente
si avvicina all'uscio con la pistola in pugno. Gira la chiave e spalanca la
porta: fuori c'è buio. Accende la luce sul pianerottolo: non c'è nessuno,
però strane assurde orme di stivali maschili, orme fangose, sporcano gli
scalini e si fermano davanti alla soglia della sua camera interrompendosi come
se il loro proprietario fosse evaporato.
Christian torna dentro stralunato e si chiude di nuovo a
chiave. Lo sguardo del padre dal quadro sembra irriderlo. Allunga una mano per
prendere la pipa dal lavabo e quasi urla: la pipa è scomparsa!
Un tuono rotola nel cielo e comincia a piovere. Un ramo
scosso dal vento batte contro i vetri, quasi un bussare. Poi un soffio più
forte spalanca la finestra e gonfia la tenda. Christian si affanna a
richiudere: un lampo illumina la scogliera, e sul ciglio battuto dalla pioggia
c'è un uomo che sembra proprio suo padre! Christian resta allucinato a
guardare, bagnandosi di pioggia ma il successivo lampo mostra la scogliera
deserta. Fantasma o allucinazione? O una messa in scena di chi ha interesse a
farlo passare per pazzo? Il corpo di George Coreau non fu mai ritrovato, e se
fosse ancora vivo? Se fosse rimasto nascosto là per tutto quel tempo?
Christian ha sempre trovato conforto e consiglio in Eileen
che però da quando sono in quella villa è diventata scostante, quasi avesse
paura a restare sola con lui.
Una notte vediamo la misteriosa presenza (il padre di
Christian?) aggirarsi con per i corridoi della villa fino a fermarsi davanti
alla porta di Eileen. L’intruso entra nella stanza e si avvicina al letto
dove sta dormendo la donna.
Paul dice di dovere assentarsi per un giorno poiché ha un
appuntamento in città con un notaio e invita tutti gli altri a passare una
sana giornata di mare sulla scogliera. Brigitte accetta con entusiasmo: ha il
suo nuovo tanga da provare e il sole preso sugli scogli è quello che fa più
bella la pelle, anche Christian è contento, ama il sole e non può più
sopportare quel tutore che sospetta delle peggiori intenzioni. Eileen
preferisce non mettersi in costume e sta al riparo di un ombrellone. Dice di
essere indisposta e dopo un po' torna nella villa.
Anche Carrol è sulla scogliera, con la gonna rimboccata
alla cintura, intenta a raccogliere conchiglie cantilenando come una bambina.
Corre festosa verso Christian per mostrargli le più belle e gli si siede in
braccio senza alcun pudore. Brigitte sorride e fissa Christian che cerca di
liberarsi di Carrol, imbarazzatissimo.
La voce della mamma di Carrol fa sbuffare la ragazza che
urla "Arrivo!" e se ne va col secchiello colmo di conchiglie.
Christian evita di guardare la bellissima e seminuda
Brigitte che assume pose plastiche per meglio esporsi al sole. La donna gli
parla del marito lamentandosi di dover inventarsi ogni notte qualcosa di nuovo
per fargli venire voglia di far l'amore. Fissa Christian e sospira:
probabilmente una ragazza giovane non dovrebbe mai mettersi con un uomo che
potrebbe essergli padre!
Christian volge la testa: gli è parso di sentire il rumore
di un'auto. Con un pretesto torna alla villa e vede che oltre all'auto di Paul,
manca anche quella di Eileen. La voce di Carrol lo fa volgere di scatto: la
bella, in tono di infantile provocazione, gli dice che anche se lui non vuol
più giocare al dottore con lei, ha trovato nuovi e più bravi compagni di
giochi: Paul e Eileen. Insieme si sono divertiti un sacco . Le han fatto
mettere anche i vestiti del vecchio padrone.
Christian afferra Carrol e la scuote: allora era lei sulla
scogliera, la notte del temporale, con gli stivali, il mantello e il cappello
di suo padre! Carrol, spaventata, si divincola e grida di no, che lei ha paura
dei temporali.
Christian la lascia perchè sta arrivando Brigitte che lo
fissa in modo strano e chiede a Carrol che cosa Christian voglia da lei.
Carrol, con una smorfietta da bambina bugiarda, si inventa che Christian vuole
che giochi con lui, entrambi nudi, sul letto della stanza delle vergini. Fa
una linguaccia a Christian e scappa via. Brigitte ride mentre Christian cerca
di smentire Carrol. Brigitte cambia di colpo: gli fa ancora tanta paura quella
stanza? In fondo è una camera come tutte le altre: lei e Paul ci si trovano
benissimo.
Sculettando va verso quella stanza e Christian la segue.
Brigitte lascia la porta socchiusa e va sotto la doccia. Christian si fa
coraggio e le dice di sospettare che Eileen e Paul siano amanti. Brigitte si
affaccia gocciolante, stupita: amanti? Ci pensa su e poi sgrana gli occhi come
per una rivelazione. Si lega un asciugamano intorno ai fianchi e corre al
telefono. Christian cerca invano di capire, Brigitte lo respinge. La donna
chiede di un dottore, uno psichiatra, certo dr. Jerry Fraser e poi si informa
se Eileen e Paul siano stati da lui. Avuta risposta negativa Brigitte
riattacca lentamente la cornetta.
- Che c'entra lo psichiatra?- chiede allarmato Christian.
Brigitte scuote la testa: Paul e Eileen le avevano detto che andavano a
parlare con quello psichiatra e di tenere occupato Christian per tutto il
pomeriggio. Invece non ci sono andati per niente...
Christian afferra Brigitte per le braccia: psichiatra per
chi? Quei due bastardi gliela stanno facendo alle spalle, altroché!
Christian spinge Brigitte sul letto ed inizia a baciarla.
Brigitte cerca di allontanarlo, poi ricambia il bacio.
Paul irrompe nella stanza e colpisce Christian strappandolo
da sopra sua moglie. Ne nasce una colluttazione tremenda. Eileen urla a
Christian di fermarsi e di ascoltarla, ma Christian la colpisce con un
manrovescio e poi impugna la sua pistola e la punta contro Eileen e Paul:
adesso pagheranno!
Eileen si avvicina a Christian senza paura, con improvvisa
stanchezza e si sbottona la camicetta mostrando al marito dei profondi graffi
che ha sul seno. Christian vacilla: chi è stato?
Eileen lo fissa e poi sussurra avvilita:
-Tu!-
E racconta che da quando sono in quella villa lui la notte
si trasforma come suo padre e diventa sadico e violento, poi al mattino non se
ne ricorda più.
Paul annuisce passandosi una mano sul volto: avrebbero
dovuto andare dallo psichiatra per farlo venire alla villa ma Eileen ha avuto
un incidente di macchina e sono dovuti tornare indietro.
Christian volge la pistola contro di sè e spara: Paul gli
salva la vita balzando contro l'arma e deviandogli la mano. Christian ha una
crisi isterica e lo devono portare a letto di peso. Eileen lo accarezza, gli
dà alcune pillole di sonnifero, sussurrandogli che quando si sveglierà tutto
sarà passato.
Eileen telefona allo psichiatra e dice a Paul che deve
andare a prenderlo immediatamente con la sua macchina. Paul obbedisce e corre
via.
Cala la notte, il vento fischia sulla scogliera, il mare
butta ondate con schiuma fosforescente sulle rocce. Eileen è al capezzale di
Christian che sta dormendo. Di fuori, qualcuno appare da un anfratto buio: ha
stivali, cappello e mantello di George Coreau e cammina pesantemente verso la
casa: i suoi stivali lasciano segni fangosi e il mantello gocciola acqua e
sembra marcio di muffa. La sagoma scura sembra dirigersi verso la stanza dove
sono Christian e Eileen.
Quando Christian si sveglia tutto è silenzio. Si mette a
sedere sul letto, ha la camicia a brandelli ma non se ne accorge subito.
Qualcosa attira la sua attenzione e un tremito lo scuote: da sotto il letto
spunta una gamba di donna coperta di sangue. Si inginocchia e guarda: stesa
per metà sotto il letto c'è Eileen, nuda, insanguinata, con gli occhi
sbarrati e privi di vita. Christian si guarda le mani con orrore: sono sporche
di sangue!
Urla. Brigitte arriva spaventata e Christian le appare con
le mani insanguinate tese verso di lei che urla a sua volta. Christian
balbetta di aver ucciso Eileen e Brigitte dà un'occhiata sbalordita al corpo
della donna.
Intanto Paul è dallo psichiatra che lo guarda perplesso:
lui non ha mai ricevuto telefonate dalla signora Coreau e non sapeva neppure
che loro fossero nella villa delle vergini...
Paul è confuso, poi torna di corsa alla macchina e si
lancia a centottantanta all'ora sulla via del ritorno.
Quando arriva alla villa tutto è buio e silenzio. Corre a
spalancare le stanze ma non c'è nessuno: anche il corpo di Eileen è
scomparso.
Da una finestra scorge un'ombra d'uomo ritta sul ciglio
della rupe che sovrasta il mare. Corre verso la scogliera e d'improvviso crede
di trovarsi di fronte a George Coreau! Contro la pallida luce della luna a
tratti nascosta dalle nuvole, la sagoma di George è quella di un tempo e
anche la sua voce, rauca, che gli ordina di andarsene per sempre e di portar
via Christian e le due donne e di non tornare mai più in quel luogo
maledetto.
L'apparizione scompare nel buio di un anfratto e Paul non
ha il coraggio di seguirlo.
Torna verso la villa camminando sull'orlo della scogliera:
qualcuno sbuca da dietro un masso e gli dà una spinta. Con un urlo Paul cade
di sotto e si sfracella sugli scogli.
La luna illumina la bella faccia di Brigitte che guarda
giù, sorride e si stringe nelle spalle. Poi, walkie-talkie nelle orecchie, si
dirige tranquilla e sculettante verso la villa.
Christian, chiuso in uno stanzino, ha sentito l'urlo di
Paul e sfonda la porta, pazzo di paura e di isteria. Chiama Brigitte, corre
verso la stanza delle vergini e si trova di fronte ad un'apparizione
mostruosa: il cadavere insanguinato di Eileen gli sta venendo incontro con le
mani adunche tese per ghermirlo. Christian cerca scampo nel corridoio ma
vacilla e crolla svenuto a terra.
Preceduto dal suono ovattato che trapela dagli auricolari
del suo walkie-talkie, Brigitte entra nella villa e va verso la stanza delle
vergini. Vede il corpo svenuto di Christian e lo scavalca senza curarsene.
Eileen, macabra, appare alle sue spalle, le mani tese verso di lei. Brigitte
si volta e scoppia a ridere. Anche Eileen si rianima, i suoi occhi tornano
vivi e normali e ride di gusto. Chiede a Brigitte di Paul. Brigitte le dice
con aria dispiaciuta che è caduto dalla scogliera. Le due donne si scambiano
parole di vittoria. Il loro piano è riuscito perfettamente. Incolperanno
Christian e la sua follia della morte di Paul e resteranno le sole padrone
dell'immensa ricchezza degli Coreau.
- Metà per uno come d'accordo, vero?- chiede, gattina,
Brigitte.
Eileen la guarda: beh, in fondo è lei la signora Coreau...ma
ci sarà qualcosa anche per Brigitte...
Eileen entra sotto la doccia e si lava il finto sangue e i
finti tagli.
Brigitte osserva Eileen aldilà della tenda di plastica
paraspruzzi.
-Ti ricordi quel film di Hitchcock?- chiede Brigitte.
-Quale?- chiede ridendo Eileen- Psyco?-
Il riso muta in un urlo perché Brigitte la trafigge con
una pugnalata al petto. Il sangue, vero stavolta, spruzza la tenda e la vasca
dove si raccoglie l'acqua della doccia.
Brigitte guarda Eileen scivolare nella vasca: dopo tutto
Christian dirà di averla uccisa lui e lei resterà l'unica padrona di tutto
quale vedova del povero Paul!
Brigitte si infila un accappatoio e va nella stanza degli
specchi: ma qui viene assalita da due mani guantate che le serrano la gola.
Brigitte cerca di dire che lei non ha colpa, ha solo fatto quello che le ha
detto Eileen. La faccia del suo assalitore riflessa nello specchio sfoca
lentamente mentre Brigitte crolla a terra morta.
Christian è nel corridoio, si affaccia nella stanza delle
vergini e vede il corpo di Brigitte riverso in terra. Christian sente chiamare
il suo nome da una vocina. Come in trance, Christian cerca la sorgente di
quella chiamata, sulla faccia un sorriso infantile:
-Carrol, Carrol... dove ti nascondi? Vieni che giochiamo!-
Carrol sbuca da dietro una porta facendogli un versaccio
che lo fa trasalire e poi ridere.
- Acchiappami se ci riesci...- gli dice lei cinguettante .
Christian la rincorre per gli ambienti della villa.
In uno stanzino la guardiana della villa, la madre di
Carrol,si sta levando di dosso i vestiti del vecchio George Coreau: cappello,
stivali, guanti e mantello. E li ripone in un baule.
Christian ha raggiunto Brigitte. Entrambi rotolano per
terra eccitati come due bambini.
-Siamo rimasti solo io te, ma staremo sempre insieme...-
-Sempre, sempre?- chiede speranzosa Carrol.