TESTIMONIANZE DI ALLIEVI


Antonio Scarlato
(compositore)
in T. Geraci, Domenico Guaccero compositore e musicologo, tesi di Laurea presso L'Università degli Studi di Palermo - Relatore: Paolo Emilio Carapezza -1984.

(...) non si può dire la propria opinione su Domenico-didatta senza parlare di Domenico-Uomo. Se è l'Uomo-Domenico da esaminare allora posso rispondere senza infingimenti e senza paradossi che tra le sue conoscenze profonde vi sono anche quelle riguardanti le tecniche musicali, sia quelle fossili o storiche che dir si voglia che quelle del nostro tempo, e che le sa anche spiegare bene servendosi, con molta umiltà, nell'esemplificare delle opere scritte dai classici e relegando i trattati alla funzione di vocabolari. Come docente assolve, quindi, degnamente la sua funzione. Ma non si limita a questo nell'insegnare, attività che del resto in Italia svolgono milioni di persone.
Domenico, forse senza volerlo, ti "cattura" e ti invita ad acquistare consapevolezza non solo sulle problematiche inerenti il comporre di oggi, o su che cosa insegnare e come, ma anche sul ruolo che deve svolgere il musicista e l'uomo nella società.
Domenico è un docente che si può trovare essendo casualmente inseriti nella sua classe di composizione, ma io credo che sia un docente da "cercarsi", perché è un maestro a mò dei tempi andati. Maestro deriva, infatti, da magister, e magister non è per caso magis-ter (più di tre volte), e ter non è un numero che indica il triangolo, ed il triangolo non è .............?
Ma con tutte queste implicazioni Domenico andrebbe a nozze, perché conosce anche......

 

Sergio Rendine
(compositore)
dal programma di sala di Rappresentazione et esercizio, Roma, 12 dicembre 1984, anche nel programma di sala del Festival Domenico Guaccero, Palo del Colle 27 aprile- 2 maggio 1987.

Il gruppo musicale e teatrale "Pentalfa" è nato da una esigenza precisa ritrovabile già in queste parole di Domenico Guaccero - "...Cos'è e cosa dovrebbe essere un collettivo di studio per la Composizione? Un luogo d'incontro per un vivo scambio di esperienze, dove esercitarsi nello studio teorico e pratico dei linguaggi musicali..." - Ho sottolineato quel "pratico" che ancor oggi, a quasi dieci anni di distanza da queste parole, non si realizza nei luoghi deputati allo studio della Composizione, cronicamente congelati alla mera "teoria della Composizione", se non peggio alla "Composizione teorica" (...) Continua Guaccero - "...Tutto ciò comporta la soluzione di vari problemi organizzativi e strutturali, ma in primo luogo, secondo la nostra esperienza, deve affrontare una serie di deviazioni fra cui una è l'abitudine a non sperimentare il suono sempre e sin dagli inizi, la seconda è l'inveterata scissione fra l'aspetto compositivo e quello esecutivo (il compositore che non suona e l'esecutore che esegue quasi passivamente)..." - E proprio dal tentativo di risolvere queste "deviazioni" è nato "Pentalfa" (...)

Ed in questa prospettiva "Pentalfa" condurrà le sue esperienze future, studiando (e non necessariamente allestendo) opere contemporanee e storiche, ma soprattutto cercando di produrre dal suo stesso interno le opere da "mettere in cantiere". Cercando dunque di continuare e concretizzare quel sogno che io stesso ho vissuto da allievo e che oggi, a distanza di dieci anni, mi trova nelle pesanti, ma non ingrate vesti di maestro.
Ma cosa vuol dire essere "maestro"? Cosa vuol dire essere "allievo"?
Ed è ancora una volta Guaccero ad aprirci la mente e la via con le sue parole: - "...E' importante stabilire che il rapporto maestro e allievo è stato sempre «nuovo» quando è stato ricco, libero, aperto, un crescere insieme scambiandosi i ruoli. E ciò è stato nelle costruzioni delle cattedrali, nelle botteghe d'arte rinascimentali, ogni qual volta, cioè, si è inteso legarsi alla realtà della vita e dell'arte. Non lo è stato e non lo è quando si lavora in base a «programmi di studio e d'esame», a studi di «trattati» e non di opere, a «regole» schematiche e cristallizzate..." - .

 

Franco Sbacco
(compositore)
in T. Geraci, Domenico Guaccero compositore e musicologo, tesi di Laurea presso L'Università degli Studi di Palermo -Relatore: Paolo Emilio Carapezza -1984

(...) Musicista e uomo di teatro di vero genio ha sùbito rigettato il quieto "suono occidentale" per una ricerca radicale sul timbro, mai fine a se stessa nei risultati, perché ricondotta alle esigenze di unità, di fusione degli opposti di "contemplazione del reale", tipici tra l'altro del pensiero orientale.

E' didatta esemplare perché capace sia di trasmettere e di visitare emotivamente ogni fatto d'arte, sia di coglerne precisamente i punti nevralgici sotto tutti i profili, musicali e non.

L'uomo Domenico Guaccero suscita in me sentimenti di stima e di affetto profondissimi, perché è pensatore libero e saggio, dal carattere generoso, indomito e pieno di umanissima comprensione per il prossimo: qualità morali di un uomo per me maestro di vita, dal quale mi onoro di essere discepolo da quando nel 1968 mi volle nella sua classe di composizione presso il Conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro.

 

Alessandro Sbordoni
(compositore)
in T. Geraci, Domenico Guaccero compositore e musicologo, tesi di Laurea presso L'Università degli Studi di Palermo -Relatore: Paolo Emilio Carapezza -1984

(...) con Domenico Guaccero, oltre ovviamente alla preparazione delle prove d'esame di diploma, ricordo di aver fatto uno studio interessantissimo e assai importante per la mia personale maturazione compositiva intorno alle tecniche dell'aleatorio e in particolare dell'opera aperta, il dibattito sulla quale in quegli anni sembrava ancora interessante.

Frutto di questa collaborazione - termine forse presuntuoso da parte mia ma che tengo a sottolineare, in quanto Domenico non si è mai comportato da insegnante "ex-cathedra", ma da vero e proprio compartecipante allo sviluppo del lavoro compositivo - fu un pezzo OUVERT (1972, per complesso di flauti dolci), che qualche anno più tardi ebbe l'onore della pubblicazione da parte della Società Italiana del Flauto Dolce (SIFD), e che considero il mio primo pezzo significativo.

Credo che l'episodio di Ouvert sia illuminante del modo di insegnare di Domenico di una tensione intellettuale sempre volta allo "scrivere" e al far musica, più che alle faccende scolastiche. E di questo sono grato a Domenico, ieri come allievo e oggi come compositore e amico.


Hanno studiato con Guaccero tra gli altri:

Mauro Bagella, Elisabetta Capurso, Carlo Ciasca, Flavio Colusso, Carlo Crivelli, Silvano Frontalini, Michelangelo Lupone, Lamberto Macchi, Enrico Marocchini, Giuseppe Mazzuca, Rinaldo Muratori, Piero Niro, Giorgio Nottoli, Antonio Poce, Salvador Ranieri, Sergio Rendine, Nicola Sani, Franco Sbacco, Alessandro Sbordoni, Antonio Scarlato, Luca Spagnoletti.

 

| Back | Home |