VARSAVIA
Sono stata a
Varsavia una sola volta e, sinceramente, non mi è piaciuta come Cracovia. Certo il centro
storico è stato ricostruito tutto dopo la guerra, in quanto i bombardamenti lo
distrussero totalmente, quindi, benché la ricostruzione sia assai fedele (dobbiamo
ringraziare tra gli altri anche il nostro pittore Canaletto, che soggiornò a Varsavia e
dipinse, con dovizia di particolari, come nel suo stile, il palazzo reale, dentro e fuori
e gli scorci più belli della città), la sensazione di calore che trasuda da ogni muro di
Cracovia, qui è meno palpabile.
Varsavia ha però grandi viali alberati, uno splendido ed enorme parco (Lazenki), con un
lago, un palazzo che funge da museo, un piccolo teatro all'aperto e la statua dedicata al
più grande musicista polacco, Chopin.
Vicino alla stazione ferroviaria
centrale sorge la
Dom Kultury, in effetti ogni cittadina polacca ha la sua Dom Kultury, casa della cultura
(strano che in italiano la parola casa abbia perso la radice latina e l'abbia invece
conservata in polacco...), ma quella di Varsavia è imponente e dall'alto dei suoi 33
piani si può vedere tutta la città.
Io ci sono andata in visita con Claudia, di lei ho già parlato nella pagina su Bielsko, e
col fratello Krzysztof, che mi fece notare come diverso era il paesaggio tra Varsavia e
Cracovia: in effetti Cracovia è raccolta tra colline, mentre Varsavia è in una
pianura... dalla Dom Kultury, a perdita d'occhio, non si vedeva nemmeno un minimo rilievo
in lontananza...