Poesie di Lupodinverno
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AD OKKI KIUSI

 

L’ho capito quel problema

che ti porti stretto in testa

L’hai filtrato mille volte

ed ogni volta è più inventato

Poi alla fine è un gran casino

e neanche tu lo riconosci

Non sai neanke se era tuo

lo tieni in testa perchè ormai

Se è vuota o piena è solo un caso.

Non lo capisco quel tuo vivere

e quel tuo angolo tranquillo

Dove dormi sempre in piedi

e mentre corri ti lamenti

perchè il tuo presto

ormai è già tardi.

Ti ho osservato camminare

che inciampavi nelle scarpe

Corri pure sempre avanti

e punta i piedi nell’asfalto

Io non ti chiedo di pensare..

Ma per un attimo guardare..

In quale via ti trovi adesso..

..e in quale invece vuoi arrivare.

Marco

PAROLE FALSE

 

Leggi le labbra

Tieni i pensieri

C’è un orco cattivo

Che ruba parole

Le cambia poi a caso

Le tiene in giardino

Nascoste nell’erba

Cambiandone il senso

Diventano sole

Diventano pioggia

Ti cadono addosso

Le guardi danzare

Si è tolta la maschera

Solo tu la vedevi

lo sapevi da sempre

che era sempre l’inizio

PerchPerchè ogni bugia

regalava un indizio.

Marco

FILASTROCCA DEL RE GIULLARE  

STAVI FERMA AD ASCOLTARE

..IN UN ANGOLO D'ARGENTO

MESCOLANDO LE TUE CARTE

..CON UN FANTE E UN RE ASSASSINO

MENTRE L'ASSO SI NASCONDE

.. NEI CRISTALLI DI UNO SPECCHIO

E UN TIPO ATTENTO STRANO E ALLEGRO

.. SI DILETTA UN PO' A PESCARE

TRA I RIFLESSI DELLA NEVE

..CHE LO SPINGONO LONTANO

SOPRA UN'ISOLA DI SOGNI

.. NEL SUO MARE DI CARTONE

CON TRE ALGHE E DUE GABBIANI

.. CHE SI FERMANO A PARLARE

COL TUO ASSO APPESO ALL'AMO

.. NELLA TAZZA DEL MATTINO

CHE PER SOLA DISTRAZIONE

.. SI ROVESCIA DENTRO AL LAGO

INSIEME AD ASSO E PAPERELLA

.. E A FALSE LACRIME DI PLASTICA

MENTRE CERCANO UNA GROTTA

.. E TRA LE CREPE UNA MEMORIA

CHE RICORDA IL PESCATORE

.. E CHE LI PRENDE PER LA MANO

E LI ACCOMPAGNA VERSO RIVA

.. PER POI RIMETTERSI A GIOCARE

ED A GUARDARE MILLE ESCHE

..PER QUALCHE TROTA MEZZA ROTTA

PRESA A MORSI DAI GABBIANI

..CHE ORAMAI SON GIA' SCAPPATI

MA SE GUARDI NEL BICCHIERE

.. QUELLE STESSE SPORCHE ACQUE

GIA' RIFLETTONO LONTANO

..UN SORRISO INGENUO E TRISTE

MENTRE GIOCA A NASCONDINO

 ..TRA LE OMBRE ED I FOLLETTI

FORSE SOLO PER CAPIRSI

..ED INGANNARE UN POCO IL TEMPO

E QUEL JOLLY CHE SI E' PERSO

.. E' IN EQUILIBRIO SOPRA UN AGO

FORSE SOLO PER CAPIRTI

.. E DIVENTARE UN RE DIVERSO

Marco

ABISSI DI MEMORIA

(dedicata al mio caro amico Alessio che in un

momento di follia era quasi riuscito a perdere

la sua partita contro il mondo.  Tvb idiota)

 

...dentro stanche e tristi voci

giunge un eco di parole...

dentro abissi di memorie

ormai persi nella valle...

okki aperti di sorpresa

che si girano a guardare...

solo il suono di una voce

che cercava di volare...

già si ode sopra all'urlo

un rumore di pietà...

al di là dell'emozione

ciò che vedi è falsità...

di pensare di esser vivi

nell'istante dello stacco...

con la mente in altri luoghi

fino a perdersi e sognare...

non capendo che eri solo

e stai cercando di scappare...

ma in tutto questo io mi chiedo

a cosa serve questa rupe...

intorno a questo immenso specchio

che non è rotto e non ha il vetro...

e a cosa serve questa gente

che è tanto brava ad osservare...

e allora osserva e dimmi un senso

se forse un eco al fondo chiama...

ma dal suo specchio ti confonde

e un freddo grido...ti allontana...

Marco

SAN LORENZO 1999  

Stella bambina che illumini il cielo

Sussurra i pensieri e parlaci ancora..

Parlami piano il mio cielo è incrinato

A volte è uno specchio ingiallito dagli anni

E riflette ormai l’ombra tra presente e passato

Riflette una storia.. che il tempo ha cambiato.

Stella bambina sorridi a quel jolly

O lancia una pietra e colpiscilo in testa

Per farlo fuggire dal bimbo che resta

E rompi lo specchio perchè possa capire

Cosa vuole lui stesso e cosa cerca alla fine.

O lascialo ancora a girar vagabondo

A cercare altre storie da spartire col mondo

A cercare parole per parlar con le stelle

Dai polverosi ricordi di uno specchio un po’ rotto

Con qualche frase rubata a quei silenzi di troppo

Scusami stella se ti ho stressata un pochino

Tieni le lacrime è tuo il mio destino

Ricorda il mio viso dagli occhi a clessidra

E non cadere dal cielo che non serve a niente

Non serve a un angelo.. e tanto meno alla gente.

Buonanotte adesso bella

Mi addormento sotto un cielo

Mentre osservo i tuoi riflessi

Per pensare e poi sperare..

E avrò ovunque i miei motivi

Per non smetter di sognare.

Marco

ADOLESCENZA  

Pensieri da adulta ti saltano in testa

Ma sono solo parole di una stella bambina

Mentre conti le trecce di quel che ti resta

Di un viso lontano che guarda e cammina

Passeggia tra i prati sui fiori e gli accordi

Di una bella canzone che da sempre ricordi

E sussurra un silenzio che non cerca calore

Ma i silenzi son stelle

Che ti scaldano il cuore.

Marco

IL PESCATORE SULL’OCEANO

( DEDICATA A DANIELA CHE PUR FACENDOMI DEL MALE

E’ RIUSCITA A FARMI NOTEVOLMENTE CRESCERE… GRAZIE

ANCHE PER CIO’ CHE NON HAI MAI CAPITO DI ME. TVB)

 

Navigo calmo

in una barca un po' scassata…

mi cullo nelle onde

ma è un falso oceano di luci…

un pensiero osserva attento

per il dubbio di cadere…

ovunque guardo è solo acqua

e io ho paura di nuotare…

ma c’è qualcosa che non torna

e lui sorride divertito…

mi arriva un’eco nel cervello

e penso a quando non remavo…

la barca affonda e sto a guardare

non posso altro che ascoltare…

il mare urla e il bimbo cresce

e penso ancora a quel pensiero…

alla paura di affogare

in questo vasto  eterno mare…

alla non voglia di cambiare

per far felice e diffidente…

soltanto un piccolo ricordo

di un posto assente nella mente…

che già ha creato il proprio spazio

e ha reso il resto indifferente…

e adesso ormai sono affondato

ma non mi importa più di tanto…

e’ già passata la tempesta

e quel ricordo adesso esce…

e non potrò mai  più affogare

perchè io stesso sono un pesce…

Marco

PASSEGGIATA SUI VIALI   

…strade e viottoli i città

per un teatrino di persone

e marionette in equilibrio

sopra fili affilatissimi

che si toccano gli estremi

e ne cercano la fine

senza fine e finti inizi

maneggiando vani appigli

dove inciampichi sui nodi

e stanche gambe da osservare

nei tuoi passi in cento fili

con altri fili da scansare….

Marco

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