Dinastia

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Carlo VII Maria Amalia di Sassonia

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Carlo era figlio di Filippo V di Borbone e di Elisabetta Farnese e quando arrivò a Napoli quel "pezzo di cielo caduto sulla terra" trovò una città avvilita e mortificata da 27 anni di dominazione austriaca e da 200 di vicereame.

Carlo fu, prima Duca di Parma e Piacenza (1731-1734), poi Re di Napoli e di Sicilia (1734-1759), Re di Spagna (1759-1788). Il 10 maggio 1734, ormai diciottenne, Carlo entrò in Napoli e fu accolto a Portacapuana dalla nobiltà partenopea.

Egli fu caldamente acclamato anche perché era il primo Re di Napoli residente a Napoli, finalmente i napoletani avevano il loro Re !

Iniziava a Napoli la dinastia dei Borbone. Carlo, nel luglio del 1735, fu incoronato, a Palermo, Re di Sicilia e, per volere della madre, nel 1738 sposò la quattordicenne Maria Amalia di Sassonia.

L'autonomia del Regno di Napoli dalla Spagna fu sancita, definitivamente, dalla pace di Vienna e dal riconoscimento del Regno da parte del Papa, Clemente XII. Alla morte di Filippo V gli succedette al trono Ferdinando VI, ma la sua salute precaria preannunciava al trono di Spagna l'ascesa di Carlo III, cosa che avvenne nel 1759.

Durante il regno di Carlo, videro la nascita imponenti opere monumentali, quali: Il Teatro San Carlo, nel 1737, la Reggia di Capodimonte e la villa di Portici, nel 1751 l'Albergo dei poveri e nel 1752 la Reggia di Caserta. Nel 1759 Carlo, accompagnato dai figli Filippo (affetto da turbe mentali) e da Carlo erede al trono di Spagna, lasciava a Napoli il terzo genito, di soli otto anni) Ferdinando.

Carlo non approfondì adeguatamente i problemi politici, dedicandosi prevalentemente alla caccia ed alla pesca, alle belle atri, la pittura e le incisioni.

E' sintomatico al riguardo che egli non si interessò molto al numero d'ordine da attribuirsi, malgrado Filippo V lo sollecitasse a denominarsi Carlo VI. Egli fu Carlo III in Spagna, ma a Napoli fu solo Carlo. Nel parco di Capodimonte ebbe sede nel 1743 la fabbrica di porcellane, detta perciò di Capodimonte.

Carlo promosse ricerche nel regno per trovare il caolino, che rendeva dura la porcellana, trovato il 4.12.1743 tra Fuscaldo e Paola, nell'attuale provincia di Cosenza. Va dato atto al sovrano che cercò di valersi ai fini economici di questa iniziativa ed a tale scopo organizzo un centro di vendita presso il nuovo teatro di corte, il S.Carlo, inaugurato il 4.11.1737.

 La produzione ebbe un grande successo, tanto che Carlo, partendo per la Spagna portò con se artisti ed arnesi e fondò in Spagna la fabbrica detta del Retiro, dal luogo ove aveva sede.Le porcellane di Capodimonte continuarono ad essere prodotte sotto il regno del figlio Ferdinando IV nella villa reale di Portici. Carlo di Borbone, per soddisfare le sue manie delle costruzioni, ordinò anche l'edificazione del palazzo reale di Caserta, che fin dalla piazza d'accesso imita il palazzo reale di Versailles.

Il palazzo fu iniziato 20.1.1752 ed il 1° maggio dello stesso anno Luigi Vanvitelli ebbe la patente di primo architetto di Sua Maestà per la reale fabbrica di Caserta. Tra alterne vicende, un po' sotto la direzione di Luigi Vanvitelli e, dopo la sua morte avvenuta il 1.3.1773, del figlio Carlo, solo nel 1774 la costruzione del palazzo reale fu completata.

Proseguì durante il regno di Ferdinando IV la sistemazione degli appartamenti reali e fu dovuta a questo sovrano l'idea di costruire una pescheria nel parco. Altre opere vanno ricordate, come gli scavi di Ercolano. Per Carlo le opere che contavano erano in funzione della caccia in primo luogo; per questa passione faceva costruire strade ed edifici; poi venivano ville e palazzi (tra cui anche la villa di Portici).