Ascensione Retta | 19h 53.8m |
Declinazione | +18° 47´ |
Distanza | 11.700 al |
Magnitudine Visuale | 9,0 |
Dimensioni Apparenti | 7,2´ |
Da lungo tempo, la classificazione di M71 come ammasso globulare è incerta, molti astronomi ritenevano fosse un ammasso aperto piuttosto denso, simile ad M11, come per esempio Shapley e Trumpler che lo classificarono di tipo "g", la classe degli ammassi aperti più densi. James Cuffey dell'Ossrvatorio Kirkwood dell'Università dell'Indiana studiò entrambi questi ammassi. Nel 1943 scoprì che M71 assomigliava molto di più a globulari dispersi come M68 (classe X) o NGC 5053 (classe XI), ma nel 1959 ne ottenne il diagramma Colore-Magnitudine, più simile a quello di un ammasso galattico di tipo aperto che altro. Persino il Burnham è incerto sul tipo di ammasso cui appartiene M71 ! Anche altri criteri di indagine, come la velocità radiale e l'abbondanza di elementi pesanti (metallicità) sono di scarso aiuto in questo caso: la prima è poco conosciuta, le fonti divergono da 80 km/sec in avvicinamento a 80 km/sec in recessione, il valore più moderno indica invece 23 km/sec in avvicinamento; valore non molto elevato e compatibile con entrambe le tipologie, la metallicità è una delle più elevate per un globulare, solo M69 ha abbondanze più elevate. Sembra che l'elevata metallicità sia connessa al basso numero di stelle tipo RR Lyrae: non ne è nota nessuna (come per M69), ed ha solo 9 variabili in tutto.
Nonostante ciò, ci sono alcuni consensi sull'ipotesi che M71 sia un globulare povero. Secondo le fonti più aggiornate (per es. il le informazioni sugli ammassi globulari di W.E. Harris), distanti 11.700 anni luce. Il nucleo, denso e chiaramente distinguibile, misura solo da 5 a 6 minuti d'arco mentre nelle fotografie ha un diametro angolare di circa 7´, corrispondenti ad un diametro lineare di solo 25 anni luce, pochi per un ammasso globulare. Sono stati però osservati dei membri poco luminosi e distanti che porterebbero il diametro totale a 24´, pari ad una misura di 90 anni luce. L'appartenenza di queste stelle deboli all'ammasso, secondo Kenneth Glyn Jones, non è stata peraltro confermata.