m76.gifM 76

Nebulosa planetaria M76 (NGC 650), tipo 3+6,in Perseo

Nebulosa Piccola campana muta

Ascensione
Retta
01h 42.4m
Declinazione +51° 34´
Distanza 3.400 al
Magnitudine
Visuale
10,1
Dimensioni
Apparenti
2,7´x 1,8´

M76 è uno degli oggetti di Messier più deboli. E' noto con i nomi di Piccola campana muta (quello più diffuso), Nebulosa tappo di sughero, Nebulosa farfalla e Nebulosa manubrio, ed è distinta da due numeri NGC poiché sospettata di essere una doppia nebulosa con le due componenti a contatto, ipotesi formulata da William Herschel che numerò la "seconda componente" H I.193. NGC 651 è la parte della nebulosa che segue a nord (est).

L'aspetto di M76 assomiglia per alcuni versi a quello della Nebulosa Manubrio M27. E' molto probabile che il corpo principale (la barra o tappo) sia un anello luminoso leggermente ellittico che vediamo di profilo, sfalsato di pochi gradi rispetto al piano equatoriale, questo anello sembrerebbe espandersi a circa 42 km/sec. Lungo l'asse perpendicolare a questo piano, il gas si espande a velocità significativamente superiori per formare come le "ali" di una farfalla, di bassa luminosità superficiale.

Mentre la parte luminosa della nebulosa è di circa 65 secondi d'arco di diametro (per la precisione il "corpo" misura circa 42"x87", le "ali" 157"x87"), questa nebulosa è circondata da un debole alone che copre una regione del diamentro di 290 secondi d'arco, probabilmente il materiale espulso come vento stellare dalla stella centrale quando era ancora nella fase evolutiva di gigante rossa. Oggi la stella centrale è di magnitudine 16,6 ed ha una temperatura di circa 60.000 gradi K e, probabilmente, nelle prossime decine di milioni di anni si raffredderà divenendo una nana bianca.

Come solitamente accade per le nebulose planetarie, anche per M76 la magnitudine visuale è di molto superiore (9,6secondo la valutazione personale di Don Machholz, 10,1 secondo Hynes, valore cui propende anche l'autore della presente pagina) a quella fotografica (la maggior parte delle fonti la indicano in 12,2). Ciò è dovuto al fatto che la maggior parte della luce visibile viene emessa in una riga spettrale, il verde a 5007 Angstrom, riga proibita dell'ossigeno doppiamente ionizzato [O III].

Poco usuale è invece la mancanza di una stima sufficientemente precisa della distanza, questa varia tra 1.700 e 15.000 anni luce (l'ultimo valore citato è tratto da Universe di Kaufmann ; Kenneth Glyn Jones indica il valore di 8.200). Di conseguenza, le reali dimensioni oscillano tra 0,34x0,72 e 3,1x6,4 anni luce mentre le ali si estendono tra 1,3 e 11,3 ed il debole alone raggiunge una dimensione tra 2,4 e 21 anni luce (il nostro valore di 3.400 a.l. corrisponde ad un'estensione rispettivamente di 0,68x1,44, 2,6 e 4,8 a. l. mentre per quella indicata da Kenneth Glyn Jones, il corpo è di 1,7x3,5, le ali 6,2 e l'estensione di 11,5 anni luce).


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