Nebulosa Anello o Nebulosa anulare della Lira
Ascensione Retta | 18h 53.6m |
Declinazione | +33° 02´ |
Distanza | 4.100 al |
Magnitudine Visuale | 8,8 |
Dimensioni Apparenti | 1,4´x 1,0´ |
La famosa nebulosa anulare M57 viene spesso citata come esempio di nebulosa planetaria e di oggetto estivo da osservare nell'emisfero boreale. Recenti scoperte invece hanno confermato che si tratta, con tutta probabilità, di un anello (toro) di materia luminosa che circonda la stella centrale, e non un inviluppo sferoidale (o ellissoidale), come teorizzato per la prima volta da John Herschel. Osservandola dal piano su cui poggia l'anello, dovrebbe quindi assomigliare molto alla Nebulosa Manubrio M27 invece noi la vediamo in prossimità di uno degli assi polari, il contrario di quanto espresso chiaramente, per esempio, da Kenneth Glyn Jones nel suo libro.
La nostra immagine a colori pone in evidenza il fatto che il materiale dell'anello è esposto ad un livello di ionizzazione che decresce con l'aumentare della distanza dalla calda stella centrale a 100.000° kelvin. La regione più interna appare scura poiché emette principalmente radiazione ultravioletta mentre la parte interna visibile dell'anello è dominata dalla tonalità verde dell'ossigeno ionizzato e dall'azoto mentre nelle regioni esterne solo l'idrogeno riesce ad essere eccitato riemettendo luce rossa.
Come per la maggior parte delle nebulose planetarie, la distanza della Nebulosa Anello M57 non è nota con precisione. Nel caso di questa nebulosa peraltro, il tentativo è stato fatto ponendo in relazione l'espansione angolare di circa 1 secondo d'arco per secolo con la velocità di espansione radiale., di George Jacoby, del KPNO
Per gli astrofili, è sempre una sfida identificare la stella centrale dell'anello di magnitudine -14,7. Tom Polakis ha realizzato una pagina web con i dati fotometrici delle stelle che circondano M57.
Antoine Darquier de Pellepoix (Darquier), lo scopritore della Nebulosa della Lira, la descrisse come "una nebulosa offuscata ma perfettamente delineata; è grande quanto Giove e sembra un pianeta evanescente." Questo paragonarla ad un pianeta potrebbe aver influenzato William Herschel, che trovò gli oggetti di questo tipo somiglianti al pianeta che aveva recentemente scoperto, Urano, ed introdusse il termine "nebulosa planetaria". Herschel descrive M57 "una nebulosa perforata, o un anello di stelle;": si tratta della prima menzione del suo aspetto anulare. Curiosamente, l'inventore della denominazione "nebulosa planetaria" non tenne in debito conto l'oggetto più rappresentativo di questa classe di oggetti ma lo definì "una curiosità del cielo", un oggetto particolare. Inoltre Herschel identificò alcune delle stelle sovrapposte e, correttamente, ritenne che "nessuna (di loro) sembra appartenervi."