mercoledì 30 dicembre 2009 23.32.49

 

 

 

L'invasione artica e le nevicate di metà dicembre 2009

La cronaca

Arriva il freddo: le prime nevicate ed il forte gelo

Dopo due giornate di pausa coincise con il 10 e l'11 dicembre in cui il cielo si è mantenuto sereno dopo una settimana prevalentemente chiusa e con diversi episodi piovosi, giorni in cui si sono potute riammirare diffuse gelate in Valpadana sebbene non intense, il giorno 12 il cielo torna a chiudersi. E' in arrivo una massa d'aria più fredda dall'artico continentale!

I valori termici si presentano ancora miti e con massime diurne superiori ai +10°. In serata cominciano a soffiare i venti freddi da est e l'effetto stau contro la pedemontana provoca deboli precipitazioni a carattere di pioggia stanti le temperature attorno ai +5°. Anche la giornata del 13 dicembre passa all'insegna dei cieli nuvolosi e con aria frizzante dai quadranti orientali nonostante la massima salga fino a +7° nel corso di parziali schiarite. In serata nuove coperture annunciano un debole peggioramento del tempo.

Si tratta di un minimo che corre basso rispetto alle nostre latitudini e che riesce a portare in Lombardia solo molte nuvole ma con fenomeni scarsi o nulli; si tratta comunque dei primi fiocchi di stagione quelli che cadono ad intermittenza tra la mattina ed il primissimo pomeriggio e comunque con valori ampiamente positivi (fino a +3.5° nel pomeriggio). In Emilia invece le precipitazioni nevose si presentano un pò più consistenti e diverse città della regione, come anche il capoluogo Bologna, si svegliano imbiancate!

In serata i cieli si aprono ed ha il via il calo termico che porta ad una minima di -3°, calo che prosegue in nottata fino al raggiungimento della minima mattutina (poi ritoccata in serata) di -4.4°C. Le giornate del 15 e del 16 dicembre sono due giornate di attesa contraddistinte da forti gelate (-6.2° il 16) e dal consolidamento di un primo debole cuscinetto padano. La sera tornano ad aumentare le nubi e grazie ad un debole flusso da sudovest si assiste alle prime deboli fioccate anche in Brianza nella notte sul 17 con temperature in negativo e pressochè comprese tra -1 e -1.5°C. Gli accumuli sono irrisori ed attorno al mezzo centimetro-un centimetro ma quanto basta per dare un aspetto diverso al paesaggio.

Il bianco risveglio del 17 dicembre (mezzo centimetro)

Il prosieguo di giornata vede schiarite a partire già dalla mattinata fino a cieli sereni o poco nuvolosi e con freddo diurno (massima di +3.2°). Il mezzo centimetro di neve caduto nella notte si mantiene quasi intatto nelle zone in ombra; verso sera si addensa un pò di nebbia in propagazione da sud verso nord (con valori attorno a -3°) ma è di breve durata in quanto si solleva presto e dà origine a nuvolosità bassa. Schiarite notturne consentono alla temperatura di ribassare fino alla minima di -4.2° raggiunta proprio in prossimità dell'alba poi la nuvolosità torna ad aumentare.

Sono i prodromi del peggioramento atteso in giornata, una giornata coperto e decisamente fredda che registra la prima giornata di ghiaccio della serie con una massima di -0.3°! Verso le ore 17 comincia a nevicare! E sono fiocchi fini e ghiacciati che addirittura rimbalzano sulle superfici come fossero polistirolo. In pochi minuti la precipitazione nevosa si intensifica e diviene fitta pur mantenendo i fiocchi di piccole dimensioni. La temperatura, dai -1 di inizio nevicata, crolla fino ad assestarsi ad un valore di -3°C (con picco minimo durante l'evento di -3.4°C).

Si tratta di nevicate di breve durata in questa zona e che si protraggono solo fino alle primissime ore del giorno 19, poi in nottata si fanno velocemente largo le schiarite e la colonnina del mercurio va a picco fino a toccare la minima (provvisoria) di -7°!

L'accumulo di questo episodio si attesta attorno ai 3-4 centimetri, mentre maggiori si sono presentati su medio-basso milanese, pavese, cremonese e mantovano con accumuli fino anche a 15-20 centimetri in alcune località di pianura!

Sera del 18 dicembre 2009, nevicata in corso con -3 ed al momento accumulati un paio di centimetri

Nel corso della mattinata vi è un ritorno da sud della nebbia sottoforma però di nubi basse; dopo una minima davvero molto fredda, le condizioni di nebbia alta hanno giocato un ruolo decisivo sul mantenimento del grande gelo anche in pieno giorno. E così, l'incremento termico si arresta o quasi e durante il giorno il termometro non risale oltre i -4°, lasciando come massima del giorno quella registrata in nottata nel corso della nevicata. La massima raggiunta in pieno giorno è un valore da ritenersi davvero eccezionale anche se non ottenuto in condizioni di ampio soleggiamento e che non trova pari riscontri da 13 anni a questa parte, e cioè dall'intensissima ondata di gelo che investì l'Italia alla fine del dicembre del 1996, irruzione nota ai pratici del settore come Burian '96.

Le condizioni nebbiose ed il forte gelo favoriscono anche la comparsa in zona della galaverna, fenomeno abbastanza diffuso nella pianura Padana ma decisamente meno frequente sulle alte pianure e pedemontane; a tratti i micro-cristalli di ghiaccio che cadono dal cielo raggiungono anche un'intensità sufficiente a lasciare sul suolo gelato leggeri veli o tentativi di accumulo, ma si tratta di episodi sporadici, di brevissima durata ed intermittenti.

19 dicembre, all'interno del Parco delle Groane

19 dicembre, particolare di accumulo di neve su aghi di pino

19 dicembre, ingresso nord al Parco delle Groane di Barlassina

19 dicembre, galaverna in atto nella zona collinare di Barlassina, leggero accumulo sulle strade ghiacciate

Buona parte del pomeriggio trascorre con cielo chiuso e clima gelido; sul tardo pomeriggio si apre il cielo ed in serata si assiste ad un calo poderoso della temperatura che arriva entro l'ora di cena a -7°! Solo l'intervento di nuove nubi basse da nebbia arresta il tracollo termico senza le quali la colonnina di mercurio avrebbe puntato senza troppe difficoltà i -10 con buone probabilità di scendere anche più in basso grazie anche all'effetto albedo offerto dalla neve al suolo, cosiccome accade in diverse zone del comasco e del varesotto dove non arriva la nebbia alta e soprattutto nelle basse pianure dove si gode di ampie aperture, in particolare nel mantovano dove diverse località di pianura raggiungono minime serali importanti nell'ordine dei -10/-14°C !!

La serata del 19 dicembre si conclude con nuovi episodi di galaverna, anche piuttosto fitti poco prima della mezzanotte e con nuovi leggeri accumuli (temperatura attorno a -7/-7.5°C) e con pronte nuove temporanee schiarite che riportano la temperatura al ribasso con la nuova minima del giorno fissata a -7.8°.

19 dicembre, particolare di accumulo da galaverna sul davanzale della finestra

Anche nel corso della notte sul 20 dicembre, dopo aver toccato una minima (ancora una volta provvisoria) di -8.4°, il cielo torna a chiudersi ancora una volta per nebbia avvettata e la temperatura rialza mantenendosi comunque rigidissima! E' la giornata più fredda in assoluto come media dell'intero periodo preso in esame, al pari di altre date storiche come il 30 dicembre 1996 o il 7 febbraio 1991 o addirittura leggermente più fredda! Molte località scendono al di sotto dei -10° fino anche a sfiorare i -15°, valori davvero impressionanti!

Piccoli micro-aghetti di ghiaccio si possono scorgere ancora in mattinata e nel primo pomeriggio; nel corso della nottata tali precipitazioni da galaverna hanno lasciato qualche lieve spruzzata in bassa Barlassina presso l'osservatorio meteorologico, mentre in zona collinare ed ancora più ad ovest tra Cesano Maderno e Cogliate si possono ammirare alberi ghiacciati e strade secondarie completamente imbiancate.

20 dicembre, la galaverna ha rivestito la vegetazione di un leggero mantello di ghiaccio ed anche le strade poco frequentate si presentano completamente bianche come avesse fatto una spruzzata di neve (Cogliate, MI)

Decisamente inferiore l'episodio di galaverna a Barlassina (zona osservatorio meteorologico), comunque le macchine presentano una leggera spolverata

Nonostante il gran freddo in pieno giorno registrato il giorno precedente, il 20 dicembre riesce a mettere in archivio una massima ancora più gelida: i -4.7° del pomeriggio rappresentano probabilmente la massima più bassa degli ultimi 20 anni e bisogna risalire ad altre ondate di gelo degli anni '80 per trovare valori più bassi, al gennaio 1987 o addirittura a quella storica del gennaio del 1985!

Nel pomeriggio il cielo si apre proprio in concomitanza del calo fisiologico dovuto alla fase calante del sole che porta al tramonto e la colonnina del mercurio scende in picchiata! La strada verso la minima negativa a doppia cifra sembra ormai spianata ma il calo viene ancora una volta bloccato dall'arrivo di nuove nubi; stavolta però si tratta di nubi da avvezione umida per la disposizione delle correnti da sud-ovest e non di nebbia in propagazione dalle pianure. Il termometro si ferma ad un comunque ragguardevole -9.3°, che risulterà anche essere la minima più bassa dell'anno solare 2009!

La forte nevicata del 21-22 dicembre 2009

I 27 centimetri del 21 dicembre

La copertura si presenta decisa ed in poco tempo la Brianza si ritrova con cieli completamente chiusi. La temperatura rialza piuttosto velocemente in un primo momento e nell'arco di meno di due ore vengono ripresi tre gradi riportando la temperatura attorno ai -6. In nottata, con copertura ormai ultimata, l'aumento termico è più contenuto ed alle prime ore del giorno si ha temperatura di partenza attorno ai -5°.

Nel corso della mattinata la copertura è ancora in fase di assestamento ed a tratti lascia filtrare un pò di luce solare senza però lasciar trapassare i raggi. Dopo aver toccato la massima giornaliera di -3.1° in tarda mattinata, le filtrazioni luminose vengono meno a causa dell'assestamento completo della copertura nuvolosa e la temperatura comincia a calare. A mezzogiorno cominciano a scendere i primi timidi fiocchettini, piccoli e sparsi inizialmente e man mano più numerosi, ma ancora non si tratta del vero inizio di precipitazioni che anzi sulle ore 13 tendono a diminuire.

Le nevicate ricominciano a partire dalle ore 14, ed imbiancano a tratti specie nelle zone più fredde ed a ridosso degli accumuli di neve caduta nei giorni precedenti. Precipitazioni comunque discontinue, con neve a tratti moderata fine ed a tratti debole. Dalle ore 15 il flusso umido si intensifica e con esso le nevicate che cominciano a cadere con intensità moderata mantenendo per il momento una piccola dimensione dei fiocchi. La temperatura è calata al momento fino a -4° e la miscela temperatura e suolo gelido non fanno altro che consentire ai fiocchi di depositarsi istantaneamente su ogni superficie, comprese anche le strade più trafficate. Dalle 15:30 i fenomeni si fanno veramente intensi, le dimensioni dei fiocchi aumentano ed ora si assiste ad una nevicata di intensità moderata-forte. I centimetri si accumulano a vista d'occhio ed entro le ore 16 si sono depositati già al suolo 3-5 centimetri di neve sofficissima e gelata.

Il tardo pomeriggio e la sera la situazione neve presenta già i primi disagi per le strade, la temperatura cala ulteriormente fino ad attestarsi a -5°, temperatura che nel corso di un episodio nevoso non la si vedeva più dal 30 dicembre 1996! Complice la temperatura gelida, la neve risulta decisamente asciutta e per nulla soggetta al fenomeno della compressione ed anzi al contrario tende a "gonfiare" i quantitativi più di quel che sarebbero i millimetri equivalenti in acqua di neve fusa. Nel tardo pomeriggio la fioccata viaggia ad un ritmo veramente sostenuto e nell'ordine dei 4-5cm/ora, tant'è che verso le ore 19 si sono già accumulati 16-18 centimetri di neve nuova senza tener conto di quella già al suolo dalla nevicata precedente del 18 dicembre che si è mantenuta intatta.

La situazione a Barlassina paese nel tardo pomeriggio è testimoniata dai seguenti scatti eseguiti tra le ore 17 e le ore 19 del 21 dicembre...

21 dicembre, presepe sotto la neve in piazza Cavour nel centro di Barlassina

21 dicembre, piazzale antistante la parrocchia S.Giulio di Barlassina, forte nevicata in corso

21 dicembre, parrocchia di S.Giulio in Barlassina

21 dicembre, piazza Cavour e Palazzo Rezzonico, sede del Municipio, immerse nella magica atmosfera creata dalla neve e dalle luminarie natalizie

21 dicembre, la forte intensità della nevicata alla luce di un lampione

21 dicembre, Viale Trento sotto la fitta nevicata

21 dicembre, un "sempreverde" tutto bianco

21 dicembre, la via Dante al limite della praticabilità, nevica senza sosta

21 dicembre, via Silvio Pellico, periferia nord-ovest di Barlassina

21 dicembre, auto parcheggiata con accumulati un buon 10 centimetri abbondanti di neve

21 dicembre, Corso Milano, la via principale nonchè la più trafficata di Barlassina; anche qui l'asfalto cede sotto l'incalzare dei fiocchi, il servizio di sgombero neve fa quel che può ed anche il via vai di auto non può impedire ai fiocchi di continuare a depositarsi

21 dicembre, Corso Marconi, un'altra delle vie più frequentate di Barlassina, il traffico comunque limitato procede a rilento

21 dicembre, via Colombo in prossimità delle scuole medie statali

21 dicembre, suggestiva immagine presso il semaforo all'incrocio tra via Colombo e via Vecellio

Dalle prime ore della serata la temperatura comincia una lenta risalita ma si mantiene abbondantemente al di sotto dello zero; anche la nevicata tende a diminuire d'intensità ma procede ugualmente ad un ritmo decisamente alto stimabile in 3cm/ora nelle prime ore della sera quando i fiocchi rimpiccioliscono leggermente, ed attenuandosi ulteriormente in tarda serata con fiocchi via via sempre più piccoli ma fitti. La temperatura risale fin verso i -4°, valore a cui si ferma per rimanervici per tutto il prosieguo della nottata. Alla mezzanotte sul 22 dicembre l'osservatorio meteorologico di Barlassina rileva la bellezza di 27 centimetri caduti nell'arco di sole 9 ore e questo dato rende la nevicata del 21 dicembre 2009 tra le più intense mai verificatesi da che esiste l'osservatorio (dicembre 1990)!

21 dicembre, tarda sera, nevica ancora abbondantemente benchè i fiocchi si siano decisamente ristretti rispetto al pomeriggio; accumulo prossimo ai 27 centimetri finali misurati a fine giornata

 

 

dal 14 marzo 2004

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