giovedì 31 dicembre 2009 15.38.00

 

 

 

L'invasione artica e le nevicate di metà dicembre 2009

La forte nevicata del 21-22 dicembre

Barlassina sotto 30 centimetri

Nel corso della nottata continua a nevicare anche se l'intensità è un graduale attenuarsi; qualche fiocco anche di medie dimensioni a metà nottata in un contesto però di precipitazioni deboli. In mattinata i fenomeni cessano o al più cade ancora qualche raro fiocco sparso con temperatura rialzatasi di pochi decimi e sempre vicina a -4°.

I rilevamenti mattutini dichiarano 5 nuovi centimetri a partire dalla mezzanotte per un totale di 32 centimetri nell'intero evento del 21-22 dicembre ma 30 centimetri al suolo, comprensivi di quella preesistente al suolo dal 18 dicembre, per via del fenomeno della compressione. La mattinata prosegue gelida e coperta con temperatura che sul mezzogiorno rimane inferiore ai -2° e neve che naturalmente resiste ancora ovunque, ivi compresi i rami degli alberi notoriamente i primi a "spogliarsi" del candido mantello bianco.

22 dicembre mattina, risveglio bianchissimo all'apertura delle finestre dei barlassinesi...

22 dicembre, si noti l'abbondante coltre nevosa sul tavolo piazzato al centro del giardino, 30 centimetri

22 dicembre, altra inquadratura che testimonia quanta neve sia caduta con l'episodio nevoso appena terminato

22 dicembre, tettuccio di un'auto rimasta sotto la fitta nevicata dall'inizio alla fine con ben evidenti i 30 centimetri

22 dicembre, la neve caduta nei giorni precedenti, sciogliendosi per via del calore prodotto dai lampioni, è ricongelata quasi all'istante grazie alle temperature fortemente negative creando veri e propri ghiaccioli appesi

22 dicembre, incrocio tra via Colombo e via Vecellio

22 dicembre, presepe delle scuole medie di Barlassina decisamente in veste invernale

22 dicembre, via Enrico Toti, le strade sono transitabili preferibilmente con le catene

22 dicembre, piante abbondantemente rivestite

22 dicembre, parrocchia di S.Giulio e la piazzetta nuova

22 dicembre, piazza Cavour ed addetti alla pulitura in azione

22 dicembre, Corso Milano ripulita ma sull'asfalto permane uno spessore di neve che i mezzi spartineve non possono togliere senza l'ausilio di sale

22 dicembre, via Cesare Battisti nella zona collinare di Barlassina

22 dicembre, intersezione di via Cesare Battisti con via Longoni

22 dicembre, via Longoni nei pressi del Parco Ex Tiro a Segno

22 dicembre, campi immacolati adiacenti a via Longoni

22 dicembre, piante appesantite dalla neve in via Segantini

22 dicembre, parco Tricolandia in via Paganini, atmosfera da fiaba

22 dicembre, ancora vegetazione facente parte del parco giochi Tricolandia

22 dicembre, si ritorna in paese, via Vincenzo Bellini, grossi cumuli attorniano la base degli alberi lungo la via

22 dicembre, si scende in via Alessandro Volta, i giardini dell'alta Barlassina offrono davvero un bellissimo paesaggio

22 dicembre, ancora la discesa di via Volta, bisogna fare molta attenzione su discese cosi ripide

22 dicembre, vista su via Rezzonico

22 dicembre, altro esempio di lunghe stalattiti di ghiaccio appese ai lampioni

22 dicembre, i pini ricoperti da abbondanti mantelli nevosi sono molto suggestivi e fanno molto paesaggio alpino

22 dicembre, vista su campi di granturco, bianco fino a perdita d'occhio

22 dicembre, via Tiziano Vecellio, ognuno pensa a liberarsi la neve dal proprio cancello, scene incontrate di frequente in paese

22 dicembre, lungo la via Maroncelli di Birago, ampi spazi aperti dove domina un solo colore

22 dicembre, la graziosissima Cappella di S.Anna in Birago, resa ancor più poetica dallo sfondo della Bianca Signora

La nevicata mancata del 22-23 dicembre 2009

Altri 4 centimetri in arrivo

La Brianza e con essa tutta la regione è in attesa di un secondo impulso perturbato previsto dal tardo pomeriggio; secondo alcune previsioni la neve potrebbe tornare a visitare molte zone della pianura Padana e riversarsene sui 30 centimetri già caduti un'altra buona dose, ma il riscaldamento in atto alle quote superiori i 1000 metri avanza inesorabilmente spedendo le temperature sopra lo zero a quelle quote. In pianura, specie laddove il cuscinetto è risaputo resistere più a lungo (medio-basso milanese, lodigiano e pavese su tutti), i valori si mantengono negativi fino al termine della giornata ma all'arrivo delle precipitazioni la colonna d'aria sovrastante è ormai irrimediabilmente compromessa; accade cosi che i fiocchi non riescano ad attraversare centinaia di metri a temperature sopra lo zero e cadono al suolo sottoforma di gocce di pioggia che gelano al contatto con ogni superficie ne vengano a contatto. E' il fenomeno comunemente chiamato gelicidio, ovvero la pioggia che gela al suolo. Strade ed auto vengono cosi rivestite da un sottile strato di ghiaccio, strato di ghiaccio che curiosamente riveste anche la neve al suolo dando alla stessa un insolito "effetto vetro", quasi come fosse ammantata da una pellicola trasparente.

In Brianza le cose vanno però in maniera diversa; da queste parti il richiamo caldo ha sì "smantellato" il freddo alle medie quote, ma non ancora in maniera definitiva. Le precipitazioni anche qui cominciano sottoforma di pioviggini e con temperature sotto lo zero, benchè in costante risalita dal pomeriggio ed attorno a -0.5° all'arrivo delle stesse. Con l'avvento della sera, nonostante al suolo si giri in positivo (dopo oltre 120 ore consecutive con temperature sotto lo zero!!), l'incremento dei fenomeni ha il potere di riassestare la colonna termica sopra di noi e nel corso della serata si assiste alla trasformazione della pioggia dapprima in pioggia ghiacciata ed a tratti fino a ridiventare neve, sebbene non diffusamente. La pioggia ghiacciata, inizialmente timida e spesso alternata a momenti di sola pioggia, prende il sopravvento in tarda serata ed ha la forza di accumulare al suolo uno strato di ghiaccio fradicio simile alla granita ma in grado, con l'andare del tempo e l'intervento anche di un pò di neve, di reimbiancare le strade costringendo l'indomani ad una nuova uscita dei mezzi spazzaneve. Questo strano fenomeno, cosi ritenuto non in quanto episodio raro ma in quanto a durata protrattasi insolitamente per diverse ore, ha accumulato nuovi 4 centimetri di neve granitosa e poltiglia per le strade (suddivisi in 2 centimetri la sera del 22 ed altri 2 centimetri la notte del 23), portando quindi il totale cumulativo di neve nell'intero mese di dicembre a 40 centimetri.

I fenomeni si interrompono già in nottata ed il mattino seguente ci si risveglia con una temperatura di poco superiore allo zero, cieli coperti ed ancora 25 centimetri abbondanti di neve pressati dalla pioggia ghiacciata e dalla neve inzuppata della notte. La da molti temuta seconda nevicata ha limitato decisamente i danni, alcune previsioni parlavano di altri 15-20 centimetri in arrivo che avrebbero potuto portare ad un totale di quasi mezzo metro di neve come accadde nel gennaio del 2006 (in quell'occasione raggiunti e superati).

23 dicembre mattina, l'accumulo di neve "trasparente" e fradicia ben visibile sull'asfalto

Con quest'ultimo episodio termina l'ondata di freddo che ha colpito la nostra regione a partire da S.Lucia e prolungatasi, in termini di freddo e neve, per 10 giorni esatti. Nei giorni a seguire si manterranno correnti dai quadranti meridionali con ingressi continui di aria umida e frequenti ed abbondanti piogge che ridurranno notevolmente il manto nevoso al suolo. Ciò nonostante le deboli gelate dovute alle temporanee schiarite che si intervallano tra un peggioramento e quello successivo riusciranno a garantire diversi centimetri di neve ancora per svariati giorni, come testimoniano alcuni scatti eseguiti nei giorni successivi al Natale...

27 dicembre, campagne tra Barlassina e Birago al tramonto

27 dicembre, campi nelle vicinanze della caserma dei Carabinieri di Lentate sul Seveso, inconfondibili sullo sfondo le sagome delle Grigne

29 dicembre, ancora campagne ben innevate tra Barlassina e Birago

L'ondata di freddo verificatasi a metà di dicembre 2009 si è trattato di un episodio assolutamente eccezionale, di certo non paragonabile in quanto ad intensità e durata ad altre storiche quali il febbraio 1956 od il gennaio 1985, ma che certamente ha fatto parlare di sè ed ha regalato estremi, soprattutto diurni, con pochi altri precedenti e con tempi di ritorno non certo brevi; per alcune località sono anche stati stabiliti nuovi record di freddo, persino più bassi del mitico gennaio 1985! Per quanto riguarda Barlassina, come già avuto modo di dire nel corso del resoconto, quella registrata il 20 dicembre si è trattata della massima più bassa da che esiste l'osservatorio meteorologico che vanta una serie di dati di 19 anni; se questo non rende carattere di eccezionalità all'evento...

 

Per le carte a 500 hPa e ad 850 hPa

fonte Wetterzentrale.de

 

 

dal 14 marzo 2004

A cura di Marco Burato

Osservatorio meteo di Barlassina (MI) - 225 msm