domenica 08 aprile 2007 19.13.09

 

 

 

Gennaio 1985 - La nevicata del secolo

13 gennaio 1985

L'afflusso artico dei giorni precedenti è stato tanto intenso quanto ampio al punto da far pervenire le sue masse gelide fino al largo del nord Africa. Questo ha favorito la formazione di una ciclogenesi sul Mediterraneo che ha cominciato a far affluire masse d'aria più mite ed umida in direzione della penisola. Tali masse umide, scorrendo sopra al cuscinetto gelato presente in pianura Padana, regalano certamente qualche grado in più ma anche abbondanti cadute di neve.

Durante la notte i cieli sereni hanno consentito alle temperature di scendere ancora di parecchi gradi sotto lo zero, facendo toccare ancora una minima attorno a -13°. Tuttavia sin dalle primissime ore dell'alba la nuvolosità và addensandosi rapidamente sulla Lombardia ed a metà mattinata i cieli si presentano già coperti. Nel frattempo la provincia di Bologna, raggiunta più tardi rispetto alla Lombardia dal sistema nuvoloso, sfrutta in pieno la serenità notturna del cielo ed annovera negli archivi meteorologici la temperatura minima più bassa mai registrata in una località di pianura in Italia; il primato spetta al comune di S.Pietro di Capofiume che registra un valore minimo addirittura di -28,5°! Una temperatura assolutamente da brivido, decisamente da alta montagna, eppure registrata ad un'altitudine quasi pari al livello del mare!

La situazione alla mezzanotte di domenica 13 gennaio mostra il minimo già formato in spostamento verso nord. Le isoterme alla quota di 850hPa sono ancora abbondantemente al di sotto dello zero (-9° in Brianza)

Durante il pomeriggio iniziano le prime deboli precipitazioni. Si tratta di fiocchi di neve per lo più fini e continui. Le particolari condizioni climatiche che l'hanno preceduta e che hanno letteralmente congelato il terreno, e le temperature ancora decisamente basse (attorno a -4/-5°) fanno si che la precipitazione, seppur ancor di debole intensità, attecchisca immediatamente al suolo, imbiancando senza alcuna difficoltà e regolarmente ad ogni fiocco caduto. La nevicata prosegue per tutto il pomeriggio senza intensificarsi particolarmente ma continuando l'azione di deposito del manto bianco. La neve è talmente leggera ed asciutta che al passaggio delle auto si sposta come farina.

14 gennaio 1985

Durante la notte le nevicate si sono intensificate ed al mattino sono presenti al suolo circa 20-25cm di neve freschissima e farinosa! La temperatura minima si aggira attorno a -5°; i fiocchi continuano a cadere per tutta la mattinata poi nel pomeriggio cessano i fenomeni, lasciando il cielo chiuso in attesa di un secondo peggioramento atteso nelle ore successive.

Il minimo è risalito ed abbraccia una zona compresa tra Sardegna e golfo ligure. Il richiamo meridionale consequenziale a tale minimo ha determinato le abbondanti cadute di neve nella notte tra il 13-14 gennaio 1985. E' il primo peggioramento che si esaurirà nel pomeriggio di lunedi 14. Le isoterme a 1500 metri al momento reggono bene al richiamo mite (-8° in Brianza); stesso discorso vale per il robustissimo cuscinetto creatosi in pianura Padana

15 gennaio 1985

Le nevicate riprendono già dalla nottata. La presenza di una depressione in quota molto attiva collocata sulla Francia "risucchia" verso di sè un nuovo nucleo molto freddo che stazionava sull'Europa centrale. Il transito di tale nucleo freddo accentua le condizioni di instabilità anche sul nord Italia che pure risente del nuovo calo termico in quota (radiosondaggio di Linate registra un valore di -37,7° alla mezzanotte del 15 gennaio), condizioni già compromesse dalla presenza del vasto minimo sul Mediterraneo che continua a richiamare intensi flussi meridionali.

Davvero vasta la depressione che dal nord Africa si porta fin sul nord Italia continuando a richiamare correnti umide meridionali apportatrici di precipitazioni continue che, date le temperature ancora basse in tutta la colonna dai 1500 metri in giù (-8° alla quota di 850hPa) non possono essere altro che a carattere nevoso. E' il terzo giorno di nevicate intense al nord! Da notare anche il nocciolo freddo sulla Francia inglobato dalla depressione in quota posizionata al centro dell'esagono francese. Tale richiamo ha condizionato in parte anche le nostre regioni settentrionali

Le nevicate proseguono ininterrottamente per tutta la giornata e gli accumuli al suolo anche in pianura stanno raggiungendo livelli veramente impressionanti. Ancora freddo su tutta la Brianza, con valori pressochè compresi tra -4/-2°. La neve si presenta estremamente asciutta e molto porosa, e ciò condiziona in maniera non indifferente gli accumuli esagerati che stanno ricoprendo la pianura lombarda. La neve assommata fino ad ora è attorno ai 50cm!

16 gennaio 1985

Il minimo principale comincia lentamente a traslare verso levante e si porta tra Tunisia e Sicilia. Tuttavia il richiamo meridionale, ora di scirocco, rimane molto intenso ed anche le precipitazioni risultano continue ed abbondanti. Ora però le temperature cominciano a sentire maggiormente l'afflusso mite ed alle medie quote si assiste ad un rialzo piuttosto vistoso rispetto alla giornata precedente. Milano Linate passa dai -7,9° della mezzanotte del 15 ai -3,7° di mezzogiorno del 16 gennaio. Ovviamente anche in pianura le temperature risentono di tale richiamo mite e molte città tornano sopra lo zero dopo circa 10 giorni di gelo assoluto.

La depressione lentamente comincia a traslare verso oriente, lasciando comunque la penisola ancora sotto il suo influsso perturbato. Le regioni centro-meridionali sono le prime a subire i sostanziali effetti delle correnti sciroccali; il nord, ed in particolare il nordovest, al momento resiste ancora piuttosto tenacemente agli assalti miti meridionali, e la neve spadroneggia un pò dappertutto

La giornata del 16 gennaio è un'altra giornata pesante di neve. A Milano si registrano accumuli impensabili (attorno a 70cm). Le correnti decise di scirocco intensificano ulteriormente i fenomeni e dove le temperature lo consentono il manto nevoso subisce un nuovo abbondante contributo. Anche a Barlassina le temperature rialzano rispetto al giorno precedente ma riescono a mantenersi ancora al di sotto dello zero, garantendo un'altra giornata interamente nevosa! Ciò nonostante le differenze tra una nevicata con valori attorno a -5° (corrispondenti all'inizio dei fenomeni) ed una nevicata con valori attorno a -1° sono evidenti; la neve che cade ora è decisamente più pesante ed il manto nevoso sottostante ne viene compresso, assottigliando leggermente l'accumulo totale. Ma l'altezza totale del manto supera ogni aspettativa, è davvero la nevicata del secolo!!

17 gennaio 1985

Il minimo si allontana in maniera più decisa verso levante ed ora và a posizionarsi sul mar Egeo tra Sicilia ed Egitto. Le correnti sull'Italia sono però ancora piuttosto sostenute, sempre di scirocco, ed in grado di regalare un'altra giornata di maltempo diffuso al nord.

L'anticiclone tra Scandinavia ed Europa orientale non riesce più ad opporre il blocco alla depressione che tanto maltempo ha regalato all'Italia e cosi la figura ciclonica riesce a trovare la via di fuga verso sudest. Quella del 17 gennaio si tratterà dell'ultima giornata pesante di maltempo per il nord Italia. L'isoterma mite molto lentamente guadagna terreno e si avvcina anche alla Lombardia, dove in alcune zone la neve si trasforma in pioggia. Su alta Lombardia le precipitazioni rimangono ancora in gran parte nevose anche se la loro consistenza diventa molto più bagnata od a tratti mista, soprattutto nella seconda parte della giornata

Il cuscinetto ormai (dopo però ben 5 giorni) cede sotto l'incalzare dello scirocco. La temperatura risale sopra lo zero anche qui ma i fenomeni si mantengono ancora nevosi per tutto il giorno fino all'esaurimento degli stessi. Alla fine dell'intero episodio Barlassina arriva a misurare uno spessore nevoso veramente ragguardevole, compreso tra 100 e 110 centimetri! Con giovedi 17 gennaio si chiude un pezzo di storia della meteorologia italiana, contraddistinta inizialmente da grandissimo freddo e successivamente da ingenti quantitativi di neve.

Tuttavia la temperatura stenterà ancora qualche giorno a riprendersi in maniera decisa. Le minime anche nei giorni immediatamente successivi scenderanno ancora di un paio di gradi sotto lo zero e le massime si aggireranno attorno allo zero tant'è che all'arrivo di un nuovo debole fronte perturbato la mattina di sabato 19 gennaio, complice anche un calo termico avuto alle quote medio-basse (lo zero termico si riporta fino a zone di pianura e ad 850hPa si scende a -2,7°) la neve si ripresenta ancora in zona, anche se ovviamente bagnata e mista ad acqua. Non si tratterà comunque di un peggioramento serio, le precipitazioni cessano già in mattinata regalando una pausa temporanea, in attesa di un nuovo peggioramento in data 22 gennaio, stavolta piovoso...

 

Per le carte a 500 hPa e ad 850 hPa

fonte Wetterzentrale.de

 

   

dal 14 marzo 2004

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