Alcuni festeggiamenti dopo la
conquista del terzo scudetto |
HOCKEY IN CARROZZINA ELETTRICA
Che
cos’e:
l’hockey in carrozzina elettrica è uno sport che permette
a persone con disabilità gravi o meno gravi ( in particolare affetti
da distrofia muscolare) di poter praticare un’attività sportiva.
Che cosa serve: una carrozzina elettrica
abbastanza veloce e tanta voglia di giocare.
Come si gioca: si gioca in cinque contro
cinque, in una palestra, il campo è grande come un campo da basket ed
è delimitato da un recinto di legno alto 20 cm, le porte sono larghe
tre metri e alte anch’esse 20 cm. I giocatori che sono in grado di muovere
le braccia giocano con una mazza tipo hockey su pattini a rotelle, per coloro
invece che non possono muovere le braccia si usa uno stick a forma di T rovesciata
applicata sulla pedaliera della carrozzina. Le regole sono molto semplici: si
devono evitare scontri violenti tra carrozzine, è vietato sia per l’attaccante
che per il difensore entrare nell’area del portiere, la palla non può
essere alzata più di 20 cm da terra. La durata della partita è
di due tempi di 20 minuti effettivi.
Questo sport è stato inventato circa 20 anni fa in Olanda. In Italia
si conosce da circa 13 anni e da 7 esiste un campionato nazionale. In Italia
esistono ad oggi 12 squadre: Dream Team Milano, Sharks Monza, Reggio Emilia,
Pallavicini Bologna, Dolphins Ancona, Blue Devils Genova, All Blaks Genova,
Thunder Roma, Red Cobra Palermo, Aquile Palermo ed infine Blue Devils Napoli.
LA STORIA DEI BLUE DEVILS NAPOLI
La
storia dei Blue Devils Napoli inizia nel 1997 quando ha avuto inizio il primo
campionato italiano di Wheelchair Hockey, anche se bisogna dire che a Napoli
si è cominciato a giocare qualche anno prima, quando al centro “Gaetano
Torre” c’erano le squadre dei Gialli e dei Rossi che giocavano tra
loro organizzando amichevoli in giro per la Campania.
Tornando al primo campionato italiano, diciamo che all’epoca c’era
una grossa differenza sia tecnica che di mezzi tra le squadre del Nord e le
squadre del centro-sud (dove vi erano solo due squadre Napoli e Roma) differenza
che per fortuna per la crescita del nostro sport negli anni si è colmata.
Bisogna dire che il primo vero campionato si è svolto nel 1998 quando
nel girone del centro-sud si aggiunsero le squadre di Messina e Palermo altre
già citate Napoli e Roma.
La nostra squadra perse nei quarti di finale di Chiavari di misura 3 a 2 con
le Pantere Milano e questa sconfitta ci diede una grossa spinta tanto che l’anno
dopo ci fu la conquista del titolo di Campioni d’Italia 1999 in Val di
Sole al termine di una finale avvincente vinta ai rigori con i campioni in carica
del Dream Team Milano.
Nel 2000 dopo un'ennesima battaglia col Dream Team Milano nei quarti di Agropoli
in una sfortunata partita persa 4 a 3 dopo l’uscita per infortunio del
nostro migliore giocatore Liccardo Tommaso quando il risultato era sul 3 pari.
Nel 2001 le finali non si sono disputate.
Nel 2002 dopo un inizio in sordina avendo perso le prime due partite con i Fortissimi
Thunder Roma ci sono state le vittorie sia in casa che fuori casa con il Dream
Team Milano e lo Sharks Monza e due pareggi con i Red Cobra di Palermo che ci
hanno permesso di approdare ai play off di Rimini nei quali dopo aver battuto
nell'ordine sia i Blue Devils Genova che i Dolphins di Ancona si approdava alla
finalissima con i già citati fortissimi Thunder Roma. Dopo un primo tempo
dominato dai romani che chiudevano in vantaggio per 2 a 0 e dopo il 2 a 1 e
il 3 a 1 sempre per giocatori del Thunder i napoletani sfoderano una grande
prova d'orgoglio portandosi prima in parità e poi superando gli avversari
per 5 a 3 in una finale a dir poco entusiasmante i napoletani si laureano per
la seconda volta campioni d'Italia. Nel 2003 dopo aver vinto tutte le partite
del campionato i napoletani si laureano in quel di Pesaro per la terza volta
campioni d'Italia battendo in finale sempre i romani del Thunder per 8 a 2.
Questa è la breve ma gloriosa storia della squadra dei Blue Devils Napoli.