LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA

 

SANTA MARIA ASSUNTA

La chiesa di Brandeglio sorgeva anticamente in "loco Basirica"  vicino a Montaglioni e si chiamava chiesa di Santa Maria.


Nel 1467, il vescovo Matteo da Pontremoli, in visita nella zona, trovò la chiesa di Santa Maria detta anche  "Al Santo" in parte distrutta mentre in buona condizioni e con l'altare già consacrato la chiesa di Sant'Anna ovvero l'attuale parrocchia di Brandeglio intitolata a Santa Maria Assunta.

 

Il vescovo provvide a benedirla e prescrisse al prete Filippo di tenerla chiusa nei giorni dovuti, di fissarvi la residenza e di custodire al coperto il Santissimo.

 

Dell'antica chiesa di Sant'Anna è possibile vedere ancora l'abside romanico ed emiciclo sotto le volte che sorreggono il coro. Quando infatti l'antico edificio si dimostrò insufficiente alle esigenze di culto della popolazione, accresciutasi nel tempo di numero, si pensò di ingrandirlo dalla parte posteriore dove il terreno strapiomba. Furono quindi costruiti dei contrafforti ad arco per sostenere il prolungamento. Nel contempo, il pavimento venne alzato e sotto di esso venne a trovarsi l'abside.

 

Probabilmente alla nuova chiesa fu dato il titolo dell'ormai diruta chiesa di Santa Maria, alla quale fu invece attribuito quello di San Michele e dello Spirito Santo.

 

Nel 1553, il Vescovo Alessandro I Guidiccioni visitò la nuova chiesa di Santa Maria Assunta e la trovò non consacrata.


Il cappellano, il prete Martino Barsi di Controne, che l'amministrava per conto del rettore Antonio di Piero Pasquini di Casabasciana dichiarò che era stata costruita molto tempo prima "pro maiori populi comoditate" nel centro abitato, mentre l'antica parrocchiale di Santa Maria, che era consacrata, distava da Brandeglio un mezzo miglio ed era ubicata in "loco solitario remoto et incomodo " e da tempo immemorabile era abbandonata.

 

LE VOLTE

L'INTERNO

 

ALTARE MAGGIORE

Sulla sinistra dell'entrata principale si trova la Madonna dei Dolori, accanto l'Altare di Sant'Antonio (DM MDCLXI), di seguito il Sacro Cuore di Gesù ed infine l'Altare di San Rocco.

 

Dietro l'Altare Maggiore si può ammirare  l' "Assunzione" di Lorenzo Zacchia (*) e poco più a destra l'Altare con la tela recentemente restaurata dell' "Ultima Cena".

 

Di fianco l'ingresso della sacrestia.

 

Proseguendo, San Luigi, l'Altare della "Beatae Virginis Mariae SS. Rosario" e l'antico fonte battesimale ad immersione in macigno con una cancellata del XV° secolo.

 

Caratteristico il fonte battesimale nuovo, il pulpito ed  il colonnato settecentesco che sorregge la cantoria nel quale è custodito un organo antico.

 

 

Da segnalare inoltre, per il notevole interesse storico ed artistico, la croce processionale astile in argento sbalzato/fuso/dorato dell'orafo Bernardino di Pietro Vannugli risaltente al periodo compreso fra il 1500 ed il 1510.

 

 (*) Lorenzo Zacchia (1524-1587)

 

La tavola del XVI° secolo è di Lorenzo Zacchia, attivo pittore lucchese conosciuto ed apprezzato per opere come l' "Adorazione dei Pastori" (1576) conservato nel museo nazionale di Villa Guinigi e la "Madonna con bambino tra San Giovanni Evangelista e San Ludovico" (1585) collocato sulla destra della cappella dei Miracoli all'interno della chiesa di San Paolino a Lucca.

 

L'ASSUNZIONE

CHIESA AL "SANTO"

Vicino a Montaglioni, sotto la strada maestra, una piccola diramazione conduce ai ruderi, non molto lontani, della chiesa di San Michele e dello Spirito Santo, detta comunemente "Al Santo" o "Al Santo alla Villa".

Fu l'antica parrocchia di Brandeglio, vicino alla Villa di Basirica come è testimoniato in antichissimi documenti, chiamata quindi anche chiesa di Santa Maria in Basirica.


CHIESA AL SANTO

Nel sec. XVI° fu amministrata da un eremita.


Nel 1467, il Vescovo Matteo da Pontremoli la trovò in cattivo stato di manutenzione e fece obbligo agli operai di restaurarne la tribuna. Prescrisse anche, al Prete Filippo, che era il rettore della chiesa di Sant'Anna (corrispondente all'attuale chiesa di Santa Maria Assunta) di Brandeglio di celebrarvi la messa una sola volta l'anno.

Fino agli inizi del secolo era uso andarvi in processione il giorno dopo la Pentecoste.

La chiesa fu officiata fino a prima della guerra ed era stata restaurata, come ricorda la lapide di marmo, a spese di Giovanni Tommasi, di Brandeglio.


Oggi è diruta né si vede la possibilità o la convenienza di restaurarla: il bell'altare in pietra serena con gli stemmi della comunità di Brandeglio e di Bagni di Lucca scolpiti nel 1721 da un certo Antonius magister è andato disperso.