AUTUNNO ... ... NEWS

 

Non si può resistere al desiderio di fare una lunga e rilassante passeggiata nei boschi di Brandeglio per ammirare la bellezza della natura e sperare di trovare, sparsi qua e là, qualche fungo porcino e diverse varietà di castagne...

 

 

 

 

 

Alcuni accorgimenti:

 

1) Munirsi sempre di indumenti ed accessori adatti come scarponcini, calzettoni, impermeabile, un bastone robusto,  un coltellino multiuso, un contenitore rigido ed areato per la raccolta e possibilmente un telefono cellulare;

2) Lasciare l'ambiente come viene trovato, stando attenti a non alterarne l'equilibrio e senza deturparne la bellezza;

3) I funghi vanno raccolti interi senza strapparli o tagliarli alla base del gambo, e quelli conosciuti con certezza, come commestibili, vanno puliti sul posto;

4) I funghi non conosciuti o sospetti devono essere tenuti separati da quelli commestibili e fatti controllare da un esperto del luogo o dalle strutture pubbliche competenti;

5) I funghi che non vengono raccolti non vanno calpestati, bastonati o distrutti perchè continueranno nel loro importantissimo ruolo di regolatori dell'equilibrio ecologico del bosco.

 

"I FUNGHI"

BOLETUS EDULIS  (commestibile)

Nome volgare: PORCINO

Cresce durante l'estate e l'autunno nel sottobosco, ai piedi di conifere, querce e castagni, e ha un cappello di colore marrone più o meno scuro e di consistenza carnosa; la parte inferiore del cappello ha un aspetto spugnoso: di colore bianco nel fungo più giovane e giallo-verdastro nel fungo maturo. Il gambo è percorso superficialmente da una sottile reticolatura bianca. E' il "Re" dei funghi commestibili, ne esistono diverse sottospecie, tutte di apprezzata qualità.

 

AMANITA CAESAREA (commestibile)

Nome volgare: OVOLO BUONO

E' uno dei funghi commestibili più pregiati. Il suo cappello, largo dai 10 ai 14 cm, ha un caratteristico colore giallo-arancione mentre le lamelle, il gambo e l'anello sono di colore giallo più chiaro e la volva, alla base del gambo, è bianca.

 

CANTHARELLUS CIBARIUS (commestibile)

Nome volgare: FINFERLO - GALLINACCIO

Fungo universalmente conosciuto ed apprezzato. Il suo colore tipico è giallo in tutte le sue sfumature e in tutte le sue parti. Emana un intenso e gradevole odore di frutta. Corpo pieno, sodo e carnoso. Pare venisse raccolto e apprezzato già in epoca romana.

 

LEPIOTA PROCERA (commestibile)

Nome volgare: MAZZA DA TAMBURO

Da giovane il cappello è racchiuso attorno al gambo in modo da farlo assomigliare alla tipica mazza da tamburo.  Da adulto i suoi caratteri principali sono: - cappello quasi piano e ricoperto da squame, al centro è presente un umbone marrone - anello assai vistoso - gambo lungo, bulboso, fibroso e duro ornato da striature a pelle di serpente.

 

AMANITA MUSCARIA (tossico)

Nome volgare: OVOLO MALEFICO

Si tratta di una specie velenosa che tuttavia, a differenza dell'AMANITA FALLOIDE, raramente porta alla morte. Molto diffusa nei nostri boschi ha un bellissimo cappello di colore rosso vivo punteggiato di piccole macchie bianche. La parte inferiore del cappello ha lamelle libere con spore bianche e il gambo, bianco e squamoso, reca all'apice un anello dello stesso colore.

 

"LE CASTAGNE"

 

 

 

   

          "BAGNI DI LUCCA"

          di Eugenio Montale

          (1896-1981)

 

     Fra il tonfo dei marroni
     e il gemito del torrente
     che uniscono i loro suoni
     èsita il cuore.

      Precoce inverno che borea
      abbrividisce. M’affaccio

      sul ciglio che scioglie l’arbore
     del giorno nel ghiaccio.


     Marmi, rameggi –

     e ad uno scrollo giù

     foglie a èlice, a freccia,
     nel fossato.

     Passa l’ultima greggia nella nebbia
     del suo fiato.

Le molte qualità di castagne si raggruppano in due categorie: le "castagne" e i "marroni". Le prime, piuttosto piccole, sono schiacciate da un lato e con la buccia resistente e di colore bruno scuro. I marroni sono più grossi, più dolci e a forma di cuore, con buccia più chiara e striata.

 

Castagne Secche - Caldarroste - Ballotti - Mondine - Tullure - Polenta - Necci - Vinata - Castagnaccio - Frittelle - Marmellata, Marron Glacé - Torta di Farina Dolce etc...

 

Alcune varietà di castagne tipiche delle nostre zone sono le "Carpinesi", le "Rossole", le "Lucignane" e le "Marroni".

 

 L'Ultimo Metato in paese...

 

 

Il Metato di "Agnese"

in località Al Pozzo

 

Anche a Brandeglio, fino a pochi decenni fa, si produceva la farina di castagne, elemento essenziale per l'alimentazione dell'intera famiglia nel lungo periodo invernale.
Le castagne appena raccolte venivano distese sulle "stagge", un graticcio di paletti tra il pavimento e il soffitto del cosiddetto
Metato: sotto vi si accendeva un fuoco lento e continuo in modo che il fumo e il calore ne facessero trasudare l'umidità.
Al termine dell'essiccazione, che durava dai 30 ai 40 giorni, il graticcio veniva disfatto (sgarellatura) e le castagne cadevano sul pavimento pulito per poi essere passate in sacchi di tela molto resistenti e battute con un faticoso movimento rotatorio delle braccia su di un ceppo oppure, più recentemente, collocate in un grosso recipiente e battute con un  apposita macchina, per liberarle dalla buccia.
Dopo la battitura, le castagne venivano ripulite, con molta attenzione per evitare di spezzarle (imbiancatura) ed agitate in aria con la "vassoia" per liberarle dai residui di buccia rimasti (ventilatura). Solo a questo punto, le castagne erano pronte e potevano essere portate a macinare al Mulino.

 

"LA MONDINATA" 

Bar Spuntineria "Il Pipistrello"

1° novembre 2006

 

 

 

 

 

"I NECCI" 

Bar Spuntineria "Il Pipistrello"

12 novembre 2006

 

I necci sono una sorta di frittelle di farina di castagno, cotti con due "testi" in ferro, anticamente fra foglie di castagno essiccate. Farciti con ricotta ma ottimi anche con gli insaccati. Un tempo venivano inzuppati nel latte o nel vino.

 

Ingredienti: 500gr di farina dolce, un pizzico di sale.

Amalgamate la farina con l'acqua e un pizzico di sale. Scaldate sul fuoco i "testi" o "cotte" e ungeteli bene con un pezzetto di lardo o olio, versateci sopra due cucchiaiate di impasto. Fate cuocere da entrambi i lati. Farcite con ricotta, arrotolate e servite ben caldi.

 

Ricetta consigliata da"La nostra cucina - Ricette e storie nella tradizione lucchese".

"La festa delle Torte"... domenica 19 novembre 2006 ore 15:00 ... Siete tutti invitati!

 

Funghi a Brandeglio

 

Da "IL TIRRENO" del 10 settembre 2005