...Era ormai notte fonda.

Ad un tratto cominciarono a vedere in lontananza una luce abbagliante. Si avvicinarono e videro un luogo sorprendente: in una piccola valle, circondato da un grande prato, c’era uno stagno... non uno qualunque, ma uno stagno che pareva d’oro fuso. Intorno crescevano molti canneti e bellissime ninfee galleggiavano sull’acqua.

 Il principe rimase a bocca aperta per lo stupore, ma ad un tratto qualcosa attirò la sua attenzione: un cigno, bianchissimo ed elegante, rivolgeva verso il cielo uno specchio magico. Milioni di stelle si staccarono dal firmamento e caddero nello stagno, rimanendo imprigionate. Le acque diventarono ancora più luminose e il principe esclamò - Ora capisco perché lo stagno sembra d’oro! E la polvere di stelle? – Quella si raccoglie dentro le ninfee e viene custodita dal cigno - rispose la libellula.

 Il principe chiese ancora alla libellula: - Ma perché il cigno sta catturando le stelle? – La libellula rispose: - Lui è geloso della loro bellezza, quindi le cattura, così nessuno potrà più ammirarle.

Il principe era preoccupato: non sarebbe stato facile prendere la polvere di stelle.Intanto un martin pescatore volava sullo stagno cercando il cibo. La libellula lo indicò: “Solo lui ti può aiutare perché è agile e veloce nel catturare la preda”. 

Il principe si avvicinò al martin pescatore, gli spiegò la situazione e si misero d’accordo per la sera successiva.

 

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