Pingu pinguino piccino |
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Dolcemente
Ugo atterra e Pino balza a terra stupito. Quanto
ghiaccio!
- Dobbiamo cercare un mio caro amico - dice Ugo – si chiama
PINGU,PINGUINO PICCINO; se
il ladro è venuto a nascondersi qui, lui saprà dirti dov’è. In lontananza vedono un gruppo di pinguini giocare felici, ma Pingu non è tra loro. -
Strano, non lo vedo! - pensa Ugo – dove si sarà cacciato. Lui
non rinuncerebbe mai a giocare! |
Ad
un tratto lo vedono seduto, triste e solo, su una roccia in riva al mare; -
Ciao, Pingu. Come stai?… Ma, ti è successo qualcosa?…
Possiamo aiutarti? Pingu
non risponde, trema come una foglia e grosse lacrime cominciano a
rigargli le guance. -
Coraggio, Pingu...parla. Forse noi possiamo aiutarti. Finalmente
con un gran sospiro, il piccolo pinguino si decide a parlare: - Piango,
perché i miei amici mi prendono in giro e non vogliono che giochi con
loro. -
Ma perché - chiedono Pino e Ugo sempre più stupiti. -
Perché… brr... Perché… brr... Io ho sempre freddo –
confessa finalmente Pingu - e non riesco a giocare con loro a palla di
neve, o scivolare sul ghiaccio o, peggio, a fare il bagno nell’acqua
gelida. E allora gli altri mi escludono e ridono a crepapelle ogni volta
che mi vedono. E’ veramente umiliante. Non ce la faccio più! Pino
riflette un momento, poi ha un’idea: Appena
indossati quei caldi indumenti, Pingu smette immediatamente di tremare e
corre a giocare con i suoi amici. -
Pingu, aspetta - lo rincorrono Pino e Ugo - avrai certo saputo
del furto dello scrigno. Per caso il ladro si è rifugiato qui? Lo hai
visto? Sai chi è? -
No, amici, mi dispiace. Non ho visto nessuno. L’unica cosa che
posso dirvi è che il ladro ha delle piccole orecchie a punta...
Rivolgetevi alla mia amica Bea; lei è una terribile curiosona e forse
potrà dirvi qualcosa di più. Buona fortuna… e grazie! Pingu torna felice dai suoi amici; Pino e Ugo invece riprendono il loro viaggio. |
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