Etichettatura Uovo
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Agronomo
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LE UVA HANNO RIVOLUZIONATO IL LORO LOOK.

A partire dal 1° gennaio 2004 la normativa comunitaria ha previsto, per quanto attiene la classificazione delle uova solamente due categorie di qualità:

• uova "A" (o "uova fresche"), destinate al consumo umano;

• uova "B", destinate alle industrie alimentari e non alimentari.

Scompare quindi la categoria "C" che è ora ricompresa nella categoria "B". I dispositivi di etichettatura delle uova "B" destinate all’industria alimentare e non alimentare, rimangono invariati.

Nel caso in cui le uova di categoria "A" non siano destinate al consumatore finale ma siano consegnate all’industria con l’indicazione "uova di calibro differente ", la classificazione per categorie di peso non è obbligatoria.

• Da ricordare la categoria di qualità: EXTRA - NON devono avere più 7 giorni dalla data di imballaggio  oppure NON più di 9 giorni dalla data di deposizione della gallina. Poi diventano di categoria "A".

Sempre dal 1° gennaio 2004 appare sugli imballaggi e sul guscio delle uova di categoria "A" un codice che fornisce una serie di significative informazioni ai consumatori: dal tipo di allevamento  al luogo di produzione (nazione, provincia, comune).Una vera e propria carta di identità a disposizione di tutti.

In particolare sugli imballaggi delle uova dovrà essere riportata la dicitura relativa ad uno dei quattro sistemi di allevamento previsti dalla normativa comunitaria: "Uova da allevamento biologico", "Uova da allevamento all’aperto", "Uova da allevamento a terra" e "Uova da allevamento in gabbie", mentre le uova in essi contenute dovranno recare stampigliate sul guscio un codice che identifica oltre al sistema di allevamento delle ovaiole, il produttore e l’ubicazione dell’allevamento del tipo:

Il primo numero indica il sistema di allevamento delle galline ovaiole: "0" per l’allevamento biologico, "1" per l’allevamento all’aperto, "2" per quello a terra, mentre il "3" riguarda quello in gabbia (o batteria). Segue una sigla che specifica il Paese di produzione delle uova (IT per l’Italia, FR per la Francia, ES per la Spagna). Un altro numero segnala il comune di appartenenza, mentre viene riportata anche la sigla della provincia dell’allevamento (TO per torino, Bo per Bologna, Vr per Verona, Pg per Perugia ecc.). Le ultime tre cifre riguardano invece l’allevamento vero e proprio da cui provengono le uova: si tratta di un numero molto importante perché, assegnato dalle stesse autorità sanitarie locali (A.S.L.), rivela che lo stabilimento di produzione è sottoposto al loro controllo (secondo le disposizioni contenute negli allegati del D.Lgs. 29 luglio 2003, n. 267.)

 

La stampigliatura del guscio con il codice in parola si applicherà, a partire dal 1° luglio 2005, anche alle uova non classificate, vendute direttamente dal produttore in un mercato pubblico locale.

 

Nel caso di vendita di uova sciolte non classificate o di uova sfuse originariamente contenute in un grande imballaggio, dovrà essere spiegato su di un cartello separato esposto al pubblico o sul contenitore delle uova il significato del codice distintivo del produttore o il sistema di allevamento delle ovaiole.

ESEMPIO:

ETICHETTATURA UOVA SFUSE:

la categoria di qualità (extra o A) e di peso,

- la data di scadenza,

- le modalità di conservazione dopo l'acquisto.

Categorie di peso:

XL (grandissime) - minimo 73 grammi

- L (grandi) - minimo 63 grammi

- M (medie) - minimo 53 grammi

- S (piccole) - meno di 53 grammi.

- Modalità di conservazione per il consumatore: - conservazione in frigorifero. 

SISTEMI DI ALLEVAMENTO:

Allevamento biologico "0": le galline, allevate secondo disposizioni dell’agricoltura biologica, razzolano all’aperto per alcune ore al giorno e depongono le uova in nidi o a terra.

Allevamento all’aperto "1": le galline per alcune ore del giorno possono razzolare in un ambiente esterno: le loro uova sono deposte nei nidi oppure deposte sul terreno e raccolte successivamente dall’allevatore.

Allevamento a terra "2": le galline ovaiole si muovono liberamente ma in un ambiente chiuso, solitamente un capannone. Anche in questo caso le uova sono deposte nei nidi oppure vengono raccolte dagli allevatori sulla lettiera, dove sono state deposte.

Allevamento in gabbia (o batteria) "3": le galline si trovano in gabbia, dove depositano  le uova su un nastro trasportatore che le porta direttamente al confezionamento, evitando così il contatto con la lettiera.