Francesco Zardo – Commenti

4.4.2002

 

Vita 2 Arte 0  

Home

Commenti

Come molti sanno il declino della new economy ha coinciso con un crollo della mia personalità senza precedenti. Per tale ragione, oltre a scorrere con preoccupazione l'andamento disastroso dei vari indici Mib a Tokyo, Milano e New York, cerco di darmi una sistemata, oltre a sforzarmi di reagire col mio famoso giornalismo d'assalto.

Spesso mi sento solo, ma grazie al cielo non lo sono: ho un paio di amiche che sono state colpite dalla mia recente cronaca sanremese intorno a Vittoria Belvedere e il suo lapsus di mutande in esordio di una delle serate.

Si tratta di Giulia e di sua cugina Elisa, la quale quest'oggi si è presentata a sorpresa in redazione con un documento apposta per me, un ritaglio sottratto abilmente dal parrucchiere, e che supporta in maniera quasi schiacciante il mio piccolo scoop dell'altro giorno. Riassumendo, la Belvedere si era presentata con un vestito rosso sotto il quale chiaramente, nella concitazione, aveva trascurato di indossare gli slip. La cosa non sfugge al vecchio Za', che guardava di sottecchi la soirée sanremese in attesa di Barry Lyndon su Rete4, ma non sfugge manco a qualche cardinale che deve aver telefonato direttamente all'Ariston, rammentando che Raiuno è del Vaticano e insomma la fica, in prime time, non va sbandierata. Dall'Ariston passano il collegamento al dopofestival o a una di queste altre minchiate, e quando la scena torna in teatro la Belvedere è inquadrata con una pianta in grembo. Tanto per non dare nell'occhio, e non far pensare a una sorta di excusatio non petita, a tutte le 1.300 vallette dell'Ariston era stata data una pianta da incollarsi. Poteri del luccicante mondo dei media.

La pianta è inquadrata qui sotto in grembo a miss Arcuri. L'aveva anche sua cugina Vittoria, parola di Za'. Ma il ritaglio di "Gente" che Elisa mi ha affettuosamente procurato dice anche di più. Siccome la Belvedere non poteva farsi tutta la serata con la pianta in collo, ma ugualmente per contratto doveva sfoggiare il top Armani, be', le hanno dato una sorta di scialletto (una stola assente nella foto, non molto chiara ma comunque a sua volta indiziaria, pubblicata da me che l'avevo grabbata chissà da dove, ma ben visibile nel ritaglio di Elisa). Io stavo vedendo Barry Lyndon con mia madre, dunque non avevo registrato il fatto che l'avessero coperta in altro modo che non con la pianta. Il bello è che nonostante lo scialle si continua a vedere qualcosa! "...Un'ombra", come la definisce Elisa Zoli...

È istruttivo occuparsi dei media: prima di tutto in qualche modo l'importante discorso su quello che è vero e quello che non è vero si fregia di un'altra connotazione, favorevole al mondo dei vivi (da quella parte dello schermo dove siete voi, cari lettori), e fa segnare un punto contro lo stanco e malfidato universo dell'immagine (da questa parte, insomma, ma soprattutto verso Sanremo o Miss Italia).

Non ci sarebbe bisogno di questa conferma, poi, per ribadire quello che, nella crisi del Nasdaq, è per me un argomento di conforto. Tutti i lettori insomma avranno capito che le cugine Elisa e Giulia sono supersexy, molto più di quelle due cugine che, poverette, qualcuno ha convinto a smutandarsi pro audience nel clamore della soirée sanremese.