Indice
della terza Giornata
Introduzione alla terza giornata
Incomincia la terza nella quale si ragiona,
sotto il reggimento di Neifile, di chi alcuna
cosa molto da lui desiderata con industria acquistasse o la perduta
ricoverasse. |
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Novella prima |
Masetto da Lamporecchio si fa mutolo e
diviene ortolano di uno monistero di donne, le quali tutte concorrono a
giacersi con lui. |
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Novella seconda |
Un pallafrenier giace con la moglie d'Agilulf
re, di che Agilulf tacitamente s'accorge; truovalo e tondelo; il tonduto
tutti gli altri tonde, e così campa della mala ventura. |
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Novella terza |
Sotto spezie di confessione e di
purissima conscienza una donna innamorata d'un giovane induce un solenne
frate, senza avvedersene egli, a dar modo che 'l piacer di lei avesse
intero effetto. |
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Novella quarta |
Don Felice insegna a frate Puccio come
egli diverrà beato faccendo una sua penitenzia; la quale frate Puccio fa,
e don Felice in questo mezzo con la moglie del frate si dà buon tempo.
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Novella quinta |
Il Zima dona a messer Francesco
Vergellesi un suo pallafreno, e per quello con licenzia di lui parla alla
sua donna ed, ella tacendo, egli in persona di lei si risponde, e secondo
la sua risposta poi l'effetto segue. |
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Novella sesta |
Ricciardo Minutolo ama la moglie di
Filippello Sighinolfo, la quale sentendo gelosa, col mostrare Filippello
il dì seguente con la moglie di lui dovere essere ad un bagno, fa che ella
vi va, e credendosi col marito essere stata, si truova che con Ricciardo è
dimorata. |
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Novella settima |
Tedaldo, turbato con una sua donna, si
parte di Firenze; tornavi in forma di peregrino dopo alcun tempo; parla
con la donna e falla del suo error conoscente, e libera il ma ito di lei
da morte, che lui gli era provato che aveva ucciso, e co' fratelli il
pacefica; e poi saviamente colla sua donna si gode. |
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Novella ottava |
Ferondo, mangiata certa polvere, è
sotterrato per morto; e dall'abate, che la moglie di lui si gode, tratto
della sepoltura, è messo in prigione e fattogli credere che egli è in
purgatoro; e poi risuscitato, per suo nutrica un figliuolo dello abate
nella moglie di lui generato |
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Novella nona |
Giletta di Nerbona guerisce il re di
Francia d'una fistola; domanda per marito Beltramo di Rossiglione, il
quale, contra sua voglia sposatala, a Firenze se ne va per isdegno, dove
vagheggiando una giovane, in persona di lei Giletta giacque con lui ed
ebbene due figliuoli; per che egli poi, avutola cara, per moglie la tenne.
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Novella decima |
Alibech diviene romita, a cui Rustico
monaco insegna rimettere il diavolo in inferno; poi, quindi tolta, diventa
moglie di Neerbale. |
Conclusione della terza giornata
Finisce la terza giornata del «Decameron» |
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