Sognefjord a Oslo
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(da Oslo al Brickdalsbreen)
(pt 9/9)
Bricksdalsbreen (clicca qui per vedere questa immagine ingrandita) Lungo la strada c'è anche una specie di tettoia con panche e tavoli per fare merende...ci fermeremo qui al ritorno per fare qualche foto a......l'erba che cresce sul tetto!
Agili come gazzelle (magari!) saltiamo sulle rocce perché il tempo che ci ha dato Antonella non è molto...l'acqua del fiume irruento ha un colore bianco azzurro e sembra in grado di trascinare massi enormi...e poi finalmente eccolo, bellissimo, il ghiacciaio adagiato sul fondo valle e proteso verso il fiume da lui generato. Il sole illumina totalmente la parte bassa mentre quella alta è un po' in ombra, da lontano sembra piccolo ma, avvicinandoci, scorgiamo delle figurine che ci camminano sopra...sono persone! E come sono piccole!
Il ghiacciaio finisce generando un laghetto da cui, per effetto del disgelo nasce il fiume, e in questo galleggiano dei piccoli iceberg...guardando il fronte notiamo delle scanalature che riproducono, in miniatura, l'aspetto dei calanchi...e in profondità l'occhio è attratto dal colore più bello che esiste al mondo...un blu-celeste così intenso come l'acqua cristallina dei tropici o come i laghetti che ho osservato sorvolando la Groenlandia quando sono stata negli USA. È il colore con cui dipingerei la vita se fossi un pittore...
Sono terrorizzata all'idea che le foto non riescano a riprodurre questa tonalità...e perciò gli scatti si susseguono un po' da tutte le possibili angolature, mi avvicino anche all'acqua per bere direttamente dal lago...lo so, forse non si dovrebbe...forse ci sono microbi o altro...ma cerco un posto dove è perfettamente limpida e la tentazione mi vince...il sapore è buono ed è veramente fredda...cosa che mi fa recuperare l'equilibrio termico che la "scalata" ha compromesso...per avvicinarmi ad un punto dove si vede il ghiaccio che si scioglie e cade goccia a goccia nel lago rischio anche di essere spinta in acqua da una gruppo di spagnoli!! Ma uno di loro, con i riflessi miracolosamente pronti, mi acchiappa in tempo prima che vada a far compagnia ai batteri! Decisamente è uno dei posti dove si ritrova la felicità...perché si comprende che "c'è così tanta bellezza nel mondo"...ahimè è ora di tornare sulla terra, in tutti i sensi, e così cominciamo la discesa scegliendo il diverso sentiero...e lentamente il rombo della cascata si fa minaccioso...per terra è tutto bagnato già parecchi metri prima e dopo il ponte...ma noi affrontiamo il lavaggio a testa alta...curandoci solo di proteggere le macchine fotografiche (loro non gradiscono questo trattamento!) e così eccoci dall'altra parte..completamente bagnate da capo a piedi...un gentile signore ci immortala sgocciolanti!
Allo shop del luogo acquistiamo un po' di (carissime) cartoline...e poi torniamo da Knut che effettua manovre da virtuoso del volante per districarsi dal "parcheggio selvaggio" degli spagnoli...e in meno di mezz'ora siamo davanti all'albergo.
Anche questo è bellissimo già da fuori e dentro è davvero accogliente, c'è persino una specie di locale notturno dove decidiamo di entrare più tardi...anche la camera è, come sempre, linda e pinta, e sulla Tv ci attende il messaggio "Wilkommen Mrs. Piccinino"...grazie, non c'è di che...siamo un po' stanche e ci riassettiamo rapidamente per andare a cena. Oggi abbiamo consumato molte calorie...perciò è ora di dare spettacolo!! ;-)
Il buffet dell'albergo è qualcosa di enorme e succulento, c'è ogni ben di Dio e ci sono anche degli chef che cuociono la carne sul momento per ogni persona. Scegliamo il nostro tavolino in una zona molto "intima"...le luci sono soffuse dalle abat-jour poste sui tavolini...che meraviglia! Mara e Annalisa rimangono al tavolo dove abbiamo lasciato i nostri averi...e io e Stefano andiamo a fare razzia di cibarie...questa volta è peggio della precedente...c'è una specie di lotta per l'accaparramento dei migliori manicaretti...il mio piatto...e va bene...i miei piatti...sono colmi...di carne, pesce e verdure...devo pur nutrirmi! E poi non mi piace il dolce! ;-) il tempo passato vicino ai buffet vola e sia io che Stefano perdiamo la cognizione del tempo...mentre Mara e Annalisa hanno provato a richiamarci con la forza della telepatia o con quella della fame, non so, ma alla fine si arrendono e aspettano...aspettano...aspettano...;-)
Quando tocca a loro si è avventata anche l'orda ispanica e così la Food Quest si fa davvero ardua...ma quando il gioco si fa duro...i duri cominciano a giocare! Anche loro tornano vittoriose dal confronto con i piatti traboccanti...Annalisa, che di solito mangia come un uccellino, è in questa terra, affamata quanto me e decide di andare a fare razzia di altre dolci delikatessen che l'hanno conquistata ma...viene brutalmente chiusa fuori dai camerieri che fanno calare il sipario (è proprio il caso di dirlo dato che manovravano dei tendoni!!) sulla sua cena e sul suo amor proprio!!!!;-)
Manu e Annalisa al centro del laghetto (clicca qui per vedere questa immagine ingrandita) Rotoliamo via da tavola e andiamo a prendere una boccata d'aria, se riusciamo ancora a muovere le articolazioni possiamo anche fare due passi fino al fiordo...è un serata meravigliosa...c'è una pioggerellina quasi impercettibile che rende l'aria un po' umida e non fa freddo.
Dapprima camminiamo sulla strada poi andiamo verso l'acqua. In realtà ci arriviamo vicino...ma io decido di sdraiarmi per terra...su un praticello verde che funge da aiuola, Stefano parte per un giro di ricognizione e noi ci areniamo (è proprio il caso di dirlo) come balene sulla sabbia...non lo so che cos'è che ha reso magica questa serata...forse l'essere noi tre così lontane da tutto, in un posto così pacifico, forse quel clima dolce che la Norvegia ci ha regalato, forse
il tramonto infuocato che quasi all'improvviso è comparso a dipingere con nuovi colori la quieta bellezza di questa valle...e, perché no, magari anche il nostro spirito allegro che ha trovato un così favorevole ambiente per emergere in tutta la sua dirompente forza.
Abbiamo riso e poi ammirato in religioso silenzio lo spettacolo che la natura ci ha regalato, non ne parliamo da un po'...ma io lo so, me lo sento, che anche per le altre questa serata è qualcosa di unico nelle nostre vite. Condivisione e consapevolezza. Felicità.
Al ritorno dal suo giro Stefano dice di avermi sentita pronunciare con la mia fine e sottile (?!?) voce un "E CERRRRRRRRRRRTO" che è riecheggiato in tutta la valle......io sostengo che si tratta di infanganti menzogne volte a discreditare la mia personcina...fatto sta è che questo "E cerrrrrto" è diventato il nostro tormentone della vacanza! Ma quante ne so! ;-) Ritorniamo controvoglia all'albergo e facciamo una capatina nel Night, ci sono anche persone del nostro gruppo...ma io e Mara resistiamo poco...è l'ora della nanna!!
(pt 8/9)   Da Sognefjord a Oslo (pt 1/7)
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Tramonto infuocato sull'Oldenfjord
Tramonto infuocato sull'Oldenfjord (clicca qui per vedere questa immagine ingrandita)
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