TECNICA DISTRUTTIVA PER COSTRUIRE

Questa è la mia cassetta degli attrezzi: niente di particolare, come potete vedere: pinze, cacciaviti, un tester, uno stagnatore, qualche cavetto con pinzetta per i collegamenti volanti ed un po' di fantasia
  • motore asincrono: i principali motori nella lavatrice sono asincroni con rotore a gabbia di scoiattolo. Li si riconoscono dal fatto che il rotore (la parte che ...ruota) è costituita da un cilindro di metallo senza cavi elettrici, anche se in realtà c'è un "circuito elettrico" realizzato con delle barrette di alluminio. Non ci sono comunque collegamenti elettrici con la parte fissa. Il rotore è fatto girare dal campo magnetico rotante generato dalla corrente che attraversa i due avvolgimenti statorici che è leggermente sfasata fra loro dal condensatore. Il vantaggio sta nell'indubbia robustezza. Lo svantaggio è che abbiamo una coppia minore sopratutto fuori dal regime di giri ottimale. L'alternativa sarebbe un motore a collettore, con un avvolgimento elettrico che ruota, dotato di due spazzole che, strisciando su una parte chiamata appunto collettore, porti corrente anche a questa parte. Per la pompa invece il sistema è un po diverso: il rotore ha le cave rotoriche oblique (foto1), in tal modo un solo avvolgimento che in questo caso è addirittura "esterno", crea un campo magnetico che viene portato sul rotore da un pacco magnetico opportunatamente sagomato. Ciò rende la pompa praticamente indistruttibile e di facile smontaggio. Infatti l'unico inconveniente che può dare è un bloccaggio per ruggine o calcare. Basta smontarle e pulirla che torna belle che nuova.

 

  • velocità: il motore principale della lavatrice ha normalmente 2 velocità: una normale e la centrifuga. sul motore abbiamo generalmente 5 connettori. Come fare il collegamento? se siamo dotati di un tester potremmo misurare la resistenza fra i vari poli e "ricostruire" sulla carta la disposizione di questi. Dobbiamo innanzitutto sapere che: per ogni velocità abbiamo 2 avvolgimenti, una di marcia ed uno d'avviamento la cui resistenza è leggermente minore. Abbiamo quindi una coppia di avvolgimenti per la prima velocità ed un'altra coppia per la "centrifuga". In genere tutti i 4 avvolgimenti fanno capo ad una unica uscita verso il "neutro" della tensione di alimentazione (N). Entra in gioco ora il condensatore. questo simpatico componente che era precedentemente collegato al motore tramite il timer, andrà ora messo in serie ad un avvolgimento, sia che vogliamo far girare il motore "al massimo" o al "minimo" andrà accoppiato alla rispettiva coppia di avvolgimento. per semplificare vedete l'esempio sotto:
    N e F sono rispettivamente il neutro e la fase della tensione a 220 v di casa. Ho riportato 3 tipi di collegamento: il NERO rappresenta una velocità; il ROSSO è la seconda velocità. Per invertire il senso di marcia basta collegare il condensatore (C) all'altro avvolgimento sempre però della stessa coppia (esempio BLU)

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