RIAPPROPRIAZIONE
ED EMANCIPAZIONE
Il
Consiglio Comunale del 30 Novembre 2005, convocato sui seguenti punti
all’ordine del giorno; ratifica della delibera di giunta ,
n. 118 del
4 novembre 2005
e variazione di assestamento generale di bilancio 2005.
stimola le seguenti riflessioni:
•
la discussione politica è lontana dai punti indicati all’o.d.g. che
sembrano releii a distanza siderale dalle priorità amministrative dei
consiglieri.
•
Gli interventi nel Consiglio Comunale hanno riproposto all’attenzione
della gente alcuni nodi della politica (o della non politica) vallecorsana
e segnatamente la situazione degli impianti sportivi comunali e la loro
relativa gestione.
Il
Consiglio Comunale non parla di politiche di bilancio ma straparla
d’altro...
Prendiamo
atto che alcuni interventi in Consiglio Comunale, poco pertinenti con gli
argomenti oggetto di discussione. avviano un percorso di RIAPPROPRIAZIONE
di un passato amministrativo non molto lontano.
E’,
questo, un significativo atto politico che risulta essere complementare ed
organico alle logiche che ispirano le recenti dichiarazioni, riportate
dalla stampa provinciale, di “emeriti amministratori” che “non
accusano e non scusano”….
Il circolo del Partito della Rifondazione Comunista fa fatica ad
immaginare folle di cittadini nostalgici di una interpretazione della
politica che si è segnalata in passato per una cronica carenza di
progetto e programmazione che può essere oggettivamente considerata
parzialmente responsabile delle attuali contraddizioni e ritardi di
Vallecorsa.
Vorremmo partecipare alla cittadinanza alcune domande che possono aiutare
a guadagnare un giudizio storico-politico sul passato amministrativo nel
nostro paese: dove ha inizio il saccheggio del patrimonio
artistico-architettonico del centro storico di Vallecorsa? Quali sono i
concreti atti di governo determinati dalle passate amministrazioni per
dare vitalità e stimolare le risorse economico-produttive e sociali di
Vallecorsa? Le attuali difficoltà nella gestione degli impianti sportivi
comunali non risiedono, in parte, nella incapacità di razionalizzare gli
interventi strutturali sugli impianti sportivi e di ottimizzare le risorse
finanziarie disponibili?
La condizione degli impianti sportivi comunali è
un esempio concreto della pesante eredità lasciata dagli “emeriti
amministratori” interpreti di una politica amministrativa estranea
alle categorie della programmazione e dell’efficienza e responsabile
di aver moltiplicato sul territorio inutili cattedrali nel
deserto, rendendo inefficaci gli sforzi finanziari sostenuti dall’Ente
per le politiche dello sport. Nessuna nostalgia per la politica dei “limitati
orizzonti” e della poca lungimiranza che ha abbondantemente
dato prova di scarsa conoscenza delle reali esigenze del paese.
E’ necessario avviare un veloce processo di EMANCIPAZIONE da
jurassiche interpretazioni della prassi amministrativa.
In merito al bla bla bla sugli impianti sportivi ricordiamo che
l’unico soggetto politico ad aver avanzato idee circa la loro modalità
di gestione è il P. R. C. di Vallecorsa. Per completezza
riportiamo stralci di un nostro manifesto datato novembre 2001:
“nel programma amministrativo della lista “Progetto Vallecorsa” e
nella relazione revisionale 2001-2003, oltre alla volontà di ultimare le
strutture è presente esplicitamente l’idea di favorire una mentalità
cooperativistica come pratica per
lo sviluppo delle politiche sociali. Il PRC chiede, pertanto,
all’Amministrazione Comunale, di accelerare l’ultimazione dei lavori
degli impianti sportivi comunali per avviare un monitoraggio fra la
popolazione al fine di verificare le possibilità esistenti per la
costituzione di una cooperativa sociale (garantendo un sostegno
organizzativo e di znformjszzong, ches occupi della gestione deglr stessi
lino soharone e da evitare in ogni rcn può ese un solo cittadinoa gestire
l’impianto, ma è necessario che la potenziale ricchezza prodotta
dalla gestione di un bene pubblico sia partecipata a più individui
possibili e miri esplicitamente all’inserimento lcworativo di persone
svantaggiate: disoccupati, disabilì, giovani con difficoltà familiari e
psichiche...” “...Invitiamo l’Amministrazione a considerare il
modello cooperativistico anche per la gestione dei servizi sociali ed
educativi e i cittadini interessati alla nostra proposta a collaborare.”
Invitiamo l’attuale giunta a rispettare gli impegni
programmatici circa le politiche sportive e sociali, recepire la nostra
proposta e ad impegnare l’Ente comunale con l’ingresso nella futura
cooperativa sociale, come previsto dalle vigenti leggi regionali.
La politica come progetto, la politica come espressione di soggettività
organizzata.
Vallecorsa,
9 dicembre 2005.
Il
circolo del P.R.C. di Vallecorsa
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