Michele
Bruni - 18 gennaio 2006
E’ tutto perso? O no?
Stiamo
per ricominciare da capo. Ma forse mai come questa volta la parola “ricominciare”
ha assunto un significato tanto forte. Questa volta ho la sensazione che
chi salirà le scale del comune di Vallecorsa come “primo cittadino”
troverà una situazione peggiore di chi le ha salite dopo l’ultimo
commissariamento.
La delusione e
lo scoramento che si percepisce nella maggior parte dei cittadini di
Vallecorsa è palpabile. Chi ha creduto nella coalizione “Progetto
Vallecorsa” da due anni non capisce che cosa sia accaduto. E’
possibile che dopo 5 anni di indiscussi “successi” dell’Amministrazione
Tullio culminati con la plebiscitaria riconferma della coalizione non ci
si sia capito più nulla?
In questi giorni
di pre-campagna elettorale il comune cittadino di Vallecorsa (già lui,
figuratevi io che torno solo il fine settimana) è costretto a subire le
elucubrazioni mentali degli strateghi elettorali. Ma se sono così
importanti per poter vincere le elezioni ed hanno la capacità di far
cadere questa o quella amministrazione perché la gente continua ad
ascoltarli se poi i risultati sono quelli che vediamo?
Ma prima di
affrontare il futuro voglio porre delle domande sul passato.
Da dove nasce il
fallimento dell’ultima amministrazione?
Secondo me non c’è
una sola risposta e per questo vi pongo alcuni temi di riflessione.
Il sindaco non
ha creduto nel mandato di continuità assegnatogli dalla popolazione (in
breve: squadra che vince non si cambia) oppure i successi dei primi 5 anni
hanno indotto a calcoli politici (e qui propriamente politici) per creare
lo spazio alla sua successione, mischiando così le carte degli
assessorati?
Ancora oggi non
è stato chiarito, oltre al fatto che è nella piena facoltà del sindaco,
perché sono cambiati il vice-sindaco ed i principali assessorati. Questa
mossa ha spiazzato non solo le persone interessate, infatti sono usciti
dalla maggioranza, ma anche i semplici cittadini.
L’amministrazione
ha finito i soldi?
E’ vero che ha
utilizzato anche il denaro frutto del risanamento della precedente
amministrazione? Basterà il bilancio consuntivo a chiarirci la vera
situazione economica del comune di Vallecorsa?
Tutto ciò è
importante anche per il quadro futuro. Il prossimo sindaco in quale
situazione economica si troverà ad amministrare?
Le altre opere
previste dall’amministrazione e segnalate direttamente dal sindaco il 27
dicembre 2005 con quali soldi si potranno realizzare?
Non occorre
forse dare un senso ad un paese vissuto sempre in bilico e che non ha mai
imboccato una strada precisa?
Visione
pessimistica:
1) Vallecorsa
non è un paese di mare, ma non è un paese di montagna.
2) Non è un
paese che può vivere di agricoltura o di allevamento, ma non è neanche
un paese a tradizione industriale.
3) Non è un
paese a misura di bambino e quindi non lo è neanche per le famiglie, ma
non lo sarebbe neanche per gli anziani se non fosse per lo spirito di
famiglia ancora fortemente radicato a Vallecorsa.
Visione
ottimistica:
1) Vallecorsa è
l’ideale punto di partenza per andare al mare più bello e rinomato del
Lazio, per passare giornate in montagna o per restare in collina. Ha un
clima ottimale in tutte le stagioni e la natura circostante è
praticamente intatta.
2) Circa 30 anni
fa sulle montagne c’erano gli animali più buoni e genuini che si
potessero immaginare, allevati praticamente allo stato brado. Il numero di
piante di ulivo potrebbe dar vita ad una fiorente industria dell’olio e
perché no anche dei prodotti direttamente derivati. Le industrie
alimentari e conservaturiere, della plastica, della raccolta dei rifiuti
non sono poche per un paese di appena 3000 abitanti.
3) I nostri
bambini godono di libertà che in altri centri possono solo immaginare (so
solo io cosa passo per spiegare ai miei figli che questo fine settimana
non torniamo a Vallecorsa) e questo fa star meglio anche i genitori. Gli
anziani hanno una vita media molto alta e restano attivi fino alla fine
grazie agli interessi forniti dalla vita di campagna. Praticamente la
depressione a Vallecorsa non esiste mentre sta diventando una piaga
sociale in altri posti.
E allora cosa ci si deve
aspettare dai prossimi amministratori??
Sarà importante inserire nel programma 3 o 4 punti che diano un
indirizzo al paese, una strada da seguire. Si è dimostrato che è inutile
voler risolvere i problemi tutti insieme, Vallecorsa non è una cittadina
turistica e non ha introiti oltre le normali tasse.
Occorre avere
persone capaci di portare avanti progetti per poter attingere ai
finanziamenti, ma occorre seguirne anche la realizzazione ed il
completamento per non incorrere in errori già fatti.
In pratica
occorrono persone che si dedichino al paese e non alla poltrona che
andranno ad occupare perché lo squallore vissuto in questi anni è già
sufficiente.
Con affetto. Michele
Bruni. |