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Ciociaria Oggi - 9/01/2006

Non si calmano i venti di guerra a Palazzo Lauretti

Volantinaggio contro l’ex Sindaco nei manifesti: «L’ultima bugia»

VALLECORSA - Non si calmano i venti di guerra che hanno imperversato su Palazzo Lauretti da oltre un anno e che hanno determinato l’invalidamento del consiglio comunale e il conseguente insediamento del Commissario Prefettizio, dott. Francesco Cappelli.
Questa volta ad essere presa di mira è la lettera aperta che l’ex sindaco Tarcisio Tullio, ha letto dal balcone del Comune, lo scorso 27 dicembre, quando ha sottolineato che fino al giorno delle dimissioni, i nove consiglieri, non avevano mai dimostrato apertamente il loro dissenso o la loro sfiducia nei suoi confronti, attraverso iniziative o atti amministrativi concreti. ‘L’ultima bugia”, recita il manifesto-a firma dei dissidenti dell’ ex maggioranza: prof.ssa, Floriana Sacchetti, ribattezzata in questi giorni la “Lady di ferro”, il dott. Gabriele Lauretti, l’ex consigliere Antonello Migliori e l’ex consigliere Francesco Cimaroli. «11 Prefetto, che vive ed opera a Frosinone, aveva capito tutto, tanto che nel decreto di nomina del Commissario Prefettizio (n. 15073 del 28 dicembre 2005), è riportata questa considerazione: considerato che tali dimissioni sono intervenute a seguito di insanabili divergenze emerse in seno,all’ex maggioranza consiliare, decreta che, per i motivi indicati in narrativa, il consiglio comunale di Valle- corsa è. sospeso. Finalmente, Tullio,- sei smentito da una voce autorevole, al di sopra delle parti, adesso basta con le bugie, anche i sassi sapevano. E continua il manifesto: «La popolazione comprende queste bugie strumentali, -non hai voluto ricucire la tua maggioranza, anzi dovresti spiegare perché, nella conta dei  voti per l’ultimo consiglio comunale, dove non avevi più i numeri per amministrare, hai chiesto aiuto alla minoranza, non hai avuto l’umiltà di ragionare con i tuoi consiglieri, ma li hai allontanati uno ad uno con la logica “usa e getta”, convinto che l’accordo politico con quei pochi che vogliono contare molto e che, ormai passano nella storia del nostro paese, come quelli per cui le Amministrazioni cadono, ti avrebbe portato alle stelle. Ora non ti resta che raccogliere i cocci del bel vaso che la popolazione ti aveva donato».

Toni molto duri ma che con determinata sicurezza, l’ex assessore alla Cultura, prof.ssa Floriana Sacchetti, sentita, ribadisce con incrollabile fermezza: «E’ stata una strategia politica la nostra mirata a quello che poi - abbiamo ottenuto: far cadere un governo nel quale non ci riconoscevamo più. E presto per fare previsioni». E alla domanda su un parere della nota dell’Anci, a firma del presidente Franca Biglio, sulla possibilità di ricandidatura per i Sindaci dei piccoli comuni per il terzo mandato, ha risposto: «Benissimo, che si ripresenti pure, sarà il popolo a decidere!».

 
Roberto Mirabella

 
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Webwriter: Giandrea Cipolla
Aggiornato il: 09 gennaio 2006