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Ciociaria Oggi - 1 dicembre 2005 Spaccatura
insanabile Venti
di crisi in Municipio Tullio
alle strette VALLECORSA
-Il consiglio comunale riunitosi in prima convocazione l’altro ieri a
Vallccorsa ha visto la fine della riunione dell’assise a pochi minuti
dall’inizio per mancanza del numero legale. Il consigliere, Floriana
Sacchetti, prima di abbandonare l‘aula ha fatto mettere a verbale dure accuse,
che ha rivolto al Sindaco, e al suo strettissimo entourage, evidenziando il
fatto che il Bilancio 2005, del Comune di Vallecorsa, ha pagine bianche che
dovevano essere riempite con la programmazione. «La chiarezza di quest’ultima-
ha dichiarato- è garanzia di democraticità nell’adattare lo strumento del
Bilancio alle esigenze della località, intesa come popolazione e territorio e,
al contempo, permette ai consiglieri di espletare anche il ruolo di controllo,
non c’è verifica dei risultati, se mancano le indicazioni degli obbiettivi". Critiche
aspre, anche dall’opposizione, che, sostenendo l’impossibilità governativa,
ha abbandonato l’aula. Fissata subito, per ieri pomeriggio, la seconda
convocazione straordinaria, per non uscire fuori dai tempi previsti dalla legge,
che non essendo legata al numero totale dei consiglieri, ha visto parte della
maggioranza, solo sette consiglieri, approvare le ratifiche e gli
‘assestamenti di bilancio, il Sindaco che nonostante tutto, è riuscito a dare
un’ottima prova di “statista”, usando flessibilità, autorevolezza e buon
senso, senza rinunciare a ‘lezioni” su tecnicismi numerici, assecondato da
un ottimo Natale Franceschini (maggioranza), che sembra stia studiando da
Sindaco (non per l’immediato), e da una misurata Alessandra Nardoni’ (Vice
Sindaco). La crisi in atto-da mesi, sottolinea sempre di più la spaccatura, non
più risanabile, che si è formata all’interno della maggioranza, non c’è
più fiducia politica tra i consiglieri, e il numero dei “fedelissimi” al
SindacoTullio, si sta assottigliando, sempre di più. L’ultimo ad abbandonare,
il consigliere Francesco Cimaroli, appartenente alla maggioranza, che si è
astenuto dal voto per le ratifiche di bilancio, e per gli assestamenti di
bilancio ha abbandonato, addirittura, l’aula. Ora
i “dissidenti” al governo di ‘Palazzo Lauretti sono aumentati di numero e
di appoggi, non si riconoscono più, nelle compagine governativa, e hanno parole
molto dure, nei confronti del primo cittadino. Roberto
Mirabella
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Webwriter: Giandrea Cipolla |