ALL THAT YOU CAN'T LEAVE
BEHIND - Prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois. Il titolo significa "Tutto quello che non puoi
lasciare indietro" (tralasciare, ignorare), la spiegazione la si può leggere nel testo di "Walk
On" comunque fa riferimento (in parte) ad una ricerca da parte
degli U2 di creare un sound immediato, diretto, "depurato" dai
fronzoli e le sovrapproduzioni del recente passato.
Adam Clayton ha detto "I testi
di Bono questa volta sono, in un certo senso,
meno poetici, meno romantici e più reali. Secondo me
parlano più di dove (Bono) proviene ed in cosa si sta
occupando adesso. Penso che questo disco abbia grande
tenerezza. E sono sicuro che sia più mirato al modo in cui (Bono)
si sente riguardo l'impegno che ha verso la band e
verso la sua famiglia, i suoi bambini ed Ali"
BEAUTIFUL DAY (U2, Bono):
Trascrivo un brano dell'intervista a Bono pubblicata
su "Rockstar" di nov.2000:
"La canzone descrive quello che succede ad una persona quando tocca il
fondo, lo zero, e non ha piu' niente da perdere,
capisce che poi non e' cosi'
tanto male vivere senza il peso che le relazioni e il possesso regolarmente ti
danno. E' come liberarsi di un peso, e nel momento in cui non lo hai piu' non sai nemmeno perche' lo
hai sopportato per cosi' tanti anni. Ho un amico
molto famoso nel mondo dei computer, che aveva una sua
azienda personale da mandare avanti, tanto che in pratica per anni ed anni non
e' mai uscito dalla stanza in cui gestiva i suoi affari. Un giorno gli hanno
diagnosticato un cancro, e cosi' all'improvviso si e' ritrovato col pensiero di non avere un futuro davanti e
non sapere nemmeno cosa fare del resto della propria vita, di cio' che in teoria ne rimaneva. Cosi'
sai cosa ha fatto? Ha mollato la societa' ed e' tornato in giro a incontrare gente, e fare amicizie. Mai
in precedenza aveva pensato che la cosa potesse piacergli tanto. Per fortuna
poi le cure mediche che aveva iniziato hanno dati
buoni risultati, tant'e' che ora e' guarito quasi del
tutto. Ma stai pur certo che mai e poi mai tornera'
dietro a una scrivania a fare la vita di prima." Grazie a Samuele per questa
trascrizione.
(Vi ricordate le battute iniziali del film "The Million
Dollar Hotel" ?:"Wow. After I jumped, it ocurred
to me. Life is perfect. Life is
the best...")
see the world in green and blu: Bono ha detto in una intervista di essersi ispirato, per questi versi, ai racconti degli astronauti riguardo a quello che hanno notato della terra dallo spazio (spiegato quindi il significato dello shuttle nella icona della canzone)
... after the flood ... - Un riferimento al diluvio universale ed alla colomba che, con un ramoscello nel becco, annunciò la fine del diluvio.
STUCK IN A
MOMENT YOU CAN'T GET OUT OF (U2, Bono, the Edge): Alla fine Bono ha
ammesso che la canzone è stata scritta per Michael Hutchence, l'ex cantante degli INXS molto amico di Bono,
suicidatosi il 22/11/1997. Bono ha rivelato di sentirsi in colpa per il
suicidio di Hutchence, col quale in passato aveva
discusso, parlando della morte di Kurt Cobain, della stupidità del suicidio come soluzione ai
problemi.
Per questo ho cambiato la mia traduzione, passando dal femminile (...tu sei
bloccata...) al maschile (...tu sei bloccato...).
Leggete la notizia in breve (in italiano) oppure (molto meglio) leggete
l'intera intervista di Rolling Stone (in inglese... ma stupenda!)
Grazie a Luca per la segnalazione!
ELEVATION (U2, Bono): Il brano più "energetico" del disco. Il significato del testo mi pare chiaro.
WALK ON (U2, Bono): La traduzione letterale
di "walk on" sarebbe "continua a camminare", ma per rendere il significato più ampio ho
adottato "vai avanti" nel senso appunto di "prosegui".
Questa canzone è dedicata a Aung San Suo Kyi, (premio Nobel per la pace 1991) la leader
dell'opposizione democratica che combatte con metodi non violenti la feroce
dittatura comunista che affligge il popolo birmano.
Per questo motivo l'album "All That You Can't
Leave Behind" è stato
bandito in tutta la Birmania.
L'icona a lato del titolo della canzone è il logo di Amnesty International l'organizzazione che si batte per il
rispetto dei diritti umani nel mondo.
Bono ha detto "...è
stata ispirata dalla leader Birmana Aung San Suu Kyi e dalla sua battaglia per
avere libere elezioni in Birmania. Lei ha abbandonato le comodità della sua
casa ad Oxford dove insegnava, e la sua famiglia, suo
marito e suo figlio, ed è partita per fare la cosa giusta per la sua gente. E questo è uno dei più grandi atti di coraggio di tutto il
ventesimo secolo. E continua nel ventunesimo. Lei è agli arresti domiciliari ora, e la gente, noi tutti, siamo
molto preoccupati per le sue condizioni. In un primo tempo ho scritto il testo
dal punto di vista della sua famiglia, di suo figlio o suo marito, poi alla
fine l'ho lasciato un po' più astratto ed ho lasciato che fosse solo una
canzone d'amore su qualcuno che deve lasciare una relazione per una buona
ragione" (da U2.com)
... only fly for freedom: Aung
San Suo Kyi è sollecitata dal regime a lasciare il
paese ("la gabbia aperta"), ma lei non ha
intenzione farlo finché non avrà garanzie di democrazia e di libertà per il suo
popolo (quindi "volerà solo per la libertà").
Grazie a "Demiurgo" del NG it.fan.musica.u2
That's where the hurt is: è un gioco di parole che parafrasa il detto "Home is where the heart is" cioè "La casa casa è dove c'è il cuore" solo che heart (cuore) e hurt (ferita, dolore) si pronunciano in modo identico.
KITE (U2, Bono):
Bono ha detto in un'intervista che l'idea per questa
canzone gli è venuta quando un giorno ha voluto fare
il "bravo padre" ed ha portato le sue due bambine in cima ad una
collina per far volare un aquilone. Appena decollato,
l'aquilone si è immediatamente schiantato al suolo. Le figlie deluse sono
tornate in casa a giocare ai videogame, così Bono è
rimasto da solo su quella collina...
Recentemente, durante la malattia del padre, Bono ha
aggiunto un ulteriore significato a questo pezzo:
Durante il concerto di Manchester del 12/8/2001, introducendo Kite, ha detto: "Certe canzoni pensi di averle scritte
per te stesso e poi realizzi che le hai scritte con gli occhi di qualcun altro,
per la bocca di qualcun altro. Io pensavo di stare scrivendo questa canzone per
i miei figli ma la stavo scrivendo per il mio vecchio,
questa è Kite, viene da lui per me e per voi".
Il padre di Bono, Bob Hewson
morì pochi giorni dopo, il 21/8/2001.
IN A LITTLE WHILE (U2, Bono): Bono sembra parlare alla sua figlia (probabilmente la maggiore) ormai cresciuta
Spanish eyes: Un riferimento alla omonima canzone dedicata tanto tempo fa alla moglie Alison. Quindi Bono si ricorda della figlia appena nata che aveva gli occhi (neri) della madre.
WILD HONEY (U2, Bono): Un
testo un po' leggero che presenta però diverse possibili interpretazioni (e
quindi traduzioni). L'ambiguità comincia nel titolo WILD
= "selvaggio", "indomito" ma anche "primitivo",
"sfrenato" o "folle". HONEY = "miele"
(letteralmente) oppure "dolcezza" (vezzeggiativo che si potrebbe
tradurre anche "cara" o "amore"). Quindi considerate questo
piccolo gioco di parole che ritorna poi nel testo dove si parla sia di "miele
selvatico" rubato alle api, sia di una ragazza tanto
dolce quanto ribelle.
Grazie a Valentina per avermi suggerito "Dolcezza
Selvaggia" al posto del mio (molto più grezzo) "Miele
Selvatico".
PEACE ON EARTH (U2, Bono): A giudicare anche dalla "icona" presente sul booklet del CD, dovrebbe essere la versione U2ica di una canzone natalizia. Certamente le parole non sono retoriche o consolatorie, anzi tutt'altro.
Sean, Julia, Gareth, Ann and Breda: sono solo cinque delle 29 vittime della strage di Omagh, in Nord Irlanda, dove il 15/8/1998 un'autobomba esplose tra la folla. L'attentato fu rivendicato dalla Real-IRA (IRA-Vera) una frangia estrema dell'IRA . I nomi citati sono quelli di Sean McLaughlin (12 anni), Julia Hughes (21), Gareth Conway (18), Ann McComb (48) e Breda Devine (venti mesi)
hope and history won't rhyme: la frase è di Seamus Heaney, poeta irlandese vincitore del Premio Nobel. Seamus Heaney compare fra i ringraziamenti dell'album.
WHEN I LOOK AT THE WORLD (U2, Bono, the Edge): Come era già successo in altre canzoni (per es. "Wake Up Dead Man" in Pop), anche qui Bono sembra dialogare direttamente con Gesù sui problemi del mondo.
NEW YORK (U2, Bono): Bono si è effettivamente comprato un appartamento a New York, e queste sono le sue impressioni sulla Grande Mela: una grande città dove, nonostante tutti i problemi, diverse razze, fedi religiose e convinzioni politiche convivono tranquillamente al contrario di quello che accade nella sua Irlanda.
"... put the women and children first": E' evidente in questi versi un riferimento alla tragedia del Titanic il celebre transatlantico costruito nei cantieri di Belfast, Irlanda e affondato dopo aver colpito un iceberg la notte del 15/4/1912, durante il suo tragitto inaugurale Southampton - New York. Come saprete la terza classe della nave era stipata di poveri emigranti irlandesi, italiani, ebrei e ispanici (ecc.). e durante le tre ore di agonia, prima di affondare completamente, si scatenò a bordo una bagarre per accaparrarsi un posto su di una scialuppa di salvataggio. Purtroppo l'ordine di mandare avanti donne e bambini fu spesso ignorato.
...into the hundreds: 100° Farenheit corrispondono a quasi 38° Centigradi
can of mace: E' uno "slang", un modo
di dire per indicare quelle bombolette di spray repellente che si usano per
autodifesa.
Bono sarà rimasto impressionato dall'abitudine delle
donne di NY di tenere sempre una di queste bombolette
nella borsetta.
Alphaville: Non si sa bene a cosa di riferisca Bono. A New York "Alphaville" è un negozio di giocattoli antichi, ma non credo che interessi tanto Bono. C'è anche una discoteca che si chiama "Alphabet City" e "Alphaville" potrebbe essere un soprannome affibbiatole da Bono. Infine "Alphaville" è il titolo originale di un film di Jean-Luc Godard del 1965 (in italiano "Agente Lemmy Caution, Missione Alphaville") ma non sembra che centri molto nemmeno questo. C'è stata una discussione in internet su questo "Alphaville" e nemmeno i newyorchesi sono sicuri sul corretto significato.
GRACE (U2, Bono): Ha detto Bono in un’ intervista a Fabio Fazio: " 'Grace' esprime un'idea molto grande ma che si manifesta in forme molto semplici. E' più facile trovare la grazia nelle donne, che negli uomini, specialmente nelle madri. Una madre non crederà mai che un figlio possa aver sbagliato, anche se le fai notare il problema, le chiedi 'Ma cos'è successo?' Anche se è evidente, è capace di rispondere 'Ma io non vedo niente!'. La grazia non vede gli errori, trova il modo di farli diventare cose positive. Mi piace pensare a Grazia come ad una ragazza che passeggia per la strada, In questo io vedo la grazia!"
She travels outside of karma: definizione di karma dal dizionario Garzanti:
karma , nelle dottrine filosofico-religiose
dell'India, l'insieme delle opere compiute da un individuo, dalle quali dipende
la sua sorte in una successiva reincarnazione
Quindi, pensando a quello
che ha detto Bono riguardo alle madri che non vedono
gli errori dei figli, la grazia non ragiona secondo una logica di
causa-effetto, è capace di perdonare gli errori, addirittura tramutandoli in
azioni buone.