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Nostre Nuove Avventure |
Ciao, mi chiamo Omar Oprandi: sono nato il 26.02.1965 a S. Pellegrino Terme in provincia di Bergamo. Ho trascorso l’infanzia a contatto con le montagne lungo i sentieri delle Prealpi Orobiche, seguendo mio padre che mi ha trasmesso questa grande passione.
Da allora ho sempre, e il più possibile, praticato sia l’arrampicata sia lo sci a 360 gradi con attività che sono sempre state contrassegnate dall’enorme passione verso la montagna che mi sempre di più fatto innamorare di questo mondo. A diciotto anni ho preso la decisione di trasformare la mia passione in professione, entrando nel Soccorso Alpino militare diventandone poi uno degli Istruttori. Per questo, da quindici anni vivo in Trentino dove lavoro.
Dal 1992 la mia attività principale si è rivolta, nei mesi invernali, alle competizioni scialpinistiche dove ho colto i massimi risultati: circa cento volte nei primi tre posti con vari titoli: Trentino, Italiano, Europeo. Nel 1997 vincitore del Mezzalama.
Nel 1997 ho coronato un mio sogno: quello di diventare Guida Alpina. Oggi vorrei fare della montagna il mio mestiere a tempo pieno: dall'arrampicata classica su roccia o su ghiaccio, alle gite di scialpinismo, soprattutto in compagnia di appassionati. |
Le mie “grandi passioni”
Alpinismo |
Ho iniziato fin da bambino, con le salite di vie normali delle principali cime delle Prealpi Orobie.
Dal 1980 con la frequenza del Corso di roccia, svolto dal CAI di Zogno (BG), ho iniziato l’attività alpinistica vera e propria su difficoltà di 4°/5° in palestra e in Vie di montagna.
Nel 1986 ho partecipato al corso di Istruttore di alpinismo del S A G F acquisendone la qualifica. Per dieci anni ho svolto l’attività di istruttore ai corsi per aspiranti soccorritori del S A G F.
Alla data odierna ho ripercorso circa 400 itinerari classici/moderni, spaziando dal M. Bianco - Sardegna o Croazia… il tutto senza contare le ripetizioni su vie già fatte. Ho effettuato circa 10 ascensioni in parete aprendo una nuova via. In alcune estati ho ripercorso più di 40 itinerari, per me nuovi, e le ascensioni totali superavano anche la cinquantina.
- Gruppi Montuosi e Cime maggiormente visitate -
Gruppo di Brenta Valle del Sarca Gruppo del Sella Pale di S. Martino Gruppo del Lagorai Gruppo del Catinaccio Marmolada Tre cime di Lavaredo Prealpi Orobie |
Gruppo dell’Adamello Monte Bianco Gruppo della Presanella Sardegna - Sicilia Cevedale Monte Rosa Muzzerone - Liguria Caré Alto Gruppo del Cevedale |
Gran Zebrù Piccole Dolomiti Dolomiti di Sesto Tofane Cervino Gran Paradiso Bernina Gruppo del Lagazuoi Gruppo del Civetta |
- Alcune vie aperte -
Via “Nuova” – M. Alben – 350 m - V°
Via “Ispezione” - Corna Rossa, 250 m - V°
Via “Lina” - Corna Rossa, 300 m - 6a+ - spit
Via “Beltrami” – Brenta, 350 m - VI°
Via "Fiamme Gialle" - Cima Brenta, 750 m VIII
Via "Nina" - Cima Molveno 150 m - 6c |
Via “Beltrami” al Castello di Vallesinella q. 2782 nel Gruppo di Brenta VI° grado di 350 m (Via aperta per intitolarla a un collega scomparso poco tempo prima).
Via “Sabrina per poco”. Aperto da primo di cordata una nuova Via di roccia all’interno del Parco Naturale del Pollino, sull’isolata cima della Falconara. Salita su roccia ottima che, dal punto più basso della parete sale alla cima. Pochi chiodi e qualche friend. Trecento metri con difficoltà fino al 6b+. |
Via “Reperibili” - Torrione FF Gialle, 200 m - VI°+.
Via “Clessidra Gigante” – Cima Tosa 300 m – VI°+
Via “dei camosci” – Tognazza 200 m – IV°
Via “Sabrina per poco” - Pollino 300 m - VII |
- Varie Alpinismo -
Effettuato la salita dello spigolo Nord del Cimon della Pala 3184 (1000 m di sviluppo complessivo con difficoltà fino al IV° grado) slegato, in 1 h 30 m, da Passo Rolle.
“Giro d’Italia delle falesie”: in 25 giorni a cavallo dei mesi di Settembre/Ottobre 2001 visitato quindici falesie sparse per tutta Italia. Effettuato più di settanta tiri di corda. Nelle stesse giornate salito sette vie in montagna.
Gruppo del Monte Rosa Effettuato la salita della Cresta del Soldato alla Piramide Vincent 4215 (1000 m di dislivello con difficoltà fino al III° grado e misto) slegato, in 1 h 35 m, dal Rif. Mantova e ritorno. |
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Scialpinismo |
Avevo tredici anni (1978) quando ho messo le prime pelli di foca sotto gli sci... mi ricordo ancora gli scarponi di cuoio.
Da allora ho salito tutte le maggiori "classiche" delle Prealpi Orobie con il CAI di Zogno. Nel 1986 ho partecipo al corso per Istruttore di scialpinismo del S A G F acquisendone la qualifica. Per dieci anni ho fatto l'istruttore ai corsi per aspiranti istruttori di scialpinismo della S A G F.
Nel 1989 ho iniziato le prime gare di scialpinismo (Rally del Brenta - Rally del Cevedale (15° e 20° posto) e da allora non ho più abbandonato l’agonismo fino al 2003.
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In quattordici anni di agonismo ho partecipato a circa 240 gare. Ne ho vinte circa 50 nei vari circuiti. Sono stato sul podio (nei primi tre posti) 97 volte.
Ho vinto tre volte il circuito Scialpinistico “Coppa Dolomiti” e sono stato sul podio, di questo circuito 7 volte su 8 edizioni fatte (tre volte al primo posto e quattro volte al secondo). |
- I migliori Risultati -
1991 Stabilito il record del M. Guglielmo (gara scialpinistica in cronoscalata).
1992 Seconda coppia Italiana al Pierra Menta (gara scialpinistica di 10.000 mt. di dislivello, che si svolge in Francia in quattro giorni consecutivi, valevole per la Coppa Europa di scialpinismo).
1993 - 11 Gare. Un primo, due secondi, un terzo (dal 1993 al 1999 tutte le gare nei primi dieci). Seconda coppia italiana in coppa Europa alla Pierra Menta Francia - Campioni Trentini di scialpinismo.
1994 Secondi assoluti alla coppa delle Dolomiti - Campioni Trentini di scialpinismo - Primo classificato “Gara di Telemark Dolomiti di Brenta (gara internazionale riservata alla categoria sci da Telemark).
1995 Secondi assoluti alla Coppa delle Dolomiti (sempre con Marco Polla) - Prima Coppia Italiana alla coppa Europa di scialpinismo in Francia (Piera Menta) - Secondi Italiani alla Gara al Monviso ( prova Italiana del circuito di Coppa Europa) - Campioni Trentini di scialpinismo in carica 1995.
1996 -13 Gare. Otto primi posti, due secondi posti, un terzo posto - Viene concessa la possibilità di correre la Coppa Dolomiti singolarmente, quindi di conseguenza, vinsi tutte le gare battendo anche i Campioni Europei in carica Fabio Meraldi e Enrico Pedrini. - Campione Italiano scialpinismo individuale. - Campione Trentino in carica 1996 - Primo classificato alla coppa delle Dolomiti.
Vittoria al Trofeo Mezzalama: gara Internazionale di Scialpinismo, ad altissimi livelli con Meraldi e Pedrini (si correva in squadre di tre persone), classificandoci al 1° posto assoluto, battendo i fuoriclasse, pluri campioni Italiani della specialità, Mazzocchi Follis e Fontana, del Gruppo Sportivo Forestale.
Questa gara è stata ritenuta dai mass-media come il Campionato del Mondo di Scialpinismo. |
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1998 - 17 Gare. Vinto sei competizioni - otto al secondo posto - una al terzo. - Patrouille des Glaciers: gara Internazionale di Scialpinismo che si è svolta in Svizzera, da Zermatt a Verbier. La gara scialpinistica più lunga al mondo ad altissimi livelli: 65 Km di sviluppo con 4450 mt di dislivello in salita. Si correva in squadre formate da tre persone; corso con Adriano Salvadori e Greco Adriano, classificandomi al 2° posto di categoria. - Campione Trentino.
1999 - 17 Gare. Sei primi posti, cinque secondi, due terzi, due quinti - Coppa Europa di Scialpinismo: partecipato, in coppia con Adriano Salvadori, come rappresentativa della Nazionale Italiana (FISI), classificandoci al Terzo posto assoluto, vincendo la prima prova in Spagna. - Campione Trentino - Primo classificato alla coppa delle Dolomiti.
2001 - 20 Gare. Cinque primi posti, due secondi, tre terzi, tre quarti e un quinto - Partecipato alle gare in coppia con Battel Carlo. Secondo classificato alla coppa delle Dolomiti.
2002 - 15 Gare. Tre primi posti, due secondi posti, due terzi, quattro quarti - Partecipato alle gare individualmente e “solo per rimanere nel giro”. Secondo classificato alla coppa delle Dolomiti.
2003 Con la fine delle gare ho iniziato a praticare lo scialpinismo con l’intento di scoprire itinerari nuovi... anche mai fatti da nessuno prima d'ora: lo "Scialpinismo Esplorativo”.
- Varie scialpinismo -
Iniziato nel 1978 partecipando a un corso del CAI di Bergamo (sez. di Zogno). In breve tempo ho salito con gli sci quasi tutte le cime delle Prealpi Orobiche.
Partecipato a tutte le gite di Scialpinismo della S. A. T. della Val Rendena come aiuto istruttore e accompagnatore.
Primo “concatenamento record” delle piste di M. di Campiglio: 2.600 m di dislivello con 40 Km di sviluppo, in 3 h 25 m.
Record Italiano di dislivello effettuato con gli sci da alpinismo in una stagione invernale: 130.000 m in salita (Novembre 1991 - Maggio 1992).
Diversi concatenamenti. (Vedi “concatenamenti”).
Alcune cime "insolite" -
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Parapendio Alpinistico |
Ho iniziato per gioco nel 1986 in Austria. Come maestro d volo ho avuto la fortuna di avere il Campione del Mondo (1987) di parapendio Reinold Unterholzner.
Nei primi anni di attività ho salito e sceso molte Cime “inviolate” da decolli di Parapendio: Prealpi Orobiche (BG): Arera, Grem, Alben, Menna, Pizzo del Diavolo, ecc; Adamello – Presanella – Brenta (TN): Cima Presanella q. 3558, Monte Sfondone, Pala dei Mugh, Cima Zeledria, M. Sfondone, Cima Lancia, ecc.
Molti primi decolli da alcune cime mai discesi in parapendio fino ad ora.
Nel 1988 sono stato il primo Europeo in Mountain - Bike e Parapendio (13 Sett.): sceso in volo, dal Monte Spinale q. 2100 nel gruppo delle Dolomiti di Brenta, (Madonna di Campiglio), dopo essere salito in bicicletta, atterrando nel centro di Campiglio. Anche in questo caso la stampa si è interessata, intitolando l’avventura: “Inventato un nuovo sport: Para - Bike”.
Nel 1989 la prima discesa in parapendio dalla Cima Tosa q. 3150 (salita dal canalone Neri: 800 m di dislivello 50/60° di ghiaccio).
Ritenuto dai mass - media il Para - Alpinismo più impegnativo del Gruppo Dolomiti di Brenta.
Prima discesa in parapendio della Cima Presanella 3558 m |
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Concatenamenti |
In verità fin da piccolo, quando salivo in compagnia di mio padre le montagne sopra la casa di mia nonna, domandavo spesso di salire anche sulla cima vicina. Poi ho continuato da solo concatenando “almeno” due di quelle "grandi cime" per me… Monte Menna, Pizzo Arera per iniziare, fino alla percorrenza in poco più di sei ore delle quattro cime che circondavano i paesini di Zorzone e di Oltre il Colle (BG): le cime di Menna – Arera – Grem – Alben con ritorno a casa.
Da allora questa passione è continuata utilizzando di volta in volta diversi “attrezzi”.
- Concatenamenti a piedi o di corsa -
1990 Primo record assoluto di attraversata del Gruppo di Brenta: dal Passo Grostè al Rif. XII Apostoli percorrendo: il sentiero Benini, fino alla Bocca di Tuchet - Bocchette Alte, fino alla Bocca di Armì - Bocchette Centrali, fino alla Bocca di Brenta Rif. Pedrotti - Sentiero Brentari scendendo al Rif. Agostini, in Val Ambiez - Ferrata Castiglioni - Bocca dei Due Denti - discesa al Rif. XII Apostoli, il tutto in sole 3 h 41’, percorrendo le ”Bocchette” (sentieri attrezzati con cavi di acciaio e scale di ferro, conosciute come le famose ferrate delle Dolomiti di Brenta).
Riviste specializzate riportarono dell’impresa, che “agli addetti ai lavori“ sembrava quasi impossibile nonostante un foglio che riportava le firme dei turisti - testimoni e dei gestori dei Rifugi che ne testimoniavano il passaggio annotandone l’ora e il luogo. Solitamente lo stesso percorso viene effettuato da un turista in non meno di tre giorni.
1992 Alcune gare con la Società Fila Skyrunner Trophy:
21 Giugno = Temù - Laghi d’Avio - Passo Brizio - Corno Bianco - Adamello q. 3554 in 5 h 46’ (andata e ritorno)
12 Luglio = Alagna - Punta Indren - Rif. Mantova - Col del Lys - Monte Rosa (Capanna Margherita) q. 4658 in 6 h 55’ (andata e ritorno)
25 Luglio = Courmayeur - Val Veny - Rifugio Gonnella - Dome - Rif. Vallot - M. Bianco q. 4810 in 10 h 26’ (andata e ritorno). |
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Alcuni record nel gruppo di Brenta: al Rif. Tuchet, al Rif. Brentei , al Rif. Carre Alto, al sentiero Benini ecc.
Primo concatenamento: Cima Presanella - Cima Tosa (MTB e di corsa): (le due cime più alte del Parco Naturale Adamello - Brenta) partendo da Pinzolo - Val Nambrone - Rif. Agostini - Bocca di Monte Nero - Biv. Orobica - Cima Presanella q. 3556 - Val Nambrone - Madonna di Campiglio - Vallesinella - Rif. Casinei - Rif. Brentei - Bocca di Brenta - Rif. Pedrotti - Sentiero Benini - Via normale alla Cima Tosa q. 3150 - e ritorno a Pinzolo. Il tutto è stato fatto utilizzando come unico mezzo di trasporto la MTB e correndo a piedi, impiegandoci in totale 11 h 17’ per un totale di 56 Km in bici e 40 Km a piedi con complessivi 6.000 m di dislivello in salita.
1996 Stabilito il record della salita al Monte Casale q. 1640, percorrendo la Ferrata “Che Guevara”: 1400 m di dislivello di cui 1200 mt di ferrata in 1 h 01 m.
1998 Gare di corsa in montagna: = 12 Luglio = Gara “Val Ambiez”: S. Lorenzo in Banale – Rif. Cacciatori (2° classificato categoria amatori); = 19 Luglio = Gara “Transcivetta”: Capanna Trieste – Rif. Vazzoler – Rif. Tissi – Rif. Coldai – Pian di Pezze (2° Classificati coppia mista); = 02 Agosto = Gara “Piz Boè”: Canazei – Passo Pordoi – Forcella Pordoi – Piz Boè – Val Lasties – Canazei (8° Classificato); = 30 Agosto = Gara combinata “1° cronoscalata del Gardonè”: Gardonè – Rif. Torre di Pisa (7° assoluto e 2° di combinata con il Trofeo Cemin di scialpinismo).
Prima edizione della Gara Sky/Ski sul M. Bianco 20 Settembre. Courmayeur – Rif. Torino (a piedi) – sotto Dente del Gigante – Col di Flambeu – sotto Nord Tour Ronde – Mar de Glace – Aiguille du Midì. (22 km a piedi e 14 km con gli sci. Dislivello di 3300 m).
Partecipato, per curiosità, come gara - esperienza, al “1° Triathlon Peschiera del Garda”. 22 Agosto. 1,5 Km di nuoto – 40 Km in bici – 10 Km di corsa.
2000 Dopo l’incidente stradale (dieci ossa rotte) effettuato una gara di “prova”: “Memorial Gianni Berta”; da Spiazzo al Rif Carre Alto: in MTB e a piedi. Secondo classificato individuale.
2007 Attraversata invernale del Gruppo di Brenta da Nord a Sud, partendo dalla catena Settentrionale del Brenta attraverso il Sentiero Costanzi, passando per le creste del Sasso Rosso 2645 m, Cima del Vento 2761 m e giungere a 2894 m della Cima Sassara, punto più alto di questa prima parte, preceduta dal conosciuto Bivacco Bonvecchio 2790 m. Considerata una delle zone del Brenta più selvagge e difficili; la prima parte del Brenta Centrale con il Sentiero Benini che contorna la Cima Grostè, la Cima Falkner e la Cima Sella con la discesa verticale alla Bocca di Tuckett 2648 m; la seconda parte del Brenta Centrale con la Cima Brenta 3.150 m che è stata sfiorata percorrendo le Bocchette Alte, oltrepassano anche lo Spallone dei Massodi 2999 m per raggiungere il Rifugio Alimonta a quota 2.580 m. Questo era il nostro obbiettivo della prima giornata. Punto di bivacco all’interno del locale invernale dopo diciotto ore di cammino; la vera e propria parte centrale del Brenta, con la risalita della Vedretta degli Sfulmini, verso la Bocca d’Armi, che con i suoi 2.741 m dà inizio alla Via delle Bocchette Centrali, passando a fianco delle famose pareti degli “Sfulmini”, tra cui quelle del Campanile Alto e Basso, seguendo il fianco della Brenta Alta fino al suo termine; la salita alla Cima Tosa affrontata attraverso il Sentiero Brentari e la Via normale. La vetta più alta del Brenta con i suoi 3173 m; ritorno sui propri passi fino alla Cengia Garbari e giù in alta Val Ambiez attraverso l’attrezzata Ferrata dell’Ideale fino nei pressi del Rifugio Agostini 2410 m; risalita alla base della Cima d’Agola per affrontare la Ferrata Castiglioni che porta alla Bocca dei Due Denti a circa 2850 m che permette di ridiscendere in direzione del Rif Garbari ai 12 Apostoli 2489 m. Da qui proseguito fino ai 1596 m di Malga Val Agola e di nuovo giù alla volta della Val Brenta e alla fine della sgaloppata. Il tutto in 18 ore efettive di cammino.
- Concatenamenti in MTB -
1990 Prima attraversata completa del Gruppo del Brenta in M.T.B. (Pinzolo - M. di Campiglio - Vallesinella - Rif. Casinei - Rif. Brentei - Bocca di Brenta q. 2552 - Rif. Pedrotti - Rf. Selvata - Rif. Croz dell’Altissimo - Andalo - Molveno - Tione - Pinzolo).
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1991 “Giro dei Cinque passi “ in MTB in 28 h 28 m
Partiti da Madonna di Campiglio - Dimaro - Tonale Edolo
- Passo Aprica - Tirano - Bormio - Stelvio - Val Venosta - Merano - Passo
Mendola - Fondo - |
1993 Diverse gare MTB per tesserati FCI (classifica medio - alta).
1994 Partecipato ad alcune gare di Mountain Bike Gran fondo (Rampitour: circuito di 5/6 gare di 40/50 km) anche fuori Regione, con ottimi risultati.
2006 Primo collegamento e attraversata delle principali cime della Val del Sarca: partiti da Arco - Tre cime Bondone (Cima Verde – Dos d’Abramo – Cornetto) – Cavedine – M.ga Campo – Cima dello Stivo – M. Velo - Bolognano - Nago – Monte Altissimo - Arco. 135 km in MTB con circa 6000 m di dislivello totali.
- Concatenamenti con gli sci -
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Partecipato
alla prima edizione della Gara Sky/Ski sul M. Bianco. Percorso: dal centro di
Un percorso di circa 3300 m
di sola salita |
1997 Primo concatenamento: Cima Tosa - Cima Presanella (scialpinismo e MTB). Le due cime più alte del Parco Naturale Adamello – Brenta. Partendo da Molveno 1100 mt alle 03.45, raggiunto la Cima Tosa m 3170 alle ore 05.45; discesa in Val Brenta fino a S. Antonio Mavignola m 1200, alle ore 08.40. Cambio sci - bici, per la salita su strada al Rif. Nambrone mt 1300; proseguito con gli sci verso la Cima Presanella , raggiunta alle ore 15,00. Scesi sulla Vedretta di Nardis, e da lì ci siamo “buttati” in discesa nel Canale Nord della Cima Vermiglio. Questo canalone presenta una pendenza di circa 55° per i primi 300 metri, poi 45° costanti per i restanti 400, al suo termine continuato per la discesa normale fino a Stavel a 1235 m. Terminato l’attraversata alle ore 16.10. Dislivello totale in salita 5.000 m - Dislivello totale in discesa: 4.800 m - Dislivello totale 9.800 m - Km totali di sviluppo, circa 50 - Tempo totale, compreso cambi (con calma) 12 h 25 m
2006 Primo concatenamento: Cima Tosa - Cima Brenta. Aver attraversato il “Cuore del Brenta” da Sud a Nord passando attraverso un percorso ideale che ha toccato le due sue due cime più famose ha coronato un mio sogno. Due cime cosi importanti e significative, conosciute da tutti gli escursionisti e alpinisti d’Europa attraversate in poche ore. L’Itineraio da me ideato: Partenza dalla Val d’Algone salita al Rif. XII Apostoli - Bocchetta dei Camosci - Bocchetta d’Ambiez – Parete Sud della Cima Tosa 3173 m attraverso la “Via Migotti” un’ascensione su roccia facile con passaggi di II grado del dislivello: 300 m. Sulla cima Tosa avevamo appena terminato i primi 2000 m di dislivello. Una volta in cima abbiamo disceso il famoso Canalone Neri: più conosciuto come la più bella salita di ghiaccio delle Dolomiti intere. Rappresenta una classicissima ascensione su ghiaccio Dislivello: 1000 m – max 55° Seconda salita: Cima Brenta: dopo aver attraversato la Val Brenta siamo saliti nei pressi del Rif. Brentei e Rif. Alimonta per affrontare la Parete Sud della Cima Brenta 3150 m con un dislivello di 1000 m di cui 650 m di roccia e ghiaccio. Rappresenta un’ascensione su roccia facile con passaggi di II grado. La seconda discesa è stata fatta dallo Scivolo Nord: classicissima ascensione su neve delle Dolomiti di Brenta. Dislivello: 1000 m – max 55° (direttamente dalla Cima). Dati tecnici: Concatenamento fatto il 03 Maggio 2006 dalle Guide Alpine Omar Oprandi e Paolo Calza assieme al forte scialpinista della Val Rendena e amico Glauco Maffei. Dislivello salita: 3000 m Dislivello discesa: 3000 m Difficoltà su terreno misto: 85° - III° Discese con pendenza max 55°.
Le ultime cime salite -
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Sci ripido/moderno |
- Alcune discese fatte -
Canale Nord cima Patascos (50°) –
Le ultime cime salite -
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Prima attraversata assoluta con gli Sci da alpinismo del Gruppo di Brenta attraverso la ferrata Castiglioni in Val d’Ambiez.
Da Pinzolo, in Val Rendena al Dos del Sabion, breve discesa e salita al Rif. XII Apostoli e alla Bocca dei Camosci. Da li alla vicina Bocca d’Agola 2871 m per scendere al Rif. Agostini. Risalita alla partenza della Ferrata Castiglioni fino alla Bocca dei Due Denti 2859 m. Ridiscesa al Rif. XII Apostoli, risalita al Dos del Sabion e discesa a Pinzolo. |
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Spedizioni |
1999 Spedizione alpinistica alla catena del Kun Lun Cina. Una spedizione alpinistico/esplorativa, composta da sei Guide Trentine con la conquista di cinque cime inviolate sopra i 5300 m compresa la più alta della zona a quota 6050 mt.
Di questo ho scritto un piccolo libro (in vendita) che narra tutti i fatti accaduti. |
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2000 Spedizione alpinistica in Himalaya – Nepal. Una spedizione alpinistica, composta da tre Guide Alpine con cinque amici. Salito la cima Ama Dablam 6856 m. Poi alla cima Kala Patthar 5550 m. |
2002 Spedizione alpinistica in Himalaya al Cho Oyu 8201 m Partenza inizio Aprile. Dopo l’avvicinamento al campo base effettuato in gran parte su mezzi meccanici, bloccato per edema celebrale. |
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Soccorso e didattica |
Ho svolto una notevole attività di soccorso: su piste da sci, in valanga, in parete e in montagna in generale.
Per quanto riguarda interventi tecnici e difficili in parete, ho avuto alcune esperienze, al di fuori dell’attività addestrativa, nelle estati a Madonna di Campiglio con diversi recuperi di feriti. Recuperi fatti anche in parete con baricentro e verricello: soccorso e aggancio ferito.
- Attività di Soccorso -
1986 Frequentato un corso per tecnici di soccorso alpino per far parte del S A G F (durata 8 mesi). Dal 1987 ho fatto parecchio addestramento; ho lavorato molto con il verricello e con diverse macchine (Alouette - 109 K2 – AB 412 – AB 212 - Dauphin - Ecureuil – NH 500 – Lama). Con gancio baricentrico ho lavorato molto anche in addestramento con l’Aiut Alpin Dolomites in rotazioni per trasporto personale da un luogo all’altro. Con verricello, invece ho effettuato esercitazioni di svincolo di barella da parete quasi verticale come soccorritore al verricello e come soccorritore in parete (AB 412 – Dauphin). |
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1990 inizio attività addestrativa di elisoccorso con mezzi VV. FF. Trento (verricello – elisbarco e imbarco).
1995 inizio corsi formazione e aggiornamento annuali per Istruttori di sci e alpinismo e soccorso riservati ai militari SAGF. Attività addestrativa con mezzo Aiut Alpin Dolomites (Verricello e baricentrico).
1998 Docente presso il collegio Guide Alpine Trentine per quanto riguarda la materia teorica “Alimentazione/Preparazione sportiva”.
1999 Partecipato, come tecnico agonistico, alla “rifinitura” del testo didattico “TECNICA DELLO SCIALPINISMO” delle Guide Alpine Italiane.
- Attività di Didattica -
Svolta a partire dal 1995 e rivolta a:
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Periodicamente effettuo lezioni sui seguenti argomenti:
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Le attività in foto - Non sai cosa Fare ??
Per informazioni
GUIDA ALPINA MAESTRO d’ALPINISMO
0464. 541319 - 339.8332422