MIGRANTI EBREI E TEDESCHI(5)
Il pogrom antiebraico del 1096
E LA PRIMA CROCIATA
Migrazioni ebree verso la Russia dal 1012 al 1495 |
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LA DIFFICILE GALASSIA EBREA Gli Ebrei presenti nei
territori soggetti alle distinzioni etniche del dossier Polonia (
http://digilander.libero.it/trombealvento/guerra2/varie/polonia2.htm ) non
erano una percentuale alta (6-7%) rispetto al totale della popolazione, più alta però di quella
che si trova ad Ovest dell’Oder, Germania propriamente detta, che non supera il 2%
(non si capisce quindi la caccia scatenata da Hitler verso una comunità,
tutto sommato, così
piccola e modesta anche se il suo peso economico raddoppiava). Dalla Polonia Orientale
verso est, alla Bielorussia, Ucraina e Romania queste quote vanno gradatamente
aumentando e non si tratta più dell’Ebreo ricco renano (di cui si lamentava
Hitler) da cui qualcuno li fa
comunque discendere ma dell’Ebreo Askenazita di probabile origine caucasica (armena)
agricoltore o artigiano. Non facendo proselitismo erano ebrei praticamente solo
quelli discendenti geneticamente e i pochi convertiti (non obbligatoriamente quelli dei
matrimoni misti). Sulla ebraicità di questo grande ramo si discute ancora perché
non li si riconosce come discendenti delle tribù d'Israele di cui si contesta
anche la diaspora, ma solo popolazioni convertite (parte del bellicoso popolo
dei Khazari, che verso il 740 della nostra era si era convertito alla Legge
Mosaica (un paio di milioni d’individui), secondo lo schema tradizionale del
proselitismo monoteista. Alla base di queste teorie c'è il non riconoscimento a
Israele del diritto di nazione in medioriente tanto da arrivare a presupporre
che i veri discendenti sono i palestinesi e gli altri ...... La loro lingua principale, lo yiddish, era una lingua
costituita da una fusione fra il tedesco e l’ebraico antico del Talmud. Al
massimo della loro espansione demografica (1931) arrivarono a rappresentare il
92% degli Ebrei del Mondo. Qualcuno fa risalire gli Ebrei Renani alla seconda
grande cacciata dalla Spagna del 1492 con la reconquista (ma cacciate e persecuzioni c’erano già state dal
1350 (peste nera) e anche prima e motore di queste CACCIATE era l'inquisizione (al
riguardo vedi la persecuzione visigota
http://en.wikipedia.org/wiki/History_of_the_Jews_in_Spain ante conquista
araba)) e comunque ciò non spiega l’alto numero di quelli presenti
nell’Europa Orientale. Lungo il Reno poi si ha già notizia di Ebrei già dall'anno
1000 quando poi qui vi ebbe luogo il primo pogrom sull'onda della prima crociata
(detta dei pezzenti)
*
per la liberazione della terra santa. Sia gli Ebrei tedeschi che quelli italiani avevano, come
detto, già subito discriminazioni prima della scoperta dell’America.
http://en.wikipedia.org/wiki/Ashkenazi_Jews A quelli spagnoli dal 1492
si applica l'inquisizione reale. * QUANDO IL PERSONAGGIO DI HITLER LO INTERPRETAVA IL PAPA « Deus le volt » (Pietro l'eremita. Motto della Crociata dei pezzenti) "Uccidi un ebreo ed avrai salva la tua anima" Dalla riforma cluniacense doveva uscire una pacificazione dell'Europa e l'ennesima moralizzazione della chiesa, ma a conti fatti ne uscì solo un pogrom antiebraico (europeo) e una prima crociata le cui gesta efferate assursero come monito per quelle successive (fino alla totale sconfitta dei crociati 200 anni dopo ad opera del "feroce" Saladino). Partì infatti dal Reno tutta la vicenda che porterà secoli dopo all'olocausto Ebraico (campi di sterminio nazisti) e che di seguito riassumiamo. Ashkenaziti Ashkenaz=Germania e Sefarditi, dall'ebraico Sefarad=Spagna dall'altra erano le due grandi famiglie della diaspora ebraica avvenuta durante i regni di Babilonia (VI sec a.c.) e sotto l'impero romano. «I saggi di Ashkenaz - scriveva il talmudista renano Asher ben Yehiel (1250 circa-1327) - hanno ottenuto la Torà in eredità dai loro antenati, nei giorni della distruzione del Tempio» ma nulla dava credito a questa versione se non la tradizione orale dei secoli. A qualche secolo prima dei fatti che seguono risale comunque un primo insediamento a Colonia. Non avevano particolari limitazioni anche perché il ghetto non era ancora stato inventato (il ghetto è una invenzione italiana successiva). La dicotomia fra Impero e Papato per ora aveva lavorato a loro favore anestetizzandoli dalle intenzioni papali. Per il livello d'istruzione che avevano potevano gestire commerci, esattorie e professioni sconosciute al popolo, servo della gleba. Prestavano anche danaro ad interesse cosa proibita ai cattolici perché considerata usura (lo stesso di oggi nel mondo arabo). Data la disponibilità, a principi e imperatori fra un buon interesse a nessun capitale conveniva l'interesse e si dice fosse proprio "interesse e capitale", oggi diremmo soldi (prestiti) la causa della persecuzione. Una persecuzione antiebraica avrebbe di fatto cancellato i debiti contratti da molti. Questo è un classico delle vicende cattoliche che si replicherà coi Templari e ripreso nel film di Sordi "Il Marchese del Grillo" con l'ebreo ebanista Aronne Piperno - Sei ebreo e non ti pago -
Tra il
X (900) e il XIII secolo (1200) le comunità ebraiche tra il Reno e la Mosella
erano diverse centinaia: È del 1074 il privilegio emanato da Enrico IV a favore
degli ebrei di Worms,, ma tutto fu inutile quando centinaia di predicatori e fra
questo un certo Pietro l'Eremita si misero in cammino per diffondere il nuovo
verbo Papale (Urbano II) - a Gerusalemme, a Gerusalemme - col discorso del 1095 da
Clermont Ferrand (vedi sotto). Era previsto, dopo il fallimento di
"1000 e non più mille", un'altra fine del mondo e bisognava essere a Gerusalemme
per il ritorno del Messia (Parusia). E così nel 1096 un'orda di pellegrini
armati, aizzati da predicatori invasati, piomba sulle comunità ebraiche del Reno con il diktat o ti converti o ti uccido.
Anche quei pochi vescovi che li difendono rischiano di soccombere. Non valgono a
nulla l'appello dell'Imperatore nè il silenzio del Papa. L'imperatore era lo
stesso che rimase al freddo per giorni a Canossa, ma il papa no. Tra il 20 e il 25 maggio a Worms il massacro della locale comunità israelitica fu portato a compimento. Altrettanto avvenne poco dopo a Magonza, dove circa un migliaio di ebrei furono trucidati. Meno drammatica fu invece l'aggressione a Colonia in quanto gli ebrei, allertati dalle notizie ricevute, avevano provveduto a nascondersi. Una coda persecutoria si registrò anche a Treviri, Metz, Neuss, Wevelinghofen, Eller e Xanten. Enrico IV protesse gli ebrei dopo il loro battesimo coatto di Ratisbona, che era stato approvato dal papa: li protesse poi anche Federico I Barbarossa (1152-1190) e Riccardo I Cuor di Leone (1189-1199). Per l'abate Pietro di Cluny (morto nel 1156) gli ebrei erano cani rognosi e luridi porci. Leone VII (936-939) consigliò di espellere gli ebrei che non si facevano battezzare. Nel 1012 gli ebrei, per volere di re Enrico II -il Santo-, furono cacciati da Magonza: nel 1020 anche a Roma ci fu un pogrom contro gli ebrei, accusati d'aver provocato un terremoto !!! . La paternità di questi fatti "delittuosi" nel tempo ha cominciato con lo scagionare Pietro, cavalieri prelati ed altri per lasciare il cerino acceso (la bugia) in mano a Emich, Guglielmo il carpentiere, che la dice lunga sulla sua nobiltà e pochi altri. Come andò a finire: fra le varie colonne partite per la terra santa, che lasciavano il deserto (distruzione, saccheggi ed eccidi) alle spalle dove passavano, una incappò nel Re cattolico degli Ungari e venne disfatta. Pietro l'Eremita di fronte alla violenza degli scontri in Terrasanta scappò a gambe levate ma Gerusalemme venne liberata lo stesso (naturalmente alla maniera cristiana. http://www.mascellaro.it/node/1399 ) Secondo Franco Cardini (storico) sul quotidiano Avvenire Urbano II non bandi mai una crociata: «La parola sarebbe nata solo parecchi secoli dopo e il diritto canonico che la regolava non sarebbe maturato prima della metà del Duecento». E anche la stessa prima crociata, intesa nella sua accezione tradizionale, probabilmente non è mai esistita: «Cominciò a diventare un modello tra Quattro e Cinquecento - osserva ancora Cardini -, allorché l'Europa cristiana minacciata dai Turchi cominciò a guardare alla sua storia passata cercando un modello di eroismo e di santità alla luce del quale opporsi alla rinnovata minaccia islamica». Comunque sia andata o non si voleva che andasse il 15 luglio 1099 Gerusalemme fu conquistata. Urbano II non fece in tempo ad apprenderlo, perché morì qualche giorno dopo e non ebbe il tempo in 3 anni di sconfessarla o di dichiarare che non era mai esistita e che era tutta una invenzione dei giornalisti.
« Popolo dei Franchi, popolo d'oltre i monti, popolo
eletto ed amato da Dio, distinto da tutte le nazioni sia per il sito del vostro
paese che per l'osservanza della fede cattolica e per l'onore prestato alla
Santa Chiesa, a voi si rivolge il nostro discorso e la nostra esortazione.
Vogliamo che Voi sappiate quale lugubre motivo ci abbia condotto nelle vostre
terre: quale necessità vostra e di tutti i fedeli ci abbia qui attirati.
O soldati
fortissimi figli di padri invitti, non siate degeneri, ma ricordatevi del valore
dei vostri predecessori: e se Vi trattiene il dolce affetto dei figli, dei
genitori delle consorti, riandate a ciò che dice il Signore nel vangelo “chi ama
il padre e la madre più di me, non è degno di me. Chiunque lascerà il padre o la
madre o la moglie o i figli o i campi per amore del mio nome riceverà cento
volte tanto e possederà la vigna eterna.
The word Pale derives ultimately from the Latin word palus, meaning stake (palisade is derived from the same root). The Pale, with its largely Catholic and Jewish populations, was acquired by the Russian Empire (which was majority-Russian Orthodox) in a series of military conquests. The Pale was first created by Catherine the Great in 1791, after several failed attempts by her predecessors, notably the Empress Elizabeth, to remove Jews from Russia entirely, unless they converted to Russian Orthodoxy, the state religion. Trad: la parola Pale deriva dal latino e ha la stessa base di palizzata (recinto). Il "Pale" con la sua consistente popolazione di Ebrei e Cattolici (Uniati) venne formalizzato per la prima volta da Caterina la Grande nel 1791 per tutti quelli che non si erano convertiti alla religione ortodossa. |
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Paesi europei nei quali la popolazione ebraica rappresenta più dell' 1% e non
più del 5 % della popolazione totale (periodo fra parentesi):
Paesi asiatici nei quali la popolazione ebraica rappresenta
più dell'1 % e non più del 5 % della popolazione totale: Iraq 2,8 % (1934),
Yemen 5,0 (1935). Paesi asiatici con più del 10 % di popolazione ebraica: Palestina 16.9 % (1931).
Principali
paesi con residenti ebrei |
Storia degli Ebrei in Polonia e in Russia....After the partitions of Poland in 1795 and the destruction of Poland as a sovereign state, Polish Jews were subject to the laws of the partitioning powers, primarily the increasingly anti-Semitic Russian Empire, but also Austro-Hungary and Prussia/Germany. Additionally, many Polish Jews supported Communism which further polarized them as a group against Russian and Austro-Hungarian Empirical rule, and cast them as supporters of the Russian Bolshevik Revolution. Still, as Poland regained independence in the twentieth century, immediately prior to World War II, it had a vibrant Jewish community of over three million, one of the largest in the world, though anti-Semitism, both political and from the general population, was a growing problem. Over 90% of the Jews in Poland were killed by Nazi Germany during the Holocaust, though, with a few tragic exceptions, such as the Jedwabne pogrom, Poles did not cooperate in the destruction of the Jewish community, and many protected their Jewish neighbors. In the postwar period, many of the 180,000–240,000 survivors chose to emigrate from the communist People's Republic of Poland to the nascent State of Israel. Most of the remaining Jews left Poland in the late 1960s as the result of the state-sponsored anti-Semitic anti-Zionist campaign (campagna antisionsta orchestrata dai comunisti). After the fall of the communist regime in Poland in 1989, the situation of Polish Jews has normalized. The level of anti-Semitism in Poland today is comparable to that in other European countries such as Italy, Spain, and Germany. The contemporary Polish Jewish community is generally estimated to have approximately 8,000 to 12,000 members, though the actual number of Jews, including those who are not actively connected to Judaism or Jewish culture, may be several times larger. |
Ebrei - Sotto Nicola I (1825-1855) |
LA REPUBBLICA TEDESCA DEL VOLGA
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Quando si scorreva la
composizione etnica della vecchia URSS, una cosa saltava agli occhi
inspiegabile; la presenza di oltre un milione di persone definite tedeschi del
Volga (sottorepubblica). Tutto era cominciato oltre 200 anni fa quando la zarina
Caterina II, per popolare le steppe, aveva chiesto contadini e artigiani
all'occidente. I primi a rispondere erano stati i tedeschi che non si
insediarono solo sul Volga a Saratov (località più a nord di Stalingrado). Nel
censimento sovietico del 1939 (nonostante il passato) erano ancora 1,4 milioni.
I buoni rapporti fra i due paesi nel periodo infrabellico permisero la creazione
di diverse istituzioni, scuole, accademie, teatri e stazioni radio. Ma questo
perché uno dei primi territori autonomi bolscevici (comunisti), la "Comune dei
lavoratori tedeschi del Volga", nacque proprio qui nel 1918. Non per niente
Lenin era venuto dalla Germania che allora si considerava la vera patria del
comunismo e la sua stessa madre, Mar'ja Aleksandrovna Blank (1835-1916), era
figlia di un medico appartenente alla comunità dei Tedeschi del Volga di Baronsk.
In Ucraina (più a Sud) negli anni '20 si trovavano ben 496 scuole di lingua
tedesca. L'ascesa al potere di Hitler (1933) precipitò di nuovo la minoranza
tedesca in una possibile "quinta colonna" e l'operazione Barbarossa in nemici.
Ma molti se ne erano già andati.... |