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Tamara Gorska nasce a Varsavia e a 13 anni, assieme a
sua nonna visita l'Italia e si appassiona all'arte. A 16 anni conosce
Tadeus Lempicki, avvocato di Pietroburgo che sposerà due anni dopo.
Assieme conducono una vita brillante incuranti degli stravolgimenti
politici russi finché Tadeus non viene arrestato. Mentre la sua famiglia
si era già trasferita Tamara rimane a Pietroburgo per aiutare il marito a
fuggire dalla Ceka. Finalmente nel 1918 arrivano entrambi a Parigi, dopo
una sosta a Copenhagen. In questo periodo nasce Kizette, mentre il
matrimonio inizia a naufragare ed è questo il momento (per stessa
ammissione dell'artista) che nasce il bisogno di esprimersi e dipingere.
Prende così lezioni di pittura inizialmente da Maurice Denis e poi da
Andrè Lhote inizialmente per motivi econmici, con l'intento di vendere i
quadri.Nel 1933 sposa sotto consiglio della madre il barone Kuffner e
assieme a lui si trasferisce nel '43 a NY. Questo è un periodo rado in cui
le esposizioni sono meno frequenti e i critici meno attenti alle sue
opere. Questo però è il periodo delle opere a carattere umanistico e
pietistico, i corpi non sono più sottoposti alla memoria cubista bensì
assumono forme più dolci spiegata da una crisi dell'artista nel periodo
della seconda guerra mondiale che la costringe, appunto, a trasferirsi in
America.Dopo una personale a NY, nel 1941 si tiene una mostra a Los
Angeles data alla quale risale lo scritto di André Maurois che appare più
volte nei cataloghi delle mostre successive. Di questo periodo si noti la
perfezione formale della composizione, curata nei particolari con cura e
preziosità tecnica che sembra discendere dai maestri fiamminghi e che
verrà contrapposta al dilagante astrattismo. Con questo spirito vengono
esposte le sue opere nel '57 a Roma.Intorno al 1960 lo stile nuta a
vantaggio dell'arte astratta con l'utilizzo della spatola, contorni
confusi e pochi accenni di colore. L'indifferenza della critica alla
mostra del 1962, anno nel quale muore per infarto il barone Kuffner, a NY
spinge l'artista a dichiarare che non avrebbe più partecipato ad alcuna
esposizione.Tamara de Lempicka muore il 18 Marzo 1980 durante il sonno.
Kizette ne spargerà le ceneri, come da sua volontà, nel vulcano
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