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Siamo alla fine della prima guerra mondiale, in tutta Europa si risale a Cézanne, Courbet ed Ingres in cerca di una comune radice. Tamaraè perfettamente inserita in questo clima. Lhote, nativo di Bordeaux, dopo aver partecipato all'avventura cubista invitava i suoi studenti allo studio del Museo. Tamara apprende anche l'importanza del disegno, lo studio della composizione e la considerazione per Ingres. Le opere come Les réverbéres riflettono la volontà di sottomettere la natura alle leggi cubiste. Nel 1925 a luogo a Parigi la prima mostra Art Decònella quale appare chiaro che la pittura della De Lempickasi nutre di ben altre suggestioni figurative nonostante si affermi come artista Decò al Salon des Tuilleries e al Salon des Femmes Peintres. In quegli anni Parigi ospitava molti artisti stranieri fra cui alcuni italiani come Oppi, Tozzi e Severini. Nello stesso anni compie un viaggio in Italia assieme alla figlia Kizette durante il quale incontra D'Annunzioche un anno dopo le chiede un ritratto che non verrà mai fatto.Gli anni che seguono il divorzio sono estremamente produttivi, in questo periodo le sue opere cominciano ad incontrare un discreto successo. I suoi ritratti sono sempre più richiesti ed iniziano ad arrivare i primi riconoscimenti ufficiali: il critico Arséne Alexandre pubblica uno scritto in cui riprende la definizione di "ingrisme pervers" per descrivere la pittura di Tamara caratterizzata da "une impression de modernité... en employant des resources de pur classicisme" e come questa "par une apparente froideur, suggère des sentiments qui généralement logent à l'autre pole et passe de l'expression de la volupté à celle da la chasteté". In questo periodo conosce il barone Kuffner e visita l'America dove assiste al crollo di Wall Street. Ma collabora anche con una rivista tedesca di moda fornendo dipinti per le copertine; Die Dame è la prima rivista tedesca ad occuparsi di moda Decò già in voga in Francia ed in America.