Giovanni Forgione, grazie! - 14-05-03 - Alessandro Grimaldi |
Il Tuo “Vota Antonio...vota Antonio... ” ha sortito in me il grande effetto di scuotermi in un clima (questo elettorale) in equilibrio precario per alcune ragioni che ritrovo anche nella Tua analisi.
Mi son passato una mano sulla coscienza e mi son chiesto, essenzialmente come elettore, perché voterò per me. Parlo con tutta la serietà di cui sono capace.
Fino a questa tornata elettorale anch’io ho provato incertezze, e qualche volta fastidio, da elettore. Oggi, che per la prima volta mi reco alle urne anche con la veste di candidato, credo sia doveroso analizzare con l’”io” elettore le ragioni di un voto a me stesso.
Devo serenamente confessarmi che non un solo momento, dopo l’offerta di candidatura, ho pensato di misurare il mio indice di gradimento attraverso un’interrogazione elettorale. Prima di accettare ho chiesto una pausa di riflessione per capire cosa sarei stato in grado di offrire ed ho riflettuto.
Mi sono innanzitutto analizzato come persona ed ho cercato di capire sinceramente se mi piaccio. Ritengo, ripercorrendo a ritroso il mio ancor breve – spero – cammino nella vita, di potermi dire soddisfatto anche se desideroso di ulteriori progressi.
Mi son rivisto poco più che bambino indaffarato a strofinar teste in shampoo che desideravo sempre più soddisfacenti… mentre ascoltavo i discorsi dei grandi, le ansie per un quotidiano quasi sempre sofferto. Ho pensato oggi, grazie a Te Giovanni, che certamente da tante teste “strofinate” sia venuto fuori un fluido – miracolosa miscela di esperienze, tormenti e passioni – che ha certamente lubrificato la mia crescita.
Poi, dopo brevi altre parentesi, giovanotto di primo pelo come si dice, venne la prima grande occasione: mi fu offerta da una Società informatica di Benevento l’opportunità di mostrare attitudini e volontà.
Ed eccomi qui, giovane manager che a sera, accompagnato dall’appagante sorriso di una famiglia normale come le tante, può concedere sereno riposo ad una testa e ad un cuore che si predispongono al giorno successivo a sorreggere gli occhi che potranno guardare dritto in quelli dell’interlocutore. Qualche volta mi capita anche di fare i conti con uno stinco dolorante per colpi rimediati in esaltanti partite di calcetto.
La proiezione di me Pubblico Amministratore – ove dovessi ricevere consenso sufficiente – l’ho trovata una nota dolente. Giovanni, hai messo mano con le Tue domande (“nel programma comunica intenzioni o parla a vuoto?”, “il suo programma è attuabile?”) su un nervo dolorante. Al momento della decisione di candidarmi ho pensato che avrei dovuto mettere giù un programma.
Ho pensato che in esso avrei dovuto parlare di Terme (per i Telesini da sempre argomento ghiotto!), di viabilità, di agricoltura, di opportunità di lavoro per i giovani, di vivibilità per gli anziani, di servizi sociali; avrei potuto stupire con il formale impegno a battermi con tutte le forze per portare, in un angolo democraticamente scelto con i cittadini,… la finestrella di Marechiaro!
Sarei stato un ipocrita imbonitore, portatore dell’unica necessità di carpire un consenso del quale, una volta ottenuto a sufficienza, non avrei saputo cosa fare. Mi son chiesto e Ti chiedo come si faccia ad elaborare e proclamare programmi in un contesto normativo in continuo fermento!?!
Penso che l’unico impegno serio che posso assumere – ove il consenso dovesse conferirmi il mandato – sia quello di perfezionare la coscienza sul ruolo della Amministrazione Provinciale che va ogni giorno di più, con connotazioni di sempre maggiore protagonismo, verso un decentramento amministrativo che risponda sempre più da vicino alle istanze dei cittadini, liberandoli in maniera sempre maggiore dei vincoli burocratici che troppo spesso rallentano la crescita di livello delle nostre comunità.
Studiare con tempestività ed impegno – e coglierle - tutte le opportunità offerte, promuovendo senza vincoli di sudditanza tutte le iniziative che possano, in un benessere equamente distribuito, aiutare l’esplosione di quei fermenti di ingegno e di operosità per i quali le nostre genti non hanno bisogno di assumere lezioni. Vigilare sulle problematiche cristallizzate intorno alla Scuola della nostra Provincia – che oggi paga in termini di dimensionamento prezzi ancora troppo alti – che, nello scenario nazionale dell’istruzione, resta ancora troppo sacrificata dagli effetti emergenza che catalizzano attenzione e deroghe in altri territori della Regione.
Al di là di tutte le barriere ideologiche, che fino ad oggi hanno avvelenato un po’ troppo la nostra vita di comunità, credo fermamente che ogni Pubblico Amministratore debba assumere formale impegno – innanzitutto con la propria coscienza – di offrire il mandato ricevuto alla concreta crescita del territorio a servizio del quale è chiamato, crescita che si realizza principalmente attraverso una corretta e puntuale informazione che aiuti a capire anche quali possano essere i limiti delle aspirazioni!
Questo il folletto candidato che alberga in me è riuscito a trasmettermi per invitarmi a votarlo: in questo le ragioni per le quali credo che, quando la parte me Cittadino Elettore avrà tra le mani la scheda su cui esercitare per un momento il suo segreto potere, proverà l’emozione di affidargli testimonianza convinta della sua fiducia. Sarà certamente un risultato per il quale con il Tuo scritto avrai avuto grande influenza. Grazie ancora, Giovanni Forgione! Alessandro Grimaldi
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