Vota Antonio...vota Antonio... - 05-05-03 - Giovanni Forgione

 

 

E' a pieno regime la macchina elettorale per le prossime elezioni provinciali. Non mi riferisco alle operazioni istituzionali legate alla gestione del voto nei seggi elettorali; parlo della grande farsa che anima le azioni dei "portavoto" e quelle dei cittadini e dei i candidati stessi.

 

A scanso di equivoci, il mio disprezzo non è riferito ad un partito in particolare; quasi tutti si sono attrezzati con i soliti metodi del porta a porta o del "condizionamento sociale" operato per strada, del tipo: "E' uno dei nostri" - "Stai con noi è vero?" - "Ci pensi tu ad avvisare la tua famiglia?" - "Non dobbiamo disperdere nessun voto".

 

Lo confesso, sono razzista. Odio profondamente coloro che si attivano per "cercare voti" in cambio di chissà che cosa. Sono impazziti, spersonalizzati, con un fare che rasenta la demenzialità. Si presentano con un fare arrogante in grado di irritare chiunque (vedi NOTA in calce).

 

Fortunatamente, con l'affermata società dell'informazione c'è sempre meno spazio per questo tipo di demenzialità.

 

Ditemi voi, cari frequentatori di ViviTelese (sono conscio di essere letto da un pubblico che mi capisce) se è mai possibile non reagire verso qualcuno che ti ferma per strada e ti dice: "Per le elezioni sei già impegnato?"

Questa frase può essere partorita solo da una mente che non arriva a comprendere la complessità della vita.

 

Ogni essere umano ha una personalità che è il risultato delle sue esperienze vissute. Tutte le scelte fatte sono dettate da profonde convinzioni; chi si illude di far cambiare idea ad un altra persona non si rende conto della propria imbecillità.

 

E' tremendamente offensivo chiedere ad un conoscente o amico: "sei già impegnato?"; questa frase è profondamente lesiva perché in tre parole da già per scontato che:

-tu voti solo in cambio di qualcosa ma non hai idee

-il tuo voto non è espressione di libertà

-il tuo voto non è segreto

-tu hai bisogno di qualcuno come me per decidere

 

Considero qualche tipologia di cercavoti (ma chissà quante altre ce ne sono):

  • il "cercavoto stipendiato" tra tutti il più rispettabile, che offre la propria professionalità impegnandosi per un lavoro a tempo determinato.

  • il "cercavoto furbo" che si attiva solo per mostrare al proprio candidato che sta lavorando, ma poco gli importa dei risultati reali.

  • il "cercavoto impegnato" crede realmente di ottenere qualcosa in cambio per il proprio lavoro che fa con passione, rinunciando ai pasti e al sonno;

  • il "cercavoto minaccioso" agisce con poche mosse (messe in mostra al candidato); comunque vadano le cose lui deve ottenere quello che gli serve.

La demenzialità del cercavoto raggiunge il culmine quando crede che il cittadino contattato voterà veramente per lui, senza considerare che lo stesso cittadino ha fatto la stessa promessa ad altri.

 

 

Maggio 2003: Cosa c'è di nuovo?

 

A questa grande farsa non partecipa, ovviamente, quella parte evoluta di candidati e di cittadini che sono addentrati nella nuova società dell'informazione, promossa dalle nuove tecnologie.

 

A sostegno di questa mia opinione il fatto che di "comizi" in piazza se ne vedono sempre meno; sono stati rimpiazzati da più serie presentazioni in sale convegni con supporti multimediali come proiezioni di diapositive, di filmati e di programmi.

 

E qui casca l'asino. Mai come questa volta, le elezioni sono supportate da internet; con estrema facilità i candidati possono divulgare idee, programmi e buone intenzioni. (cliccare per credere)

Il vecchio e comico comizio in piazza, fatto di promesse mai mantenute dove si sprecavano i "dirò e farò" è stato rimpiazzato dal comunicato scritto.

 

Il comunicato scritto "inchioda" il candidato alle proprie responsabilità anche dopo essere stato eletto; se davvero crede in quello che scrive, gran parte delle sue intenzioni vedranno la realizzazione.

E, proprio per la serietà e la concretezza che riveste il comunicato scritto, i politicanti peggiori se ne guardano bene dall'usare questa forma di comunicazione.

 

In conclusione....per chi voterò?

Decido sempre l'ultimo giorno dopo un mese di valutazioni. Questa volta in particolare, il candidato che non presenta il programma per me non esiste.

Tra quelli che lo presentano, indipendentemente dal partito, sceglierò in con queste priorità:

  • cosa ha realizzato di positivo il candidato fino ad oggi?

  • nel programma, comunica intenzioni o parla a vuoto?

  • il suo programma è attuabile?

  • credo in lui?

 

NOTA:  Non sono razzista nei confronti dei "cercavoto"; ho usato questo linguaggio colorito per meglio esprimere le mie opinioni; sono profondamente convinto che ogni essere umano è libero ed ha il diritto di scegliere la propria vita e le proprie attività come meglio crede.