Nota: Risposta alla
richiesta
di Giovanni Forgione
Caro Giovanni ti scrivo,…. con un po’di
ritardo.
In una Società composita, e a maggior
ragione se piccola, come è quella di Telese, penso sia più utile far
valere le ragioni che uniscono piuttosto che quelle che dividono: le
sinergie di sommazione e di potenziamento piuttosto che gli antagonismi
competitivi. Questo lo penso per formazione e penso che possa essere
anche un valido indicatore di civiltà di una collettività.
Se così è, diventano importanti le
stesse ragioni, il fine, il progetto, la sua realizzazione, le persone
che lo realizzano con le proprie qualità e capacità. Una di queste
qualità è “l’onestà intellettuale”, termine con il quale metto insieme
l’onestà come dato morale frutto della buona educazione ricevuta, in
famiglia a scuola in società, e l’intelletto come dato razionale di
consapevolezza per cui si può dire, prima di tutto a se stessi, :”io
resterò così”. A questo punto del breve e sintetico ragionamento, dico
che, stando così le cose, non si può che essere coerenti, o con Dio o
con mammone, semplicemente, nella quotidianità che viene sempre onorata
dal fine.
La coerenza, soprattutto se si tratta
di quella altrui, non ammette errori di lettura.
E qui valgono i mezzi, gli strumenti
che devono essere, e sono, diversi tra loro, complementari e sinergici,
ma tutti importanti; penso al lavoro, alla famiglia, ai comportamenti
privati e a quelli pubblici, all’appartenenza a ViviTelese e alla
Margherita: tutto è diverso, tutto è utile al fine, ma tutto è uguale
perché uguale è la persona che vive queste diverse manifestazioni della
sua quotidianità.
E strumenti diversi lo sono, ViviTelese
e la Margherita. E ViviTelese, lo ricordo prima di tutto a me, è nato
come una piazza virtuale, luogo formidabile ed ideale dove tutti
possono, secondo regole convenute ed evidenti sul sito, dire e dare per
migliorare la vivibilità a Telese.
Nientaltro e scusa se è poco!
Solo pareri e pareri sottoscritti,
ragionamenti e riflessioni utili all’eventuale confronto, se si vuole, o
non si vuole, scrivere in ViviTelese, in piena libertà, senza che
alcuno, né io né tu né altri, possa arrogarsi o temere equazioni e
teoremi. Figuriamoci condizionamenti e “distrazioni”!
Brevissimamente della Politica, per
dirti come la penso, prendo in prestito da Cicerone:” non vi è altra
cosa in cui la virtù umana debba appressarsi più alla divinità che il
fondare Stati nuovi o reggere quelli che già esistono”. Mi rendo conto
che può essere inteso in molti modi.
Per tornare alle persone, Michele e
Renato sono gli stessi, quando lavorano, quando sono in famiglia, quando
si impegnano in ViviTelese e nella Margherita, e sono gli stessi perché
cercano di dare il loro contributo per fare più bella e più ricca
Telese, con spirito di servizio, con pazienza, con mitezza, con forza e
moderazione, volendo far valere la consapevolezza della stretta
interdipedenza fra le parti della stessa collettività.
Le persone fanno la società, che poi
può condizionare nel bene e nel male le persone che poi possono
condizionare nel bene e nel male la società ecc. ecc., ma questa è la
vita!
Con le parole di un poeta della nostra
età che tu riconoscerai, a proposito della circolarità degli eventi e
della centralità della persona, di fini e di strumenti, ti saluto.
La poesia si intitola “ ’o curtiello “
e inizia così:
‘o curtiello è comme a vita
taglia ‘o ppane e a vvote accide
comm’ammore
fa’ pezzente o gran siggnore…….
Con affetto, Renato.
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