Caro Giovanni ti scrivo... - 29-04-03 - Renato Del Monaco

 

  Nota: Risposta alla richiesta di Giovanni Forgione

Caro Giovanni ti scrivo,…. con un po’di ritardo.

In una Società composita, e a maggior ragione se piccola, come è quella di Telese, penso sia più utile far valere le ragioni che uniscono piuttosto che quelle che dividono: le sinergie di sommazione e di potenziamento piuttosto che gli antagonismi competitivi. Questo lo penso per formazione e penso che possa essere anche un valido indicatore di civiltà di una collettività.

Se così è, diventano importanti le stesse ragioni, il fine, il progetto, la sua realizzazione, le persone che lo realizzano con le proprie qualità e capacità. Una di queste qualità è “l’onestà intellettuale”, termine con il quale metto insieme l’onestà come dato morale frutto della buona educazione ricevuta, in famiglia a scuola in società, e l’intelletto come dato razionale di consapevolezza per cui si può dire, prima di tutto a se stessi, :”io resterò così”. A questo punto del breve e sintetico ragionamento, dico che, stando così le cose, non si può che essere coerenti, o con Dio o con mammone, semplicemente, nella quotidianità che viene sempre onorata dal fine.

La coerenza, soprattutto se si tratta di quella altrui, non ammette errori di lettura.

E qui valgono i mezzi, gli strumenti che devono essere, e sono, diversi tra loro, complementari e sinergici, ma tutti importanti; penso al lavoro, alla famiglia, ai comportamenti privati e a quelli pubblici, all’appartenenza a ViviTelese e alla Margherita: tutto è diverso, tutto è utile al fine, ma tutto è uguale perché uguale è la persona che vive queste diverse manifestazioni della sua quotidianità.

E strumenti diversi lo sono, ViviTelese e la Margherita. E ViviTelese, lo ricordo prima di tutto a me, è nato come una piazza virtuale, luogo formidabile ed ideale dove tutti possono, secondo regole convenute ed evidenti sul sito, dire e dare per migliorare la vivibilità a Telese.

Nientaltro e scusa se è poco!

Solo pareri e pareri sottoscritti, ragionamenti e riflessioni utili all’eventuale confronto, se si vuole, o non si vuole, scrivere in ViviTelese, in piena libertà, senza che alcuno, né io né tu né altri, possa arrogarsi o temere equazioni e teoremi. Figuriamoci condizionamenti e “distrazioni”!

Brevissimamente della Politica, per dirti come la penso, prendo in prestito da Cicerone:” non vi è altra cosa in cui la virtù umana debba appressarsi più alla divinità che il fondare Stati nuovi o reggere quelli che già esistono”. Mi rendo conto che può essere inteso in molti modi.

Per tornare alle persone, Michele e Renato sono gli stessi, quando lavorano, quando sono in famiglia, quando si impegnano in ViviTelese e nella Margherita, e sono gli stessi perché cercano di dare il loro contributo per fare più bella e più ricca Telese, con spirito di servizio, con pazienza, con mitezza, con forza e moderazione, volendo far valere la consapevolezza della stretta interdipedenza fra le parti della stessa collettività.

Le persone fanno la società, che poi può condizionare nel bene e nel male le persone che poi possono condizionare nel bene e nel male la società ecc. ecc., ma questa è la vita!

Con le parole di un poeta della nostra età che tu riconoscerai, a proposito della circolarità degli eventi e della centralità della persona, di fini e di strumenti, ti saluto.

La poesia si intitola “ ’o curtiello “ e inizia così:

‘o curtiello è comme a vita

taglia ‘o ppane e a vvote accide

comm’ammore

fa’ pezzente o gran siggnore…….

 

Con affetto, Renato.