Invito per Renato e Michele - 08-04-03 - Giovanni Forgione

 

 

La piazza virtuale di ViviTelese contiene, con vanto, campane di ogni suono. E' proprio il piacere di ascoltare l'altrui opinione alla base della credibilità del sito.

 

L'unica intolleranza evidenziata da ViviTelese è per la "mancanza d'opinione" e per il frequente ricorso al silenzio degli amministratori. I gestori della comunità, non rispondendo alle inquietudini formulate dai cittadini vengono meno al loro ruolo istituzionale ed ostacolano, di fatto, la crescita della comunità.

 

La "mancanza d'opinione" è grave anche se esercitata da chi non è amministratore in carica ma aspira a diventarlo. Lo sport diffuso tra i politicanti, quello di "esporsi il meno possibile", è stato redditizio fino alla nascita di ViviTelese, quando ancora non era affermata la società dell'informazione.

 

L'estrema facilità di comunicare, attraverso internet, verso la maggioranza dei cittadini, determina la colpevolezza di chi dovrebbe comunicare e non lo fa.

Se un semplice cittadino come me, comunica a 200 navigatori questo messaggio che state leggendo, e a 2000 cittadini per l'effetto del passaparola, è veramente inquietante che non faccia lo stesso un esponente dell'amministrazione in carica o un politico che aspira a candidarsi.

 

Tutto questo preambolo, cari lettori, per portarvi al nòcciolo della questione. Due responsabili di ViviTelese, Renato Del Monaco e Michele Del Vecchio, hanno scelto di far parte del circolo politico locale della Margherita.

 

Aspetti positivi e negativi nello stesso tempo debbono essere considerati. Per voglia di sintesi cito, tra quelli positivi, il fatto che ViviTelese non sarebbe più solo una piazza virtuale ma diventerebbe parte propositiva della comunità telesina.

 

Fatto assolutamente negativo invece, è che la libertà assoluta d'espressione vigente su ViviTelese, sarebbe fortemente condizionata dall'appartenenza di Renato e Michele ad un gruppo politico; parlare di circolo o di partito politico o di gruppo di cittadini che prepara le prossime elezioni comunali, non cambia la sostanza.

 

La logica attuale dei partiti politici o dei gruppi come la Margherita, lascia poco spazio di espressione autonoma ai suoi aderenti; la forza del gruppo politico sta proprio nella coesione degli iscritti e nella unità di vedute. Prova di questa mia convinzione è il fatto che difficilmente un esponente della politica locale si esprime liberamente, al di fuori dei proclami di gruppo.

 

Appartenere ad un gruppo politico e, contemporaneamente, a ViviTelese non è certo un reato e questo non intaccherà minimamente la mia profonda amicizia con Michele e Renato ma, chiedo a loro di convincermi sulla compatibilità delle due cose.

E' vero, su ViviTelese tutti scrivono liberamente, tutti hanno un'idea politica e anzi, una parte di politici "praticanti" usano periodicamente ViviTelese per divulgare opinioni ed iniziative. Anche i componenti del circolo della Margherita possono esprimersi su ViviTelese anzi, non aspetto altro.

 

Michele e Renato sono fondatori di ViviTelese e fino ad oggi hanno condiviso le linee innovative di comunicazione che il sito ha messo in atto: nessun tipo di condizionamento, nemmeno la piccola pubblicità locale. La logica dei partiti politici al contrario, è basata su accordi, strategie e convenienze, elementi questi che condizionano in modo pesante la libertà di espressione personale.

 

La libertà assoluta di espressione sulle pagine di ViviTelese non può essere "distratta" da elementi quali:

  • interesse personale

  • pubblicità commerciale

  • scambio di favore

  • favoritismo di ogni tipo

Poiché la vita quotidiana ci ha abituato (o meglio obbligato) a sottometterci a situazioni di convenienza, la politica partitica ha saputo furbescamente cavalcare gli interessi dei cittadini per "comprarseli".

 

Io stesso, ho un lavoro, ho una famiglia, vivo, grazie ad un "posto" ricevuto dalla Democrazia Cristiana. Non c'era altro modo per vivere; o quello o fare la fame. Ho accettato a vent'anni questo compromesso e sono cosciente ancora oggi che non c'era altra scelta da fare.

 

Oggi invece, esiste maggiore libertà d'espressione; posso esprimermi liberamente (lo sto facendo) e non riesco a vedere una convivenza (nella stessa persona) tra la purezza di ViviTelese e la struttura dei partiti politici.

 

Cari Renato e Michele, ci conosciamo da una vita e già abbiamo avuto qualche scambio di idea su questi argomenti; vi invito però, fraternamente a spiegare a me ad ai nostri affezionati e numerosi lettori la vostra scelta e a convincermi, se ci riuscite, della compatibilità dell'appartenenza contemporanea a ViviTelese ed alla Margherita.

 

E...mi raccomando, non usate anche voi l'arma del "non rispondere per iscritto" perché ciò confermerebbe una vostra integrazione nella parte peggiore della politica locale.