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Unintended
by Chloe

 
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  Se promettete di non 'omaggiarmi' con ogni sorta di verdura in segno di apprezzamento per il ritardo mostruoso vi prometto che smetto di scrivere fic!! Come sarebbe a dire 'Era ora?!?'.. Sto capitolo è lungo quanto Guerra&Pace, perciò preparatevi un tazzone di caffè e buona lettura!

Grazie a tutti quei sante/i che mi hanno scritto su snow_is_falling@hotmail.com!

(--> Ciao Mikako! Ciao AJ!!). Che rincoglionita! Mi son dimenticata di dirvi che i boys di Sd non son mica miei ma son della Stella, e la canzone invece l'hanno composta i Muse (la trovate sul Cd "Showbiz").. Adesso smammo, mi sa che stò facendo un uso privatistico del mezzo pubblico!

(--> Ma che ragazza simpatica!). Ciao ciao!

Ch 08
UNINTENDED

8:45:35 ,36, 37..

Sprofondò il viso nel morbido cuscino di piume cercando di ricostruire gli avvenimenti della sera precedente.. "Ammesso che ci sia qualcosa da ricordare!" pensò sedendosi sul letto. Oggi stava decisamente meglio, la notte sembrava aver spazzato via il torpore e la febbre. Allargò le braccia per stirarsi, quando qualcosa attirò la sua attenzione. Keiko era ancora nel mondo dei sogni e sorrideva abbracciata al suo uomo di piume. Indubbiamente uno dei suoi spettacoli preferiti.

Indugiò sulla curva della sua nuca, sulla sua figura esile e nervosa vestita solo di una camicia da notte leggera come un soffio..

"Adorabile!" sorrise tra se e sè, lasciando il letto come un gatto per tuffarsi sotto il getto tiepido della doccia."Oggi sarà una bellissima giornata" si disse gettandosi addosso l'accappatoio candido prima di sbirciare la sua faccia nello specchio. Uscì a piedi nudi dal bagno ed avvicinandosi al letto rimase ancora un pò a guardare la sua bella addormentata."Stai diventando terribilmente sentimentale, Akira" pensò stringendosi nelle spalle.

I suoi pensieri furono interrotti da un movimento brusco della ragazza che doveva essere prossima al risveglio. Akira sorrise leggermente scostando il lenzuolo dalle sue ginocchia, liberandole le gambe. Carina, decisamente troppo carina... Scosse la testa, tornando a contare i secondi della sveglia 9:16:10,11,12..

Attraversò la stanza dirigendosi verso l'armadio a grandi passi ed appoggiato l'accappatoio su una sedia aprì le grandi ante per prendere qualcosa da mettere, quando un'idea gli balenò in mente. Richiuse con cura lo sportello e sorridendo tornò sui suoi passi. Lentamente si chinò sulla figura della ragazza, baciandola sulla nuca e sui primi tratti della schiena. Keiko sorrise girandosi un poco per gettare i suoi occhi ancora pieni di sonno in quelli dell'amato.

"Ciao" le sussurrò il ragazzo mordicchiadole un orecchio.

"Ancora 5 minuti.." lo pregò la voce di Keiko riappropriandosi del cuscino.

"Time out!" rispose la sua voce calda continuando il viaggio lungo la pelle della ragazza.

"E va bene, sono sveglia, smettila di.." il discorso le morì in gola "Akira..".

Keiko cercò di alzarsi a sedere ma la mano di Akira aperta contro il suo stomaco le consigliava diversamente. "Ti va di giocare un pò con me Keiko?" le disse con un filo di voce il ragazzo, scalando in una sola mossa il suo corpo. Keiko ricambiò il bacio che lui le stava regalando, e scivolando sotto la pressione della sua pelle lo sentì mugolare di piacere.

"Smettila di giocare al seduttore e lasciami andare!" rise la ragazza sottraendosi a quelle imbarazzanti attenzioni.

"Altrimenti?" la voce di Akira era tutt'altro che innocente.

"Lo sai che non ti conviene farmi arrabbiare!" rispose Keiko gettandogli uno dei guanciali in piena faccia. Poco dopo si maledisse per aver innescato una cuscinata con il re delle persone competitive, sopratutto quando dovette ammettere che non aveva più un briciolo d'aria nei polmoni.

"Mi hai fatto male!" esclamò dopo meditata decisione scatenando la preoccupazione della guardia del Ryonan, che preso com'era da ben'altri pensieri non vide la sagoma bianca del cuscino metterlo spalle al letto. "E con questo ho vinto!" un sorriso di trionfo si fece largo sul viso della ragazza arrossato dallo sforzo improvviso, mentre le sue mani premevano contro le spalle nude del nostro eroe, costringendolo a capitolare.

"Tanto a me piace anche così!" disse il ragazzo stringendo le labbra in un sorrisetto che di casto non aveva neanche l'intenzione.

Keiko lo accarezzò dolcemente, sicura che quella sarebbe stata l'ultima volta che Akira l'avrebbe guardata in quel modo. "Non dirgli nulla,non adesso!" le suggeriva una vocina in un angolo remoto della sua mente, peccato che Keiko avesse deciso diversamente.

"Akira, io.." sospirò sciogliendo la prigionia del ragazzo, che in un batter d'occhio si sedette accanto a lei sulla sponda del letto. "Lo capisco, credimi.." la interruppe la sua voce profonda

"E' solo che.. E' difficile smettere di bere quando si ha ancora sete!"

"E tu ne hai?" chiese Keiko sbirciando il corpo di Akira coperto solo dai boxer neri.

"Da morire" rispose la sua voce morbida, mentre i suoi occhi cercavano conferma in quelli della sua ragazza che corsero veloci al pavimento di legno. Per tanto tempo si era illusa di poter gestire la situazione con facilità: per le ultime settimane si era andata ripetendo che dopotutto il loro era un rapporto stabile, che Akira era un ragazzo intelligente e che la amava.. Ma adesso..

Adesso tutto le sembrava un teatrino dell'assurdo: Akira le stava chiedendo scusa per averla messa al centro della sua passione, quando lei stessa poco tempo prima non aveva esitato a svilire la sua per tenere legato l'unico uomo che le avesse mai dimostrato un pò d'affetto.

"Non volevo spaventarti" disse Akira avvicinandosi un poco, ma le sue labbra furono interrotte dalle dita sottili di Keiko.

"Devo dirti una cosa" gli sussurrò la ragazza alzandosi con un veloce movimento.

"Ok." disse seguendo i movimenti di Keiko finchè non si trovarono al centro della stanza, viso a viso, occhi negli occhi.

"Io non sono né perfetta, né una santa Akira" le parole le uscirono lente ed amare, e le sue mani in perenne movimento tradivano un'ansia nuova agli occhi del ragazzo.

"Andiamo.." le sorrise lui amabilmente "L'attesa non può che rendere ancora più speciale tutto quello che abbiamo.. E poi, è terribilmente eccitante provare a far cadere le tue difese!".

Keiko si rese conto che non poteva procrastinare all'infinito, era il momento di far venire fuori la verità, per quanto dolorosa fosse.

"Non posso darti una cosa che non ho più, Akira" disse alzando gli occhi in quelli increduli del ragazzo. Sentiva solo il cuore scoppiarle nel petto ed una strana sensazione impadronirsi di ogni sua fibra. Guardava l'uomo che le stava di fronte, una mano aperta sui suoi occhi azzurri.

"No" disse la voce profonda si Akira alzarsi di volume "Dimmi solo come accidenti è possibile!".

Per un momento solo Keiko avrebbe voluto fermare il tempo e consolarlo, ma quando ci si vuole fare del male è meglio farlo nel modo più crudele che si conosce.

"E' successo durante il primo anno del liceo.." iniziò la ragazza appoggiandosi al muro. "Io.. Bhè, ero innamorata di lui da così tanto tempo che quando mi chiese di essere la sua ragazza neanche toccavo terra.. E poi.." sospirò alzando gli occhi verso il volto teso si Akira.

"Poi tu hai pensato bene di andarci a letto! Ma.. Ti prego, continua, dammi tutti i particolari!" sibilò il ragazzo piazzandosi proprio davanti a lei.

Keiko strinse le spalle, sapeva che non avrebbe capito. Sapeva che non lo avrebbe accettato.  "Akira se fosse stato tutto così facile.." sospirò incrociando le braccia.

"Povero tesoro, ti ha fatto male? Dio come mi dispiace! Se solo lo avessi saputo prima avremmo potuto.." non fece neanche in tempo a finire la frase con il sorrisetto che aveva in serbo per l'occasione che un sonoro schiaffone lo raggiunse in pieno volto.

"Non permetterti mai più di insinuare certe cose sul mio conto! Io ho sbagliato, ma anche tu non sei certo un verginello timoroso! Perchè non ascolti quello che ho da dirti invece di trattarmi come una poco di buono?" Lo guardò massaggiarsi la guancia ancora per un minuto, prima che la sua voce iniziasse a parlare di nuovo seriamente.

"Non so più chi accidenti tu sia Keiko!" disse spalancando le braccia "Dio mio.. Ieri eri un candidio gilglio ed oggi.. Dammi una ragione, una sola ragione logica per non avere dei dubbi!

Cos'è, ti faccio schifo forse?" le sue parole risuonarono così forte nella stanza che per un momento la ragazza pensò l'avessero sentito anche in Australia.

Keiko scosse la testa pesante come un macigno "Tu mi faresti schifo?" chiese sorridendo tra sé e sé. "No,stai tranquillo. Io ti farò schifo dopo quello che sentirai ora, ma tanto, peggio di così.." prese fiato e ricomiciò. "Quando ero una ragazzina credevo che aver diritto ad una storia decente fosse fuori da ogni mia portata, perciò quando il ragazzo che da due anni abitava i miei pensieri mi propose di diventare la sua fidanzata mi buttai con tutta me stessa in un sentimento che probabilmente era così completo solo per me. Chiudevo tutto fuori ed esisteva solo lui finchè un giorno.."

"Lui ti chiese la prova d'amore giusto?" chiese Akira accomodandosi sul letto, seccato dall'ascendente che quella patetica storia sembrava avere sulla sua ragazza.

"No, Akira" lo corresse Keiko "Una sera lo vidi uscire dallo spogliatoio con un'altro ragazzo e prima che avessi la possibilità di dirgli una qualsiasi cosa li vidi baciarsi. Credo fu quello il momento in cui decisi che avrei dovuto legarlo a me con qualcosa di più che il bacio della buonanotte. Lo feci, ma non funzionò neanche così, lui aveva già deciso con chi stare e per me non c'era più posto."

"Tu lo ami ancora? Ho bisogno di sapere se io sono solo un sostituto, Keiko!" alzò i suoi occhi azzurri dal pavimento per sbirciarla e gli sembrò di non averla mai vista così bella.

Per la prima volta aveva paura.

"No.. Mi è bastato un secondo per innamorarmi di te, e da allora non mi è ancora passata" gli sorrise dolcemente la ragazza prendendogli il viso tra le mani.

"E a lui credi sia passata?" chiese Akira accarezzandole il naso con un dito.

"Ayame è un'ottima medicina!" sorrise Keiko chiudendo gli occhi per perdersi ancora in uno dei baci di Akira, ma l'unica cosa che uscì dalle labbra del ragazzo fu un nome, dapprima appena un sussurro che crebbe improvvisamente di tono "Hisashi.. Era Hisashi.. Keiko, per l'amor del cielo dimmi che non era Hisashi!"

Keiko annuì sconvolta "Posso spiegarti.. Io.." non sapeva che dire, e lo sguardo di Akira, un secondo prima così dolce, si era trasformato in qualcosa di terribile da sostenere.

"Hisashi! Dio Santo, Hisashi!" continuava a ripetere come un burattino come a voler scacciare le gelosie che l'identita del primo fidanzato di Keiko gli aveva scatenato.

"Akira.. Ascoltami: dobbiamo solo lasciarci alle spalle tutta questa storia.." disse la ragazza accarezzandogli la spalla.

"Vedi, Keiko, per quanto io ti possa amare non sò se riuscirò mai a superare questo rancore, questa gelosia questa cosa che mi prende allo stomaco adesso che ti guardo e so cosa hai fatto con lui..  In fondo in fondo al mio cuore io continuerò sempre a chiedermi perchè tu mi abbia trattato così, perchè tu abbia preferito mentirmi piuttosto che essere sincera dal primo giorno." la sua voce era bassa ma ferma, le sue parole tagliarono a Keiko ogni speranza di appello.

"Se ti avessi raccontato tutto non ci sarebbe stato nessun primo giorno, questo lo sai anche tu" rispose la ragazza passandosi una mano sugli occhi che iniziavano ad arrossarsi.

"Forse ci saremmo risparmiati entrambi una buona dose di nervi, ma ci saremo persi tutti i bei momenti che facevano parte della nostra storia. Sai, Keiko, tu per me sei stata qualcosa di incredibile.. Incredibile.." sorrise Akira con la calma di chi ha già deciso.

Keiko soffocò il magone inspirando lentamente, cercando di non cedere ai nervi.  "Cazzate! Queste sono solo un mare di cazzate, e lo sai anche tu! Perchè vuoi farmi star male?  Ognuno ha una storia alle spalle solo che c'è chi come te si prende una pacca sulle spalle ed un 'complimenti playboy', e c'è chi commette una sciocchezza e viena marchiata a vita!" lo supplicò la ragazza.

"Basta, Keiko.. Basta. Tanto non serve ad un bel niente.Non facciamoci ancora del male.Io..Io ho già deciso, non sarei coerente con me stesso se continuassi questa storia." Akira l'aveva zittita accarezzandole la guancia.

"Decidi quello che ti pare, ma almeno abbi l'onestà di non dire alla prossima Keiko che la ami da impazzire se poi non riesci a perdonarle nulla!" rispose Keiko allontando la mano del ragazzo.

Ora era sola, o come le avrebbe detto Ayame per incoraggiarla 'single'.

Tutto quello che voleva era smettere di pensarci. Basta con i suoi occhi, basta con i suoi scherzi, basta con le serate passate a far progetti sul divano..

Basta,

basta,

basta!

Tirò un profondo respiro per cercare di soffocare l'ennesimo tentativo dei suoi nervi di suicidarsi in un pianto senza fine, e senza voglia e senza pazienza si impose di dormire almeno due ore di fila,ma i versi di quella canzone rimanevano lì, davanti ai suoi occhi..

You could be my unintended choice/
To live my life extended/
You could be the one i always love/
You could be the one who listens/
To my deepest inquisitions/

You could be the one I'll always love/
I'll be there as soon as i can/
But I'm busy mending broken/
pieces of the life i had before/

- continua...
mailto:
snow_is_falling@hotmail.com

Parte 09

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