Il gioco delle coppie - quarta parte Un ragazzo alto dai capelli rossi, se ne stava seduto, con la schiena appoggiata alla rete che delimitava il campo da basket all’aperto di proprietà dell’albergo. Sembrava aspettare qualcuno mentre giocherellava distrattamente con un pallone da basket della stessa tonalità sei suoi capelli. E quel qualcuno non si fece aspettare.
-Ciao Hanamichi! disse una voce femminile alle sue spalle -Mi ero quasi stufato di aspettarti Hana- chan! -Scusa ma stamattina mi sono svegliata tardino…^_^ -Il Genio ti perdona…Ma non sei stata corretta a farmi aspettare mezz’ora dato che sei stata proprio tu a insistere per vedermi. -Scusa…ma devo proprio parlarti. Facciamo un paio di tiri nel frattempo? Così approfitti per fare un po’ di allenamento sui tiri da tre… -Ok!
Hanako si piazzò sulla linea e tirò con tale disinvoltura, che sembrava non avesse mai fatto nient’altro in vita sua che provare e riprovare quel lancio. Il pallone centrò perfettamente il cerchio di metallo e cadde sull’asfalto con un rumore particolare.
-Credo che tu Hanamichi presto avrai un’occasione irripetibile… -Davvero?? -Sì. Io e Akiha abbiamo deciso di darti una mano a conquistare Haruko… -Non serve più!!! L’hai sentita anche tu! Le piaccio!!! ^v^ -E quando l’avrebbe detto? -Quando facevamo il bagno! Era talmente intimidita che non ha osato fare il mio nome! Ma io ho capito benissimo!!! -Forse è destino- disse allora la ragazza con tono triste- che sia io a disilluderti sempre… Sappi che lei non si riferiva a te, ma a Rukawa. -Come?! -Me l’ha detto lei. Ma lei di certo sarà meno fortunata oggi! Ho chiesto a Rukawa di disilluderla e non lasciarle speranze! -Ma perché? E poi come può quel volpino farmi un favore? -Non ho detto che lui sa di farti un favore!! E poi sono certa che Haruko troverà in te un ottimo fidanzato! ^^ Per cui tu la consolerai e le offrirai sostegno quando Rukawa farà il suo dovere. -Così si accorgerà di me!!!! -Infatti! E forse capirà che sei migliore come ragazzo che come amico! -Ti adoro! Chiedimi quello che vuoi!- urlò, abbracciandola. Per farlo dovette piegare un po’ le ginocchia. Fra loro passavano ben 14 cm di differenza. I 189 cm di Hanamichi facevano sentire una tappa Hanako, che poteva contare su “soli” 175 cm… Il che per una ragazza giapponese erano già molti! E non solo per una ragazza dato che alcuni giocatori (vedi Ryota) erano perfino più bassi di lei! -Non dire cavolate! Vederti felice con Haruko mi basta, ok? Se proprio vuoi farmi un regalo…regalami almeno 10 punti nella partita di oggi! -__^ (blink) -Affare fatto!!! Mi raccomando di esserci! -Non so se potrò venire…. - disse lei evasivamente -Se non vieni giuro che non ti sarò più amico!!! Vuoi forse perdere l’amicizia del grande Tensai (genio) ??? -Ho capito! Vengo non ti preoccupare !!! Ma per favore non urlare il mio nome! Vedi c’è un giocatore a cui non vado a genio… -Per quello non volevi esserci oggi! Ma io manterrò il segreto!!! Parola del re dei rimbalzi!!! ^^ Scommetto che è incazzato perché l’hai battuto!!! Ma vedrai che non farà caso a te perché avrà troppo da fare con il sottoscritto!!!!! -Giochiamo, dai! O si fa tardi!
----------------------------------------------------------------------------------------- In quel momento una altro ragazzo ed un’altra ragazza erano impegnati a parlare. Haruko aveva incrociato Rukawa in un corridoio e si era fatta coraggio.
-Ehm…ciao Rukawa. -…- lui non le rispose a parole ma le lanciò uno sguardo gelido. Hanako fece palesemente finta di niente e continuò. -Scusa se ti disturbo, ma volevo sapere se è vera la storia che mi ha raccontato Yugi. Lei è una tua fan… ha detto in giro che stamattina l’hai trattata molto male. Io non ci ho creduto naturalment… -E’ vero- la interruppe lui bruscamente -Come?! Allora l’hai veramente trattata così male? -Sì. E’ colpa sua. Tutte quelle che fanno le galline mi danno sui nervi…Anche tu! Stai sempre a sbavarmi dietro… Non l’hai ancora capito che non m’interessi? Trovati qualcun altro!- e detto questo si voltò e continuò per la sua strada.
Se avesse guardato alle sue spalle avrebbe visto una giovane in lacrime. -*** E’ un mostro! Come ha potuto dirmi quelle cose. Pensavo fosse migliore e invece ecco che mi insulta! E’ uno scemo che non merita un briciolo della mia attenzione!!!!*** e corse via. ****************** -Ehi Megane- kun (quattrocchi) hai già invitato qualcuno per domani sera?- Mitsui aveva chiesto al compagno di stanza. -No… e non so davvero chi invitare!!!! Tu probabilmente non hai questi problemi! Ci sono molte ragazze che ti vengono dietro… -***Ma che vuoi che mi freghi!!!!!!*** Non so…. Però ho un problema maggiore da risolvere… Non ho mai ballato in vita mia!!!! -Intendi dire che non hai mai partecipato ad una danza tradizionale??!!!- disse Kogure con un’espressione divertita stampata in faccia. -Non fare quel sorriso!!! Non accetto che qualcuno mi sfotta! Nemmeno se quel qualcuno sei tu!!!- replicò Hisashi con un’aria offesa- arrabbiata… -Scusa, scusa! Non ti voglio certo sfottere! Ma ti sei chiesto come farai stasera? Il direttore dell’albergo ci ha chiesto di partecipare alla festa di stasera perché in questo paese è una specie di tradizione… per cui se ci andrai accompagnato non potrai che ballare la danza tradizionale??? -Non ne ho idea. Kogure si era avvicinato all’amico e gli aveva preso la mano. Mitsui l’aveva bruscamente ritirata come scottato…e si era ritrovato a fissare qualsiasi parte della stanza tranne il viso dell’amico. -Cos’hai Hisa- chan? chiese Kogure con voce preoccupata non vuoi che ti insegni a ballare? -Volevi insegnarmi a ballare?- disse stupito Mitsui, imbarazzato per la reazione esagerata nei confronti dell’amico, che tra l’altro aveva agito nelle migliori intenzioni!!! -E ci riuscirò!- sorrise Kogure di un sorriso aperto e sincero. Prese quindi nuovamente la mano di Mitsui e la strinse portandola all’altezza del proprio viso. - spostati a sinistra… e poi cambi mano…ecco così…poi si incrociano le mani e ci si avvicino viso contro viso… - e Mitsui seguì alla lettera alle istruzioni. Entrambi arrossirono spaventosamente quando i loro visi si sfiorarono, Kogure strinse convulsamente la mano dell’amico che non riuscì a trattenere una flebile protesta- Ahi!- Subito Kogure lasciò la mano di Mitsui prorompendo in un mare di scuse!!! Gomen nasai (scusa!!!)!!! Ti ho fatto male? Scusa non so cosa mi sia preso! Perdonami!!! -Niente! Tutto a posto!- lo rassicurò l’altro ***perché ho aperto questa mia boccaccia???!!!*** Ripresero così le lezioni da parte di Kogure, ma il ragazzo evitò accuratamente qualsiasi contatto con Mitsui… E dopo appena mezz’ora il giovane era già in grado di ballare la semplice danza alla perfezione. -Sono soddisfatto! E tu Hisa- kun sei stato davvero bravo!!! I miei complimenti… ^_^ Per quella sera avevano giocato abbastanza con i loro sentimenti e cercarono di comportarsi in un modo che ritenevano “normale”… Ma cos’è la normalità ? E’ forse essere uguali a tutti gli altri?… ^^^^^^^^^^^^ Giocare. L’unica cosa importante in quel momento era giocare. Per Rukawa era tutto. Tutta la sua vita era un grande e infinito gioco. E lui doveva vincere. Sempre. In una vita come la sua, senza l’affetto dei genitori, senza amici veri. Doveva dimostrare a tutti che poteva comunque giocare. E vincere. Era invidioso. Non lo avrebbe mai ammesso, ma era invidioso. Di Sakuragi. Perché lui aveva degli amici. Perché lui era vivo. Non giocava, lui viveva. E nella sua partita quotidiana Rukawa non aveva mai vissuto realmente. Era sempre stata una lotta crudele e gelida. In quel senso il basket lo appagava. Si sfogava e si sentiva un vincente perché tutti glielo dicevano. Si sentiva circondato da gente che voleva vincere come lui. E fra quei corpi accaldati, quegli sguardi roventi anche il suo cuore sembrava più caldo… Gelido, congelato, incatenato nel ghiaccio batteva sempre di un ritmo monotono. Ma quando giocava il battito cresceva, martellava nel petto, più veloce più forte. Ognuno di noi vive in un gioco, ognuno di noi vive nella sua prigione: per qualcuno è la propria testa, per altri il proprio cuore… Per Kaede Rukawa quello era il momento di imparare un nuovo gioco. Un gioco per far battere il cuore…più veloce, più forte. ********************* Mancava solo un ora alla partita contro lo Shojo. Hanako era distesa sul suo letto. Era sola nella stanza. Vuota, come la sua testa. Galleggiava pigramente in un dormiveglia senza pensieri coerenti. ricordi e sentimenti di giorni trascorsi, di parole mai dette e di frasi dolorose. Akiha l’aveva trascinata in lungo e in largo in cerca di un kimono per la festa della sera successiva. Lei non ne aveva mai posseduto uno, mentre Akiha l’aveva ereditato della madre. Probabilmente si era sentita in colpa, per cui l’aveva costretta a provarne almeno dieci, esprimendo per ognuno un parere personale. Hanako doveva ammetterlo: il kimono che aveva scelto era davvero molto bello. Era di un delicato verde pastello a fantasia floreale, con ricamati fiori di ciliegio rosa. Aveva persino acquistato degli spilloni per acconciare i capelli. Ma in quel momento non aveva nessuna voglia di pensare alla festa. C’era qualcosa di più importante: La partita contro lo Shojo. E lei non doveva farsi riconoscere. °_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_°_° Driin. Driin.
-Moshi moshi. (pronto) -Ciao Aki-chan ! -Hey Hanako! Come mai mi chiami adesso? Hai avuto ripensamenti sul kimono? Devo andare a cambiartelo in negozio? -No! Niente di tutto ciò… Devi darmi una mano…Ayako è fuori con Ryota, devi aiutarmi prima che torni. -Ok vengo in un attimo. -Ti aspetto. *********************
Un leggero bussare alla porta annunciò ad Hanako l’arrivo dell’amica. Prima che potesse dirle una qualunque cosa lei si era fiondata nella stanza accompagnando l’entrata con un deciso- Dimmi! Qual è il problema?
-Devo sembrare un ragazzo. -Eh ???!!! -Devo sembrare un ragazzo. -Ho capito cosa hai detto!!! Ma non capisco il perché! -Quella persona…non deve riconoscermi. Ed io ho promesso ad Hanamichi che sarei andata alla partita. Per cui devo travestirmi. -Capisco. Ma dove li trovi i vestiti? E per i capelli come fai? Te li vuoi tagliare o cosa?! E poi hai …curve decisamente femminili! -Ho pensato ad una soluzione…Ma mi serve la divisa di Kogure…Non quella con cui gioca, ma la tutta con scritto Shohoku che si porta appena entrati in campo prima della partita. E un berretto. -Kogure? Quello con gli occhiali, vero? Perché lui? -Siamo alti uguali, più o meno! -E cosa gli racconti? -Per questo mi servi tu! Hai più faccia tosta di me! Io non ne sarei capace! -Cambio la domanda allora: E cosa gli racconto? -Che…che…- balbettò Hanako -Che vuoi sentirti parte integrante della squadra ma non vuoi che sembri che ci siano due manager. propose Akiha -Fa pena! -Beh allora sentiamo la tua di idea… -Io… io…ehm…
========================== - In che senso vuole sentirsi parte integrante della squadra ma non vuole che sembri ci siano due manager? esclamò sorpreso Kogure. -Vuol dire quello che hai capito! ( contorta la ragazza…. Della serie: Arrampichiamoci sugli specchi!). Dai! Fai questo favore ad Hanako! -Ok! Vado a prenderla! Anche se non capisco il perché… Aspetta solo un secondo. - e dopo pochi secondi fece ritorno con in mano la maglia e i pantaloni accuratamente piegati. -Ecco. -Arigato gozaimasu. (grazie mille) -Niente… -Arrivederci. ^v^ -Ciao… ?__? ______________________________________________________ - Perfetta!-esclamò Akiha - Dici?- disse pensierosa Hanako facendo un mezzo giro su se stessa -Assolutamente! Inganneresti chiunque! ormai Akiha era particolarmente agitata e poco mancava che si mettesse ad urlare… Hanako la guardava con sguardo un po’ perplesso. Il suo travestimento in ogni caso era davvero ben riuscito: la tuta larga mimetizzava le curve, il berretto nascondeva i capelli lunghi, raccolti abilmente da Akiha in modo che nemmeno la più piccola ciocca potesse spuntare, e la visiera ombreggiava il viso. La sua altezza finiva l’opera. Sembrava veramente una riserva dello Shohoku. -Certo che se lo Shohoku avesse delle riserve come te, non farebbe giocare i titolari! :-p disse Akiha scherzosamente -Non dire certe sciocchezze! Se lo Shohoku avesse delle riserve come me sarebbe una squadra femminile!!! E poi anche tu te la cavi benino a basket!- replicò l’amica -Non ho il tuo talento! E nemmeno il tuo allenamento alle spalle! -Ma hai iniziato da pochi mesi! Prima non sapevi nemmeno a cosa servisse una palla!- Hanako non capiva proprio lo strano ragionamento della sua migliore amica! Lo sapeva meglio di lei che il basket non era uno sport che s’impara da un giorno all’altro! -Certo che lo sapevo! Ma si trattava di una pallina da tennis! Eppure non sono riuscita a far parte del club della scuola! Lo sai anche tu! Troppo esclusivo per me…- Akiha si era fatta triste al ricordo di come non era riuscita ad entrare nel club di tennis… -Almeno hai scoperto che la pallacanestro non è così male…- cercò di risollevarla Hanako -Ma non sono molto portata nemmeno per il basket! Non so tirare bene, lo sai! Sbaglio parecchi tiri! E sono bassa! -Ma sei molto agile! E determinata! Ricorda è questo che fa la differenza. Lo Shohoku si basa sulla determinazione dei propri giocatori più di qualsiasi altra squadra che conosca! -E tu sei la più determinata delle cestiste, Hanako! -Non dire cavolate! Smettila di parlare così bene di me! Sembra quasi che tu stia per fondare il mio Fans Club!!! -Conosco già alcuni possibili componenti! E mi metterò sugli spalti ad urlare e sventolare striscioni! -Ok…Lasciamo perdere! E’ quasi ora di andare ed Ayako sarà qui a minuti!- tagliò corto….non sopportava tutti quei complimenti, anche se le erano rivolti in maniera piuttosto scherzosa… ************ La serratura scattò e la porta si aprì. Una Ayako visibilmente contenta entrò chiudendosi la porta alle spalle.
-Ciao! Come va?- esclamò la ragazza sedendosi sul letto -Non c’è male… -Io sono al settimo cielo! Ryota mi porterà alla festa domani!! Finalmente avrò un cavaliere per il ballo tradizionale! E tu con chi ci vai? -Non so… -Dovresti sbrigarti! Sei carina, hai solo l’imbarazzo della scelta! Mi stupisco solo che non l’abbiano già fatto! -L’hanno fatto, ma ho rifiutato. -E perché? Hai pure comprato il kimono, vedo…. Non ti piacevano quei ragazzi?- Ayako non riusciva davvero a capire -No, solo che ho deciso solo oggi di partecipare per cui prima ho declinato gli inviti! -Se vuoi ti combino qualcosa…- si offrì -No! No! Ci penserà sicuramente Akiha! Lei mi troverà di certo qualcuno! Tu pensa solo a Ryota e alla festa. -E alla partita! Devo sbrigarmi! Hai visto il mio cronometro? Era sulla scrivania! -Mi sembra sia nel cassetto del comodino… -Hai ragione! Eccolo!…Aspetta un attimo! Dove hai preso quella tuta? Te l’ha data Akagi? E perché hai i capelli nel berretto? Ti scambieranno per un giocatore! -No! Me l’ha prestata Kogure! Meglio che sembri ci sia una riserva in più che una doppia manager…Non credi? E poi non penseranno ci sia una ragazza in squadra se tengo i capelli nel cappello! -Fai come vuoi…. Io non ho problemi! Però adesso andiamo oppure faremo tardi!- Ayako era davvero troppo in ritardo per soffermarsi a pensare su quello che le aveva appena detto la ragazza e quindi lasciò correre… -Un ultima cosa… non urlare il mio nome oppure penseranno che un giocatore si chiama come una ragazza! -Ti chiamerò Ketsuki…- la manager non capiva il perché di tutte queste novità -No, meglio Hana- chan! Mi piace di più! -Ok! Di corsa Hana- chan!!! Sennò il gori chi lo sente, poi!
E si misero a correre per le scale. ***************************** La partita era incominciata da alcuni minuti. Tutti i giocatori si stavano impegnando al massimo: Rukawa realizzava un canestro dietro l’altro, Hanamichi aveva preso quasi tutti i rimbalzi ed aveva commesso solo 2 falli, uno per sfondamento e uno per passi, Mitsui si era scatenato con i tiri da tre e Akagi aveva sfruttato la sua mole per organizzare una difesa il più impenetrabile possibile. Ma quello che più s’impegnava era sicuramente Ryota. Fujima, in campo dal primo minuto aveva cominciato a dargli dei problemi, ma aveva trovato il modo di fermarlo con una marcatura strettissima, che però impediva anche a lui di provare a segnare. La statura considerevole dei giocatori avversari aveva messo in difficoltà un po’ tutti, soprattutto sotto canestro, ma Rukawa ed Hanamichi si erano schierati con Akagi sfruttando l’elevazione considerevole. Il primo tempo si era concluso con lo Shohoku in vantaggio per 46- 35. Tutti erano visibilmente stanchi, ma soddisfatti. Avevano giocato bene e l’allenatore poté solo consigliare loro di tenere duro e continuare così. Hanako non aveva fatto il tifo come gli altri, ed aveva praticamente fatto atto di presenza per Hanamichi, molto dispiaciuto per aver realizzato solo quattro punti: per tenere fede alla promessa gliene mancavano sei. Ma anche se non lo dava a vedere la ragazza aveva notato che il gioco di Sakuragi era migliorato dopo la sua lezione: era riuscito a scartare perfettamente due avversari per poi appoggiare la palla a canestro. Il secondo tempo non ebbe sorprese. Hanamichi segnò altri due punti, portandosi a quota sei. Il risultato finale vide lo Shohoku vincitore sullo Shojo per 78- 71. Tutti erano molto felici e piombarono in un sonno pieno di sogni appena posata la testa in un angolo dello spogliatoio. Hanako era rientrata in camera subito dopo la partita. Era stanca senza aver fatto nulla. Si era sentita osservata. Aveva avuto paura. *** Quanto durerà questa situazione? Per quanto ancora fuggirò dal mio passato?*** ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Il giorno successivo due persone parlavano sotto un grande ciliegio. La maggior parte dei fiori era ancora in boccio. In città probabilmente si erano già aperti, dato che faceva un po’ più caldo. -Allora Hanamichi, hai già invitato la tua amata alla festa? -Purtroppo no! O ci sono le sue amiche o il gorilla!!!- si lamentò il tensai -Oppure sei troppo timido…. propose Hanako -Timido io ? Non dire cavolate!!! Io sono la persona più intraprendente di questa terra!!!! -Certo… e il miglior giocatore di basket!!!- commentò lei con sarcasmo -Non starai mica sfottendo!!!! >__< -No, non fraintendere!!! Volevo solo spronarti… -Ok Hanako! Appena la incontrerò da solo giuro che le parlerò !!!- promise allora Hanamichi, con tanto di mano sul cuore ed espressione seriosa. -Perfetto! Ecco qui la tua grande occasione!!! disse la ragazza con un sorriso sornione e con un dito indicò una figura che passeggiava lungo il viale principale. la tua adorata Haruko è sola e afflitta! Vai e consolala. -Ma io…- tentennò Hanamichi, rosso come un pomodoro, con la palese intenzione di darsela a gambe. -Non penserai mica di svignartela??!! Hai promesso! -Sì, ma vedi, ecco, io…. ho da fare…Mito mi aspetta… dobbiamo fare una cosa assieme…- tergiversò il ragazzo -Basta scuse!!! Ora o mai più!! Per cui credo che ti metterò con le spalle al muro! > HARUKO!!!!- urlò La giovane sorella del capitano si voltò sentendosi chiamare. Alzò una mano in segno di saluto e accelerò il passo nella loro direzione. Hanamichi si stava agitando in modo spaventoso: aveva cominciato a ridacchiare in modo nervoso e a tormentare l’orlo della maglietta con entrambe le mani. Sembrava in preda ad una crisi … Haruko li aveva raggiunti e ora stava sorridendo ai due ragazzi.
-Cosa fate qui?- chiese -Stavamo discutendo della partita… -Sono stati grandi… Anche tu Hanamichi!- disse con la solita aria felice -Davvero? Beh, sì devo ammettere che un genio come me poteva anche disputare una partita segnando più punti, ma sai ero molto occupato coi rimbalzi… -Sei stato grande! Chi controlla i rimbalzi controlla la partita!!! -Come dice il gorill…. ehm il tuo fratellone! -Oh cielo si è fatto tardi… Scusa Haruko! E anche tu Hanamichi, ma mi sono ricordata che devo parlare di una cosa con Ayako! Mi starà aspettando! s’inventò una scusa lì per lì. -Che peccato- disse Haruko con voce dispiaciuta. -Senti Haruko, puoi fare un po’ di compagnia ad Hanamichi finché non torno! Questione di pochi minuti, ok? -Certo nessun problema!- sorrise -Bene allora ti affido Sakuragi! si voltò e corse verso l’ingresso dell’hotel.
-*** Questa è la mia grande occasione!!!*** - pensò Hanamichi *** Non posso sprecarla!!!! Anche se in realtà non so cosa dire… devo provarci !!!! *** Haruko guardava il giovane con uno sguardo dolce. Sembrava quasi aver intuito qualcosa.
Iza to naru to nanimo ienai Shaberitai no ni koe mo kikitakute Kokoro ga ne awateteru E' giunto il momento e non riesco ancora a dire nulla Voglio dire qualcosa e voglio ancora sentire le tua voce Il mio cuore è nel panico, sai. Il cuore di Hanamichi batteva impazzito. Il suono riempiva la sua mente impedendogli di formulare qualsiasi pensiero coerente… TUM- TUM- TUM. Un tamburo impazzito. TUM- TUM- TUM. Una forza incontrollabile che risuonava nella sua mente e pervadeva ogni sua singola cellula. Era paura. Paura: cos’è la paura? Paura non è solo temere la morte, il buio, i luoghi chiusi. E’ anche temere gli altri e se stessi, perché non è possibile controllare il cuore degli altri, non è possibile controllare il proprio cuore… Hanamichi aprì la bocca ma sembrava non potesse uscirne alcun suono. Inspirò una boccata di quella frizzante aria primaverile impregnata del dolce profumo dei ciliegi in fiore. E si decise.
-SentiHarukovorrestivenireallafestadistaseraconme?- pronunciò tutto d’un fiato, come per aspettare di meno la risposta. -Potresti ripetere più piano, per favore? -Oh scusa- divenne perfino più rosso di quanto già non fosse… Il suo cuore accelerò per protesta: come poteva reggere ancora, adesso che doveva ripetere tutto da capo???- Senti, vorresti venire con me alla festa in costume stasera? Sempre se non ci vai già con qualcun altro… Ci terrei…sì, insomma, mi piacerebbe molto…
It's all right daijoubu daijoubu daijoubu Kiseki datte okoseru Here we go ikou yo ikou yo ikou yo Tsubasa hiroge Kitto nanika ga nanika ga dokoka de Deaeru hi o matteru Do! Do! Do! DREAMING! DREAMING! Va tutto bene Va tutto bene Va tutto bene Va tutto bene Opereremo miracoli Ecco andiamo Ecco andiamo Ecco andiamo Ecco andiamo E spieghiamo le nostre ali Sono sicuro che c'è qualcosa, da qualche parte Aspetterò il giorno in cui noi due ci incontreremo So! So! So! SOGNANDO! SOGNANDO! *** Calma. Calma. Calma. Hanamichi calma! Ora risponderà… probabilmente sarà un no, quindi non ci sperare!!!! Calma. Calma. Va tutto bene!!! No non va bene per niente…non risponde nemmeno!!!!! ***
-Va bene! Grazie mille per l’invito! Ma non dirlo a Takenori…. È molto geloso!!! -Eh? Hanamichi era rimasto molto sorpreso. Si era imposto di non farsi illusioni, ma la realtà era molto migliore di ogni fantasia. Era al settimo cielo. -Ci vediamo stasera a cena!!! A proposito, di che colore è il tuo kimono?- disse la giovane allegramente. -Blu. Sei sicura di voler venire? Hanamichi voleva essere certo. -Certo!!! Il mio kimono è azzurro!!!! Una buona accoppiata!!!- e sorrise di un sorriso dolcissimo che sciolse le ultime resistenze di Sakuragi che improvvisamente si ritrovò al settimo cielo…
************* Il gioco delle coppie quinta parte Torna alla pagina di Slam Dunk Torna all’indice delle Fanfiction |