Ray of light

Parte V

Stamattina ho avuto una poco piacevole conversazione con mia madre; si è accorta della mia assenza, ma che brava sono trascorsi solo due giorni!Voleva festeggiare il Natale insieme; probabilmente aveva litigato con il suo amato e s’era ubriaca, succede sempre così, soffre di sbornia triste; ogni volta che beve più del necessario si rende conto di che razza di donna sia e si ricorda anche della sua povera figlia, che se la cava perfettamente senza di lei! Le ho attaccato il telefono in faccia non prima di averla mandata a quel paese!

"Ciao!" una voce mi sorprende alle spalle "C’incontriamo spesso!"

"Buongiorno!" gli rispondo ricambiando il sorriso che mi ha appena rivolto "Già sono diventata un habitué! Sei in anticipo anche oggi o sbaglio?"

"Verissimo, sto allenando la mia resistenza in vista del nuovo campionato, anche se noi cominceremo più tardi, da quest’anno siamo teste di serie!"

"Ah!"annuisco, in realtà non ho capito nulla del sue discorso, per me il basket, come qualsiasi altro sport è incomprensibile; come direbbe Hana <non ci sono proprio portata!> "Senti, come mai alleni la tua resistenza non ne hai?"

"Non ho giocato per quasi due anni…"afferma con aria triste.

"Perché?"

"Sai che sei proprio una curiosona!" colpita e affondata, credo di essere diventata rossa come un pomodoro maturo.

"Hanamichi non ti ha raccontato di me?" scuoto la testa "Ovvio, quando state insieme non perdete certo tempo a parlare dei suoi compagni di squadra!" no, parliamo di Haruko e della dannata volpe, vorrei rispondergli, ma mi limito ad un’espressione imbarazzata "Scusa! Non volevo metterti a disagio! Ho subito due incidenti al ginocchio ed ho abbandonato il basket…" deglutisce "ho iniziato a comportarmi non proprio da bravo ragazzo, ma poi ho capito i miei errori e ho ricominciato, anche grazie ai miei amici!" sorride.

"Perdonami! Io non avevo intenzione d’essere tanto insistente, ti ho fatto ricordare un’esperienza spiacevole…scusami, sono sincera!"

"Tranquilla!" cerca di consolarmi "Non fare quella faccia triste! Il tuo Hanamichi, me lo ricorda ogni giorno il mio passato, non troppo glorioso, da teppista!"

"Hanamichi ha la sensibilità di un elefante dentro un negozio di cristalli!" gli faccio notare "Quel grande idiota! Il rispetto non sa proprio cosa sia!" commento a voce alta un pensiero che, forse, doveva rimanere per me.

"Tu sì che sai dire parole d’amore!" ride divertito "Povero Hanamichi perfino la sua ragazza lo tratta male!" rifletto sull’assurdità della cosa e mi unisco anch’io alla sua risata.

"Fate ridere anche me?" la mia <rivale> ha fatto il suo ingresso in palestra "Cosa vi dicevate di bello?"

"Niente di che!" taglio il discorso "Dai!" mi rivolgo alla mia nuova conoscenza "Mostrami ancora qualcuno dei tuoi tiri, ho voglia di farti un ritratto!" m’accontenta, mentre lei s’avvicina, si siede accanto a me e osserva i miei gesti.

"È Mitsui spiccicato!" esclama, ma io non voglio parlare delle mie capacità artistiche, io voglio parlare di lei!

"Allora manager, come si comporta il mio Hana quando io non ci sono?" meglio iniziare con qualcosa di vago.

"Bene…" mi risponde insicura.

"Hai paura di me?"

"Cosa?!" è stordita dalla mia domanda "No, assolutamente no!" tenta di replicare con più decisione.

"Non essere timida, non ti mangio mica! Dimmi, raccontami com’è il mio <tesoro>" oserei dire di più quella testa di cactus che mi ha coinvolto in questa stramba situazione "durante gli allenamenti! Io sono lontana, questa parte della sua vita non la conosco, per piacere" Oddio la sto implorando! "…parlami di lui!"

"Beh…" devo prostituirmi per farti aprire bocca?! "se proprio insisti…" stronzetta ti decidi o no? Sto trascendendo e questo non mi piace! "Lui è sempre allegro…" sai che novità! "divertente, gentile… confusionario, ma credo che in questo stia la sua attrattiva!" oh oh oh! Così l’attrae "Comunque queste cose tu le sai già!" prosegue arrossendo; sì carina io le qualità ed i difetti di Hana-chan li conosco a menadito e so anche quello che prova per te e per nessun altro! La notte lo guardo dormire e lo sento sussurrare il tuo nome e tu, invece, pensi a chi nemmeno sa che esisti! Perché sei così cieca da non renderti conto dei suoi sentimenti tanto evidenti?

"Haruko per fortuna ti ho trovata!" l’altra manager, quell’ufficiale, è da poco entrata in palestra.

"Ciao Ayako!" inizia a parlottare tra loro, poi l’Akagi sparisce in fretta e furia.

"Vieni anche tu?"

"Uh?!" non so di cosa stia parlando, mi sono ritrovata come un’idiota a fissare Mitsui; è affascinante vederlo in azione, è stuzzicante, è come la tequila boom boom, dà alla testa!

"Alla festa!"

"Quale festa?"

"Ogni anno organizziamo una festa di Natale con tutta la squadra, siccome sei la ragazza di Hanamichi devi per forza partecipare!" sorrido maliziosamente, la festa capita proprio a pennello! La cosiddetta ciliegina sulla torta!

*******

"Razza di babbeo, mi vuoi ascoltare? Non è il momento questo di pensare a quanto sei bravo a giocare! Durante la festa porteremo il nostro complotto alla conclusione; ho già parlato con Yohei, Haruko mi beccherà in fragranza di reato e poi ci sarà un happy ending!" speriamo! Mi guarda con i suoi occhioni da cucciolo come per dire di aver capito, ma io non ne sono tanto sicura; gli accarezzo i capelli, la sua testa è poggiata sulle mie gambe; stiamo sul divano a guardare una partita di basket americano alla tivù, prova a spiegarmi qualche regola, ma l’unica cosa che riesco a fare è riconoscere gli stessi tiri che esegue Mitsui; Mitsui, perché la tua immagine martella in continuazione la mia testa?

"Per Natale resti con noi?" mormora mentre s’ingozza di patatine.

"Se non mi cacci da casa, io opterei per un sì!"

"Uhm…" avanti lo so che muori dalla voglia di chiedermelo "non per farmi gli affari tuoi… tua madre?"

"Abbiamo avuto un simpatico scambio d’opinione questa mattina, ha iniziato con il dirmi che erano arrivati i regali di mio padre, come se m’importasse qualcosa di quello che la sua nuova amichetta mi compra, per poi puntare dritta all’obiettivo: ti obbligo a tornare a casa per le feste!"

"Sbronza?!" perfino Hanamichi ha imparato a conoscerla.

"È tanto evidente?" gli rispondo ironica "Comunque il problema non si pone, finite le vacanze andrò a vivere da una mia compagna di scuola, ha bisogno di una coinquilina; per fortuna ho qualche soldo da parte, poi posso vendere sempre i miei gioielli, mollo il corso di grafica e mi cerco un lavoretto part-time per pagarmi l’affitto! Anzi, già che ci siamo, mi daresti una mano con il trasloco?"

"Non è il caso di dire a tuo padre come stanno le cose?"

"Cosa dovrei dirgli? Sai papà la tua ex-moglie è un’alcolizzata che si trascina in casa dei vagabondi pseudo-artisti che mirano alla virtù della tua ultimogenita? Sai che farebbe? Mi manderebbe in uno di quei costosissimi college svizzeri lontana dal mio sogno: secondo te come faccio a diventare mangaka laggiù?… Poi non ti rivedrei più…" porta la mia testa contro il suo petto e piango, vorrei fermare le mie lacrime, ma non ci riesco; Dio Hana se tu sapessi tutto quello che ho passato!

*******

È ancora presto, ci siamo addormentati l’uno sopra l’altro sul divano, i primi raggi di sole fanno timidamente la loro comparsa; la neve si è sciolta, merito, dipende sempre dai punti di vista, del temporale di questa notte; sposto la testa, alzandola dal suo petto, e portandola vicino alla sua; non si è mosso minimamente, dorme come un ghiro! Come è carino il mio Hana-chan quando ronfa! Osservo il suo profilo, accarezzando con il dito i rilievi del suo volto, il naso, la bocca, il mento; a suo modo è perfetto, raramente ho potuto osservare un ragazzo così proporzionato; improvvisamente di gira, schiacciandomi sotto di sé.

"HANA-CHAN!" protesto, niente lui ha dato inizio alla lotta! È una specie di rituale che eseguiamo ogni volta che ci capita di dormire insieme; s’inizia solitamente bloccando <l’avversario> e facendogli il solletico, proprio come sta facendo lui in questo momento "SMETTILA!" lo prego tra le risa; non riesco più a divincolarmi come quando ero piccola, lui ora è più alto di me di quasi venti centimetri e pesa decisamente più di me; ma io non mi arrendo! Cerco di reagire, niente sono immobile! "Ok! Time-out!" lo imploro sfinita "Devo fare pipì!" mi lascia andare e n’approfitto per sedermi a cavalcioni su di lui e vendicarmi!

"BUGIARDA!" urla afferrandomi i polsi e spostandomi verso di lui; in un attimo i nostri nasi si toccano e le nostre labbra si sfiorano, i respiri sono affannosi, colpa del nostro giochetto? Sento la sua mano abbandonare il mio polso e accarezzare la mia schiena delicatamente, su e giù; un brivido mi percorre, che qualcuno mi fermi, sto per perdere il controllo sotto i suoi tocchi! Il rumore della chiave che gira nella toppa ci blocca prima che sia troppo tardi, deve essere Hymeko; Hana mi spinge lontano facendomi dare una sederata sul pavimento.

"AHIA!" strillo.

"Ragazzi!" ci riprende la donna "Che ci fate già svegli a quest’ora? E tu, Luce che ci fai sul pavimento?" bella domanda "Non ditemi che stavate giocando come sempre?" veramente se tu non fossi entrata, il giochetto avrebbe preso una piega inaspettata "Siete troppo grandi per comportarvi come due bambini!" dice aiutandomi a tirarmi su.

"Ahi!Ahi!" mi lamento.

"Ti sei fatta male?" annuisco "Hanamichi! Basta con questi passatempi finirete per farvi male!" non è una sederata il male che ci stavamo per fare! "Beh che ti piglia? Sei così silenzioso, non chiedi neanche di farle un massaggino?" Hanamichi arrossisce "Ho capito, vado a farmi la doccia, non fate troppa confusione!" conclude sparendo su per le scale.

"Lu… Luce!" mi chiama mentre cerco di dileguarmi in cucina, non ho voglia di parlare di qualsiasi cosa fosse che ci ha spinto a fare quello che, per fortuna, non abbiamo fatto sul divano.

"Vuoi un tè?" cerco d’essere gentile, ma è sconvolto, come lo sono io; ho desiderato il mio migliore amico, ho bramato le sue mani su di me, ho sognato la sua calda e generosa bocca attraversare ogni centimetro del mio corpo, ho immaginato di esplorare minuziosamente il suo; ho bisogno di una doccia fredda, molto fredda, prima che lo trascini in cucina e finisca quello che abbiamo tentato d’iniziare prima.

…continua…

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