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Ray of light
di Aj

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Parte II.

Avete mai preso un treno nell’ora di punta? Ecco, un consiglio, non fatelo mai! Può veramente devastare fisico e mente. Accidentaccio a me e a quando non mi faccio gli affari miei! Cretina! Sono una cretina! Però come facevo a dire no a Hana-chan? Lui è sempre disponibile nei miei confronti; e poi sono molto curiosa di conoscere questa famosa Haruko che s’è rubata il cuore della mia testa rossa!

Dio sia lodato! Sono arrivata alla mia fermata! Ora tutto sta nel trovarlo questo benedetto liceo Shohoku! Premetto, pur avendo vissuto da queste parti quando ero alle elementari, non ho mai trovato il tempo per concedermi un’esplorazione; potrei indicare a chiunque la strada da casa di Hana alla vecchia scuola elementare oppure dalla stazione a casa di Hana, ma non più di questo!Ho abitato in così tanti posti che confondo vie e piazze delle diverse città!

A fatica trovo un’anima pia che mi segnala la strada giusta, per fortuna è conosciuta come scuola!Se non fosse per lui non mi sposterei da Yokohama, cosa non si fa per gli amici? Finalmente sono a destinazione, non male come ambiente! Bene il prossimo passo è la palestra! Dai Luce fatti coraggio!Hai quasi raggiunto la meta!

“Ciao carina mi stavi aspettando?”

Questo chi diavolo è e da dove sbuca? Avevo un dubbio, ma ora ne sono certa, questa è una scuola di pazzi! D’altra parte, nessun liceo normale avrebbe accettato uno come Hanamichi!

“Vedi Takamiya non hai speranze! Ciao dolcezza che ne diresti di fare un giro?”

Signore! Si raddoppiano a vista d’occhio, e ora cosa vuole questo tipo?

“Ma non vedi che è straniera!”

Arguto! Devo complimentarmi con lui!

“Dici?”

“Sicuramente! Bionda naturale, occhi verdi, lineamenti occidentali!”

Deve fare la mia descrizione? I suoi amici ce li hanno gli occhi per guardare, soprattutto questo cicciottone qui che, in questo momento, sta fissando tutto fuorché i miei occhi, i miei capelli e i miei lineamenti!

“Hello miss! Do you want… ehi Noma! Come si dice fare una passeggiata?”

Evvai! Stamattina ancora nessuno aveva deciso di rimorchiarmi! Come il solito, mai uno normale, mai!

“Siete proprio due ignoranti!”

“Perché ciccione tu lo sai?”

Ma che simpatico siparietto! Quasi quasi mi dispiace andare via!

“Non serve l’inglese, il linguaggio dell’amore è universale! Mia principessa fuggiamo insieme sul mio cavallo bianco!”

Scoppio a ridere, non riesco a frenare la mia ilarità, questo tizio è troppo divertente!

“Ehi! La prima volta che una tipa non fugge a gambe levate di fronte a Takamiya!”

“Sì Okusu, ma si sta piegando in due dalle risate!”

“Ciao!” lo so come esordio non è un granché, ma sto cercando di asciugare le lacrime “La palestra?”

 “Noi ci stiamo giusto andando!” un ragazzo decisamente carino interviene in mio aiuto.

“Ciao Mito!” lo salutano gli altri.

Mito? Possibile sia quel Mito? Lo guardo meglio, occhi scuri, capelli neri come la pece… forse è lui o forse no? Dilemma! Ci provo!

“Yohei?!” lo chiamo.

“Sì?” mi fissa incuriosito, è lui!

“Non mi riconosci?”

Scuote la testa.

 “Credevo fossimo amici? Sono passati diversi anni, lo so, dall’ultima volta che ci siamo visti, ma ignoravo che potessi dimenticarmi così facilmente!” lo rimprovero imbronciata.

“…Ah!” urla dopo averci pensato un po’ “Lu-chan?”

“Che cosa hai da fissarmi con quell’espressione da baccalà? Vieni qui e saluta come si deve una cara amica!” gli corro incontro e ci abbracciamo stretti, quasi a soffocare.

“Quando sei tornata?”

“Poco prima che cominciasse l’anno scolastico!”

“Non lo sapevo, altrimenti…dì e Hanamichi lo sa?”

“Fammi indovinare, il deficiente non ti ha detto niente?”

“No!” cuote la testa “Ma lo sai, quando si tratta di te…”

“No!” lo interrompo “Non lo giustificare!”

“Lo sgriderai?… Sì dalla faccia che hai fatto credo non ti limiterai a questo!… Allora cosa fai di bello? Dove vai a scuola? Raccontami un po’ quello che hai fatto in questi tre lunghi anni! Sono molto curioso!”

“Te lo dico se mi porti in palestra!”

“Andiamo!”

Nel frattempo Mito spiega la nostra particolare situazione agli altri tre, ancora storditi.

“Quindi voi tre andavate a scuola insieme?”

“Già! Proprio così! Io e Hana dalla prima elementare, mentre con Yohei dalla quarta alla sesta!” racconto entusiasta.

“Poi ci hai abbandonato!”

“Dai Yohei! Sai benissimo che la colpa non è mia! Mia madre stava attraversando la sua fase cubista!”

“Cubista?!” mi chiedono in coro i tre ragazzi.

“La mamma di Lu-chan è una pittrice!” risponde Yohei al posto mio “E ora che periodo sta sperimentando?”

“Scoperta di nuovi talenti da immettere nel mercato!”

“Ah!” è il suo commento, sa benissimo cosa voglio dire, lui conosce il particolare modo di vivere di mia madre; la classica bohemièn libertina, ho sempre saputo di essere l’imprevisto, la figlia non voluta, ma capitata, che ha sconvolto i suoi piani; più di una volta mi è venuto anche il dubbio di non essere figlia di mio padre, forse è per questo che lui mi evita sempre; forse è per questo che tiene di più agli altri figli che a me.

“Speriamo che la festa non sia cominciata!”

Le parole di Takamiya mi riportano alla realtà.

“Quale festa?” domando incuriosita.

“Certo! Tu come fai a saperlo?” continua Mito “La squadra ha organizzato una piccola festicciola di bentornato per Hanamichi!”

“Davvero?” sono molto felice che Hana sia apprezzato tanto dai suoi compagni.

Entriamo in palestra; i ragazzi sono già tutti dentro e anche Hanamichi, è imbarazzato e molto contento, sicuramente non s’aspettava un’accoglienza del genere.

“Ehi Hanamichi!” gridano in coro i suoi <compagni di merende > “Guarda che bella fringuella abbiamo trovato vagare nel cortile della scuola!” bella fringuella, non me l’aveva mai detto nessuno!

Sorrido, lui mi corre incontro e mi solleva da terra come fossi una piuma.

“Mettimi giù!” protesto, niente è troppo felice; finalmente dopo qualche minuto si decide a lasciarmi.

“Vieni, vieni! Devo presentarti la squadra!” m’afferra per il braccio e mi trascina verso il gruppetto d’amici, tuttora sbalordito, dal benvenuto che Hana mi ha riservato.

“Questo è il gorilla!” dice prima di beccarsi un energico pugno sulla testa.

“Razza di deficiente!” reclama il tipo molto più alto e muscoloso della mia testa rossa.

“Ahia gori!” piagnucola “Mi hai fatto male! Ma perché picchi sempre me? Non sei più il capitano!” ed eccolo ricevere da un tizio, alto più o meno quanto me, un calcione sul suo bel sederino.

“Ryo-chan? Perché? Mi chiedo perché?” mugola.

“Ti sembra il modo ti trattare un senpai?” gli risponde il piccoletto.

“Parli tu che da matricola hai pestato Mitchy, che era un tuo senpai?”

“È diverso, lui era un teppista!” si giustifica il ragazzo con il piercing all’orecchio.

“Già hai ragione Ryo-chan!” annuisce Hana.

“Ehi! Possibile che di mezzo ci vada sempre io?!” domanda infuriato un giovane con una cicatrice sul mento.

“Su, su, calmiamoci!” un ragazzo con gli occhiali tenta di placare gli animi “Che razza d’impressione potremo fare alla nostra ospite?… Ciao io sono Kiminobu Kogure frequento il terzo anno e fino a qualche mese fa ero il vice-capitano!” si presenta porgendomi la mano “Lui è l’ex-capitano Takenori Akagi, anche lui del terzo anno…”

“Abbiamo capito!” l’interrompe bruscamente Hanamichi.

“Ma Ha…” sto per riprenderlo, ma lui s’avvicina e mi bisbiglia all’orecchio <Quattrocchi ci prova!>; sorrido, è geloso, da non crederci!

“Allora poi ci sono Ryo-chan, che è quel tappo! Mitchy, il teppista! Ayako, la nostra manager; Yasuda e tutte le altre riserve, Haruko? Dov’è Haruko?” chiede disperato.

“Sono qui!” richiama la sua attenzione una ragazzina dai capelli castani, piuttosto comune, adorante vicino ad un ragazzo dai capelli corvini e dagli occhi glaciali, che non la degna di uno sguardo. Questa sarebbe il motivo per cui lui gioca a basket? Questa bambina? Sono sconvolta! E lui non riesce a conquistare questa tipa? Sto trasalendo! M’avvicino, le porgo la mano e le rivolgo la parola.

“Tu sei la famosa Haruko!”

“Sì!” mi risponde quasi avesse timore di me.

“Ciao io sono Luce Mariko Blanchette!” mi presento “Dalla faccia che fai, credo che Hana non ti abbia mai parlato di me!”

“No!” scuote la testa.

“Sapete!” Hanamichi blocca il nostro discorso “Luce realizzerà un fumetto con me protagonista!”

“Cosa?!” domandano tutti i coro i presenti e anch’io m’aggiungo; vorrei sapere quando ho detto una cosa del genere? Avevo fumato qualcosa di illegale?

“Certo!” prova ad illuminare la mente di tutti noi, soprattutto la mia, perché sono piuttosto confusa “Lei da grande sarà una mangaka di successo!Pensate…” prosegue emozionato “studia nel prestigioso istituto Inoue (Il maestro deve sempre esserci! Arigatho divino Takehiko! N.d.Aj) a Yokohama!”

Tutti si complimentano con me; ma Hana ancora non ha chiarito quando io avrei affermato di volerlo come protagonista di un mio futuro manga!

“Lui chi è?” domando indicando il giovane accanto alla <divina > Haruko; meglio cambiare argomento!

“Lui è Rukawa…” il tono della sua voce è neutro, ma stranamente Hana mi sembra contento di vederlo; lui deve essere la dannata volpe! Non l’ammetterà mai, ma ci tiene a quel ragazzo!

“Quindi tu sei un’amica di Sakuragi?”

“Non proprio Haruko!” le dico “Io di Hanamichi non sono una semplice amica, sono la …RAGAZZA!”

 

Note: lo so che lo sapete, ma io queste precisazioni le scrivo lo stesso. La scuola in Giappone comincia ad aprile e finisce a marzo; quindi Hanamichi dopo l’infortunio frequenta ancora il primo anno; Yokohama è il capoluogo della prefettura di Kanagawa. Grazie per la cortese attenzione.

Fine seconda parte.

Terza parte

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