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Quando cadono le stelle
by Enry

 

CAP.2: DIFENDERE LA REGINA?

Raggiunte le loro camere, Endymion la fece distendere sul letto e, seduto sulla sponda, aspettò che si riprendesse.

Quando aprì gli occhi, Endymion si avvicinò a lei e la baciò sulle labbra.

 

    -Ti sei svegliata, mia regina?  mormorò poi dolcemente.

    -Sì… sono la solita pasticciona… le ragazze si sono preoccupate? Vado subito a dir loro che sto bene.  così dicendo fece per alzarsi, ma il re la trattenne.

    -Neanche per sogno. Ci andrò io. Ma tu devi stare distesa per un po’, altrimenti una volta alzata dal letto potresti avere un altro capogiro. Possibile che debba ancora dirti tutto come se fossi una bambina dell’asilo?

    -CHE CATTIVO! Non sono come una bambina dell’asilo!

    -Sì, sì, ma a chi vuoi darla a bere, TESTOLINA BUFFA?

    -Ancora così, mi chiami?!

    -Beh, a volte…

    -Senti, Marzio… cioè, Endymion… - riprese tornando ad essere seria  Forse… forse sarebbe meglio per tutti se mi consegnassi spontaneamente a quell’uomo… mio Dio… a Endymion… sì, insomma…

    -Non dirlo nemmeno per scherzo. Non solo sei la regina, ma sei anche la donna che amo.

    -Appunto per questo: per te e per tutti gli abitanti di Cristal Tokyo sarebbe la scelta più giusta. Il problema è che io… HO UN SACCO DI PAURA!

 

Endymion scoppiò a ridere, rivedendo nella regina Serenity la sua piccola Bunny. Lei ascoltò quella risata fresca e spontanea come lo sciaquìo argentino delle cascatelle di montagna. Era così diversa da quella, cattiva e beffarda, dell’uomo misterioso che si faceva passare per il suo adorato Marzio!

 

    -Eh, lo so che hai paura  riprese il re  ma non devi averne, perché non permetterò mai che tu ti consegni a quell’essere, dovessi trattenerti a viva forza!

    -Grazie…

    -Di che cosa?

 

La regina si gettò tra le braccia del marito e lo strinse forte. Poi si diede dell’egoista: come poteva pensare di restare al sicuro difesa dal re e dalle Sailor mentre c’era il rischio di un’invasione di quegli orribili esseri che potevano fare del male a tante persone innocenti?

- I nostri nemici sembrano invincibili, lo hai visto anche tu. No, io rimango dell’idea che la cosa migliore sia che mi consegni a lui senza aspettare che mandi quei mostri. Non voglio che ci vada di mezzo qualcun altro… non voglio che ci vada di mezzo tu.

Le si ripresentarono davanti agli occhi le terribili immagini della battaglia contro Periglia, in cui Marzio si era sacrificato per proteggerla. Non avrebbe potuto tollerare un nuovo dolore come quello. Preferiva andarsene sapendo che i suoi amici e il suo amore erano al sicuro.

 

    -Smettila di dire queste cose. Ho già preso la mia decisione. Combatterò fino all’ultimo per te, e ti assicuro che quell’uomo non ti avrà.

    -Ma possono andarci di mezzo persone innocenti! Cristal Tokyo è troppo grande per salvare tutte le persone! Tre giorni non sono sufficienti per evacuarla!

 

Il re Endymion rimase in silenzio: non aveva argomenti da opporre a queste obiezioni, ma non voleva separarsi da Serenity per consegnarla al nemico. In quel momento non si sentiva affatto un buon sovrano, che in quei frangenti avrebbe dovuto anteporre gli interessi pubblici a quelli personali, però non poteva fare una scelta tanto mostruosa e dolorosa. No. Avrebbe dato se stesso per la sua città, ma non avrebbe ceduto la donna che amava. Mai, per nessuna ragione.

L’abbracciò più forte, mentre fuori il sereno cielo notturno era attraversato da effimere stelle cadenti, simili a lacrime che righino le guance di una fanciulla.

 

 

- Stanno arrivando i tre Stars Knights della principessa Kakyou? Ma…

La regina era rimasta esterrefatta: avrebbe rivisto Seya, Taiki e Yaten? Ma come avevano fatto a sapere già del pericolo che correva la Terra?

Morea sorrise trionfante  Già! Arriveranno fra poco. Sembra che la loro principessa abbia avvertito l’aura malefica di quel tipo che si fa chiamare Endymion molto prima che lui stesso uscisse allo scoperto, e che quindi li abbia mandati a proteggerti!

Serenity stava per rispondere quando un servitore entrò nella sala del consiglio, le si avvicinò e le sussurrò qualcosa all’orecchio. La regina annuì e si alzò.

- Ragazze  disse rivolta alle Sailor  andiamo ad accogliere i nostri vecchi amici!

Quando arrivarono nella sala del trono, videro che i tre Cavalieri le stavano già aspettando. Dimenticandosi completamente dell’etichetta e del protocollo, Serenity corse ad abbracciarli uno per uno.

- Taiki! Da quanto tempo! Ma è una mia impressione o sei diventato ancora più alto? Sei una torre! Yaten!… tu invece sei ancora più carino con l’uniforme dei Cavalieri della principessa Kakyou! Seya! Sono contentissima di rivederti!  a lui riservò un abbraccio più lungo e stretto. Non aveva mai dimenticato la sua dichiarazione d’amore, e anche se non poteva corrispondere, la conservava nel cuore. Lui, dapprima un po’ imbarazzato per la dimostrazione d’affetto che la regina gli dava in pubblico, poi ricambiò la stretta dicendo  Non sei cambiata affatto… sei sempre la nostra Bunny… - poi, abbassando la voce in modo che solo lei potesse udirlo, aggiunse - … la stessa ragazza che mi ha fatto innamorare.

La regina arrossì lievemente, poi cercò di recuperare un po’ di dignità regale e invitò gli ospiti a pranzare a palazzo con lei, il re e le Sailor. I tre accettarono subito: davanti ad una bella tavola imbandita si poteva discutere meglio del pericolo incombente sulla Terra.

 

    -Così questo tizio vi ha minacciati di ritorsioni se non gli consegnerete Serenity.  concluse Taiki mentre un cameriere portava un’altra brocca di vino bianco.

    -È così, Taiki. Il peggio è che un giorno è già passato… ce ne rimangono solo due.  aggiunse Marta tristemente, ma addentando subito dopo un’ala di pollo. Era incredibile quanto assomigliasse a Bunny, in certi casi…

    -Io ho cercato di ricordare qualcosa riguardo il nemico  disse Endymion  perché a quanto ha detto lui dovrei conoscerlo bene… eppure non riesco proprio a…

    -A quanto ne sappiamo potrebbe aver mentito spudoratamente su un sacco di cose  lo interruppe deciso Seya, stringendo i pugni, per l’odio che sentiva infuriargli nel petto per quell’essere che minacciava la vita della donna che amava  l’immagine che avete visto sullo schermo di una TV potrebbe benissimo essere stata creata apposta per assomigliare tanto a Endymion. Forse voleva spiazzarvi.

    -In effetti  concordò Yaten  se questo “Endymion cattivo” è capace persino di creare dei piccoli buchi neri, figuriamoci se non riesce a ritoccare un’immagine virtuale!

    -In ogni caso  disse Rea  anche se quella era solo un’immagine, ho percepito chiaramente una potenza inaudita.

    -È vero.  intervenne Sydia  Anche io ho sentito un potere malvagio incredibile, mentre lui parlava.

 

Vi fu un momento di silenzio. Poi Serenity lo ruppe, con un’affermazione che lasciò di stucco tutti quanti: - Ragazzi, io lo so che volete proteggermi, ma io rimango dell’opinione che sia meglio che io mi consegni spontaneamente. Davvero, io credo…

    -Serenity  la interruppe il re  mi sembrava che ne avessimo già parlato.

    -Marzio, spiegami a cosa servirebbe cercare di resistere agli attacchi di quell’esercito invincibile. Spiegamelo. A nulla, servirebbe. Solo a causare la morte di tante persone: soldati, sudditi, amici. Non posso permetterlo. Proprio ieri abbiamo affrontato una folla di persone in preda al panico, e siamo riusciti a stento a calmarle.  Serenity tacque, e da Endymion il suo sguardo passò per tutta la tavolata, senza che nessuno dei presenti riuscisse a controbattere  Io ho preso la mia decisione. Anche se… - abbassò gli occhi - … anche se questo mi rende davvero triste… perché mi ero abituata alla felicità…

 

Seya vide le lacrime brillare nei suoi occhi, e scattò in piedi come colpito da una frustata  NO!  gridò battendo un pugno sul tavolo  No e no! Bunny… Serenity, se questo è ciò che hai deciso, allora noi faremo in modo di ostacolarti, in ogni modo. E sono sicuro… - aggiunse spostando lo sguardo sul re - … sono sicuro che anche Endymion è del mio parere.

    -Lo sono.  confermò lui.

    -Anche io la penso come loro!  disse Heles alzandosi in piedi e guardando negli occhi la regina, con un’espressione che non accettava repliche.

    -Anch’io.  aggiunse fermamente Rea.

    -Potete contare su di me.  disse Morea.

 

In men che non si dica, tutte le Sailor e anche i tre Cavalieri avevano espresso il loro voto contrario alla decisione di Serenity. La regina si guardò intorno con un’espressione un po’ smarrita.

 

    -Sei in minoranza, amica mia.  le fece notare Amy.

    -Già, è meglio se ti arrendi!  esclamò scherzosamente Marta.

    -Abbiamo sempre protetto la nostra principessa  aggiunse Morea  perché dovremmo abbandonarla adesso che è regina?

 

Serenity fece a tempo a mormorare un soffocato “Grazie” prima che le lacrime cominciassero a bagnarle il volto. Ma sulle sue labbra era dipinto un sorriso riconoscente.

 

Capitolo 3

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