SOLO UN PULCINO BAGNATO Ki-chan Nota dellautrice: i pensieri di Kiyota sono scritti in corsivo, i cambi di scena sono introdotti dal simbolo @@@ Capitolo 2 La luce tenue del sole appena sorto penetrava dalla finestra della stanza creando deglaffascinanti giochi di luce sul soffitto. Maki si accostò al letto e lo chiamò dolcemente con un sussurro mentre con la mano lo scuoteva con delicatezza. Il corpo rannicchiato sotto le coperte si mosse piano. Nobunaga aprì lentamente gli occhi ancora offuscati dal sonno e cercò di mettere a fuoco la figura in piede accanto al letto. @@@ @@@ Ma è già mattina?? Mamma mia che sonno! Chi è che rompe a questora? Non voglio alzarmi è così comodo e accogliente questo letto! Nobunaga
sveglia! Maki?
ho troppo sonno! Sono stanco
stanotte mi sono addormentato che erano circa le quattro
io ho bisogno di dormire! nobunaga
mhm
Ti prego lasciamo dormire
è così caldo questo letto, così morbido e poi questo profumo è buonissimo
è il tuo?? Beh
allora hai proprio un buon profumo! io vado a scuola
tu rimani qui a dormire e riposati
Grazie
comè dolce la sua voce
bassa virile ma allo stesso tempo molto dolce
sembra una mamma che si prende cura del suo figlio malato
guarda che quando torno dagli allenamenti voglio ritrovarti qua!
e non provare a venire in palestra perché tanto non ti faccio giocare
e poi è meglio se non esci di casa da solo
mi stai ascoltando?? Annuisco con la testa perché sono ancora troppo addormentato per formulare una qualsiasi risposta sensata e quindi mi limito a rispondergli automaticamente con un segno del capo
a dir la verità non ho molto capito il significato delle sue parole e in questo momento non me ne frega niente
voglio solo dormire e continuare a sentirmi così bene
lontano dalla realtà
dai problemi
concedimelo ancora per qualche ora
ne ho bisogno. @@@ @@@ buona dormita! Gli sussurrò il capitano mentre si allontanava per dirigersi a scuola. Quando Kyota si svegliò era ormai mezzogiorno. Si mise seduto e si stiracchiò come un felino, sbadigliando. Rimase immobile qualche istante con gli occhi socchiusi ad ascoltare il battito regolare del suo cuore, il sussurro dei suoi respiri che si infrangevano nel silenzio che regnava nella camera mentre pensieri disordinati gli affollavano la mente. Con una mano andò ad accarezzare la fasciatura che aveva sul braccio. La mano tremava, incerta, sfiorando la stoffa della garza. Sussultò. Il cuore cominciava a battergli più forte, quasi dolorosamente. Aveva paura
paura di affrontare ciò che aveva rinnegato per così tanto tempo. Rimase ancora qualche minuto ad osservare un raggio di sole che accarezzava i piedi del letto con la mente vuota e il cuore che batteva veloce
troppo veloce
senza che lui volesse dare un nome a tutto quello
si limitò a ignorarlo ancora. @@@ @@@ Forza Nobunaga alzati
quello che è accaduto, è successo solo perché ero stanco e un po impaurito
tutto qua
quello di ieri notte non ero io
io sono allegro spensierato
sempre felice, chiassoso, immaturo, insicuro, falso
e dannatamente stupido
devo tornare a essere quello che tutto vogliono che io sia
io sono Nobunaga Kyota
la matricola numero uno della prefettura!
solo questo
non sono quel ragazzo timido e impaurito che ieri sera si è trovato, smarrito e in lacrime, davanti alla porta del proprio capitano
NO! QUELLO NON SONO IO!! Non sono io! Non sono io? @@@ @@@ Gli allenamenti stavano per cominciare e Nobunaga si stava cambiando da solo negli spogliatoi. Indossò una tuta che gli coprisse i lividi e uscì dagli spogliatoio pieno di energie. Spalancò la porta della palestra e disse a gran voce: eccomi sono arrivato
adesso non dovete più preoccuparvi
avete in squadra la miglior matricola di Kanagawa
ahahah
Ormai erano tutti abituati alle sue solite scenate che non ci facevano più nemmeno caso, ma quello che lasciò tutti senza parole fu la voce del capitano che era appena entrato in palestra. Nobunaga cosa ci fai qui? Mi sembrava di essere stato chiaro! Il tono severo di Maki raggiunse la piccola matricola come uno schiaffo
tutta la dolcezza, la gentilezza svaniti come una bolla di sapone. Ancora un po scosso tentò di protestare m
ma
niente ma! Oggi non ti alleni! Torna negli spogliatoi a cambiarti! @@@ @@@ Perché mi stai facendo tutto questo? Perché mi tratti così? Mi sto dirigendo verso gli spogliatoi con la testa bassa
lo so che tutti mi stanno guardando allibiti
forse si aspettavano che dicessi ancora qualcosa ma come posso? È stato sufficientemente chiaro
il suo tono era abbastanza esplicito
rabbia
ecco cosa mi ha detto
vorrei piangere
non sa neppure quanto male mi ha fatto
non sopporto di essere trattato così da lui
dal mio capitano
dalla persona che ammiro
dalla persona che
Non capisco nemmeno perché si sia arrabbiato tanto
dopotutto cosa ho fatto?
sono solo venuto ad allenarmi come ogni buon giocatore
sono venuto ad allenarmi per migliorare
per diventare un ottimo giocatore
per lui
per poter sentirmi dire che valgo qualcosa
vorrei che per una volta nella vita qualcuno mi prendesse in considerazione
che qualcuno non pensasse a me solamente come un bambino ma
Vorrei che qualcuno mi dicesse che sono bravo in qualcosa
che non sono nato solo per fare casino
vorrei che qualcuno mi vedesse
vorrei che quella persona fosse lui
perché ormai ho capito che per i miei genitori sono solo un problema
con il mio carattere non faccio altro che creare loro guai e sofferenze
non li biasimo perché pensano che sono un buon a nulla
ma ho bisogno che qualcuno per una volta mi dica che valgo qualcosa
per una volta
Se solo sapessero cosa cè in realtà dietro alla mia spavalderia
se solo sapessero
Quante volte mi sono definito la miglior matricola?! Ormai ho perso il conto
se lo fossi veramente non avrei bisogno di dirlo
se lo credessi veramente mi basterebbe dimostrarlo sul campo
ma lo so di non esserlo
la mia autostima è pari a zero
ma mi basta guardare il mio capitano per capire quanto io sia piccolo e insignificante! Credo che se non avessi tanta stima di lui prima in palestra lavrei mandato a quel paese
se le sue parole non mi avessero fatto così male, fino a farmi morire le parole in bocca, gli avrei sicuramente gridato dietro
cose che certamente non pensavo ma gli avrei gridato dietro
cose tipo
come osi dare ordini a me o cose simili
e certamente la mia frase preferita
sono la matricola numero uno, Nobunaga Kyota
lo dico sempre
come a voler convincere me stesso. Se davanti a me ci fosse stato chiunque altro lo avrei aggredito con le mie parole
ma davanti a me cera Maki e tutto cambia
così mi ritrovo triste e arrabbiato mentre mi cambio come mi ha ordinato e mi preparo a tornarmene a casa con il morale sotto le scarpe
spero non mi veda quando me ne starò andando
non voglio incontrare il suo sguardo
ma allo stesso tempo vorrei guardarlo neglocchi e gridargli tutta la mia rabbia
rabbia verso me stesso, non verso di lui, rabbia per quello che sono
beh un po di rabbia anche verso di lui
ma solo un po! Ho finito di cambiarmi
bene adesso viene la parte più difficile
uscire dagli spogliatoi
percorrere la palestra e poi finalmente fuori se riuscirò a fare tutto senza incontrare il suo sguardo
sarò salvo
da cosa poi non lo so
Apro lentamente la porta
nessuno sembra essersene accorto
muovo i primi passi incerti sul parquet lucido della palestra
luscita è lontana
troppo
sono tentato di voltarmi verso di lui per ammirarlo ma il mio sguardo è fisso sul pavimento
La palestra in questo momento mi sembra tremendamente lunga
forse sono io che cammino più piano del solito
forse sono io che non voglio andarmene senza essere visto
forse la parte più ingenua di me spera che lui mi fermi e con voce gentile e calda mi chieda scusa per i suoi modi da dittatore
forse @@@ @@@ Maki si fermò al centro del campo, stoppando il gioco. Rimase in silenzio qualche istante a fissare Kyota che come un ladro se ne stava andando. Lo osservò aspettando che la matricola si degnasse di guardarlo poi quando vide che aveva raggiunto la porta lo fermò dove stai andando? @@@ @@@ Si sta rivolgendo a me?
credo proprio di si dato che mi sta guardando con lo sguardo severo
cosa ho fatto ancora??? È possibile tutto quello che faccio non gli vada bene???
basta!!! a casa! non mi sembra che gli allenamenti siano finiti! Credo di non essere mai stato così arrabbiato con Maki come in questo momento
cosa vuol dire
non mi sembra che gli allenamenti siano finiti
mi prendi in giro?? Lo so anchio che non sono finiti ma
mi piacerebbe sapere cosa cavolo rimango qui dato che qualcuno mi ha impedito IN MALO MODO dallenarmi!
ovviamente tutto questo rimane sigillato nel mio cervello
lui non saprà mai la mia rabbia
la frustrazione che provo ogni volta che lui mi rimprovera
ogni volta che mi guarda con queglocchi accusatori
come in questo momento! Non sopporto la mia debolezza nei suoi confronti e in quelli di tutti gli altri. Rimango zitto
se dicessi ancora qualcosa avrebbe il coraggio di ribattere anche quello
vince sempre lui è inutile combattere
siediti sulla panchina e osserva i compagni giocare! Potrai imparare qualcosa! Mi sta trattando come una schiappa
forse è quello che sono ai suoi occhi
forse sono veramente una schiappa
di non essere un genio del basket lo sapevo anche prima
ma se me lo dice lui è insopportabile! Beh non ha raggiunto il suo scopo
anzi ha ottenuto lesatto contrario perché in questo preciso momento non mi interessa assolutamente niente del gioco
penso solo a lui
a me
e avrei tanta voglia di sparire
svanire ad un soffio di vento. Gli allenamenti devono essere appena finiti
credo
si stanno dirigendo tutti verso gli spogliatoi
non mi sono nemmeno accorto del tempo che passava. Adesso posso andarmene a casa
finalmente
davvero penso che sia meglio andarmene? Sono davvero contendo che siano finiti gli allenamenti?
non lo so! So solo che per oggi è molto meglio se mi allontano da lui
in questi due giorni mi sono reso già abbastanza ridicolo
non voglio dargli altri motivi per potermi deridere! @@@ @@@ Appena Nobunaga tentò dalzarsi dalla panchina una fitta di dolore alla gamba gli mozzò il fiato. Ugualmente riuscì ad alzarsi ma quando fece per andarsene Maki lo fermò: non riesci nemmeno ad alzarti e avresti voluto allenarti?! Nobunaga si voltò di scatto verso di lui e dopo un attimo di esitazione rispose con il tono più acido che riuscì a trovare io sto benissimo
e volevo allenarmi! perché ti ostini a negare levidenza?
e comunque per gli allenamenti
se tu non sei in grado di capire quando non sei nelle condizioni per allenarti devo intervenire io, impedendotelo! non mi trattare come un bambino!
non lo sono! La sua voce tremava ma ugualmente quelle parole erano state gridate con rabbia. lo so! La voce era calma, tranquilla, sicura. Lesatto contrario di quella della matricola che a quelle parole spalancò gli occhi stupito @@@ @@@ è vero o mi sta prendendo in giro??
se mi sta prendendo in giro finge molto bene
oppure sono io che voglio credere che non mi stia mentendo. Sono buffo
ho sempre voluto che lo dicesse e ora che lo ha fatto non gli credo. Dovrei ribattere qualcosa?! Ma cosa dire? Riesco solo a guardarlo con gli occhi spalancati. Mi sta sorridendo
un sorriso talmente dolce da farmi sciogliere
niente derisione
niente segno di menzogna
niente
solo una grande dolcezza
se in questo momento dovessi morire
sarei contento di farlo perché il mio ultimo ricordo sarebbe il suo bellissimo sorriso. La mia rabbia è svanita come neve al sole
è bastato un suo sorriso
due parole e io sono felice. Abbozzo anchio un sorriso
assomiglia più ad una smorfia in questo momento sono troppe le emozioni che devo sopportare. aspettami qui! Annuisco con la testa mentre socchiudo leggermente glocchi. Quando il riapro lo vedo entrare negli spogliatoi. Non riesco a muovermi
devo sembrare proprio un idiota
un po lo sono! @@@ @@@ Maki fu il primo a uscire dagli spogliatoi. Di corsa raggiunse Nobunaga che lo aspettava sulla porta duscita della palestra. Lo raggiunse e disse: andiamo! d
dove? ti accompagno a casa! non ti preoccupare
non ce nè bisogno! non vorrei che rincontrassi quellanimale che ti ha conciato così! Disse indicando il livido violaceo che si intravedeva sotto la tuta più grande almeno due taglie che indossava. Nobunaga arrossì lievemente poi disse: ah
mi dispiace per la tuta
ne ho presa una dal tuo armadio
i miei vestiti erano tagliati
ti da fastidio se lo presa???
no! Figurati!
ti sta un po grande! Disse prima di scoppiare in una risata. Era davvero buffo vederlo con quella tuta che si vedeva benissimo che non era sua. Ci stava dentro due volte. Lo faceva ancora più piccolo. Certe rispetto al resto della popolazione non poteva certo essere considerato piccolo data la sua altezza e la sua forma fisica impeccabile ma se lo si vedeva accanto a Maki lunica cosa che si poteva dire era che era piccolo. @@@ @@@ Per fortuna che non se lè presa
anche se potrebbe evitare di ridere di me
è vero che sono buffo con questa tuta
però
Non me la sentivo di tornare a casa a prendere dei vestiti
non volevo spaventare mia madre
nemmeno adesso vorrei tornare a casa
ma tanto prima o poi devo farlo
sperando che non si arrabbi troppo. È bello camminare accanto a lui
poi è proprio una splendida giornata e il vento di primavera mi mette sempre di buon umore. È buffo come tutti ci guardino stupiti
a dir la verità stanno guardando lui
come sempre. Ma ha me non dispiace
sono contento
e mi ritengo fortunato ad avere un capitano come lui! Un gruppo di ragazze ridacchiano piano, quella sorta di sbuffo imbarazzato e stridulo che denota il loro interesse verso qualcuno
. Credo che siano quel tipo di ragazze che tutti definiscono belle
io non so come definirle
sicuramente sono carine ma il mio giudizio sarebbe solamente oggettivo
definirle belle per me è come dire che anno i capelli neri
un dato di fatto ma che non ha nessunissimo valore per me
non credo di avere ma provato nulla per una ragazza
che questa sia la più bella del Giappone o la più brutta non cambia nulla. Le ragazze non mi sono mai interessate e il motivo sinceramente non lo so
scusa se prima sono stato un po duro. Mi volto aggradarlo un po stupito
era da quando siamo usciti dalla palestra che nessuno dei due parlava. Non afferro subito il significato delle sue parole
sono ancora troppo scosso dalla sua voce. Il mio cuore capisce prima del mio cervello quelle parole e comincia a battere veloce nel mio petto
forse ho capito perché le ragazze non mi piacciono
forse è vero che non provo solo ammirazione per lui
anche se è sbagliato
tremendamente sbagliato
il fatto è che ti avevo detto di rimanere a casa
perché sei venuto?? Già perché? È la stessa domanda che mi faccio io ogni mattina prima degli allenamenti
per allenarmi! Che risposta stupida e scontata
ma è lunica cosa che posso dirgli. Il nostro discorso si ferma lì
forse a capito che sono troppo confuso per parlare o semplicemente si è stufato di chiacchierare con uno che dice solo cretinate
è possibile. @@@ @@@ aspetta qua un attimo! Disse il ragazzo più grande prima di attraversare la strada e entrare in un piccolo ristorante. Nobunaga, un po stupito, lo guardò andarsene e fece come gli aveva detto. Si sedette su una panchina che distava qualche passo e ne approfittò per rilassarsi un po. Si appoggiò sullo schienale e, chiudendo gli occhi, lasciò cadere la testa allindietro. Cercò di far rallentare il cuore impazzito che gli batteva dolorosamente nel petto e respirò a pieni polmoni laria frizzante di quel giorno di inizio primavere. Quando aprì lentamente gli occhi vide una figura davanti a lui che lo osservava mentre si avvicinava. Spalancò gli occhi impaurito
le ferite ripresero a pulsargli, come se avessero magicamente riconosciuto il ragazzo che si stava avvicinando a grandi passi. Il teppista arrivato a pochi passi da lui si fermò e disse: ciao
che fortuna trovarti qui
avevo proprio voglia di finire ciò che ieri ho lasciato a metà
alzati e vieni con me! @@@ @@@ Bel modo per finire la giornata
dovevo proprio incontrarlo
ieri non mi ha pestato già abbastanza?? Adesso cosa faccio? Potrei rimanere qui e non seguirlo tanto Maki arriverebbe
però cosa penserebbe di me? Che non sono nemmeno capace di difendermi da solo
anche se cavolo questo è un bestione
sarà alto due metri e peserà circa novanta chili
anche volendo non potrei mai sperare di batterlo
e ieri mi ha dato la conferma
però non voglio che il mio capitano mi veda debole
potrei seguirlo senza fare troppe storie
Maki non ne saprebbe niente
certo mi massacrerebbe di botte. Ho deciso lo seguo e al diavolo tutto il resto. Mi alzo ma mi tremano un po le gambe
chissà dove mi vuole portare? non pensavo mavresti seguito così facilmente! Se stesse un po zitto sarebbe tutto meno penoso e umiliante. Certo che poteva anche essere più originale nella scelta del luogo dove pestarmi a sangue
un vicolo
che schifo! Si è fermato. Mi tira un pugno nello stomaco e cado sui sacchi della spazzatura dietro di me
fa un male terribile
non riesco nemmeno a respirare
e non posso fare a meno di pensare a lui mentre mi fa rialzare strappandomi un gemito di dolore. @@@ @@@ Una figura li raggiunse e fermatosi alla spalle del ragazzo più alto disse: lascialo Il teppista lasciò ricadere il corpo del piccolo Nobunaga sui sacchi della spazzatura e si voltò seccato verso quella voce dicendo: chi è che ha il coraggio di darmi ordini? @@@ @@@ Maki? Sei tu? Oddio perché sei venuto?
perché mi devi vedere così? @@@ @@@ Il capitano del Kainan si avvicinò ulteriormente al ragazzo e dopo avergli sussurrato qualcosa che Kyota non riuscì a udire lo colpì in pieno viso facendolo cadere a terra stordito. Il teppista preferì andarsene piuttosto che subire la sua ira conscio che avrebbe avuto la peggio. Quando il ragazzo fu lontano Maki si avvicinò a Nobunaga assicurandosi delle sue condizioni. Dopo poco uno schiaffo colpì il volto della giovane matricola. @@@ @@@ Perché? Perché? Avrei potuto sopportare mille dei suoi pugni ma non un tuo schiaffo
quello no
mi fa troppo male.
mi detesti così tanto? sei completamente impazzito?
Perché sei così arrabbiato??
non ti avevo mai visto così
stai gridando quasi.
dove hai la testa? Volevi farti massacrare? Forse sarebbe stato meglio
almeno non avrei dovuto sentire i tuoi rimproveri
mi fanno talmente male. Cerco di alzarmi anche se sento male ovunque e faccio per andarmene
non voglio che vada le lacrime che stanno per solcarmi il viso
non voglio che le veda ma non ho la forza per trattenerle
credo di aver pianto di più in questi due giorni che in tutta la mia vita
e la cosa peggiore che lho sempre fatto davanti a lui. Devo andarmene ma mi ferma con la mano
immaginavo che lo facesse, non è così facile terminare un discorso quando lui ha deciso che si dovesse continuare,
però sinceramente speravo che mi lasciasse andare
e il braccio che mi cinge non fa altro che peggiorare la mia situazione
comincio anche a singhiozzare lievemente
spero che lui non se ne accorga. Mi fa voltare verso di lui ma non appena vede il mio viso rigato da una lacrima la sua espressione muta. Mi mette una mano in testa e accarezzandomi delicatamente come si farebbe con un gatto, mi chiede scusa per il suo comportamento avevo paura per te Paura? Come stona questa parole sulle sue labbra
è strano pensare che anche lui possa provare paura
io ho paura
di tutto
non lui! Ma il fatto che abbia potuto provare Paura PER ME
non per se stesso o per qualcun altro
no! Per me
è una cosa che mi stordisce
mi lascia totalmente interdetto. Ci riavviamo verso casa mia e mentre percorriamo la strada tutti ci guardano
questa volta guardano me
sono proprio conciato male e puzzo di spazzatura
però accanto a me cè il mio capitano e sono tranquillo perché non è più arrabbiato
beh non lo era neanche prima
era PREOCCUPATO e questo mi fa impazzire! Capitolo 3 Torna alla pagina di Slam Dunk Torna allindice delle fiction |