Paura d’amare by Pam-chan CAPITOLO QUINTO: LA FIERA DELLA SCUOLA “Dimmi un po’ Ka-chan come sono andate ieri le cose con Hanamichi?” chiese Akyura al fratello mentre si dirigevano a scuola. “Hn…non eravamo da soli…c’erano anche Myagi e Hisashi” disse lui calcando con la voce il nome di quest’ultimo. “Kaede vuoi che ti strangoli? Questa mattina ne sarei capace…”. Lui le rispose con un semplice sguardo divertito. Quando arrivarono a scuola vi trovarono una strana agitazione. “Ma cosa sta…” iniziò Akyura venendo interrotta dal fratello. “Prode cavaliere con armatura scintillante in avvicinamento a ore dieci”. Lei si girò e vide Hisashi che veniva nella loro direzione. Akyura gli sorrise poi assestò con aria noncurante un calcio negli stinchi al fratello. Sentendo il gemito di Kaede, Hisashi e la ragazza si girarono verso di lui e lei disse con aria angelica: “Oh santo cielo scusami non me ne sono accorta…”. “Non ti preoccupare” bofonchiò il fratello con un espressione omicida negli occhi. Poi Akyura sorrise nuovamente a Mitsui ed esclamò: “Buongiorno Hisashi! Sai x caso cos’è tutta questa strana agitazione?”. “Già voi siete delle matricole e non potete saperlo…Ogni anno x l’anniversario della fondazione di questo istituto si svolge una fiera organizzata da noi alunni…con l’immancabile supervisione del vicepreside…e tutti vi devono partecipare con balletti,scene teatrali,canzoni…ma x fortuna noi dei club sportivi siamo esentati…”…lui odiava quella ricorrenza... “Oh ma se è una fiera tradizionale allora le ragazze si metteranno il kimono non è vero?”. “Si”. “Che bello! Non vedo l’ora!” disse lei battendo le mani felice e spensierata come una bambina. I due ragazzi sorrisero nel vederla così allegra. Mentre le settimane passavano e la data della fiera si avvicinava, Akyura divenne consapevole dei suoi sentimenti verso un bel giocatore dello Shohoku…più lo osservava giocare con grinta… più lo ammirava, più lui sorrideva… più lei ne era attratta, più lo conosceva… più se ne innamorava …e tutto ciò la spaventava enormemente. Nel frattempo la situazione tra Hanamichi e Kaede restava invariata… Arrivò poi la sera della fiera, i componenti del club di basket decisero di andarci tutti insieme. “Aky-chan sei pronta? Guarda che ti lascio a casa…non ho voglia di fare tardi come al solito…”. “Sei impaziente di vedere Hanamichi? Un attimo ancora…ecco ora possiamo andare” disse iniziando a scendere le scale. Kaede la guardò a bocca aperta. “Caspita che eleganza fratellino!” disse lei osservando il completo scuro dal taglio impeccabile e la camicia bianca aperta sul collo che lui indossava. “Tu sei bellissima!” sussurrò Kaede . “Grazie!” rispose lei sorridendo…in effetti quella sera era davvero incantevole… il kimono azzurro sottolineava tutte le sue curve mentre i capelli neri raccolti in una splendida acconciatura e il trucco leggero facevano risaltare i lineamenti perfetti del viso e i grandi occhi blu. Quando raggiunsero gli altri si creò per un attimo uno strano silenzio. “Beh…si può sapere che vi è successo?” chiese Akyura imbarazzata da quegli sguardi fissi su di lei. “Caspita stai benissimo…”disse Ayako. “Grazie anche a te dona molto il kimono!” rispose lei sorridendo. Poi salutò gli altri e insieme si avviarono alla fiera. Hisashi era ancora senza parole…<<Certo è sempre stata una ragazza bellissima ma stasera con quest’abito tradizionale acquista un fascino irreale…è davvero stupenda!>> pensò tra sé. Passarono due ore a ridere e a divertirsi quando all’improvviso Ayako vide l’odiato vicepreside che sembrava disperato. Ripensando alla ramanzina interminabile che gli aveva propinato poche settimane prima gli si avvicinò volendo godersi il suo smarrimento. Con aria falsamente preoccupata gli domandò sollecita : “Signor Kizuna che cos’ha? Si sente male?”. “Oh Ayako è lei…sta x succedere un disastro…una catastrofe…lo sa la fiera termina sempre con una canzone e con i fuochi d’artificio… ma la cantante ha perso la voce e non c’è nessuno che possa sostituirla… io facevo affidamento su questa ragazza così non ho pensato di cercare una sostituta x quest’evenienza! E ora come faccio… il preside se la prenderà sicuramente con me…” rispose con aria affranta. Ayako rimase molto male nel vederlo in quelle condizioni… ma d’un tratto nella sua mente balenò un ricordo… <<Ma certo!>>. “Signor Kizuna non si preoccupi ho la soluzione…deve sapere…” e quando terminò di parlare il vicepreside si illuminò tutto e continuò a ringraziarla x dieci minuti buoni. “Aspetti a ringraziarmi…” replicò Ayako e con piglio determinato si diresse verso gli amici che la stavano aspettando. Quando arrivò da loro sfoderò il suo sorriso più dolce e con aria innocente afferrò il braccio di Akyura trascinandola con sé e dicendo agli altri: “Che fate lì immobili …avanti seguitemi!”. Giunti nei pressi del grande palco costruito appositamente x la fiera riferì loro ciò che gli aveva detto il vicepreside. “Ma Ayako scusa noi che c’entriamo? Non sappiamo cantare!” esclamò Ryota perplesso. “E’ vero ma c’è qualcuno tra noi che canta in modo stupendo” rispose Kaede sorridendo poiché aveva intuito il pensiero della manager. Ayako sorrise di rimando e gli diede un colpetto sul braccio dicendo: “Già!”. Poi i due si girarono contemporaneamente verso Akyura e la guardarono insistentemente non accorgendosi dell’espressione gelosa apparsa sul viso di Hanamichi. Akyura x un attimo non capì cosa stava succedendo poi notando lo sguardo malizioso dei due esclamò: “Voi due non potete pensare…non vorrete che… no assolutamente e categoricamente no!” e scosse la testa x dare più enfasi alle sue parole. “Scusate ma sareste così gentili da spiegare anche a noi?” domandò confuso Kogure. “Vedi Kogure abbiamo la soluzione del problema a portata di mano… anzi di orecchio direi…” rispose sempre sorridendo Kaede. “Già! Dovete sapere che la nostra cara Akyura ha una voce splendida e suona anche il pianoforte” intervenne Ayako. “Allora tutto è risolto! In bocca al lupo Akyura!” si intromise Akagi. “Ca-capitano non crederai anche tu che…” ma poi vide tutti gli altri che annuivano. “Io no! Non voglio e non posso cantare davanti a tutta questa gente!” Akyura si girò verso Hisashi… e questo fu la sua rovina perché vedendo il suo dolce sorriso carico di aspettativa non seppe resistere… e capitolò borbottando: “D’accordo avete vinto voi…”. “Evviva! Vado subito a dirlo al vicepreside… e preparati perché tre poco tocca a te!” esclamò felice Ayako abbracciandola. “Vedrai sorellina lascerai tutti a bocca aperta…”. “Sì x il disgusto…” mormorò lei. Tutti poi le augurarono buona fortuna e quando Ayako ritornò Akyura salì sospirando sul palco. <<Ma perché mi caccio sempre in situazioni del genere?>>. Poi dopo che un ragazzo l’ebbe annunciata lei si avvicinò al pianoforte e cominciò a suonare la stessa canzone che stava eseguendo il giorno in cui Ayako l’aveva sentita… come sempre si lasciò trasportare dalla melodia e terminò di cantare senza rendersene conto. Quando il pezzo fu concluso x un attimo ci fu un silenzio assoluto poi scrosciarono gli applausi e le ovazioni. La ragazza si inchinò imbarazzata e poi scese dal palco x raggiungere gli amici… era l’ora dei fuochi artificiali… “Sei stata grande…lo sapevo…” esclamò Ayako. Il fratello non disse niente ma l’abbracciò sorridendole orgoglioso mentre gli altri si complimentarono calorosamente (tra un po’ neanche Mina riceve tutte queste feste…). L’unico a rimanere in disparte in silenzio fu Hisashi. Akyura lo guardò ansiosa ma poi si lasciò trascinare da Ayako a vedere i fuochi. Dopo un po’ mentre tutti osservavano estasiati lo splendido gioco di luci nel cielo notturno Hisashi le sia avvicinò e sfiorandole una guancia con una mano le sussurrò: “Sembravi un angelo lassù!”(Lo so che è una battuta molto,molto,molto poco originale… però mi piace tanto… ^_^ ‘’’ ) poi si allontanò nuovamente. <<Grazie Hisashi!>> pensò lei sorridendo dolcemente alzando poi lo sguardo x seguire lo spettacolo pirotecnico. SESTO CAPITOLO: RIVELAZIONI Qualche giorno dopo la festa, nella palestra dello Shohoku Hanamichi si stava allenando nei fondamentali sotto la direzione di Akyura. “Ma perché io, il grande genio del basket, devo fermarmi ogni sera dopo l’allenamento normale x esercitarmi nei fondamentali, mentre il volpino prova solo i tiri a canestro?” esclamò ad un tratto il rossino. “Hanamichi se ti mancano le basi tutto il tuo talento va a farsi benedire quando trovi avversari esperti come Maki del Kainan o Sendoh del Ryonan, lo vuoi capire una volta x tutte? Kaede gioca da quando era piccolo, non ha bisogno di imparare i fondamentali… e poi lui si ferma solo x non farmi tornare a casa da sola di sera…”. “Hn… idiota…” intervenne Kaede. “Maledetto volpino la vuoi finire di essere sempre così gelido e impassibile? Guarda che non sei superiore a nessuno capito?… Non ti sopporto proprio più!” gridò Hanamichi infuriato… il rossino da quando era arrivata Akyura e aveva visto Kaede comportarsi dolcemente verso di lei, si era reso conto che i sentimenti che lui provava x il volpino non erano semplice rivalità e ammirazione… ma qualcosa di molto più forte… e vedendo che verso di lui era sempre freddo e scostante era sbottato. Akyura si accorse che negli occhi di suo fratello era comparsa un’espressione ferita. Kaede cercando di mantenersi indifferente come al solito, si rivolse alla sorella e le disse: “Ti aspetto tra un’oretta davanti al cancello…”. Poi prese la sua roba dallo spogliatoio e senza aggiungere neanche una parola se ne andò. Nel frattempo Hisashi sulla strada di casa si era accorto di aver lasciato in palestra alcune cose tornò di malavoglia indietro. Mitsui arrivò giusto in tempo x sentire il rumore dello schiaffo (ma che rumore fa?) che Akyura diede a Hanamichi e le sue successive parole: “Ha ragione mio fratello SEI UN IDIOTA!” (grande Aky). “Ma si può sapere che ti prende? Sei impazzita?” esclamò Hanamichi con gli occhi sgranati dalla sorpresa… non aveva mai visto la dolce Akyura così arrabbiata. “Come osi dico COME OSI dire a mio fratello di essere un insensibile…tu non lo sai quello che ha passato, quello che abbiamo passato…non puoi accusare le persone senza sapere cosa si nasconde dietro il loro comportamento…”disse scoppiando in lacrime. Hisashi sarebbe voluto intervenire ma vide che Hanamichi le aveva messo una mano sulla spalla così preferì non rendere nota la sua presenza (Hisashi Hisashi…mi deludi! Ma non lo sai che non si devono spiare le persone? Ed è già la seconda volta che lo fai… va beh ti perdono ma solo perché sei il mio personaggio preferito di Slam Dunk…). “De-devi sapere che io e Kaede abbiamo avuto un infanzia molto particolare. I nostri genitori non sono stati mai molto affettuosi con noi… d’altronde non ne avevano il tempo… erano sempre troppo impegnati o con il lavoro, che li portava molto spesso ad essere lontani da casa, o a litigare tra loro ,non sono mai andati troppo d’accordo… comunque io e Ka-chan ce la siamo sempre saputa cavare perché potevamo contare l’uno sull’altra e anche se a volte ci faceva soffrire vedere gli altri bambini che avevano dei genitori sempre presenti noi ci consolavamo tra di noi perché abbiamo sempre avuto un legame profondo. Poi quattro anni fa i nostri genitori decisero di divorziare. Inizialmente ne fummo veramente sollevati perché non ne potevamo più di sentire continuamente grida isteriche e scenate pietose ma poi… quando venimmo a conoscenza del fatto che saremmo stati divisi fummo shockati . Nonostante li supplicammo non riuscimmo a convincerli… mia madre si era ostinata a volerci con sé, non perché ci volesse veramente con lei ma solamente x non lasciarci con papà, e ugualmente mio padre…così giunsero ad un compromesso: Kaede sarebbe rimasto in Giappone con papà mentre io avrei seguito in America la mamma… La brusca separazione ci ha segnato… entrambi abbiamo cercato di erigere una barriera tra noi e gli altri… x non soffrire nuovamente…vedi Kaede ha assunto quella maschera di imperturbabilità che tutti accusano, solamente x non avvicinarsi troppo a qualcuno… avevamo paura che se ci fossimo affezionati troppo ad una persona la avremmo persa di nuovo… Poi poco tempo fa mia madre trovò un altro uomo che non mi ha mai sopportato… così lei mi ha concesso di tornare a vivere nuovamente in Giappone… sia io che Kaede stiamo finalmente iniziando a riprenderci… abbiamo compreso che quando tieni veramente ad una persona non la perdi solo con la lontananza…”. Hanamichi e Hisashi rimasero sconvolti… come potevano due genitori essere così egoisti ed insensibili con i propri figli? (veramente me lo chiedo anche io…) . “Capisci perché me la sono presa con te? Scusami se ti ho dato uno schiaffo ma quando ho sentito le tue parole e ho visto quanto Ka-chan ci fosse restato male… ho perso la testa” continuò lei asciugandosi gli occhi con un fazzoletto. “Perché ci è rimasto male?” chiese Hanamichi guardandola. “Acciden…ecco io…” disse incerta rendendosi conto che era stata sul punto di rivelargli i sentimenti del fratello. “Rispondimi!” gridò il rossino afferrandogli le braccia. “Hanamichi mi fai male… se ci tieni tanto a saperlo chiedilo a lui… non a me!” esclamò lei, poi vedendo la sua aria stavolta, aggiunse con un lieve sorriso: “Gli vuoi bene non è vero? Allora vallo a cercare… coraggio! E non vi preoccupate x me posso tornare anche a casa da sola…!”. “Gra-grazie!” disse lui lasciandola e poi si precipitò fuori della palestra. Hisashi lo intercettò e gli sussurrò: “La riaccompagno io Akyura!”. Hanamichi annuì con aria assente e corse via. SETTIMO CAPITOLO: SVILUPPI Hanamichi lo cercò ovunque poi sconfortato decise di ritornare alla scuola dove sapeva che Kaede sarebbe tornato x accompagnare a casa Akyura. << Certo che sono stato un vero idiota…ma come potevo immaginare che dietro a quel comportamento gelido e sicuro di sé si nascondessero tanta solitudine e sofferenza? Io credevo si comportasse così solo perché non mi sopportava…>> pensava il rossino attraversando il parco x raggiungere prima la scuola. Ad un tratto si accorse che su una panchina con lo sguardo perso nel vuoto e un’espressione triste in viso c’era una figura a lui familiare. “Kaede!” esclamò Hanamichi sorridendo. Kaede sentendo quella voce alzò gli occhi. Assumendo la solita aria indifferente, nonostante dentro di sé provasse un groviglio di emozioni… gioia nel vederlo, rabbia x sé stesso, dolore x l’opinione che l’altro aveva di lui…, gli chiese: “L’allenamento è finito? Akyura è ancora in palestra?”. “Scusami Kaede mi sono comportato come un idiota… io non pensavo seriamente le cose che ho detto… volevo ferirti come fai tu ogni volta che mi rispondi freddamente…” mormorò Hanamichi a testa bassa. Kaede si alzò di scatto con un’espressione stupita poi disse piano: “Se questo è uno scherzo non è affatto divertente…”. Hanamichi x tutta risposta lo abbracciò di slancio. Kaede rimase pietrificato poi si strinse forte al rossino sussurrando: “Hana-Hanamichi io…”. Il rossino si staccò leggermente da lui e sorridendogli con l’espressione che aveva fatto innamorare l’altro gli mise un dito sulle labbra dicendo: “Shh non parlare! Ti amo Kaede, ma avevo paura che tu mi detestassi x questo mi sono sempre comportato male con te… perdonami!”. Kaede lo guardò con un’espressione di gioia poi lo baciò teneramente. Quando si staccarono Kaede arrossì violentemente e disse: “Anche io ti amo Hana-chan!”. Hanamichi sorrise nuovamente e poi lo baciò a sua volta… (che scena toccante…tra un po’ mi commuovo anche io…). Nel frattempo Akyura, riposti i palloni da basket, si avviò all’uscita dove trovò ad attenderla Hisashi. La ragazza lo guardò sorpresa “Ciao ma non eri tornato a casa?”. “Veramente mi ero scordato delle cose in palestra così sono tornato indietro e…” poi si fermò imbarazzato non sapendo come dirle di aver assistito alla scena tra lei ed Hanamichi. Akyura abbozzò un sorriso… aveva capito che Hisashi aveva visto la scena di poco prima… “Io… scusa non volevo intromettermi…” proseguì lui. “Non ti preoccupare Hisashi … non fa niente… sai avevo proprio bisogno di sfogarmi… e poi a volte l’ottusità di Hanamichi mi innervosisce un po’…” rispose lei con un sorriso incerto. Poi proseguirono in silenzio fino a casa di lei. “Grazie x avermi accompagnata…ci vedia…”. “Sai con me non devi fingere, non c’è bisogno che tu nasconda le tue emozioni dietro quel sorriso spensierato… se hai voglia di parlare o di sfogarti io sono qua… non farti problemi d’accordo?” la interruppe lui dolcemente. Lei rimase interdetta x un attimo… prima d’ora solamente Kaede aveva capito che lei si trincerava dietro un sorriso x paura di mostrare i suoi sentimenti… Poi Akyura fece un sorriso genuino e dandogli un bacio sulla guancia gli sussurrò: “Grazie Hisashi”. Lui le sfiorò una guancia con una mano e poi la salutò… aveva capito che il suo quella volta era stato un sorriso autentico… Quando entrò in casa si trovò davanti la madre che le disse seccamente: “Era ora che tornassi… vai a preparare le tue cose, tra due giorni torniamo in America!” OTTAVO CAPITOLO : “NON VOGLIO PARTIRE!” “Ma-mamma ma cosa stai dicendo?”. “Hai sentito bene signorina e vedi di sbrigarti… non ho voglia di perdere la pazienza!”rispose la donna. In quel momento entrò Kaede con un sorriso gioioso sulle labbra. Il ragazzo vedendo la madre e l’espressione sconvolta della sorella intuì che qualcosa non andava e domandò: “Che sta succedendo qui?”. “Ma bravo…che fai non saluti nemmeno tua madre?… Vedo che assomigli sempre di più a tuo padre…sei diventato un vero maleducato Kaede!”. “Hn” replicò lui avvicinandosi alla sorella pallidissima. “Comunque visto che io l’educazione ce l’ho ti risponderò… ho detto a tua sorella di preparare i bagagli perché dopodomani ripartiamo x l’America… io e George ci siamo lasciati quindi non c’è più alcun motivo perché lei resti qui…”. Akyura vedendo avverarsi il suo incubo maggiore svenne tra le braccia del fratello che la sorresse prontamente. “Hai visto che cosa hai fatto?” le disse lui con rabbia prendendo in braccio la sorella x portarla in camera sua. “Sarà uno dei suoi soliti capricci… vedrai le passerà subito quando capirà che non otterrà quello che vuole” rispose lei alzando le spalle con indifferenza. (accidenti che strega…) Kaede le rivolse uno sguardo di puro odio poi portò la sorella di sopra e l’adagiò delicatamente sul letto. <<Questa volta non le permetterò di separarci…a qualunque costo, perché diavolo doveva tornare proprio ora che Akyura ha trovato degli amici e una persona a cui voler bene? Accidenti a lei e al suo egoismo!!!>> pensò furioso il ragazzo. La mattina dopo Hanamichi e Hisashi vedendo che a scuola mancavano sia Akyura che Kaede, si preoccuparono e, saltando gli allenamenti, decisero di andare a casa dei due fratelli. “Ehi Mitsui come mai così agitato? Non mi dire che ti piace la nostra bella manager eh?” gli chiese con la solita aria da gradasso il rossino. Hisashi arrossì violentemente e poi con fare seccato gli rispose: “Pensa agli affaracci tuoi e del volpino” riuscendo x una volta a far restare Hanamichi senza parole. Il rossino fece una risatina imbarazzata e proseguì in silenzio. Arrivati all’abitazione dei loro amici suonarono. Dopo un po’ venne ad aprire Kaede che vedendo Hanamichi gli si buttò tra le braccia iniziando a piangere. Hisashi e il rossino rimasero a bocca aperta vedendo la sua reazione. Poi Kaede calmato da Hanamichi li fece accomodare in casa e spiegò loro la situazione. Hanamichi, finito il racconto, chiese: “E Akyura dov’è?”. “Aky sta riposando, ieri sera quando è rinvenuta aveva la febbre e ha passato una notte agitata… ora è in camera… mentre quella è uscita!” disse riferendosi alla madre. Hisashi , nonostante mostrasse una calma apparente, era letteralmente furibondo. << Ma non le è bastato farla soffrire x anni? La vuole far star male nuovamente?>> Poco dopo la donna rientrò e si sorprese nel vedere i tre ragazzi “Oh vedo che hai fatto progressi… prima stavi sempre e solo con tua sorella…”. Hanamichi stava x intervenire rabbiosamente ma fu preceduto dalla voce glaciale di Hisashi: “Si può sapere cosa crede di ottenere riportando Akyura in America? Vuole allontanarla da tutti gli amici che ha trovato qui? Si diverte così tanto a far soffrire i suoi figli? Lei non merita di certo l’appellativo di madre!”. “Ma come ti permetti ragazzino? Lei è mia figlia e farà quello che le dico senza discutere” esclamò stizzita la donna dopo un attimo di silenzio. In quell’istante apparve Akyura pallidissima. La ragazza avendo sentito tutta la discussione mormorò con un tono di supplica: “Mamma ti prego. Io voglio restare qui. Non mi far ritornare in America… lì ero sola…” ma si interruppe vedendo il sorrisino di scherno apparso sul viso della madre.(accidenti è più perfida di Crudelia Demon…) Akyura non volendo scoppiare a piangere davanti a lei e ai suoi amici uscì di casa correndo. Hisashi, dopo aver scambiato un’occhiata con Kaede che annuì impercettibilmente, la rincorse. Hanamichi sorrise cupamente e si preparò all’attacco… Hisashi riuscì a raggiungere Akyura solamente dopo che lei si fu fermata in un parco. “Accidenti ma sei più veloce di Fujima e Myagi messi insieme…” le disse avvicinandosi. Lei abbassò la testa x non far vedere al ragazzo che stava piangendo ma Hisashi le alzò delicatamente il mento con due dita x guardarla negli occhi. Akyura guardando quei profondi occhi neri che amava tanto abbracciò il ragazzo. Hisashi le accarezzò piano i capelli x farla calmare. Dopo un po’ lei bisbigliò con voce rotta dal pianto: “Q-questa volta non ce la farò… non resisterò alla lontananza… prima soffrivo solo x la mancanza di Kaede invece ora… non solo non avrò vicino lui ma neanche Ayako, la squadra… ma soprattutto non ci sarai tu Hisashi… ti voglio bene!” Fatta questa confessione lei fece x allontanarsi ma fu trattenuta da lui che le prese una mano. Hisashi appoggiò quindi la mano della ragazza sul suo cuore e le mormorò: “Lo senti come batte? E’ colpa tua… ogni volta che ti sono vicino aumenta il ritmo… e lo sai perché? Perché ti amo”. La ragazza lo guardò incredula… non credeva che il ragazzo di cui era perdutamente innamorata la ricambiasse… poi scoppiò di nuovo in lacrime. Hisashi la guardò interdetto ma lei lo abbracciò e disse: “Proprio ora che il mio sogno si avvera devo andarmene…”. “Non dirlo neanche x scherzo… vedrai troveremo una soluzione non permetterò che ti portino via da me” rispose lui un attimo prima di baciarla dolcemente. Akyura si strinse maggiormente a lui ricambiando il bacio. Terminato il bacio Hisashi le sorrise e le circondò la vita sottile con un braccio. “Andiamo è ora di affrontare il drago”. La ragazza vedendo l’espressione determinata del suo Hisashi sentì riaffiorare la speranza… Intanto a casa Rukawa Hanamichi iniziò a parlare con aria fintamente pensierosa: “Kaede…in quale importante rivista lavora il padre di Mitchy?” . Kaede lo guardò sorpreso… il padre di Mitsui non era giornalista… ma poi vedendo l’occhiolino del suo ragazzo si riprese: “Ehm …ora non ricordo perché?”. “Beh vedi credo che potrebbero interessargli i retroscena di un brillante avvocato: una donna di successo che nell’ambiente del lavoro è considerata perfetta mentre nella vita privata dimostra di essere una fredda egoista, non assecondando il desiderio della figlia sedicenne di rimanere a vivere con il padre e il fratello gemello… caspita sarebbe uno scoop, pensa a tutte le reazioni che susciterebbe…” continuò imperterrito Hanamichi. La donna lo osservò un istante in silenzio poi sorrise “So riconoscere la sconfitta… e va bene mi arrendo ma non perché ho paura di quello che potreste far scrivere su di me… non sarebbe certamente la prima volta… ma perché era da tanto che qualcuno non mi teneva testa… complimenti vedo che tu e tua sorella avete trovato dei buoni amici… sono contenta x voi…” disse a Kaede poi aggiunse: “Ora sarà meglio che vada a prendere le mie cose… visto che Akyura non parte con me è inutile che stia qui fino a domani… meno vedo quell’incapace di tuo padre meglio mi sento…” Dopo una decina di minuti la donna ricomparve con un elegante completo di valigie in pelle e sfiorando con un bacio la guancia di Kaede se ne andò chiedendogli di salutare Akyura. Kaede saltò al collo di Hanamichi urlando di gioia: “Sei veramente un genio… il mio genio” e lo strinse a sé mentre l’altro ragazzo sorrideva nel vederlo felice. Qualche minuto dopo la sua partenza arrivarono Hisashi e Akyura che rimasero di sasso nel vedere Hanamichi e Kaede felicemente abbracciati sul divano. Non appena Hanamichi finì di raccontare come erano andate le cose Hisashi afferrò x la vita la ragazza facendola volteggiare in aria. “Hisashi mettimi giù!” gridò lei ridendo. “Ai suoi ordini!” fece lui prima di baciarla appassionatamente. Dopo un po’ un discreto “Hn…” li interruppe. Akyura arrossì ma vedendo il sorriso del fratello lo ricambiò a sua volta e inarcando un sopracciglio disse: “Credo vi aspettino delle felicitazioni o sbaglio?”. “Beh veramente…” disse Hanamichi un po’ imbarazzato. Akyura gli diede un bacio sulla guancia e aggiunse: “Sono felice x voi… cognatino”. Il rossino assunse la stessa tonalità dei capelli. Kaede intanto si era avvicinato a Mitsui e minacciandolo con un dito disse: “Non provare a farla soffrire o te la vedrai non solo con me ma anche con lui” indicando con un cenno il suo ragazzo che annuì con aria solenne e le braccia conserte… “Accidenti credo che mi convenga rigare dritto…” rispose Hisashi con tono scherzoso abbracciando Akyura prima di trascinarla via x avere e x dare un po’ di privacy all’altra coppia che ora si stava baciando incurante di loro... FINE Questa volta ho scritto una fanfic piuttosto drammatica e anche un po’ patetica…va beh mi è uscita così…la prossima cercherò di scriverla più allegra… Un grosso SMACK! E alla prossima, ciao raga! Parte prima Torna alla pagina di Slam Dunk Torna all’indice delle Fiction . |