Paura d’amare by Pam-chan INTRODUZIONE Ciao raga! Ebbene sì ho deciso di scrivere una nuova fanfic… (immagino il vostro sgomento!) questa volta però ho pensato di scrivere una storia ispirata a Slam Dunk uno dei miei manga preferiti! Occorrono però delle precisazioni: allora innanzi tutto la mia storia si colloca in un punto imprecisato del manga ( …alla faccia delle precisazioni… ma questo anche perché non parlo di nessuna partita, eh,eh…), poi nella mia fanfic Sakuragi, Rukawa, Haruko Mito & company frequentano la stessa classe. Infine anche se lo capite da soli specifico che le parole riportate tra “ ” sono i discorsi, quelle tra << >> i pensieri dei personaggi e quelle tra parentesi in corsivo sono i miei commentini…eh, eh. Un ultima cosa e poi vi lascio leggere la mia fanfic (Sempre che ci sia qualcuno intenzionato a leggerla…) i personaggi di Slam Dunk non sono miei ma appartengono al grande Takehiko Inoue e se ho scritto questa storia è stato per puro divertimento… Ciao alla prossima!!! Pam-chan. PRIMO CAPITOLO: UN INASPETTATO RITORNO Gli allenamenti del club di basket dello Shohoku procedevano come sempre…Sakuragi si pavoneggiava e insultava Rukawa , Akagi cercava di farlo rinsavire dandogli pugni in testa, Myagi osservava Ayako con un’espressione adorante, Mitsui provava i tiri da tre punti, Rukawa giocava con la solita aria impassibile, Kogure cercava di calmare Akagi , Ayako li rimproverava tutti , il signor Anzai guardava il tutto con espressione serena e Haruko, Mito e gli altri amici di Hanamichi osservavano commentando il gioco…insomma era una tipica giornata di allenamento quando all’improvviso una voce disse: “Ka-chan sei migliorato moltissimo dall’ultima volta che ci siamo visti…”. Rukawa che stava effettuando un tiro in sospensione lasciò cadere a terra la palla…e si girò di scatto certo di avere le allucinazioni. Poi riconoscendo la persona che aveva parlato sorrise e corse verso di lei abbracciandola di slancio. “Piano Ka-chan …così mi stritoli…” ridacchiò la stessa voce di prima. Tutta la palestra vedendo quella scena si era praticamente immobilizzata… <<Ma che è successo al congelatore umano?>> pensarono tutti...incuriositi si avvicinarono x scoprire chi era l’artefice dello strano comportamento del volpino… (esagerati… povero Ru-Ru è solo un po’ introverso…va beh forse un po’ tanto…). Nel frattempo Rukawa si staccò da quella che si rivelò essere una ragazza. Era alta circa 1.73 con un fisico slanciato sottolineato da una canottierina nera e un paio di blue jeans attillati... di lei però non si riuscivano a scorgere né il viso né i capelli in quanto indossava un cappellino nero con la visiera. Accortasi che i giocatori le si erano avvicinati lei si rivolse a Rukawa : “Ka-chan non mi presenti ai tuoi amici?”. <<Ka-chan è? Ti prenderò in giro a vita…>>pensò Hanamichi avvertendo però uno strano fastidio nel vedere la confidenza tra il volpino e la sconosciuta. Rukawa togliendole il cappellino e passandole un braccio intorno alle spalle disse: “Aky-chan loro sono: Takenori Akagi , il capitano, Kiminobu Kogure , il vice capitano, Hisashi Mitsui , guardia, Ryota Myagi , playmaker , Hanamichi Sakuragi , l’idiota , Ayako , la nostra manager, e il signor Anzai , il nostro allenatore.” I ragazzi erano come pietrificati…senza il cappellino la ragazza sembrava la copia femminile di Rukawa… aveva gli stessi capelli neri e lisci del ragazzo lunghi fino alla schiena (non è che sono comparsi x magia… solo che prima li teneva raccolti nel cappello…), gli occhi della medesima sfumatura blu ghiaccio di Rukawa… nonostante quelli della ragazza fossero molto espressivi e maliziosi… e persino i lineamenti sembravano identici… sebbene quelli di lei fossero più dolci e delicati… erano due gocce d’acqua. “Molto lieta di fare la vostra conoscenza… Sono Akyura… la gemella di Kaede!”disse con un piccolo inchino. Il primo a riprendersi dallo stupore fu Hanamichi che come al suo solito esclamò: “Maledetto volpino come hai osato dare dell’idiota al grande genio del…”. SBONK! “La vuoi finire idiota!” sibilò il capitano colpendolo sulla testa , poi Akagi, ignorando il “Ma gori è colpa di Rukawa…” di Sakuragi, si rivolse con un sorriso alla ragazza dicendo: “Molto piacere!”. ( a me più che un sorriso sembra una smorfia comunque…). Ayako ritrovando la voce le tese la mano sorridendo: “Ciao! Non sapevo che Rukawa avesse una sorella… tanto meno una gemella…”. La ragazza assunse x un attimo un’espressione triste ma poi felice di essere lì ritrovò il sorriso e iniziò a conversare piacevolmente con tutti. Gli unici a rimanere in silenzio furono Kaede (ma che novità…) ancora stupito dalla presenza della sorella e Mitsui che era rimasto a guardarla imbambolato <<Hisashi ma che ti prende? Non è di certo la prima volta che vedi una bella ragazza… anche se devo ammettere che la sorella di Rukawa è veramente splendida>> si disse il ragazzo. “Akagi , signor Anzai… potrei assistere al vostro allenamento?” chiese ad un cero punto Akyura incerta… “Certamente” si intromise Ayako. Le due ragazze si misero quindi ad assistere al gioco dalla panchina. “Visto che gnocca la sorella del ghiacciolo?” disse Takamiya agli amici. “Già… e sembra anche simpatica… al contrario del fratello!” rispose Mito guardandola. Finiti gli allenamenti Rukawa, cambiatosi e fattosi la doccia in tempo record, raggiunse la sorella che lo aspettava al cancello insieme con Haruko, Mito, il resto della banda di Sakuragi, con cui nel frattempo aveva fatto conoscenza, ed Ayako. “Ka-chan andiamo? Ciao ragazzi ci vediamo domani… e Ayako grazie x avermi fatto assistere agli allenamenti” li salutò Akyura prima di allontanarsi con il fratello… Lungo la strada la ragazza gli chiese: “Ka-chan non mi domandi il motivo x cui sono qui?”. “Veramente aspettavo che me lo dicessi tu… x quanto resterai questa volta?” rispose lui distogliendo lo sguardo x non farle notare la sua ansia. “Per sempre Ka-chan” disse la ragazza sorridendo e prendendolo sottobraccio. “Co-come x sempre?” esclamò lui fermandosi improvvisamente sperando di non aver sentito male. Akyura prima sorrise poi si commosse nel notare la speranza di Kaede. “Devi sapere Ka-chan che la mamma ha trovato un nuovo compagno e lui non mi può assolutamente soffrire… quindi eccomi qua!… Comunque la scusa ufficiale trovata dalla mamma è che in America avevo un brutto giro di amicizie… figuriamoci come se si fosse mai interessata a chi frequentavo… e che lei lavorando non mi poteva controllare… perciò mi ha spedito qui da te e papà sicura che tu avresti vegliato su di me…” “Tzè … non cambierà mai… è solo una profonda egoista che pensa sempre ai suoi interessi senza chiedere mai la nostra opinione… in questo è identica a nostro padre…” disse glaciale Kaede ma poi aggiunse sorridendo: “Ma x una volta sono felice della sua decisione… mi sei mancata tanto Aky-chan”. “Anche tu fratellino!” rispose lei abbracciandolo. I genitori di Kaede e Akyura avevano divorziato quattro anni prima e senza chiedere il parere dei figli li avevano divisi… Kaede era rimasto in Giappone mentre Akyura era stata costretta a trasferirsi in America con la madre. I due ragazzi che erano sempre stati molto uniti, come solo due gemelli possono essere, erano rimasti profondamente scossi. Sin da piccoli, a causa delle continue liti dei genitori e dei loro impegni lavorativi che li portava spesso ad essere lontani da casa, i due fratelli si erano abituati a contare sul reciproco sostegno e la brusca separazione li aveva fatti soffrire immensamente. Kaede si era chiuso in se stesso e, creando una maschera di indifferenza ed impassibilità verso tutti, si era concentrato sul basket cercando di mantenere le distanze dagli altri… Akyura al contrario celava sempre tutte le sue emozioni dietro un sorriso luminoso e spensierato non permettendo a nessuno di conoscerla veramente… Entrambi volevano evitare di soffrire nuovamente legandosi troppo a qualcuno che avrebbero potuto perdere… Tornavano ad essere se stessi solo i rari momenti che potevano trascorrere insieme… ed erano veramente pochi considerando che si vedevano una volta l’anno x non più di quindici giorni. ( buaaaaaaahhhhh… poverini…hanno dei genitori veramente insensibili… mi hanno fatta piangere…) . Tornati a casa si fermarono un istante in giardino…le urla dei genitori si sentivano anche da lì… “Ma non cresceranno mai? E’ possibile che ogni volta che si incontrano finisca così? Non capisco proprio perché non possano comportarsi da persone civili…” disse Akyura scuotendo la testa. “Semplice perché loro non sono civili…” le rispose Kaede alzando le spalle. “Coraggio entriamo prima che finiscano x uccidersi…” replicò sospirando rassegnata la ragazza; il fratello fece una smorfia e la seguì. “Ragazzi siete tornati… era ora… ah ciao Kaede … sei cresciuto…” esclamò la madre quando entrarono, sfiorando a malapena la guancia del ragazzo con un bacio… non si poteva dire di certo che fosse una donna espansiva. “Tesoro io e tua madre ti abbiamo iscritto nella stessa scuola di tuo fratello così potrà tenerti d’occhio…” disse il padre guardando in cagnesco l’ex moglie. “Bene visto che ti ho accompagnato e che dopodomani ho un impegno importante ho deciso di ripartire domani mattina…”. “D’accordo mamma…ora scusatemi ma salgo in camera a disfare i bagagli…” mormorò la ragazza dirigendosi al piano superiore. Kaede vedendo la strana espressione della sorella la seguì. “Aky-chan cosa c’è che non va? Vorresti ritornare in America anche tu?” le domandò preoccupato entrando nella camera della ragazza. “Oh no Ka-chan ma cosa dici? Lo sai che il mio più grande desiderio era tornare in Giappone e vivere con te…!” rispose sorpresa. “E allora cosa c’è?”. “Lo so che sono una sciocca ma mi dà fastidio come ti tratta la mamma… non che con me sia molto diversa ma x una volta che ti vede potrebbe anche sforzarsi di essere più affettuosa non credi?”. “Tzè lei non mi può sopportare perché le ricordo nostro padre… comunque non preoccuparti a me non interessa… Cambiando discorso cosa ne pensi degli allenamenti di oggi?” “Beh come ti ho già detto sei migliorato tantissimo… hai il talento e la volontà x diventare un campione di fama internazionale però mi sembra che tu abbia un gioco un po’ troppo individualista… in fin dei conti anche i tuoi compagni non sono niente male… dovresti fidarti maggiormente di loro… altrimenti non sarete mai una vera squadra…” rispose sorridendo Akyura. “Mmh…si sono in gamba …forse hai ragione tu!”. (lo so Ru-Ru sembra totalmente diverso da quello che conoscete… ma primo si trova all’interno della mia fanfic… secondo si sta confidando con la gemella quindi…) . SECONDO CAPITOLO: IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA La mattina successiva i due fratelli si avviarono insieme verso la scuola. “Ehi volpino come mai senza bici? L’hai nuovamente distrutta andando a sbattere contro qualcosa mentre dormivi?”esclamò Hanamichi vedendo il ragazzo nel cortile della scuola. “Hn…idiota!”. “Ma come osi insultare il…”. “Ciao Sakuragi!” disse Akyura comparendogli davanti. “Ciao Akyura!” rispose il ragazzo sorridendole. “Fratellino mi hanno detto che siamo in classe insieme…” “Che bello allora sei anche in classe con me, Haruko, Mito e i ragazzi!”. “Sono contenta… avevo paura di ritrovarmi in una classe in cui non conoscevo nessuno…” replicò mentre entravano a scuola insieme. Poco dopo il professore presentò ad una sbigottita classe la sorella gemella di Rukawa… inutile dire che nel giro di un’ora la notizia aveva fatto il giro della scuola. Durante l’intervallo la ragazza fu attorniata da una marea di gente… i ragazzi volevano sapere se era impegnata con qualcuno e cercavano di strapparle un appuntamento mentre le ragazze cercavano di diventarle amiche x avere un’intercessione presso il fratello… Akyura stava x esplodere… Kaede, Haruko, Sakuragi, Mito & company erano andati a comprare il pranzo e lei non sapeva più come defilarsela quando fortunatamente passò in corridoio Mitsui. <<Quello è la guardia… il bravissimo tiratore da tre punti… come accidenti si chiama? Ah si…>>. “Ehi Mitsui…Mitsui aspetta” gridò la ragazza precipitandosi verso di lui. Mitsui che, sentendosi chiamare, si era voltato sorpreso, si ritrovò appiccicata al braccio una ragazza che lo trascinava con sé. “Ma cosa?…” esclamò sempre più stupito vedendo che era la sorella di Rukawa. “Scusami ti prego… ma non ne potevo più mi stavano letteralmente portando all’esasperazione totale… stavo x mettermi ad urlare come una pazza…” concluse sorridendo. “Ah…si…beh fanno così con tutti i nuovi arrivati… e poi figuriamoci con te… la sorella del celebre Rukawa… l’idolo di tutte le ragazze della scuola… è normale che ti abbiano preso d’assalto…” disse Mitsui. “Davvero? Non sapevo che mio fratello avesse così successo… non me lo aveva mai detto…” replicò sorpresa. “E’ normale… lui non se ne rende neanche conto pensa solo al basket…” le spiegò Mitsui mentre continuavano a camminare a braccetto. “…Capisco” rispose lei assumendo x un istante un’espressione tristissima. “Ho detto qualcosa che non va?” le chiese lui accorgendosene. “Cosa? No, no…” replicò sorridendo di nuovo spensieratamente… <<Mmh…sarà ma non mi convince molto questa sua serenità apparente…>> pensò dentro di sé il ragazzo. “Aky-chan” esclamò una voce familiare dietro di loro. I due si voltarono e videro Kaede. “Dov’eri finita? Quando sono tornato in classe non c’eri più…” poi notando che sua sorella e Mitsui erano a passeggio insieme a braccetto inarcò perplesso un sopracciglio. I due seguendo la direzione del suo sguardo si staccarono di scatto imbarazzati. “Uh… scusa Mitsui non mi ero accorta di starti ancora attaccata…” disse lei arrossendo. “Ma no figurati… non preoccuparti non ci avevo fatto caso neanche io…” replicò lui distogliendo lo sguardo a disagio. “Vedi Kaede se non fosse stato x Mitsui a quest’ora starei compiendo una strage… quando siete usciti tu, Sakuragi e gli altri sono stata circondata da una folla che non mi lasciava più respirare… se lui non fosse passato x caso sarei ancora là… a proposito chissà perché mi hanno lasciata in pace vedendo che mi allontanavo con te…”. “Ehm… sai io non sono molto popolare…” rispose lui sperando che lei non facesse altre domande… voleva evitare di parlare della sua cattiva fama… non ne era x niente fiero... “Che strano! Comunque ancora grazie e scusa!” lo salutò poi lei sentendo il suono della fine dell’intervallo. Mentre la ragazza si avviava , Kaede disse a Mitsui: “Grazie x il tuo aiuto a mia sorella… ci vediamo dopo agli allenamenti…” e se ne andò lasciando l’altro a bocca aperta. << Non solo ha detto più di tre parole ma mi ha anche ringraziato…deve tenere molto a lei >> poi ripensando alla ragazza sorrise involontariamente <<E’ davvero un piccolo terremoto… non solo è il completo opposto di suo fratello… ma sembra anche imprevedibile… comunque credo che sotto quell’atteggiamento spensierato nasconda qualcosa… bah è meglio che torni in classe altrimenti oltre che la ramanzina del prof. mi dovrò sorbire anche i rimproveri di Akagi e Kogure…>>. Al termine delle lezioni Sakuragi si avvicinò ad Akyura e le chiese: “Ti va di assistere ai nostri allenamenti? Oggi ti mostrerò l’incapacità di tuo fratello e la mia insuperabile bravura… eh,eh d’altronde sono un genio…”. “Hn… idiota” disse Kaede. Akyura vedendo l’espressione minacciosa di Hanamichi lo afferrò x un braccio e sorridendo dolcemente rispose: “Mi farebbe veramente piacere… sempre che non vi disturbi naturalmente…”. “Oh non ti preoccupare a mio fratello non darà fastidio ne sono sicura…” intervenne Haruko che aveva assistito alla scena. “Bene allora andiamo altrimenti arriverete in ritardo…” Così Hanamichi, Kaede, Akyura, Haruko si diressero insieme in palestra. Quando arrivarono Akyura chiese alla manager il permesso di assistere agli allenamenti ed Ayako acconsentì. Durante il gioco Hanamichi x mettersi in mostra eseguì un tiro in sospensione… che finì sugli spalti… “Eh ti pareva…” commentò Myagi mentre Mitsui alzava le spalle rassegnato. “Hanamichi dovresti far partire tutto il movimento dalle gambe dando lo slancio con le ginocchia” esclamò improvvisamente Akyura dalla panchina. La ragazza accortasi che tutti si erano girati verso di lei e la guardavano stupiti disse arrossendo violentemente: “Oh…scusate! Non volevo disturbarvi… ehm… scusate ancora se mi sono intromessa…” . Akagi ripresosi dalla sorpresa le chiese: “Giochi a basket?”. Kaede vedendo che la sorella era titubante rispose x lei: “ E’ stata x due anni il capitano di una delle squadre giovanili femminili più forti in America”. “Che cosaaaa?” urlò incredula Ayako. “Già… però ormai ho smesso da più di un anno” rispose sorridendo. “Scusa se te lo chiedo ma come mai non giochi più? Dovevi essere veramente in gamba…” si intromise Kogure. Akyura abbassò lo sguardo e così intervenne nuovamente il fratello: “Ha dovuto abbandonare il basket agonistico a causa di un infortunio alla spalla” poi Kaede assunse un’aria glaciale x scoraggiare ulteriori domande. Ayako mise una mano sulla spalla di Akyura e le sussurrò: “Mi dispiace”. “Non ti preoccupare ormai è acqua passata!” replicò sorridendo nuovamente. “Mi è venuta un’idea perché non diventi la seconda manager della squadra?” disse Ayako illuminandosi. ( siii…come un albero di Natale…) “Ma io veramente…” rispose Akyura con espressione smarrita. “Dai x favore… tanto immagino che vorrai iscriverti ad un club e poi mi daresti una mano ed inoltre potresti aiutare Hanamichi con i fondamentali… insieme a me non fa molti progressi… che ne pensi capitano?” insisté lei tutto d’un fiato rivolgendosi ad Akagi . “Beh perché no… forse tu riuscirai a compiere il miracolo di far imparare le basi del basket a questo zuccone…!” “Ma gorilla io sono un ge…” SBONK! “Zitto tu!”. Akyura guardò Kaede che le annuì allora sospirando disse: “D’accordo se al signor Anzai va bene sarò la vostra seconda manager”. “Oh oh oh ma certo” rispose lui. “Evviva! Finalmente non sarò più la sola a dover combattere con questa gabbia di matti!” gridò Ayako abbracciandola. “Ma Ayakuccia veramente mi reputi matto?” domandò Ryota con le lacrime agli occhi facendo ridere tutti tranne Ayako che alzò gli occhi al cielo e Kaede che si limitò a sorridere. ( è già un passo avanti…) “Bene riprendiamo gli allenamenti… Akyura se ti va bene inizierai domani… ci penserò io x la tua iscrizione!” disse Akagi. “Ti ringrazio capitano!”rispose lei. Più tardi mentre stavano tornando a casa Kaede le chiese: “Ti dà fastidio che glielo abbia detto?”. “No Ka-chan non preoccuparti e poi sono contenta di diventare la vostra manager, lo sai io adoro il basket e non sopportavo di restarne lontana… quando ho avuto il problema alla spalla la mamma ha colto al volo l’occasione x farmi smettere di giocare… lei non voleva che io praticassi uno sport così maschile usando le sue parole…” rispose lei e poi aggiunse sorridendo: “Inoltre così ho l’opportunità di aiutarti a diventare il numero uno del Giappone... anche se dovrai impegnarti seriamente perché hai dei compagni che non scherzano…” “A chi ti riferisci in particolare?” le domandò incuriosito. “Sono tutti bravi giocatori… Myagi è un ottimo regista ed è molto veloce… il capitano è un grande difensore… ma quelli che mi hanno maggiormente colpito sono stati Sakuragi, che pur giocando da poco e non conoscendo i fondamentali, sembra avere molto talento, e Mitsui… quel ragazzo è straordinario, Ayako mi ha detto che ha ripreso a far parte della squadra da poco tempo come mai?”. “Devi sapere che dopo essere stato nominato miglior giocatore dell’anno alle medie, durante la prima stagione allo Shohoku subì un infortunio al ginocchio, dopodiché passò un brutto periodo durante il quale divenne mezzo teppista, dopo una rissa in palestra tra noi e la sua banda decise di riprendere a giocare a basket…”. “Ora capisco perché questa mattina mi ha detto di non essere molto popolare… mi sembrava strano x un bravo giocatore come lui…” asserì lei un po’ sorpresa. << Però non l’avrei mai detto che un ragazzo così gentile potesse essere stato un teppista… d’altronde quando si passa un brutto momento ognuno di noi reagisce in modo diverso… ed io lo so bene >> pensò tra sé. “…Ma che dicevi a proposito di Sakuragi?” le chiese dopo un po’ Kaede interrompendo le sue riflessioni. “Credo che sia portato x il basket nonostante giochi in modo istintivo e senza conoscere le basi…”. “Hn…” “Comunque è un ragazzo davvero simpatico… non credi?” domandò lei scrutando il fratello di sottecchi… aveva la sensazione che lui e Hanamichi fossero amici nonostante litigassero in continuazione… e poi quando Kaede mostrava una qualsiasi reazione con qualcuno, fossero anche insulti, era perché sotto, sotto teneva a quella persona… “Mh se lo dici tu…”. <<Eh sì… prima che Ka-chan ammetta sia con se stesso sia con gli altri di tenere a qualcuno che non sia io passerà del tempo… ma d’altronde come posso biasimarlo quando anche io ho paura di affezionarmi troppo a qualcuno?>> pensò Akyura abbassando lo sguardo x non far scorgere la propria amarezza al fratello… lui riusciva sempre troppo bene a capire i suoi stati d’animo e non voleva farlo preoccupare… TERZO CAPITOLO: ALLENAMENTI “Buongiorno Ka-chan, come mai così mattiniero?” domandò Akyura vedendo il fratello che scendeva le scale. “Mmh…” fu la risposta poco comprensibile di lui. La ragazza vedendo la sua aria insonnolita sorrise. “Che ne diresti di andare a scuola prima oggi? Se troviamo la palestra libera potremo fare un piccolo one a one, ti va? E’ da tanto che non giochiamo più insieme…” Kaede perse la sua espressione da addormentato e accettò prontamente… se c’era una cosa che riusciva a distoglierlo dal suo passatempo preferito, dormire, quella era il basket. Terminata la colazione i due andarono a scuola e trovarono la palestra deserta. “Bene che ne dici di iniziare il nostro piccolo scontro?” chiese sorridendo Akyura prendendo un pallone da basket. Nel frattempo <<Ma tu guarda se mi si doveva rompere la sveglia… stamattina sono in ritardo x il mio allenamento, speriamo che non sia arrivato nessuno ad occupare il campo… ma no che dico? Non si allena mai nessuno la mattina a parte me…>> pensava Mitsui mentre si dirigeva verso la palestra. Sentendo il rumore inconfondibile di un pallone da basket si fermò contrariato <<Ma chi c’è’?>>. Poi entrò e rimase notevolmente stupito. In campo c’erano Rukawa e sua sorella che stavano facendo un one a one. “Accidenti Ka-chan, non riesco quasi a starti dietro… sei diventato davvero bravissimo…”. “Hn…sei tu che sei fuori allenamento…”. Mitsui li guardava sbalordito… Rukawa non le facilitava affatto le cose ma Akyura era eccezionale, pur non avendo la stessa altezza del fratello riusciva a contrastarlo con la sua stupefacente elevazione (…altro che i canguri…eh, eh…), inoltre aveva una mira perfetta e una tecnica straordinaria… ( credo di aver alquanto esagerato… tra un po’ neanche un giocatore dell’ NBA regge il confronto… va beh si sa che questa è solo una fanfic…) All’improvviso dopo aver eseguito un tiro in sospensione da tre punti da manuale Akyura emise un gemito e diventò pallida… “Aky stai bene? Non avresti dovuto sforzare la spalla… accidenti è colpa mia ma speravo che dopo tutto questo tempo le cose fossero migliorate…” disse Kaede con espressione ansiosa. “No-non ti preoccupare Ka-chan sto bene… e poi non è colpa tua, anche io pensavo di stare meglio…” rispose lei con un filo di voce. “Se quel giorno fossi stato lì… non ti sarebbe mai accaduto e tu ora saresti ancora una campionessa…” mormorò lui con tono colpevole. “Kaede ma cosa stai dicendo? Se tu fossi stato presente non avresti potuto fare niente… anzi forse sarebbe successo a te… perché anche tu non avresti esitato a salvare quel bimbo impedendogli di finire sotto un auto… È stata una pura fatalità che io mi sia rotta la spalla cadendo e che la frattura si sia saldata male impedendomi di fare eccessivi sforzi e di giocare a basket a livello agonistico…” replicò lei dolcemente. “Sì ma io…”. “Ka-chan smettila! Ora sono la nuova manager dello Shohoku e niente mi impedirà di vincere nuovamente un campionato… semplicemente questa volta sarai tu a giocare in prima persona insieme agli altri. E… Ka-chan? Ce la faremo vedrai!” disse sorridendo. (certo che Aky è abbastanza sfigata… prima i genitori non se la filano , poi la separano dal fratello gemello, poi non può più giocare a basket… sono stata troppo patetica?) Mitsui aveva assistito a tutta la scena senza che loro se ne rendessero conto così sgattaiolò fuori cercando di non fare rumore. << Caspita! E’ una ragazza davvero unica! Anche se non può più giocare a basket non si perde d’animo e incoraggia addirittura il fratello…! E pensare che io ho lasciato il basket x un semplice infortunio al ginocchio e sono diventato un teppista… che vigliacco che sono stato! Ora sarà diverso voglio impegnarmi e recuperare il tempo perso… vincerò il campionato! Lo farò x il signor Anzai che ha sempre avuto fiducia in me, x i miei compagni che mi hanno accettato nonostante il mio passato, x me stesso e anche x lei…>>. Nel pomeriggio durante gli allenamenti pomeridiani Ayako cercò di conoscere meglio la nuova manager e le due ragazze scoprirono ben presto di avere molte cose in comune… prime tra tutte la passione x il basket… “Ehi Akyura hai visto che grinta oggi tuo fratello?” . “Già si sta scatenando” sorrise lei consapevole che il fratello lo stava facendo anche x lei… ormai erano in due ad avere lo stesso sogno…portare lo Shohoku alla vittoria… “Bravo Mitsui stai andando alla grande” urlò poi Ayako al numero 14. “Aya-chan , ma… ma… a me non dici niente?” chiese Ryota con gli occhi lucidi ed il broncio. “Torna a giocare scansafatiche!” gli rispose la manager con un’occhiata torva. Akyura scoppiò a ridere vedendo l’espressione da cane bastonato del playmaker e il fratello sorrise sentendola allegra. Kaede, che stava osservando la sorella, non si accorse di un passaggio di Akagi e SBONK… la palla lo colpì in pieno. (ma che rumore fa un pallone da basket? Boh! Prendetelo x buono…) “Ah ah ah volpino! Se non sai prendere un passaggio così facile dovresti smettere di giocare e prendere lezioni da me, il grande genio!” esclamò Hanamichi. “Hn… il solito idiota… pensa agli affari tuoi!”replicò lui. “Uffa!Ma è possibile che ogni giorno finisca sempre così?” disse Ayako sconsolata vedendo Sakuragi avventarsi su Kaede e poi aggiunse: “Certo Hanamichi è un attaccabrighe però anche tuo fratello potrebbe evitare di dargli continuamente dell’idiota…” “Mmh…” rispose Akyura guardandoli con aria assorta. <<Caspita a volte è più enigmatica di suo fratello… il che è tutto dire…!>> pensò Ayako alzando gli occhi al cielo. Terminati gli allenamenti e salutati gli altri Kaede e Akyura tornarono a casa. “Avresti potuto anche dirmelo” esclamò improvvisamente Akyura. Il fratello la guardò con aria interrogativa. “Voglio dire sono tua sorella a me potevi anche confidarlo non credi?” continuò lei imperterrita. “Ma si può sapere a che ti riferisci?” chiese lui sempre più perplesso. “Ma come a cosa? Al fatto che ti piace Hanamichi”. Kaede si fermò di scatto e la guardò come se fosse impazzita. “E dai non fare quella faccia…l’ho capito sai?” “Ma si può sapere cosa diavolo stai blaterando? Io quell’idiota non lo posso soffrire e tu pensi che mi piaccia? Ma dico hai bevuto?” urlò lui. Lei inarcò un sopracciglio poi aggiunse: “Guarda che se non me lo vuoi dire a me sta bene ma almeno non negarlo…” “Ma ti ha dato di volte il cervello?” gridò lui nuovamente. “Ka-chan non mentire a te stesso ti prego… lo so che x te non è facile ammettere di voler bene a qualcuno… x me è lo stesso… però non commettere l’errore di negare i tuoi sentimenti… ti faresti del male inutilmente…” mormorò lei con aria triste. “A me a me non pi-piace quel rossino lo vuoi capire?” replicò lui. “Se realmente non ti piace come mai sei così sconvolto che ti trema anche la voce? E poi come mai è l’unico a parte me che ti fa abbandonare la tua impassibilità?” disse lei riprendendo a camminare e lasciandolo lì a fissarla con una espressione indecifrabile in viso. (ma che novità… ^_^’’’). Più tardi quando Kaede rincasò non guardò nemmeno la sorella ma si diresse in camera sua chiudendo la porta dietro di sé. Poi si sdraiò e si mise a pensare <<Possibile che quello che ha detto Akyura sia vero? E’ x questo che ogni volta che sono insieme a lui mi sento così strano? Possibile che a me piaccia seriamente Hanamichi ma io non voglia ammetterlo e che solo Aky l’abbia capito?>>. Il giorno dopo Akyura preparò la colazione al fratello e andò a scuola molto presto… voleva dare il tempo a Kaede di riflettere sulle sue parole. Arrivata a scuola si diresse in palestra e vi trovò Mitsui che si stava allenando. Restò ad osservarlo x un po’ in silenzio poi si sedette sulla panchina. Il ragazzo fece uno dei suoi spettacolari tiri da tre punti e poi si fermò pensieroso. Dopodiché si girò e vide Akyura. “Oh, ciao non ti avevo sentito entrare” esclamò sorpreso. “Non ti volevo interrompere… eri così concentrato… sai giochi davvero benissimo!” disse lei sorridendo. “Gra-grazie!” rispose imbarazzato. “Credo che ora però dovresti smettere altrimenti arriverai in ritardo alla prima ora di lezione… comunque mi raccomando continua così… con te e Kaede vinceremo di sicuro. A dopo!” lo salutò lei facendogli un occhiolino con aria maliziosa dirigendosi poi verso l’uscita. Hisashi restò immobile x un attimo vivamente stupito poi sorrise scuotendo la testa << Che strana ragazza…è veramente imprevedibile!>>. In classe Kaede si avvicinò alla sorella e si scusò x il suo comportamento del giorno prima. QUARTO CAPITOLO: UNA GIORNATA MOVIMENTATA Passarono alcune settimane durante le quali Kaede si rese conto di tenere in modo particolare al rossino così una sera trovò il coraggio x rivelarlo alla sorella. “Oh Ka-chan sono veramente contenta che tu lo abbia finalmente ammesso” disse lei abbracciandolo felice. “Ma tu… insomma… a te non dà fastidio che mi piaccia un ragazzo?” le domandò lui a disagio. “Ka-chan, l’amore è amore… non si sceglie a chi voler bene… succede e basta! E poi che male c’è? In fin dei conti Hanamichi è una persona molto dolce sotto quella scorza da duro… un po’ come te! Ora non resta che confessargli quello che provi… anche se deduco dalla tua espressione che x ora non se ne parla… e va beh… è già tanto che tu lo abbia ammesso con te stesso e lo abbia detto anche a me… anche se io lo sapevo già!” rispose lei con una linguaccia poi sorrise e aggiunse: “Ka-chan non farti di questi problemi! Io ti voglio bene e lo sai che sono sempre dalla tua parte no?”. Lui annuì commosso e la abbracciò. “Sono fortunato ad avere una sorella come te!”. “Lo so!” ridacchiò lei. Il giorno successivo andando a scuola i due ragazzi scoprirono che quel giorno gli allenamenti erano annullati perché il capitano aveva l’influenza e il signor Anzai aveva una riunione. “Evviva! Oggi vacanza!” esclamò Hanamichi. “Non ci pensare nemmeno! Tu devi allenarti con i fondamentali e anche se la palestra oggi rimarrà chiusa ci sono moltissimi campetti in cui puoi giocare” disse Akyura afferrando x il braccio il rossino che se la stava svignando fischiettando allegro. “Ma…”. “Niente ma!” rispose lei decisa mentre stava iniziando ad avere un’idea. “Ka-chan visto che io oggi devo fermarmi a scuola allenerai tu Hanamichi nei fondamentali… sei perfettamente in grado di farlo” continuò lei. “Perfetto! Anche io devo fermarmi a scuola x parlare con il prof di chimica… ragazzi mi raccomando non vi scannate… ci servite vivi entrambi x il campionato!” intervenne Ayako. Akyura notando l’aria atterrita di suo fratello e quella supplicante di Hanamichi scoppiò a ridere… “Su ragazzi x un giorno non morirete… e poi chissà forse questa sarà l’occasione giusta x diventare amici… gioverebbe a tutta la squadra una vostra intesa sul campo!” disse il saggio Kogure. I ragazzi poi si allontanarono con aria rassegnata ma Kaede si girò verso la sorella con un’espressione del tipo facciamo i conti dopo- alla quale lei rispose con un sorriso impertinente e un piccolo segno di vittoria. Ayako era infuriata… aveva passato due ore a sentire la ramanzina del professore di chimica, nonché vicepreside, sui catastrofici risultati scolastici dei suoi compagni di basket… non ne poteva più. <<Ma si può sapere che c’entro io se gli unici che hanno una buona media sono il capitano e Kogure… ma che devo fare studiare io x loro? Quando li vedo li strozzo tutti… e il primo sarà quell’idiota di Ryota… ma perché non si applica minimamente? E’ talmente intelligente che gli basterebbe così poco…>> pensò la manager sospirando. <<Accidenti si è fatto tardi e stasera mi toccherà anche tornare da sola… che noia!>>. Ad un tratto Ayako sentì una strana melodia provenire dall’aula di musica così andò a vedere incuriosita. <<Ma chi può esserci a quest’ora?…Caspita che canzone triste e che belle parole…>> si disse; poi aprì piano la porta e vide che la ragazza che stava suonando il pianoforte cantando dolcemente era Akyura. Terminato il brano Ayako applaudì inconsapevolmente. Akyura si girò sorpresa e vide Ayako sulla porta che le sorrideva. “Oh ciao Ayako! Non ti avevo sentito!”. “Ci credo eri così assorta mentre cantavi… complimenti hai una voce bellissima!”. “Grazie!”rispose Akyura arrossendo. “ Ti va di fare un pezzo di strada insieme?” le domandò poi Ayako. “D’accordo” disse Akyura alzandosi dallo sgabello e raggiungendola. “Non sapevo che suonassi il pianoforte!” fece Ayako mentre camminavano. “Oh beh … sai quando ebbi l’incidente e non potei più giocare a basket cercai un hobby con cui passare il tempo… e così iniziai a suonare…” “Capisco!” “Ma ora non lo faccio molto spesso… x me era stato solo un ripiego… ora posso di nuovo far parte del mondo che adoro… il basket… e anche se non posso più giocare guardare i ragazzi e poterli aiutare in qualche modo… non so mi fa tornare viva!”disse lei sorridendo. “Ami davvero molto questo sport eh?”. “Si… Oh ora ti saluto io devo girare da questa parte…ci vediamo domani… buonanotte Ayako!”. “Ciao Akyura!”… Mentre camminava Akyura era assorta nei suoi pensieri <<Chissà com’è andato l’allenamento di Kaede e Hanamichi! Comunque non credo che Ka-chan gli abbia rivelato i suoi sentimenti…>>. Improvvisamente si sentì afferrare x un braccio e sbattere con violenza contro un muro, il dolore alla spalla le tolse il fiato. “Ehi bellezza non lo sai che è pericoloso girare da sola a quest’ora?… Però non sei davvero niente male… che ne dite ragazzi?”chiese un ragazzo dai capelli scuri “Già proprio niente male” disse un altro sghignazzando. “Concordo…”. “Anche io”. Akyura era stordita… <<Accidenti e ora che faccio?>> si domandò. Nel frattempo Mitsui stava tornando a casa <<Sono più stanco oggi che dopo una giornata di allenamenti massacranti… d’altronde io e Myagi abbiamo faticato come matti x evitare che quei due zucconi di Sakuragi e Rukawa se le dessero di santa ragione… sono irrecuperabili!>>. Tagliando in una stradina laterale x far prima si ritrovò davanti quattro teppistelli di sua conoscenza che stavano importunando una ragazza. <<No oggi non è decisamente la mia giornata…>> si disse sospirando poi ad alta voce esclamò con tono sprezzante: “Ehi gentaglia! Sempre in giro a far danni ve…!” ma si interruppe di colpo agghiacciato: uno dei teppisti si era girato verso di lui permettendogli di scorgere il viso della ragazza… era Akyura. Hisashi diventò furioso ma con una calma glaciale e uno sguardo più freddo di un iceberg disse: “Vi conviene andarvene alla svelta se non volete farvi male sul serio…”. “Bamboccio ma con chi credi di parlare? Tu sei solo mentre noi siamo in quattro…” esclamò quello che teneva inchiodata al muro la ragazza. “Già” rispose sempre più gelido Mitsui. “Ehi capo ora ricordo… mi sembrava di averlo già visto… solo che prima aveva i capelli lunghi… quel tipo fa parte della banda di Tetsuo… è meglio darcela a gambe credimi!” disse uno di loro spaventato. “Beh forse hai ragione… x questa volta la passi liscia…” e detto questo si dileguarono lasciando libera Akyura. Subito Hisashi si avvicinò alla ragazza che reagendo al terrore e al dolore di poco prima scoppiò a piangere stringendosi a lui. Mitsui rimase un attimo immobile… non riusciva a credere che lei lo stesse abbracciando… poi si riscosse e la avvolse in una stretta rassicurante. Dopo qualche istante lei si calmò e staccandosi leggermente da lui gli chiese titubante: “Hi-Hisashi mi accompagneresti a casa?”. Lui annuì sorridendo poi le domandò: “Stai bene, ti hanno fatto male?”. “Un po’, quando quel tipo dai capelli scuri mi ha sbattuto contro il muro la spalla mi ha fatto veramente vedere le stelle… ma ora sto bene grazie a te Hisashi”. Il ragazzo a quelle parole avvertì sentimenti contrastanti… da un lato voleva mettere le mani su quei tipi e ridurli in pezzettini… dall’altro era assurdamente contento che lei lo avesse chiamato x nome x la seconda volta. (si accontenta di poco x essere felice…). Giunti nei pressi dell’abitazione della ragazza incrociarono Kaede che stava tornando a casa. Il ragazzo vedendo l’espressione stravolta della sorella si avvicinò con aria minacciosa verso Mitsui chiedendo: “Cosa è successo?”. “Oh Ka-chan” mormorò lei con voce rotta. Hisashi capendo che era ancora scossa raccontò a Kaede cosa era accaduto. Terminato il racconto Kaede ringraziò vivamente il compagno di squadra x quello che aveva fatto poi facendo cenno alla sorella di entrare in casa gli si avvicinò mormorandogli: “Fammi un favore se li rivedi chiamami… ho un conticino da regolare con loro”. “Non ti preoccupare anche io ho qualcosa da sistemare con loro!” gli rispose di rimando a bassa voce. Mitsui si stava avviando quando si sentì tirare una manica. Girandosi vide che era Akyura. “Hisashi…grazie ancora!” e baciatolo su una guancia corse in casa sotto lo sguardo impassibile del fratello. Quest’ultimo lo salutò con un cenno della testa e seguì la ragazza. Hisashi restò impalato x qualche istante poi si riscosse e riprese a camminare con un sorriso inconsapevole sulle labbra. Kaede raggiunse la sorella nella sua stanza poi sedendosi su una sedia la guardò divertito. Vedendo che il fratello si limitava ad osservarla senza parlare lei gli domandò innervosita: “Si può sapere cosa ti prende?”. “A me niente… a te piuttosto?”. “Perché scusa?” “Beh non è da te baciare qualcuno solo x ringraziarlo” “Co-cosa stai insinuando? Che mi piace Hisashi?” chiese lei arrossendo. “L’hai detto tu non io…” “Oh sei insopportabile!” “Sarà… comunque se fossi in te penserei seriamente a quello che provi x Hisashi… oh a proposito da quand’è che lo chiami x nome?” disse sorridendo e andandosene prima di darle il tempo x rispondere”… ( lo devo ammettere ho un debole x le scene in cui la protagonista è nei guai e interviene un lui a salvarla…) Parte seconda Torna alla pagina di Slam Dunk Torna all’indice delle Fiction |