WARNING: tutto ciò è stato scritto in un momento di evidente squilibrio mentale…. Purtroppo non ho un analista e nemmeno un supervisore!

NOTE: Dedico questo capitolo alle mie sorelline Yuri e Sei e a Neko che è di recente entrata in ML…. E naturalmente a tutti quelli che commentano le mie ff!!! GRAZIE! VI ADORO!!!

DISCLAIMERS:Ehm…Rukawa non è mio e nemmeno Hanamichi, per vostra fortuna me li hanno solo prestati

Capitolo 7

Out of sight, out of mind

 

*Aeroporto. Il giorno della partenza*

Se ne sta andando.

Lontano.

Lontano.

Lontano.

Lontano dagli occhi e dal cuore.

Il mio cuore soffre e io tento di non ascoltare il suo urlo muto.

Tutto a causa di questa paura, infinita e incalcolabile. Così grande che non capisco come possa stare tutta in me, senza schiacciarmi.

In questo mese così breve ho ricevuto più amore che in tutto il resto della mia vita; ho capito che tu mi sei indispensabile per essere felice in un maniera che non si riduce al dare e al ricevere. Tu mi sei necessario in tutte quelle insignificanti cose della mia esistenza, perché tu solo le rendi qualcosa di unico.

Un tramonto uguale agli altri in tua compagnia non è forse più bello e dolce?

Sono le persone che danno un anima ai luoghi e alle azioni, e non i luoghi e le azioni in loro stessi che regalano la felicità.

E tu mi piaci ovunque e comunque perché la tua bellezza rende qualsiasi luogo il più bello del mondo.

Come mi sembreranno squallidi i luoghi in cui ti ho baciato, impregnati del ricordo dei nostri baci; e squallido anche il mio letto senza te che mi aspetti lì sopra. Come sopporterò i fantasmi di te e me insieme che aleggiano nella mia casa vuota?

E ti guardo partire come imbambolato cercando di convincere me stesso che DOVEVA succedere. Vorrei distruggere quella parte di me che soffre, per salutarti con un sorriso, ma le mie labbra non ne vogliono davvero sapere: troppo è lo sforzo per non piangere.

Ci siamo di nuovo tu ed io, come quel giorno, ti ricordi?

E il tuo volto è ancora più bello ora che lo conosco, e il tuo corpo ancora più eccitante, ora che l’ho accarezzato.

Il tuo silenzio è impregnato di dolcezza, della dolcezza di un addio mai pronunciato. Mi piaci silenzioso perché sembra che ciò che accade non ti tocchi mentre so che non è così. E allora basta un sorriso e una parola per rendermi la mia gioia.

Perché? Perché deve finire?

C’è troppa gente qui, altrimenti ti abbraccerei.

E tengo troppo all’opinione che hai della mia forza per stracciare quel biglietto che sta nella tua mano.

E non ho voce per implorarti di restare con me.

Quindi non mi resta che guardare.

Vederti sempre più piccolo e lontano, fino a che sparirai tra la folla. E ancora spererò che tu ritorni dopo un attimo, come se fossi solo andato a prenderti qualcosa da bere. Il mio stupido cuore starà ore a fissare il punto in cui sei sparito senza voler accettare che sull’aereo che si sta alzando in volo ci sei tu.

Siamo vicini eppure già c’è distanza fra noi, perché i tuoi pensieri sono arrivati già là. Mi hai parlato per giorni della sfida che ti aspetta tra una settimana. Del fuoriclasse che sfiderai e dei tuoi compagni di squadra. Ho sentito che mi avresti abbandonato ancora prima che accadesse.

La voce atona che annuncia il tuo volo. Di nuovo tutto questo! Perché sono venuto qui? Perché?

Una lacrima disobbediente mi scivola su una guancia, lentamente.

Mi guardi fisso negli occhi: te ne sei accorto, koibito?

"Cosa c’è, Hana?" domandi con aria colpevole.

"Secondo te?" rispondo con un tono tra il sarcastico e il disperato.

"Tu non ti fidi di me."

"Cosa dici, Kaede? Io mi fido di te!"

"Allora devi credermi se ti dico che tornerò! Perché io tornerò da te."

"Lo so….eppure.."

"Non essere così triste."

"Non posso farne a meno" rispondo.

"Mi spiace di averti reso infelice" dici tu allora, chinando il capo

"Non deve dispiacerti. Al massimo deve dispiacerti di avermi reso felice. E’ questo che ora mi fa soffrire…..il fatto che mi avevi reso così felice"

Le mie parole sono semplici, eppure sento di aver espresso ciò che grava sul mio cuore nella maniera migliore possibile.

"Allora aspettami, Hanamichi. E ritroveremo insieme quella felicità."

Quanta dolcezza in ciò che dici! Il mio cuore smania di crederti e lo farò.

Sorrido di quei sorrisi tristi che si aprono a fatica una via tra le lacrime.

"Ti aspetterò. Torna presto, però, kitsune. La mia pazienza non dura in eterno."

"Neanche la mia. Forse non ti rendi conto di quanto sia difficile anche per me."

E’ vero, non ci avevo mai pensato. Forse perché credevo che essendo tua la scelta di allontanarti non ne soffrissi. Scusami amore mio, perché nel mio dolore sono stato egoista con te. Scusami perché non ho avuto fiducia nei tuoi sentimenti. Scusami perché ho pianto e ti ho reso triste più di quanto già sei.

Ricomincerò silenziosamente la mia attesa fiducioso che sarà breve.

In questo aeroporto che sempre ne vede l’inizio e le fine io lo giuro che ti aspetterò fino alla fine, fino a che tu non tornerai o io non avrò più la forza di continuare a vivere.

Si ridurrà tutto a una speranza e alla fiducia che ripongo in te.

Di nuovo l’annuncio del tuo volo. Ora devi davvero partire.

"Vai Kaede, è il tuo volo."

Mi guardi con quegli occhi così profondi e sembra tu stia fissandomi per imprimere la mia immagine nella tua memoria. Poi infili distrattamente una mano nella tasca del cappotto e ne estrai qualcosa.

Sembra un pacchetto.

"Kaede cos’è ?"

"Aprilo" mi dice mentre osserva con straordinario interesse la punta delle sue scarpe.

Lo prendo e tolgo la carta blu con mani tremanti. All’ interno c’è una scatolina.

La apro e tra il cotone vedo qualcosa che brilla. Luccichio d’argento.

E’ un anello. Un semplicissimo cerchietto d’argento, solo che stranamente è attaccato a una catenina. La prendo tra le dite alzandolo per guardarlo meglio.

"L’ho messo in una catenina così che tu non debba metterlo al dito. Magari sarebbe imbarazzante." Mi spiega mentre tira fuori dalla maglietta un ciondolo esattamente identico a quello che tengo tra le mani.

"Kacchan..è bellissimo. Grazie" mi esprimo con fatica sentendo la gola farsi secca e gli occhi pizzicare per le lacrime trattenute.

"Così ogni volta che lo guarderai penserai a me." Mi dice allora sorridendo.

"Penserò comunque sempre a te. Torna presto"

Annuisce, mi sorride, si volta. E se ne va.

Quanto vorrei che fossimo come quelle coppiette che si possono baciare senza attirare gli sguardi pieni di disapprovazione della gente.

E comprendo il significato di tutto questo. Il significato di questo amore che è ricordo e promessa assieme.

E per questa storia che chiede solo di sbocciare vivida e rigogliosa alla luce del sole e che cerca di emergere dal groviglio della distanza più fulgida e ridente di prima, pregherò tutti gli dei del mondo e te prima di tutti, perché tu sei il solo dio che mi ha regalato un sorriso.

E dentro l’anello ora le vedo le nostre iniziali intrecciate come intrecciati sono stati i nostri corpi; ora comprendo che io saprò aspettare.

Per il mio amore.

Per il tuo amore.

Questo rimarrà sempre un arrivederci.

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(continua)

Hanako: Ecco fatto! Come siete carini voi due…

Hana & Ru: Noi andiamo a letto!

Hanako: Siete già stanchi?

H & R: no. Andiamo a fare qualcos’altro.

Hanako: ^/////////^ hentai!

H & R: guarda che sei tu quella che non ci fa fare mai niente.

Hanako: Ok! Nel prossimo capitolo ci sarà un pochino di lemon… Contenti?

H & R: Certo!

Hanako: state contenti finché potete perché in Heaven out of hell ve ne capiteranno certe… ^_____^

H & R: smettila di minacciarci!!!

Hanako: Mi scuso con i lettori se la sto tirando troppo avanti sta ff…ma è la mia prima yaoi seria, sapete com’è… Ci si affeziona a certe cose!

Prometto che la smetto presto!!!

Capitolo 8

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